Il divo (2008) di Paolo Sorrentino
Moderatori: nocciolo, sandman, darkglobe, Invisible
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
Il divo (2008) di Paolo Sorrentino
Gioca pulito Sorrentino: il sottotitolo in apertura è La spettacolare vita di Giulio Andreotti.
E spettacolare il film lo è di certo, con le sue geometrie compositive fin troppo studiate, con la splendida fotografia di Luca Bigazzi che scolpisce sapientemente ombre e anfratti misteriosi, con il montaggio pieno di sincopi, interruzioni, ralenti, con la colonna sonora che spazia dal techno alla musica leggera d'epoca al repertorio classico.
Insomma, se in Gomorra come si è detto la regia è praticamente invisibile, qui invece la mano di Sorrentino si sente eccome.
Strano soggetto per dar sfogo al proprio manierismo registico. Io personalmente metto prima di tutto l'artista, ma chi certe vicende le ha vissute, e magari ci ha pure sofferto, potrebbe pensarla diversamente.
Credo che questo film piacerà molto ai cinefili, poco (temo) a tutti gli altri.
Bravissimo, lo sappiamo, Servillo. Tra i molti caratteristi ho apprezzato il Pomicino disegnato da Buccirosso.
A voi la parola.
Voto: 8
E spettacolare il film lo è di certo, con le sue geometrie compositive fin troppo studiate, con la splendida fotografia di Luca Bigazzi che scolpisce sapientemente ombre e anfratti misteriosi, con il montaggio pieno di sincopi, interruzioni, ralenti, con la colonna sonora che spazia dal techno alla musica leggera d'epoca al repertorio classico.
Insomma, se in Gomorra come si è detto la regia è praticamente invisibile, qui invece la mano di Sorrentino si sente eccome.
Strano soggetto per dar sfogo al proprio manierismo registico. Io personalmente metto prima di tutto l'artista, ma chi certe vicende le ha vissute, e magari ci ha pure sofferto, potrebbe pensarla diversamente.
Credo che questo film piacerà molto ai cinefili, poco (temo) a tutti gli altri.
Bravissimo, lo sappiamo, Servillo. Tra i molti caratteristi ho apprezzato il Pomicino disegnato da Buccirosso.
A voi la parola.
Voto: 8
Visto il film oggi pomeriggio. Condivido a grandi linee l'analisi di Chandra, incluso l'apprezzamento per la bravura di Servillo ed il voto (anche per me è un 8). Trovo eccessivo parlare di capolavoro, comunque si tratta di un'opera biografica tutt'altro che "televisiva", realizzata con uno stile originale ed inquietante che utilizza l'ambientazione cupa e notturna per suggerire l'ambiguità del personaggio centrale. Un altro David di Donatello assicurato per Toni Servillo... in ogni caso, non penso che Il divo ripeterà l'exploit di Gomorra al botteghino.
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
Non solo, è il secondo italiano di fila, contando che l'ultimo nostro film a meritare tale onore fu L'ora di religione nel "lontano" 2002... Gomorra per me non è da **** ma resta un film superbo e capisco l'entusiasmo, tra l'altro per il momento è il miglior film che ho visto quest'anno, spero che Il Divo non sia da meno...cmq andrò la prossima settimana, prima non riescovegeta85 ha scritto:per la seconda volta in poche settimana Mereghetti ha dato **** stelle piene sul Corriere....al "Divo" ovviamente.
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
Il Divo Giulio e' stato chiamato cosi' dal giornalista Mino Pecorelli, il giornalista di OP assassinato nel 1979.Dr. Chandra ha scritto:fra l'altro, un soprannome veramente inusitato per una persona che di divistico non ha proprio nulla (e manco di divino)
qualcuno sa chi glielo appioppò e perché?
Il Divo (o Divino) Giulio Originale e' OVVIAMENTE Giulio Cesare in quanto Imperator.
Segnalo il parere sul film di Giovanni Fasanella, uno dei massimi esperti di misteri italiani:
http://www.lastorianascosta.com/news.php
The ghost of electricity howls in the bones of her face
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
Se vi interessa, qui trovate una mia recensione del film. Confermo che, a parer mio, si tratta in assoluto di una delle migliori e più originali pellicole italiane degli ultimi anni.
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
- vegeta85
- Utente Avanzato
- Messaggi: 16920
- Iscritto il: sabato 18 gennaio 2003, 15:30
- Località: Ferrara
- Contatta:
sono ancora scosso dalla visione de "Il Divo",
film, che nonostante qualche impennata grottesca, a mio parere eccessiva (e che già mi aveva fatto odiare "L'amico di famiglia"), è di una potenza rara. Un'opera che restituisce perfettamente l'assurdità e il caos del nostro paese. Un'epopea delirante, cupa, mortifera, in cui nessuno è innocente, in cui "tutto è collegato", e in cui "il divo" Andreotti (Servillo da applausi) si erge a mefistofelico, solitario, simbolo.
Da rivedere, senza dubbio
7/8...?
ps: colonna sonora come sempre curatissima...all'inizio si sentono i Cassius, vero?
film, che nonostante qualche impennata grottesca, a mio parere eccessiva (e che già mi aveva fatto odiare "L'amico di famiglia"), è di una potenza rara. Un'opera che restituisce perfettamente l'assurdità e il caos del nostro paese. Un'epopea delirante, cupa, mortifera, in cui nessuno è innocente, in cui "tutto è collegato", e in cui "il divo" Andreotti (Servillo da applausi) si erge a mefistofelico, solitario, simbolo.
Da rivedere, senza dubbio
7/8...?
ps: colonna sonora come sempre curatissima...all'inizio si sentono i Cassius, vero?
I could live without so much
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
- Glorfindel
- Utente Avanzato
- Messaggi: 5731
- Iscritto il: martedì 20 gennaio 2004, 12:26
- Località: Firenze
domanda, il film è seguibile, non conoscendo la storia di quegli anni?
La mia collezione - 83 DVD -
“¿Qué es un fantasma?
Un evento terrible condenado a repetirse
una y otra vez,
un instante de dolor, quizá
algo muerto que parece por momentos vivo aún,
un sentimiento, suspendido en el tiempo,
como una fotografía borrosa,
como un insecto atrapado en ámbar.”
"Quando l'Uomo Nero va a dormire controlla che non ci sia Chuck Norris nell'armadio"
“¿Qué es un fantasma?
Un evento terrible condenado a repetirse
una y otra vez,
un instante de dolor, quizá
algo muerto que parece por momentos vivo aún,
un sentimiento, suspendido en el tiempo,
como una fotografía borrosa,
como un insecto atrapado en ámbar.”
"Quando l'Uomo Nero va a dormire controlla che non ci sia Chuck Norris nell'armadio"
Diciamo di sì a grandi linee, però sicuramente sarebbe preferibile avere già un'idea dello scenario politico italiano degli Anni '80 / '90. Nel film ci sono numerosi riferimenti ad eventi come il rapimento Moro, la morte di Calvi, l'omicidio Dalla Chiesa, Tangentopoli, l'elezione di Scalfaro nel '92, la corrente andreottiana della DC, quindi sarebbe bene conoscere in linea di massima queste cose per comprendere meglio alcuni aspetti della trama. Comunque, anche in caso contrario il film si segue tranquillamente.Glorfindel ha scritto:domanda, il film è seguibile, non conoscendo la storia di quegli anni?
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
Diciamoci la verità: dal punto di vista registico/stilistico Sorrentino non dice niente che non abbia già detto in passato. La trama mi ha deluso, mi aspettavo che l'autore creasse di più...
Questo film parla di potere ma di potere come film ne ha ben poco, al contrario di quello che rimane il suo capolavoro, "L'uomo in più". Secondo me Sorrentino dovrebbe un po' slegarsi dal vincolo del devo fare qualcosa di sempre più grande che rovina molti artisti e tornare all'attitudine degli inizi.
Magari un film che parla di un cantante e di un calciatore non vince il Gran Premio della giura a Cannes, ma forse fa più la Storia...
Voto: 6,5
Questo film parla di potere ma di potere come film ne ha ben poco, al contrario di quello che rimane il suo capolavoro, "L'uomo in più". Secondo me Sorrentino dovrebbe un po' slegarsi dal vincolo del devo fare qualcosa di sempre più grande che rovina molti artisti e tornare all'attitudine degli inizi.
Magari un film che parla di un cantante e di un calciatore non vince il Gran Premio della giura a Cannes, ma forse fa più la Storia...
Voto: 6,5
I believe whatever doesn't kill you simply makes you... stranger.
---
Dir la verità è un atto d'amore. Fatto per la nostra gioia che muore.
---
Dir la verità è un atto d'amore. Fatto per la nostra gioia che muore.
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
Io invece la penso esattamente all'opposto: solo interessante L'uomo in più, eccellente questo Il Divo. Sorrentino è un talento vivo, un po' sregolato, che se non ben controllato può fare danni (L'amico di famiglia, non realmente brutto, era però mostruosamente squilibrato): qui, tranne qualche eccesso onirico, è perfetto, grottesco, ironico, ma anche cupo, serio (ma non serioso), coraggioso. Tratta temi scottanti ma ha il pregio di sapersi moderare ed equilibra gli elementi alla perfezione: soprattutto, al contrario di quanto sembra, non giudica, non condanna...mostra, fa supposizioni, osa dire qualcosa in più di quello che realmente si sa, ma non si sbilancia in conclusioni estemporanee, anche perché questo non è solo un film su Andreotti, ma un vero e proprio mosaico su una pagina confusa e frammentata della nostra storia. Grande film e grande stagione per il nostro cinema...fosse sempre così!
8/9
8/9
- Dr. Chandra
- Utente Senior
- Messaggi: 1701
- Iscritto il: domenica 1 settembre 2002, 16:42
- Località: torino
è vero, troppa forma, anche quando non serve, e forse troppo poca sostanza. Sorrentino è così e si sapeva. C'è una sceneggiatura di dialoghi, buoni, straordinari ogni volta che il personaggio Andreotti apre bocca, ma non c'è una vera e propria sceneggiatura. Il nosferatu di Servillo è eccezionale, il ritmo scorsesiano, fatto di carrelli e musiche, è al solito eccellente, ma lo show dopo mezzora ha già detto tutto e, allora sì, si comincia a sentire la mancanza di una storia. Un buon film, non c'è dubbio, ma questa volta chiedevo un po' di più.
-
- Utente Senior
- Messaggi: 1471
- Iscritto il: mercoledì 30 marzo 2005, 9:20
Un livello di grottesco inusuale da anni per il cinema italiano, siamo dalle parti di Todo Modo. Appena Servillo (maestoso, il migliore attore italiano e non solo attualmente sulla piazza) entra in scena sotto chili di makeup ti viene da pensare alle imitazioni del Bagaglino, poi i minuti passano e quel volto deforme diventa semplicemente inquietante nel suo realismo. Sorrentino mostruoso dal punto di vista tecnico, in certi frangenti è naturale pensare a Scorsese.
Scelte musicali geniali.
Scelte musicali geniali.
- Galbo
- Utente Avanzato
- Messaggi: 9963
- Iscritto il: lunedì 1 dicembre 2003, 11:44
- Località: Reggio Calabria
- Contatta:
Libera (ma verosimilmente abbastanza veritiera) interpretazione della "spericolata" (come la definisce il sottotitolo) carriera politica e vicenda umana di Giulio Andreotti ma anche delle (spesso torbide) vicende italiane degli ultimi anni. Film di grande potenza narrativa in cui il regista usa la chiave del grottesco più che del realismo riuscendo a realizzare una pagina di raro spessore cinematografico anche aiutato dalla straordinaria intepretazione di Servillo e del resto del cast.
Voto 8
Voto 8
- gipal
- Utente Avanzato
- Messaggi: 6059
- Iscritto il: venerdì 7 febbraio 2003, 18:45
- Località: Sicilia
- Contatta:
io invece che le vicende le ho vissute negli anni (nel '78 ne avevo 15), temevo che il film fosse un film di condanna, ma così per fortuna non è stato: allo spettatore viene CONCESSO il sacrosanto diritto se credere a "balduccio di maggio" (mafioso con una 20 di omicidi alle spalle) e C. oppure no
do **** piene su 5
anche l'89enne giulio in un'intervista su sorrisi di questa settimana corregge il tiro dal primo (prima che il film uscisse e avrebbe potuto, come non ha, chiedere tagli): "una mascalzonata"
anche sulle sentenze avrei qualcosa da ridire:
a) la condanna a 24 anni per l'omicidio pecorella in appello, salvo poi la cassazione confermare l'assoluzione del primo grado
e, soprattutto.
b) la motivazione della prescrizione dell'appello all'"associazione mafiosa" del processo di perugia....in molti non sanno che quanto emesso dal primo grado (fino al 1980 aveva avuto rapporti coi mafiosi) è stato solo confermato come forma espressiva dal 2° grado ma, data la prescrizione (assoluzione dal reato per i fatti dopo il 1980) la sentenza non ha sentenziato, appunto, in merito.
ma in ogni caso, io dico, che razza di figura ci fa il paese se all'estero vedono che un paio magistrati (probabilmente con manie di protagonismo e non aggiungo altro), danno retta a un paio di mafiosi (con tanto di confronto all'americana di andreotti con killer mafiosi)...chiaro che poi i giornalisti ci marciano: bah!
do **** piene su 5
anche l'89enne giulio in un'intervista su sorrisi di questa settimana corregge il tiro dal primo (prima che il film uscisse e avrebbe potuto, come non ha, chiedere tagli): "una mascalzonata"
anche sulle sentenze avrei qualcosa da ridire:
a) la condanna a 24 anni per l'omicidio pecorella in appello, salvo poi la cassazione confermare l'assoluzione del primo grado
e, soprattutto.
b) la motivazione della prescrizione dell'appello all'"associazione mafiosa" del processo di perugia....in molti non sanno che quanto emesso dal primo grado (fino al 1980 aveva avuto rapporti coi mafiosi) è stato solo confermato come forma espressiva dal 2° grado ma, data la prescrizione (assoluzione dal reato per i fatti dopo il 1980) la sentenza non ha sentenziato, appunto, in merito.
ma in ogni caso, io dico, che razza di figura ci fa il paese se all'estero vedono che un paio magistrati (probabilmente con manie di protagonismo e non aggiungo altro), danno retta a un paio di mafiosi (con tanto di confronto all'americana di andreotti con killer mafiosi)...chiaro che poi i giornalisti ci marciano: bah!