E venne il giorno (2008) di M. Night Shyamalan
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E venne il giorno (2008) di M. Night Shyamalan
Ho adorato anche i film più bistrattati di Shyamalan, "The Village" e "Lady in the Water".
Ma nemmeno sforzandomi sono riuscito a farmi piacere questo "The Happening".
Il film poggia su una (dico una!) idea (quella degli essere umani che iniziano, senza motivo, a suicidarsi): quella che tutti avete visto nel trailer. Per il resto la sceneggiatura del regista è sconcertante per pochezza di sorprese e tensione. Nessuna motivazione per l'ondata di misteriosi morti. Qualcuno azzarda che possano essere le piante. Mah, non ci sono soluzioni certe.
Il professorino Whalberg con moglie al seguito (accluse insulse parentesi sulla crisi matrimoniale dei due, forse un tentativo -vano- di dare qualche spessore ai personaggi?) fugge tra le campagne delle Pensylvania verso chissà che. Non succede praticamente nulla: giusto una vecchia pazza che tiene sul letto un atroce pupazzo che pare quello del killer di "Profondo Rosso". Niente colpo di scena finale stavolta: solo qualche ridicolo monito apocalittico in odor di new age.
Pure Hitchcock aveva raccontato di ribellioni della natura nei confronti dell'umanità ("Gli Uccelli") ma con ben altra classe.
Dopo due bei film anomali ma rifiutati dal pubblico, il regista indiano corre ai ripari, con un compitino freddo e ben poco memorabile.
5/10
Ma nemmeno sforzandomi sono riuscito a farmi piacere questo "The Happening".
Il film poggia su una (dico una!) idea (quella degli essere umani che iniziano, senza motivo, a suicidarsi): quella che tutti avete visto nel trailer. Per il resto la sceneggiatura del regista è sconcertante per pochezza di sorprese e tensione. Nessuna motivazione per l'ondata di misteriosi morti. Qualcuno azzarda che possano essere le piante. Mah, non ci sono soluzioni certe.
Il professorino Whalberg con moglie al seguito (accluse insulse parentesi sulla crisi matrimoniale dei due, forse un tentativo -vano- di dare qualche spessore ai personaggi?) fugge tra le campagne delle Pensylvania verso chissà che. Non succede praticamente nulla: giusto una vecchia pazza che tiene sul letto un atroce pupazzo che pare quello del killer di "Profondo Rosso". Niente colpo di scena finale stavolta: solo qualche ridicolo monito apocalittico in odor di new age.
Pure Hitchcock aveva raccontato di ribellioni della natura nei confronti dell'umanità ("Gli Uccelli") ma con ben altra classe.
Dopo due bei film anomali ma rifiutati dal pubblico, il regista indiano corre ai ripari, con un compitino freddo e ben poco memorabile.
5/10
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E venne il giorno (2008) di M. Night Shyamalan
Shyamalan questa volta gioca "pulito". Il film ha un inizio davvero inquietante, potente, importante. La sceneggiatura imbocca una strada e non vuol sorprende lo spettatore. La tensione resta alta per tutta la durata della pellicola ma, credo volutamente, non si ravvisano picchi. Tutto è già chiaro a metà film e, se si vuol stare al gioco, non si rmane delusi. Gli ambienti, che rivelano l'"altra america", quella verde, lontana dai grattaceli delle grandi metropoli, ricordano per certi versi Signs e The Village. Attori discreti.
In definitiva il mio giudizio è dunque positivo e anche se non si può gridare al capolavoro, siamo di fronte ad un buon prodotto. Ben girato, con attori ben diretti, ma che probabilmente lascerà l'amaro in bocca agli estimatori del colpo di scena finale del regista indiano, qui il colpo di scena alla fine è che colpo di scena non c'è.
Voto 6,5
In definitiva il mio giudizio è dunque positivo e anche se non si può gridare al capolavoro, siamo di fronte ad un buon prodotto. Ben girato, con attori ben diretti, ma che probabilmente lascerà l'amaro in bocca agli estimatori del colpo di scena finale del regista indiano, qui il colpo di scena alla fine è che colpo di scena non c'è.
Voto 6,5
Ultima modifica di Siddartha il lunedì 16 giugno 2008, 21:32, modificato 3 volte in totale.
This is wrong place to get tired, George!
Questa - parlo ovviamente senza aver visto il film - secondo me è la cosa più interessante. C'è una bella intervista su FilmTv, in cui ancora una volta Shyamalan si dimostra persona leale e schiva alla propaganda, dichiarandosi non certo un ambientalista militante, ma comunque interessato all'argomento (chi non lo è in questo periodo?). Se l'ambiente oggi fa questi scherzetti, non è colpa della politica, della religione, o di qualunque cosa contro cui puntiamo il dito di solito, ma è colpa di tutti quanti noi, noi non "loro". Quale storia migliore allora di quella di uomini che si suicidano? Senza contare che... è necessario - parlo sempre senza aver visto il film - svelare la soluzione? Privare La notte dei morti viventi (uno dei modelli dichiarati da Shymalan) della sua spiegazione spicciola, danneggerebbe il film?Nessuna motivazione per l'ondata di misteriosi morti. Qualcuno azzarda che possano essere le piante. Mah, non ci sono soluzioni certe.

- vegeta85
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si, forse mi sono spiegato male. L'idea di partenza sarebbe pure buona. Non mi ha disturbato il fatto che non vengano svelate le ragioni del "contagio", così come l'assenza del famigerato "colpo di scena" Shyamaliano (oddio!). Il punto è che dopo i 15 minuti iniziali il film scorre piatto senza tensione, ne sorprese. Senza personaggi interessanti da cui farsi coinvolgere. A questo punto si arriva a rimpiangere, e a sperare, nel colpo di scena sopra citato...ma il finale, che vorrebbe essere inquietante, lascia solo un senso di inconcludezza.
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Non è piaciuto nemmeno a me.
D'accordo con Vegeta.
C'è solo un'idea nel film, poi non succede nient'altro, solo cose illogiche e dialoghi assurdi.
Non si percepisce la tensione o il senso di fine imminente tipica dei film apocalittici sulla fine del mondo.
Non mi ha coinvolto e appassionato per niente.
Voto: 5-
D'accordo con Vegeta.
C'è solo un'idea nel film, poi non succede nient'altro, solo cose illogiche e dialoghi assurdi.
Non si percepisce la tensione o il senso di fine imminente tipica dei film apocalittici sulla fine del mondo.
Non mi ha coinvolto e appassionato per niente.
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Re: E venne il giorno (2008) di M. Night Shyamalan
Neppure io faccio parte della schiera di detrattori che negli ultimi anni si è divertita a fare a pezzi pellicole eccellenti come "Unbreakable", "Signs" e "The Village". A mio parere, la parabola discendente del regista indiano è iniziata con il recente Lady in the Water, filmetto godibile ma che, tra un richiamo all'Iraq e un sermoncino kennediano, ha smarrito la sua originaria aspirazione fantasy.vegeta85 ha scritto:Ho adorato anche i film più bistrattati di Shyamalan, "The Village" e "Lady in the Water".
Ma nemmeno sforzandomi sono riuscito a farmi piacere questo "The Happening".
Il film poggia su una (dico una!) idea (quella degli essere umani che iniziano, senza motivo, a suicidarsi): quella che tutti avete visto nel trailer. Per il resto la sceneggiatura del regista è sconcertante per pochezza di sorprese e tensione. Nessuna motivazione per l'ondata di misteriosi morti. Qualcuno azzarda che possano essere le piante. Mah, non ci sono soluzioni certe.
Il professorino Whalberg con moglie al seguito (accluse insulse parentesi sulla crisi matrimoniale dei due, forse un tentativo -vano- di dare qualche spessore ai personaggi?) fugge tra le campagne delle Pensylvania verso chissà che. Non succede praticamente nulla: giusto una vecchia pazza che tiene sul letto un atroce pupazzo che pare quello del killer di "Profondo Rosso". Niente colpo di scena finale stavolta: solo qualche ridicolo monito apocalittico in odor di new age.
Pure Hitchcock aveva raccontato di ribellioni della natura nei confronti dell'umanità ("Gli Uccelli") ma con ben altra classe.
Dopo due bei film anomali ma rifiutati dal pubblico, il regista indiano corre ai ripari, con un compitino freddo e ben poco memorabile.
5/10
E purtroppo il tonfo è arrivato con "The Happening", rivelatosi debole e carente sotto ogni punto di vista: scelte registiche poco azzeccate, tra le quali una deriva splatter francamente evitabile; sceneggiatura e dialoghi di un piattume assurdo; cast male assortito; colonna sonora inesistente.
A Shyalaman sarebbe bastato riprendere in mano il suo "Signs", riadattarlo a un contesto più ampio, cambiare leggermente le carte in tavola, per sfornare un'ecccellente suspance-movie.
Invece sembra aver preferito fare le cose a qualche maniera, condire il tutto con un po' di teste scoppiate e arti mozzati (neppure tanto credibili) e distribuirlo nelle sale, confidando in un buon riscontro al botteghino.
L'unica nota positiva è il volto fresco di Zooey Deschanel, mogliettina apatica di un Mark Wahlberg davvero fuori parte nel ruolo dell'insegnante.
Per il resto, bocciato su tutta la linea e rimandato a settembre.
Voto 5, in memoria dei bei tempi.
[align=center] "I don't believe in a fate that falls on men however they act; but I do believe in a fate that falls on men unless they act." [/align]
[align=center]G.K. Chesterton[/align]
[align=center]G.K. Chesterton[/align]
Ragazzi sono corso al cinema ieri... perchè del regista non me ne perdo neanche uno...
IL film ha una idea bellissima di base ed è costruito bene, c'è la tensione giusta e alcune scene sono agghiaccianti.
Però secondo me ci sono moltissime cose lasciate al caso, non curate bene....
Pensavo che l'uomo che coltivava le piante avrebbe avuto un ruolo più importante, invece non se ne sa nulla.
Perchè alcuni venivano contagiati ed altri no ? nella scena iniziale e nell'ultima si vede cmq prima una ragazza e poi un ragazzo che osservano il fenomeno.
La scena dell'altalena resta là senza un seguito.
Io non avrei fatto trasmettere dalle TV, ma forse solo dalla radio, visto che le tv erano posizionate in grandi città-
IL film cmq ce lo svela tutto all'inizio nell'aula, quando quel ragazzo dice che alcuni fenomeni non vengono spiegati perchè non arriviamo a comprenderli. scopriremo che quello che accade è uno di quei fenomeni.
IN ogni caso resta molto interessante il fatto che il pianeta si ribelli all'uomo e lo stermini .
In ogni caso gli do un 6,5 per ora. devo rivederlo perchè credo nel regista e nel fatto che non faccia le cose a caso.
IL film ha una idea bellissima di base ed è costruito bene, c'è la tensione giusta e alcune scene sono agghiaccianti.
Però secondo me ci sono moltissime cose lasciate al caso, non curate bene....
Pensavo che l'uomo che coltivava le piante avrebbe avuto un ruolo più importante, invece non se ne sa nulla.
Perchè alcuni venivano contagiati ed altri no ? nella scena iniziale e nell'ultima si vede cmq prima una ragazza e poi un ragazzo che osservano il fenomeno.
La scena dell'altalena resta là senza un seguito.
Io non avrei fatto trasmettere dalle TV, ma forse solo dalla radio, visto che le tv erano posizionate in grandi città-
IL film cmq ce lo svela tutto all'inizio nell'aula, quando quel ragazzo dice che alcuni fenomeni non vengono spiegati perchè non arriviamo a comprenderli. scopriremo che quello che accade è uno di quei fenomeni.
IN ogni caso resta molto interessante il fatto che il pianeta si ribelli all'uomo e lo stermini .
In ogni caso gli do un 6,5 per ora. devo rivederlo perchè credo nel regista e nel fatto che non faccia le cose a caso.
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A dire il vero questa volta non l'ho proprio notato, ma sicuramente una comparsata l'avrà fatta.hollywoodlady ha scritto:Siddartha 7
bigdrugo 6,5
vegeta85 5
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Curiosità.. ma il regista fa parte del cast come in Lady in the Water?
Dopo il ruolo messianico di Lady in the water, forse ha preferito lasciare spazio a dei veri attori.
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[align=center]G.K. Chesterton[/align]
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A freddo il mio 7 è effettivamente un po' esagerato... diciamo che metterei anche io un 6,5. Il film mi ha trasmesso una buona dose di angoscia e di tensione, ma riflettendo bene in alcune parti la sceneggiatura non è il massimo, come dicevo nel post precedente. In ogni caso, pur condividendo alcune cose scritte da Vegeta (che forse ha visto castrate le sue aspettative da un regista che apprezza e proprio per questo si è tenuto più stretto nel voto) il mio giudizionresta tutto sommato positivo.
This is wrong place to get tired, George!
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no, anzi. Molti avevano previsto un incasso nel weekend di circa 18 milioni di dollari, e il film arriverà a 35 almeno.Smonty ha scritto:quindi un altro flop?
Se poi il passaparola funziona potrebbe arrivare tranquillamente ai 90-100...visto il budget non molto elevato è un buon risultato
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Tutto sta a vedere se si tratterà di un passaparola positivo o negativo.vegeta85 ha scritto:no, anzi. Molti avevano previsto un incasso nel weekend di circa 18 milioni di dollari, e il film arriverà a 35 almeno.Smonty ha scritto:quindi un altro flop?
Se poi il passaparola funziona potrebbe arrivare tranquillamente ai 90-100...visto il budget non molto elevato è un buon risultato
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Sarà che in The Village non ho trovato nulla di male, ma a mio parere The Happening è ben al di sotto di qualsiasi altra pellicola di Shyalaman.Marv ha scritto:E tutto sta poi a vedere, se il film è effettivamente così brutto, quanto sia giusto che questo incassi e The Village sia un flop...
Sia chiaro: non è un film orrendo e i buoni spunti non mancano. Ma, considerando i precedenti del regista indiano, era lecito aspettarsi molto ma molto di più.
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Visto.
Che dire?
Che di sicuro non è un brutto film, ma che sicuramente necessita una seconda visione per assimilarlo meglio.
Quando vidi The Village al cinema rimasi davvero deluso, ora lo considero un gioiello.
Pensavo che fosse un film più angoscioso. Ma in effetti si trattiene il respiro solo quando si vedono le persone ferme.
Ma comunque il film prende e non annoia.
Ammetto che sapere che dietro alla macchina da presa ci sia Shyamalan, ti fa aspettare qualche sequenza tipica del regista. Cosa che in effetti non avviene. Ma ripeto che il film merita sicuramente una o più visioni.
Non capisco dove siano queste scene splatter di cui ho sentito tanto parlare. Se vedere un po' di sangue equivale a "spatter", allora siamo proprio distanti dalla verità.
Insomma un bel film ma che non presenta l'impronta del regista indiano.
Voto: 6½
Che dire?
Che di sicuro non è un brutto film, ma che sicuramente necessita una seconda visione per assimilarlo meglio.
Quando vidi The Village al cinema rimasi davvero deluso, ora lo considero un gioiello.
Pensavo che fosse un film più angoscioso. Ma in effetti si trattiene il respiro solo quando si vedono le persone ferme.
Ma comunque il film prende e non annoia.
Ammetto che sapere che dietro alla macchina da presa ci sia Shyamalan, ti fa aspettare qualche sequenza tipica del regista. Cosa che in effetti non avviene. Ma ripeto che il film merita sicuramente una o più visioni.
Non capisco dove siano queste scene splatter di cui ho sentito tanto parlare. Se vedere un po' di sangue equivale a "spatter", allora siamo proprio distanti dalla verità.
Insomma un bel film ma che non presenta l'impronta del regista indiano.
Voto: 6½
Penso esattamente l'opposto di quello che non direi se fosse l'esatto contrario di ciò che voglio.