
Titolo: "City of nets - A portrait of Hollywood in the 1940s"
Autore: Otto Friedrich
Casa editrice: Headline Book Publishing, London, GB
Anno di pubblicazione: 1987
Edizione: rilegato con sovraccoperta
Pagine: 496
Lingua: inglese
Dimensioni: cm. 24 x 16
Ho appena finito di leggere questo ottimo libro sul decennio d'oro di Hollywood, gli anni '40. Dopo alcune pagine sulle origini dell'industria cinematografica, l'autore, documentatissimo, traccia la storia del cinema americano attraverso una serie di capitoli il cui nome dice già tutto su quello che sarà raccontato, uno per ogni anno preso in esame. Più che concentrarsi sulle storie dei divi - che pure non mancano - il volume scava sotto la superficie sfavillante delle apparenze creata apposta per il pubblico, e porta allo scoperto i tanti meccanismi dietro a questo mondo, dai sindacati dei lavoratori agli scrittori e sceneggiatori, dalle clausole nei contratti dei divi alle forze politiche che condizionavano diversi aspetti delle produzioni, per arrivare alle famose "liste nere" e all'isteria collettiva anticomunista della fine del decennio (una delle parti più interessanti dell'intero volume), e ancora i monopoli con cui gli studios, possedendo la maggior parte dei teatri nazionali, riuscivano a controllare esattamente cosa (e chi) il pubblico poteva vedere.
Diverse pagine sono dedicate anche ai tanti espatriati europei che, a causa del nazismo, ripararono in America: registi, scrittori, musicisti, compositori, attori ed altri ancora; insomma, una bella "Storia di Hollywood" vista da dietro le quinte, e perciò spesso più veritiera rispetto alla narrazione edulcorata ufficiale.
L'unico appunto che mi sento di muovere riguarda i caratteri tipografici davvero piccoli che riempiono fittamente le oltre 450 pagine di questo volume (più altre 50 di note bibliografiche), per non parlare delle note a pie' di pagina quasi da microscopio. Per il resto, più che consigliato (l'opera è disponibile in diverse edizioni e ristampe pubblicate nel corso degli anni).