Match Point (2005) di Woody Allen
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In effetti è un risultato strabiliante, per un film di Woody Allen: mi pare che abbia stracciato in tre giorni l'incasso complessivo del precedente Melinda & Melinda!vegeta85 ha scritto:Non l'avrei mai detto: il film di Allen è primo al box office italiano, con quasi 2 milioni di euro.
Anch'io penso che sia stato efficace il trailer, avevo scritto pochi giorni fa che mi aveva spiazzato, non era quello ormai quasi abituale dei film di Allen (solite musiche, volti e recitazione con un marchio di fabbrica, New York sullo sfondo, ecc.)
Insomma, il pubblico che va a vedere Match Point non è più soltanto quello consueto per Allen, c'è la sfida con spettatori che magari lo avevano abbandonato da anni, oppure non lo avevano mai incrociato.
Proprio per questo, sono curioso di vedere come andranno gli incassi dopo l'impatto iniziale.
Elwood: It's 106 miles to Chicago, we've got a full tank of gas, half a pack of cigarettes, it's dark and we're wearing sunglasses.
Jake: Hit it.
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- vegeta85
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C'è chi ha paragonato l'ultimo film di Woody Allen a Hitchcock.
Niente di più sbagliato. "Match Point" non avrà le divertenti battute presenti in molti altri film del regista, ma è in tutto e per tutto un film di Woody Allen.
E se proprio si vogliono fare dei paragoni allora bisognerebbe citare Dostoevskij e Sofocle.
Per Chris Wilton, insegnante di tennis, senza un soldo e amante dell'opera, la vita è tragedia. Tragedia e casualità. Se la pallina oltrepassa la rete si vince. Se rimbalza sulla rete e torna indietro, si perde.
Tutto il film è dominato da questi due temi: la tragedia e la casualità, che il regista mette in scena all'interno di un giallo sui generis, diretto con inaspettata maestria (il crescendo angoscioso del finale è impressionante) e raffinatezza (in colonna sonora il jazz ha lasciato il posto alle arie di Puccini e Rossini, così come l'ambientazione si è spostata da New York in una gelida Londra).
Allen, grande moralista, si è sempre interessato a questi temi, pur trattandoli sotto forma di commedia invece che di dramma.
Il mondo è dominato dal caos, e non c'è nessuna giustizia divina, come ci dice il protagonista (come ne "La dea dell'amore" anche qui, in una sequenza, c'è una sorta di "coro greco" con cui il protagonisti ha a che fare, un altro richiamo alla tregedia), e le sorti di una persona possono dipendere solamente dalla fortuna più sfacciata, anche solo da un anello occasionalmente finito per terra invece che in un fiume.
La fortuna vuole che il povero Chris si sposi con la benestante Chloe, in modo che possa assaporare i piaceri dell'alta società, permettendo al regista, nella prima parte, di esplorare con estrema lucidità i conflitti di classe del mondo occidentale.
Ma ecco che Chris intreccia una pericolosa relazione con l'affascinante Nola, ex fidanzata del cognato. Non potrà che finire male.
Allen è sempre stato profondamente pessimista, ma mai come in questo dolente affresco ha toccato tali vertici: lo spettatore è portato ad identificarsi con un protagonista via via più sgradevole, e di cui non può condannare gli sbagli, in un mondo in cui i criminali restano impuniti.
A 70 anni, Woody Allen dimostra di essere ancora incredibilmente lucido, e confeziona uno dei film più riusciti della sua intera carriera, ed è aiutato da due protagonisti perfetti: se della Johansonn sapevamo già, la vera sorpresa è Jonathan Rhys-Meyers, davvero bravo.
Voto: 9
ps: e con questo film smetto ufficialmente di andare al cinema di lunedì.
Sala super piena, e visto che stiamo parlando di un film di Woody Allen, ciò mi mette piacere.
Piacere che svanisce subito. In sala c'è soprattutto gente della mia età: 20enni i cui gusti cinematografici possono attestarsi su un natale a miami....e mi chiedo su che base siena entrati a vedere questo film.
Inutile dire che hanno fatto un casino bestiale per tutto il film, commentando ogni sequenza, e facendo il verso alla moglie del protagonista in ogni scena.
In una scena di passione tra Meyers e la Johansson è scattato pure un applauso....qualcuno a un certo punto ha esclamato "che palle sto film"....e per fortuna che non sono andato a vedere the new world.
Estrema delusione, e sconforto per un'intera generazione di poveretti.
Niente di più sbagliato. "Match Point" non avrà le divertenti battute presenti in molti altri film del regista, ma è in tutto e per tutto un film di Woody Allen.
E se proprio si vogliono fare dei paragoni allora bisognerebbe citare Dostoevskij e Sofocle.
Per Chris Wilton, insegnante di tennis, senza un soldo e amante dell'opera, la vita è tragedia. Tragedia e casualità. Se la pallina oltrepassa la rete si vince. Se rimbalza sulla rete e torna indietro, si perde.
Tutto il film è dominato da questi due temi: la tragedia e la casualità, che il regista mette in scena all'interno di un giallo sui generis, diretto con inaspettata maestria (il crescendo angoscioso del finale è impressionante) e raffinatezza (in colonna sonora il jazz ha lasciato il posto alle arie di Puccini e Rossini, così come l'ambientazione si è spostata da New York in una gelida Londra).
Allen, grande moralista, si è sempre interessato a questi temi, pur trattandoli sotto forma di commedia invece che di dramma.
Il mondo è dominato dal caos, e non c'è nessuna giustizia divina, come ci dice il protagonista (come ne "La dea dell'amore" anche qui, in una sequenza, c'è una sorta di "coro greco" con cui il protagonisti ha a che fare, un altro richiamo alla tregedia), e le sorti di una persona possono dipendere solamente dalla fortuna più sfacciata, anche solo da un anello occasionalmente finito per terra invece che in un fiume.
La fortuna vuole che il povero Chris si sposi con la benestante Chloe, in modo che possa assaporare i piaceri dell'alta società, permettendo al regista, nella prima parte, di esplorare con estrema lucidità i conflitti di classe del mondo occidentale.
Ma ecco che Chris intreccia una pericolosa relazione con l'affascinante Nola, ex fidanzata del cognato. Non potrà che finire male.
Allen è sempre stato profondamente pessimista, ma mai come in questo dolente affresco ha toccato tali vertici: lo spettatore è portato ad identificarsi con un protagonista via via più sgradevole, e di cui non può condannare gli sbagli, in un mondo in cui i criminali restano impuniti.
A 70 anni, Woody Allen dimostra di essere ancora incredibilmente lucido, e confeziona uno dei film più riusciti della sua intera carriera, ed è aiutato da due protagonisti perfetti: se della Johansonn sapevamo già, la vera sorpresa è Jonathan Rhys-Meyers, davvero bravo.
Voto: 9
ps: e con questo film smetto ufficialmente di andare al cinema di lunedì.
Sala super piena, e visto che stiamo parlando di un film di Woody Allen, ciò mi mette piacere.
Piacere che svanisce subito. In sala c'è soprattutto gente della mia età: 20enni i cui gusti cinematografici possono attestarsi su un natale a miami....e mi chiedo su che base siena entrati a vedere questo film.
Inutile dire che hanno fatto un casino bestiale per tutto il film, commentando ogni sequenza, e facendo il verso alla moglie del protagonista in ogni scena.
In una scena di passione tra Meyers e la Johansson è scattato pure un applauso....qualcuno a un certo punto ha esclamato "che palle sto film"....e per fortuna che non sono andato a vedere the new world.
Estrema delusione, e sconforto per un'intera generazione di poveretti.
I could live without so much
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
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Visto Match Point: mi è piaciuto poco.
Non bastano una buona fotografia, un soggetto degno (anche se prevedibile) e la Johansson in forma smagliante a rendere grande un film...
Woody conferma la scelta di girare con attori giovani, che pure si comportano discretamente, ma al film manca quell'ironia che ha sempre contraddistinto i lavori del nostro, anche quelli più seri; un confronto con "Crimini e Misfatti" (film con svolgimento molto, molto simile) è impietoso per il nuovo lavoro, in effetti.
Film discreto e nulla più: da Allen francamente è lecito aspettarsi di meglio di una riedizione in salsa londinese e terzomillenista di un suo vecchio film ("Crimes and Misdemeanors", appunto).
DELUSIONE
Ciao, Edo
Non bastano una buona fotografia, un soggetto degno (anche se prevedibile) e la Johansson in forma smagliante a rendere grande un film...
Woody conferma la scelta di girare con attori giovani, che pure si comportano discretamente, ma al film manca quell'ironia che ha sempre contraddistinto i lavori del nostro, anche quelli più seri; un confronto con "Crimini e Misfatti" (film con svolgimento molto, molto simile) è impietoso per il nuovo lavoro, in effetti.
Film discreto e nulla più: da Allen francamente è lecito aspettarsi di meglio di una riedizione in salsa londinese e terzomillenista di un suo vecchio film ("Crimes and Misdemeanors", appunto).
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"O si pensa o si crede"
A. Schopenhauer
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la prima voce fuori dal corobrendon ha scritto:Visto Match Point: mi è piaciuto poco.
Non bastano una buona fotografia, un soggetto degno (anche se prevedibile) e la Johansson in forma smagliante a rendere grande un film...
Woody conferma la scelta di girare con attori giovani, che pure si comportano discretamente, ma al film manca quell'ironia che ha sempre contraddistinto i lavori del nostro, anche quelli più seri; un confronto con "Crimini e Misfatti" (film con svolgimento molto, molto simile) è impietoso per il nuovo lavoro, in effetti.
Film discreto e nulla più: da Allen francamente è lecito aspettarsi di meglio di una riedizione in salsa londinese e terzomillenista di un suo vecchio film ("Crimes and Misdemeanors", appunto).
DELUSIONE
Ciao, Edo
D'accordissimo su entrambe le annotazioni (a dire il vero il doppiaggio di Scarlett mi ha fatto schifo lungo tutto il flim...).Imatan ha scritto:Davvero un ottimo film. Ho trovato una sola pecca: il doppiaggio di Scarlett. Le prime battute sembrano "recitate" da Asia Argento. Ma a questo ovvierò con una visione in lingua originale.
Annotazione da vecchio porco: la prima apparizione di Scarlett è da sturbo
Secondo me se al posto della Scarlett ci fosse stata un'attrice meno bella tutti gli entusiasti del film gli darebbero un paio di voti in meno.
Quando si da un giudizio gli ormoni dovrebbero stare ben chiusi al loro posto ragazzi...
Ciao, Edo
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A. Schopenhauer
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Ultimamente mi capita abbastanza spesso...Marv ha scritto:
la prima voce fuori dal coro
Sarà che dai registi che amo pretendo molto, sarà che io i 10 li riservo a 2001 o Full Metal Jacket e i 9 a Pulp Fiction...insomma, che tendenzialmente sono più stretto di voti della maggioranza degli utenti di questo forum.
Però il film non mi ha convinto proprio, non perchè sia pessimo, anzi è discreto (diciamo da 6,5, va'...) ma perchè da Allen mi aspetto di meglio e su un soggetto molto simile ha fatto MOLTO MOLTO MEGLIO con Crimini e Misfatti. Questo film mi pare una "cover" di quello e venuto ben peggio, nonostante che non sia poi così male. Se ti aspetti di mangiare salmone e caviale e ti arriva una trotina arrosto ci rimani un po' male...anche se magari la trota è discreta...no?
Dell'ultimo Allen io considero grandissimi film solo Harry a pezzi e Accordi e disaccordi - e comunque ottimo Criminali da Strapazzo. Gli altri non raggiungono proprio le vette che regolarmente raggiungeva negli anni '70 e '80...ed alcuni non mi hanno proprio soddisfatto (Anything Else per es. con quel patetico tentato "nuovo woody" da strapazzo che mi ha fatto tanta tristezza e che può piacere solo ai nati dopo il 1985 ed ai fan di American Pie...:-P)
Ciao, Edo
Ultima modifica di brendon il mercoledì 18 gennaio 2006, 2:59, modificato 1 volta in totale.
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Ma quale svolta...bigdrugo ha scritto:non credo prorio.brendon ha scritto:Secondo me se al posto della Scarlett ci fosse stata un'attrice meno bella tutti gli entusiasti del film gli darebbero un paio di voti in meno
match point è un gran film, woody ha dato una svolta alla sua carriera che gli da ancora lunga vita.
Un Crimini e Misfatti in salsa inglese ti pare una svolta???
Mah!
:roll:
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Vabbeh...quella geografica può essere una svolta, ma non mi pare decisivo il luogo (dopotutto non è che tutti i suoi film siano sinfonie newyorkesi...basti pensare ad amore e guerra o ad Accordi e Disaccordi...).bigdrugo ha scritto:la svolta è quella di essersi spostato a londra e di aver creato un film drammatico a tutti gli effetti.
Sul drammatico, che dire: già Crimini e Misfatti era drammatico (e molto simile), anche se c'era dell'ironia, ma quella ci sta molto bene anche nei film drammatici, mica tutti devono essere opprimenti per forza!
Speriamo semmai che i prossimi film tornino un po' più "alleniani"...perchè se vuole fare i drammatici, mi spiace ma non è Bergman e mai riuscirà ad esserlo...nè ad avvicinarlo.
Ciao, Edo
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mah io invece l'ho trovato forse uno dei suoi migliori degli ultimi 10 anni, anche se posso essere d'accordo che non è ai livelli dei capolavori di Allen. Vedo comunque che ci si divide moltissimo su questa pellicola e senza mezze misure, io lo promuovo a pieni voti (e purtroppo sono nata ben prima del 1985 )brendon ha scritto:Anything Else per es. con quel patetico tentato "nuovo woody" da strapazzo che mi ha fatto tanta tristezza e che può piacere solo ai nati dopo il 1985 ed ai fan di American Pie...
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1. Io prima di tutto bado alla storia del film. Secondo questo ragionamento Shining sarebbe da 2, vista la protagonista.brendon ha scritto:D'accordissimo su entrambe le annotazioni (a dire il vero il doppiaggio di Scarlett mi ha fatto schifo lungo tutto il flim...).Imatan ha scritto:Davvero un ottimo film. Ho trovato una sola pecca: il doppiaggio di Scarlett. Le prime battute sembrano "recitate" da Asia Argento. Ma a questo ovvierò con una visione in lingua originale.
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Secondo me se al posto della Scarlett ci fosse stata un'attrice meno bella tutti gli entusiasti del film gli darebbero un paio di voti in meno.
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2. Impossibile paragonare o accostare Match Point a Crimini e misfatti, in quanto l'unica cosa in comune è il regista.
Sono tendenzialmente d'accordo a meta' col mister, come direbbe qualcuno. Concordo che il raffronto con Crimini e Misfatti sia impietoso, ma forse perche' quello e' imho il film piu' completo dell'Allen maturo.brendon ha scritto:
Però il film non mi ha convinto proprio, non perchè sia pessimo, anzi è discreto (diciamo da 6,5, va'...) ma perchè da Allen mi aspetto di meglio e su un soggetto molto simile ha fatto MOLTO MOLTO MEGLIO con Crimini e Misfatti. Questo film mi pare una "cover" di quello e venuto ben peggio, nonostante che non sia poi così male. Se ti aspetti di mangiare salmone e caviale e ti arriva una trotina arrosto ci rimani un po' male...anche se magari la trota è discreta...no?
Dell'ultimo Allen io considero grandissimi film solo Harry a pezzi e Accordi e disaccordi - e comunque ottimo Criminali da Strapazzo. Gli altri non raggiungono proprio le vette che regolarmente raggiungeva negli anni '70 e '80...ed alcuni non mi hanno proprio soddisfatto (Anything Else per es. con quel patetico tentato "nuovo woody" da strapazzo che mi ha fatto tanta tristezza e che può piacere solo ai nati dopo il 1985 ed ai fan di American Pie...:-P)
Ciao, Edo
Solo che la produzione successiva io la ritengo ancora piu' mediocre di quanto tu faccia ( rispetto ai suoi standard degli '80): mi e' piaciucchiato Harry a pezzi e Mighty Aphrodite, gli altri tutti sufficienti e un paio degli ultimi li ho saltati senza remore.
Quindi in quel ristorante il caviale c'era molto tempo fa, ma poi e' da tempo che si va avanti a cheeseburger: e' per questo che trovarmi un bel piatto di pasta fatta bene mi ha fatto piacere
Ciao, B.
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Risposta di Woody Allen sull'argomento in questione:
Che rapporto c'è tra Match Point e Crimini e misfatti?
L'unica affinità con Crimini e misfatti è che c'è un omicidio e l'assassino resta impunito. In Crimini e misfatti il tema centrale è che bisogna trovare una morale in sé. Ci sono milioni di crimini che vengono commessi ogni giorno e restano impuniti, così gira il mondo. Match Point è un film sul tema della fortuna, su come alcuni sono fortunati e altri no, sul fatto che pensiamo di controllare le cose ma in realtà non possiamo. La nostra capacità di controllo non riguarda la vita e la morte, siamo in un certo senso appesi al filo della fortuna.
Per l'intervista in generale (leggermente spoilerosa): http://www.tempimoderni.com/db/dbnovita ... php?id=435
Che rapporto c'è tra Match Point e Crimini e misfatti?
L'unica affinità con Crimini e misfatti è che c'è un omicidio e l'assassino resta impunito. In Crimini e misfatti il tema centrale è che bisogna trovare una morale in sé. Ci sono milioni di crimini che vengono commessi ogni giorno e restano impuniti, così gira il mondo. Match Point è un film sul tema della fortuna, su come alcuni sono fortunati e altri no, sul fatto che pensiamo di controllare le cose ma in realtà non possiamo. La nostra capacità di controllo non riguarda la vita e la morte, siamo in un certo senso appesi al filo della fortuna.
Per l'intervista in generale (leggermente spoilerosa): http://www.tempimoderni.com/db/dbnovita ... php?id=435
Che c*zz* c'entra un attacco personale e politico, peraltro del tutto di fuori perchè:vegeta85 ha scritto:si vede che ha incassato poco in america....per quello non gli è piaciuto.
1) Non guardo MAI quanto un film incassa...non me ne frega nulla
2) Se un film incassa poco tendenzialmente è un merito visto che quelli che incassano di più sono i blockbuster scandalosi che vanno sempre forte.
Come argomento contro le mie tesi è abbastanza risibile...verrebbe da dire: cacati in mano e pigliati a schiaffi!
"O si pensa o si crede"
A. Schopenhauer
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