Gomorra e' il candidato italiano per gli Oscar

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Noodles85
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Messaggio da Noodles85 »

Sono d'accordo con Straw Dog, Gomorra non è un film ad episodi e cmq pure che lo fosse non credo che per questo non debba essere considerato un film! Per quanto riguarda la questione sottotitoli invece, trovo anch'io una scelta azzeccatissima quella di Garrone di non aver voluto doppiare o far parlare un italiano pulito ai protagonisti, altrimenti il film avrebbe perso il suo più grande pregio: il realismo. E poi scusate, immagino abbiate visto moltissimi film sottotitolati... poi qui addirittura è napoletano, manco fosse burgundo che non si capisce proprio niente!

A me il film è piaciuto insomma, a prescindere da come lo si consideri, se un film denuncia o un semi-documentario o enterteinment. Di certo non mi sono annoiato a vederlo. Per me è un film importante, e non perchè mi abbia illuminato mostrandomi una realtà che già non conoscessi (anche se non sono campano), ma perchè ne ha dato un'ottima rappresentazione, fedele e senza retorica e soprattutto perchè ha risollevato il più grande problema dell'Italia, le mafie... e senza che Cannavaro se ne viene dicendo che questo danneggia l'immagine del Paese, perchè sarebbe comunque un'immagine finta. Noi non siamo solo il Paese con le belle donne, la pasta, la moda ecc...
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Invisible
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Messaggio da Invisible »

Noodles85 ha scritto:Noi non siamo solo il Paese con le belle donne, la pasta, la moda ecc...
A onor del vero, Cannavaro ha detto proprio questo, cioè noi non siamo solo il Paese della mafia, della camorra, ecc...
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."

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"It's the most horrible thing I've ever seen in my life!"

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PiccoloPrincipe
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Messaggio da PiccoloPrincipe »

gipal ha scritto:Ma perché Gomorra è un film?
Al di là di quanto ha detto Cannavaro, vorrei far notare che:
  1. É un film ad episodi, ed un film che si rispetti non va ad espisodi.
  2. I dialoghi sono assolutamente INCOMPRENSIBILI e questo non va bene per un film, neanche se si è OBBLIGATI a leggere i sottotitoli (sguardo allontanato dall'azione del film)
  3. Si è detto: "è un film denuncia!", va bene allora fate un documentario, NON spacciatelo per Enterteinment
  4. S è detto: "è un film neoreliasta!". Ladri di Bicicletta, Roma città aperta erano film realisti, questo è SPAZZATURA e persino di infimo ordine
Assolutamente non d'accordo! Dire che un film a episodi non è un film che si rispetti è come dire che un disco rock non è tale se non è un concept. Secondo me è assolutamente arbitrario. Soprattutto quando tutti I vari episodi si svolgono all'interno di un'unica cornice narrativa come in questo caso. I dialoghi sono incomprensibili come lo sarebbero quelli di un qualsiasi capolavoro del cinema made in USA o in UK (stesso discorso per qualsiasi film non italiano) per uno che non mastica per niente l'inglese. Se I doppiaggi non fossero mai esistiti nessun film sarebbe andato bene allora? I film denuncia non sempre, poi, devono essere realizzati sotto forma di documentario; questa mi sembra una critica da spettatore, ma se ti metti nei panni di chi in questo film ci ha investito (ad esempio) non avresti mai fatto un documentario (molto meno redditizio normalmente, non tutti sono Moore) ma è sempre meglio, se si vuole che il film venga meglio apprezzato , non tanto dai cinefili, ma da tutti, uomini e donne della strada, 'drammatizzarlo'. Io, ad esempio, ho apprezzato molto più 'Il Fu Mattia Pascal' rispetto a 'Uno, nessuno e centomila': entrambi portano avanti la stessa poetica ma il primo in forma molto più 'romanzata' rispetto al secondo. Crescendo e maturando ho molto più rivalutato il secondo , ma ci sarà un motivo se è quasi sempre il primo che viene fatto leggere nei licei, o no?La storia del film neorealista mi fa pensare: 'e chi se ne frega?'. Cosa importa se è o non è neorealista. A mio parere è una boiata perchp il neorealismo, sia come corrente cinematografica che ancor prima letteraria , è morto e sepolto, ma non è questo il punto: un film è buono o no indipendentemente dal genere; e se domani cinquanta critici cinematografici si svegliano impazziti e dicono che 'Quarto Potere' è neorealista non diviene automaticamente una ciofeca per il fatto che effettivamente non lo è e non credo che Garrone abbia avuto la pretesa di fare un film , a modo suo, neorealista o che abbia mai preteso che questo epiteto fosse incollato al suo film.
Sostanzialmente, nelle tue critiche mi ricordi molto me quando criticavo 'La Vita è bella': ci trovavo una serie di difetti assurdi e inesistenti , quando avrei dovuto solo dire che non sopporto Benigni (tranne quando è diretto da Jarmusch). Poi , in effetti, quel film meritava tutto quello che ha avuto (tranne l'Oscar per il miglior attore ;) ) , Gomorra , allo stesso modo, non meritava sinceramente l'Oscar ma la nomination almeno sì (sempre secondo me).
Si può comunque discutere sul fatto che la decisione presa dall'Academy sia giusta o meno. A mio parere Straw Dog ha colto il punto. Il libro può tranquillamente essere considerato un capolavoro a se stante , mentre il film secondo me vive anche e soprattutto di luce riflessa , propria del libro (dovrei tornare indietro nel tempo, non leggere il libro e vedere il film per primo). Credo , infatti, che sarà un'ottima cosa se un giorno dvd e libro verranno distribuiti insieme : il secondo acquisirà la forza delle immagini e il primo , finalmente, quella luce che gli manca per essere un definitivo capolavoro, anche se più come appendice che preso a solo. Ma, ovviamente, essendo il premio rivolto solo al film e non all'accoppiata, posso anche comprendere le ragioni dell'esclusione.

:-9
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Barbazza
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Messaggio da Barbazza »

Straw Dog ha scritto: piuttosto, a me sarebbe piaciuto molto di più se garrone e i suoi autori avessero scelto di focalizzare l'attenzione anche e soprattutto su cosa sia la camorra, sulle sue dinamiche ed implicazioni al di là dell'ambito puramente localistico. mi sembra che tutto quanto si veda sullo schermo non evada dalla sua dimensione territoriale. se non ricordo male, il testo di saviano presentava un personaggio saliente che si assumeva l'onere anche di fornire un punto di vista ragionato su quanto andava vedendo e vivendo.
Ti sei parzialmente risposto a solo, quando poco sopra parlavi di insetti. A me e' piaciuto anche per l'assenza di pipponi sociopolitici che troppe volte abbiamo visto ma che in questo caso sarebbero stati superflui: e' un film sulla degenerazione umana e morale di ognuno dei suoi protagonisti.

Sull'esclusione dagli Oscar, puo' anche essere che abbiano giocato forme e contenuti piu' radicali del solito: e' un film duro e difficile da amare, con una ricostruzione si' documentaria ma studiatissima in ogni scena.
Piu' importante che bello in senso classico, per capirci.
Say, where did I see this guy?
In Red River?
Or A Place in the Sun?
Maybe the Misfits?
Or From Here to Eternity?


Saluti, B.
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Straw Dog
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Messaggio da Straw Dog »

Barbazza ha scritto: Ti sei parzialmente risposto a solo, quando poco sopra parlavi di insetti. A me e' piaciuto anche per l'assenza di pipponi sociopolitici che troppe volte abbiamo visto ma che in questo caso sarebbero stati superflui: e' un film sulla degenerazione umana e morale di ognuno dei suoi protagonisti.

Sull'esclusione dagli Oscar, puo' anche essere che abbiano giocato forme e contenuti piu' radicali del solito: e' un film duro e difficile da amare, con una ricostruzione si' documentaria ma studiatissima in ogni scena.
Piu' importante che bello in senso classico, per capirci.
nessun pippone sociopolitico, nessun bignamino pseudo illustrativo del problema camorra. solo, alla maniera in cui si sono narrate le vicende dei protagonisti (i due ragazzi che vogliono fare la guerra ai boss; che vogliono andare contro l'ordine costituito. il ragazzino che inizia il suo percorso camorristico; il sarto sfruttato; il faccendiere che occulta i rifiuti tossici e il suo aiutante giovane; il portasoldi della camorra), avrei sperato in un analogo racconto che permettesse di far comprendere l'elemento addirittura sovranazionale della criminalità organizzata. il testo di saviano mi è parso decisamente più efficace della sua riduzione cinematografica nel dare perlomeno un'idea del sistema camorristico.
per il resto, quanto portato sullo schermo a me è piaciuto. però non si può chiudere un film ricordandoci che la camorra è talmente potente da permettersi operazioni legali come quelle associate alla ricostruzione delle twin towers, dopo aver scelto di descrivere fino a quel momento delle vicende minimali, di persone all'interno di un ambiente circoscritto. mi sembra che manchi qualcosa.
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Messaggio da withnail »

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Messaggio da gipal »

Si ho sentito che stamane in programma radiofonico RAI (condotto da Bonolis), sio parlava del contenzioso essitente dal '91 tra Academy Awards e RAI per l'uso improrio del termine Oscar...purtroppoo sono dovuto scendere dall'auto prima ancora che l'interlocutore (il giornalita + buono della TV, quel pezzo di pane di Vincenzo Mollica) cominciasse il dibattito.
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Re:

Messaggio da Toniù »

gipal ha scritto:
vegeta85 ha scritto:c'è da dire che negli Usa per "Gomorra" non si è gridato al capolavoro come è successo in Italia o in Francia. Anzi, la media dei voti della critica è tra le più basse tra quelle dei film stranieri in lista per il golden globe
Ma perché Gomorra è un film?
Al di là di quanto ha detto Cannavaro, vorrei far notare che:
  1. É un film ad episodi, ed un film che si rispetti non va ad espisodi.
  2. I dialoghi sono assolutamente INCOMPRENSIBILI e questo non va bene per un film, neanche se si è OBBLIGATI a leggere i sottotitoli (sguardo allontanato dall'azione del film)
  3. Si è detto: "è un film denuncia!", va bene allora fate un documentario, NON spacciatelo per Enterteinment
  4. S è detto: "è un film neoreliasta!". Ladri di Bicicletta, Roma città aperta erano film realisti, questo è SPAZZATURA e persino di infimo ordine
con questo post, "illo tempore", hai sparato 4 ca*zate che più grosse non potevi... e per giunta pure indicizzate :-28
mi auguro per te che sia stata solo una delle tue innumerevoli provocazioni da troll ;)
se così non fosse saresti un caso perso, perchè vorrebbe dire che 10 anni di frequentazioni di forum sul cinema non ti sono serviti neanche un po' e continui a NCUCDC...
in tal caso ti consiglierei di tornare a goderti le "botte da orbi tra optimus prime e megatron" :-21

p.s. senza rancore Giuseppe, lo sai che sono un tuo fan sin dai tempi del "Diario di Anna Falk" :-)
The hard thing to do and the right thing to do are usually the same thing - R.Spritzel
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Re: Gomorra e' il candidato italiano per gli Oscar

Messaggio da Countermanda »

Gomorra è linguisticamente incomprensibile per una certa parte della popolazione italiana, è un film di denuncia o quanto meno tratto da un romanzo di denuncia ma a mio avviso poco riuscito perché troppo incomprensibile.

Visto che sono nel topic riporto una notizia trovata ieri su un quotidiano on line locale OGGITREVISO

:-28
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Re: Gomorra e' il candidato italiano per gli Oscar

Messaggio da Errix »

per me non è stato affatto incomprensibile (anzi i sottotitoli li ho trovati inutili) e lo dico io che che non capisco una mazza nei film di Troisi :-27
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Re: Gomorra e' il candidato italiano per gli Oscar

Messaggio da tAldo »

io non capisco mai mia moglie quando parla in italiano.............me lo dice sempre : "....ma mi ascolti quando parlo?"
figurati il dialetto se parlo il romagnolo faccio ridere e a malapena lo capisco vedi L'uomo che verrà :-21
...............Non ttuto qelulo che è aprape e non ttuto qelulo che aprape è............ la clolzenioe di tldAo
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Re: Gomorra e' il candidato italiano per gli Oscar

Messaggio da Toniù »

Countermanda ha scritto:Gomorra è linguisticamente incomprensibile per una certa parte della popolazione italiana, è un film di denuncia o quanto meno tratto da un romanzo di denuncia ma a mio avviso poco riuscito perché troppo incomprensibile.
:-28
ma che discorsi scusa.. allora un film di denuncia coreano non potrai mai capirlo solo perchè parlano in coreano? e i sottotitoli che esistono a fare? tu non capisci il napoletano (e qui non ti biasimo) ma i sottotitoli ci sono appunto per quello.
Io quando ho visto L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi in dialetto bergamasco, non ho capito neppure una singola parola...il film è decisamente pesante e non nelle mie corde, ma quella della lingua in cui è parlato è l'ultima critica che muoverei mai ad un film!
Garrone è un regista coi controcazzi perchè è riuscito a trasportare sullo schermo la realtà di quei luoghi in modo spaventosamente fedele, reale e spontaneo, e, al di là di certe dinamiche che possono essere oscure o giustamente non percepite da chi quelle realtà non le vive o da chi il libro non l'ha letto, è riuscito al contempo a raccontare di concetti universali (redenzione, rassegnazione, sete di potere, ecc.). A parer mio è senza ombra di dubbio il miglior regista che abbiamo in Italia al momento, e Gomorra è la sua opera più importante (ma consiglio anche L'Imbalsamatore e Primo Amore, sempre sullo stesso stile crudo e realista.) Poi dipende dai gusti, a ognuno i suoi.
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