No no.. ho avuto meno difficoltà con Ptor, figlio di Ztar, nipote di Kmer che con sti nomacci russi lo giuroDr. Chandra ha scritto:Ti consiglio il Silmarillionhollywoodlady ha scritto:Finito Delitto e Castigo. Una lettura non facile, ma che senza dubbio lascia molto in cambio. La difficoltà maggiore sono stati per me i nomi (nomi, soprannomi, nomignoli, cognomi) ma i protagonisti della vicenda ti entrano nel cervello.
Ora mi dedicherò a qualcosa di più fluido.. ma non so ancora cosa..
Che libro stai leggendo? (2004-2009)
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io al primo assalto dovetti desistere una volta giunto al capitolo dove viene minuziosamente riferito dell'orografia di Arda
ma poi lo ricominciai da capo e devo dire che è veramente un libro irrinunciabile per chi vuole fare il salto di qualità da Tolkieniano di serie B a Tolkieniano di serie A (io sono A+ perché dopo il Silmarillion ho anche letto Racconti incompiuti, perduti e ritrovati, nonché l'epistolario :D)
ma poi lo ricominciai da capo e devo dire che è veramente un libro irrinunciabile per chi vuole fare il salto di qualità da Tolkieniano di serie B a Tolkieniano di serie A (io sono A+ perché dopo il Silmarillion ho anche letto Racconti incompiuti, perduti e ritrovati, nonché l'epistolario :D)
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Sono d'accordo. Se si riesce ad oltrepassare il livello superficiale di difficoltà la lettura del Silmarillion spalanca le porte sull'universo di Tolkien come il SdA non è sufficientemente in grado di fare.
Io ho letto il Silmarillion per primo, seguito da Hobbit e SdA (la sequenza filologica anchre se non cronologica rispetto alla stesura dei testi) e devo dire che mi ha aiutato parecchio nella prima lettura del tomone del SdA.
Io ho letto il Silmarillion per primo, seguito da Hobbit e SdA (la sequenza filologica anchre se non cronologica rispetto alla stesura dei testi) e devo dire che mi ha aiutato parecchio nella prima lettura del tomone del SdA.
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Dr. Chandra ha scritto:mah, non so come tu abbia fatto a sopportare il Silmarillion senza prima esserti innamorato di Tolkien con Il signore degli anelli (io mi sono fatto adescare dallo hobbit, e poi sono caduto nella rete con ISDA :D )
So che adesso mi attirerò l'antipatia dagli ammiratori di JRR, ma non sono mai riuscito a farmi piacere davvero nessuno dei libri che ha scritto.
La mia lettura attuale é King: Duma Key.
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Fui consigliato da un amico che aveva letto tutto ma in ordine inverso al mio e mi suggerì di seguire questo percorso, più pesante ma filologicamente più corretto, a suo dire avrei apprezzato di più il SdA. Non poss odire se sia vero o meno perché non sono in grado di fare autoconfronti, ovviamente, ma di certo ho apprezzato SdA.Dr. Chandra ha scritto:mah, non so come tu abbia fatto a sopportare il Silmarillion senza prima esserti innamorato di Tolkien con Il signore degli anelli (io mi sono fatto adescare dallo hobbit, e poi sono caduto nella rete con ISDA :D )
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Se non ricordo male c'è anche un seguito, "Ritorno al mondo nuovo". (I due volumi giacciono, ancora intonsi e mai letti, in uno scatolone nella mia cantina, e dopo le rece che avete postato credo che ci rimarranno ancora a lungo)Countermanda ha scritto:Finito Il mondo nuovo.
Malgrado lo stile a mio parere, ribadisco, davvero pesante la parte finale del romanzo riscatta abbondantemente la difficoltà di lettura offrendo uno spiraglio sulla società del mondo nuovo affascinante e soprattutto ben pensato, sembra quasi che Huxley vi abbia vissuto.
Il distacco tra le due società è scritto in modo egregio.
Mi hanno detto "se non nascevi ti inventava Walt Disney"
Si: nell'edizione Oscar Mondadori entrambi i libri sono inclusi in un medesimo volume.Gizmo ha scritto:Se non ricordo male c'è anche un seguito, "Ritorno al mondo nuovo". (I due volumi giacciono, ancora intonsi e mai letti, in uno scatolone nella mia cantina, e dopo le rece che avete postato credo che ci rimarranno ancora a lungo)Countermanda ha scritto:Finito Il mondo nuovo.
Malgrado lo stile a mio parere, ribadisco, davvero pesante la parte finale del romanzo riscatta abbondantemente la difficoltà di lettura offrendo uno spiraglio sulla società del mondo nuovo affascinante e soprattutto ben pensato, sembra quasi che Huxley vi abbia vissuto.
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Scheletri
Una vecchia raccolta di racconti del Re, scritti in un arco di tempo molto ampio.
Complessivamente è un'opera molto valida ma un po' troppo eterogenea (preferisco A volte ritornano): si alternano punte agghiaccianti (come L'arte di sopravvivere) a ottimi lavori (La scimmmia, La nonna); si passa da racconti molto buoni (come La nebbia (ma la sceneggiatura di Darabont è superiore), e Il word processor degli dei) a un paio di scritti di fantascienza (Il viaggio è il migliore dei due).
Qualcuno poi è abbastanza inutile (Per Owen, Marcia nuziale, Quattroruote: la storia dei bei lavanderini).
Nel mucchio, si notano anche: L'uomo che non voleva stringere la mano, legato, come ambientazione, alla quarta novella di Stagioni diverse.
C'è poi La zattera, che è sicuramente superiore alla sua trasposizione cinematografica...
Il mio preferito però è Il braccio! Adoro i racconti di King che hanno per protagonisti gli anziani, le donne e i bambini. Secondo me, sono gli animi che riesce a sondare e a riportare meglio.
Una vecchia raccolta di racconti del Re, scritti in un arco di tempo molto ampio.
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Sono sicuro di aver fatto solo grandi stronzate.
Sono un artigiano. Un artigiano romantico, di quelli scomparsi.
Ho fatto il cinema come fare le seggiole...
Mario Bava
Ho deciso di essere educato in un mondo di maleducati.
Antonio Margheriti
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