Teorema (1968) di Pier Paolo Pasolini - Plaion Pictures

[j.karlos]

Trama: Una famiglia alto-borghese di Milano viene sconvolta dall'arrivo in casa di un giovane sconosciuto (Terence Stamp), che lentamente si unisce sessualmente con ogni membro di essa, facendola deflagrare. (tratta da Longtake: https://www.longtake.it/movies/teorema)

Critica: Inizialmente concepito come un romanzo in versi e solo successivamente diventato un film, Teorema è senza dubbio uno dei più complessi, enigmatici e visionari film di Pier Paolo Pasolini. E anche uno dei meno risolti. Attraverso una struttura geometrica e fortemente simbolica, il cineasta friulano ha costruito una magnetica, ancorché ostica, satira dell'ipocrisia su cui si regge(va) il costume borghese. Ma se a un primo sguardo potrebbe sembrare il sesso (eterosessuale, incestuoso e omosessuale) a farlo esplodere (con tanto di abbandono della fabbrica da parte del padre di famiglia, industriale), a una lettura più profonda è impossibile non cogliere i profondi riflessi cristologici e sacri che illuminano il misterioso personaggio interpretato da Terrence Stamp, svelando, in questo caso, una critica alla cultura benestante ancora più sfaccettata e ardita. Criptico e anti-narrativo all'eccesso, ma senza dubbio originale e all'avanguardia, il film finì con lo spaccare la stessa critica cattolica: l'Ocic (Organisation Catholique Internationale du Cinéma) lo premiò alla Mostra del cinema di Venezia (dove Laura Betti vinse la Coppa Volpi), mentre la Chiesa lo rifiutò in blocco, riuscendo a farlo sequestrare per oscenità. (tratta da Longtake: https://www.longtake.it/movies/teorema)

Note: La versione pubblicata è quella restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna e Mondo TV Group, in collaborazione con Cinema Communications Services, al laboratorio L'Immagine Ritrovata, e presentata nel 2022 alla 79/a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Dati tecnici

Supporto: DVD da 5,61 GB
Formato video: 1.85:1 Anamorfico
Standard: PAL
Modalità Bitrate: Variabile
Bitrate massimo: 8.500 kb/s
Risoluzione: 720 x 576
Fotogrammi al secondo: 25,000
Lingue: Italiano 2.0 Dolby Digital (192kb/s - 48,0 kHz) - Italiano 2.0 DTS (754kb/s - 16 bit)
Sottotitoli: Assenti (segnalati comunque in copertina)
Durata: 94’
Extra: Assenti
Anno di Produzione: 1968
Anno di Pubblicazione: 2023

[j.karlos]

Non è la versione in 4K UHD + Blu-ray, ma ho pensato che potesse esservi utile per farvi un'idea se non altro del restauro effettuato dalla Cineteca di Bologna. Per fare un confronto con le altre versioni del film esistenti, potete fare riferimento a dvdbeaver:

http://www.dvdbeaver.com/film/dvdcompare/teorema.htm

[darkglobe]

Questione di gusti personali, ma la BFI è quella che preferisco mentre con i restauri della Cineteca di Bologna sto iniziando a diventare allergico, non è possibile continuare con una simile protervia a portare ogni restauro sul verdolino.

[AmyBRAINS]

Questione di gusti personali, ma la BFI è quella che preferisco mentre con i restauri della Cineteca di Bologna sto iniziando a diventare allergico, non è possibile continuare con una simile protervia a portare ogni restauro sul verdolino.

Ho acquistato la versione BFI da Amazon UK, a meno di 14 euro, consegna compresa, e debbo dire che il riversamento in Blu-ray è impeccabile.

Attualmente il pacchetto 4K UHD & Blu-ray, targato Cineteca di Bologna, su Amazon Italia sfiora i 29 euro.

Non posso esprimermi sull'eventuale miglioramento della versione 4K, purtuttavia mi sento di concordare con darkglobe circa la discutibile scelta cromatica che si evidenzia in diversi lavori della Cineteca di Bologna.

[Saimo]

A me personalmente il Criterion sembra nettamente superiore (basta vedere come il BFI perde dettaglio sui neri). Rispetto al restauro bolognese, resto più che altro avvilito al pensiero che professionisti come Luca Bigazzi vogliano mettere il proprio nome su operazioni del genere.

[darkglobe]

A me personalmente il Criterion sembra nettamente superiore (basta vedere come il BFI perde dettaglio sui neri). Rispetto al restauro bolognese, resto più che altro avvilito al pensiero che professionisti come Luca Bigazzi vogliano mettere il proprio nome su operazioni del genere.

A parte l'aberrante versione Cineteca, quello che più mi lascia perplesso è la differenza cromatica delle varie versioni, al di là di contrasto, scuri e dettagli, questi ultimi a dire il vero piuttosto scarsi in tutte le versioni, al punto da rendere tutto sommato poco comprensibile lo scan a 4K.
Mi sembra di capire, ma non vorrei sbagliarmi, che la nuova versione Criterion ancora non sia compresa tra questi vari SC e se fosse una variante vorrebbe dire che la stessa Criterion potrebbe nutrire dei dubbi sul risultato ottenuto in precedenza.

[AmyBRAINS]

A me personalmente il Criterion sembra nettamente superiore (basta vedere come il BFI perde dettaglio sui neri). Rispetto al restauro bolognese, resto più che altro avvilito al pensiero che professionisti come Luca Bigazzi vogliano mettere il proprio nome su operazioni del genere.

Torniamo sempre a una questione estetica personale.

Io amo una resa colorimetrica quanto più naturale e bilanciata possibile.

La ricerca di rese più sature - magari per compensare la presenza di una maggiore grana - allontana dalla mia immagine ideale.

Preferisco che resti una leggera ma gradevole grana a improbabili tavolozze di super colori.

Basta guardare il restauro della Trilogia della Vita di Pier Paolo Pasolini, effettuato da CRITERION e B.F.I., e confrontare le diverse scelte operate.

Tornando a Teorema, il restauro CRITERION mi appare sovraccarico.

Ma ripeto, è questione di gusti personali, non di "oggettività cinematografica".

[darkglobe]

Ma ripeto, è questione di gusti personali, non di "oggettività cinematografica".

L'oggettività dovrebbe essere riprodurre fedelmente un originale in buono stato, in termini di definizione, resa cromatica, pulizia. Ovviamente quando positivi e negativi sono deteriorati l'impresa diventa ardua, ma quando si ottengono risultati tanto diversi viene da credere che i restauri siano affidati più al gusto del restauratore che ad una presunta fedeltà all'orignale.

[Riki333]

La cosa che mi stupisce di più è la pubblicazione in 4K e la mancanza totale di extra, si poteva mettere un'intervista a Roberto Chiesi. Bha?!

[Mizoguchi]

j.karlos, il film inizia con la vista delle fabbriche, le interviste, poi i titoli?

Ad ogni modo, sembra lo stesso master utilizzato dalla CC... (anche se un utente dice che sono diversi)... vedremo appena escono i primi confronti. Ah, hanno risposto loro, vista la confusione tra 2-4K di cui parlavo giorni addietro, e pare si tratti di errore, quindi sarà al 99,9999% lo stesso disco nel cofanetto Pasolini 101.

[j.karlos]

j.karlos, il film inizia con la vista delle fabbriche, le interviste, poi i titoli?

Sì, l'inizio è esattamente questo.

[Mizoguchi]

Grazie.
(è la solita versione, come da previsione)

[AmyBRAINS]

Ma ripeto, è questione di gusti personali, non di "oggettività cinematografica".

L'oggettività dovrebbe essere riprodurre fedelmente un originale in buono stato, in termini di definizione, resa cromatica, pulizia. Ovviamente quando positivi e negativi sono deteriorati l'impresa diventa ardua, ma quando si ottengono risultati tanto diversi viene da credere che i restauri siano affidati più al gusto del restauratore che ad una presunta fedeltà all'orignale.

Proprio così!