Irma Vep di Olivier Assayas - La serie

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darkglobe
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Irma Vep di Olivier Assayas - La serie

Messaggio da darkglobe »

Arriva una serie tratta da un mio film mito...
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Estratto da La Cannes dei Giusti di Marco Giusti per Dagospia

Cannes. Finalmente un buon film. Ah... no, è una serie. Parliamo infatti delle prime tre puntate (su otto) targate HBO di "Irma Vep" (in estate su Sky e Now), dirette in inglese da Olivier Assayas, con Alicia Vikander, che è venuta a presentarle assieme a Michael Fassbender. Ma guai a parlare di serie in Francia da parte dei registi-autori.

“No, non sarà una serie. Sarà come un lungo film diviso in varie parti", spiega nella prima puntata il suo progetto il buffo regista autore Rene' Pradal, interpretato da un divertente Vincent Macaigne, sorta di fantasma dello stesso regista, Olivier Assayas, che ha tratta la sua serie (ma forse è solo un lungo film) ispirandosi al suo vecchio film "Irma Vep".

Qui, al posto di Maggie Cheung, abbiamo Alicia Vikander nel ruolo di una star americana, come effettivamente è, che stanca di filmoni Marvel si butta in un film d'arte francese, che è ovviamente "Irma Vep", a sua volta remake del celebre feulletton, quindi una proto-serie del muto, diretta da Louis Feuillade con la mitica Musadora.

Assayas, che fu il primo a sverginare Cannes mostrando per la prima volta sullo schermo del Grand Theatre Lumiere tutte le puntate di una vera serie, "Carlos", qui, con un triplo salto mortale, recupera lo spirito cinefilo francese, punzecchia il trombonismo di Hollywood, ridicolizza la serietà del vecchio cinema d'autore, e rimane in bilico teoricamente sul concetto di serie e di film che oggi, davvero, con tutto quello che vediamo a casa, sembra non avere più tanto senso.

E si diverte a farci vedere uno dei pochi film godibili del Festival, proprio perché ha un andamento seriale e può sviluppare le sue mille trame e i tanti personaggi. Remake di un remake che ha già girato, un po' come l'"Esterno notte" di Bellocchio, ci riporta finalmente sul divano di casa, che in questi giorni non sapete come ci manca, dopo due anni di pandemia (ma qui le maschere non se le mettono) e si permette un film che ha una carica di sessualità altissima grazie alla love story a sorpresa tra Alicia Vikander e la bellissima guatemalteca Adria Ariona, ma anche grazie alla ricostruzione minuziosa delle scene di Musidora, la prima grande cattiva dello schermo, qualcosa che il mondo del multiverso della Marvel non può proprio capire.

Pieno di riferimenti dotti e divertenti al cinema del passato e a quello del presente, "Irma Vep" è una boccata di cinema moderno che non ci saremmo aspettati in un festival così rigido. E dimostra quanto perda Cannes nel non volere accettare la realtà dei fatti.

Aggiungo il link alla mia recensione del film Irma Vep su FilmTV.it
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