
E' più fissato di me...

Moderatori: ivs, giuphish, darkglobe, Invisible
Infatti. E' un'occasione imperdibile, Barba'... cosa aspetti?giuphish ha scritto:E' che B. si vuole autoconvincere che può bastare prendere la prima edizione a buon prezzo: tipo la mia...
Sì, sìììì, edizione economica, non posso resistere....Invisible ha scritto:Infatti. E' un'occasione imperdibile, Barba'... cosa aspetti?giuphish ha scritto:E' che B. si vuole autoconvincere che può bastare prendere la prima edizione a buon prezzo: tipo la mia...
ludega ha scritto: consiglio di guardare con attenzione il making del restauro che è veramente pazzesco....
Colgo l'occasione per segnalare che la Cineteca Nazionale ha organizzato, qui a Roma, una restrospettiva Leone:Cineteca Nazionale ha scritto: Il restauro è stato realizzato – dopo due anni di test - con tecnologie digitali d’avanguardia in risoluzione 2K, utilizzando per la prima volta pellicole (Digital Intermediate Fuji 8511 RDI e Positivo Fuji 3521 XD - Extended Density), appositamente studiate per riprodurre i colori delle copie originali e garantire una perfetta risoluzione dell’immagine. Le lavorazioni più complesse sono state quelle del restauro conservativo del negativo originale: le successive ristampe ne hanno infatti determinato una forte usura, e dunque si potrebbe dire che lo stesso successo del film ne ha messo a rischio la sopravvivenza! Il formato oggi desueto in cui è stato girato Per un pugno di dollari, (il Techniscope, con un fotogramma panoramico di dimensioni dimezzate rispetto al normale 35mm), ha richiesto lavorazioni particolarmente complesse, curando in particolare la resa cromatica delle immagini. Come per il restauro degli affreschi o dei dipinti, si è proceduto al “distacco” digitale delle immagini dei 14.453 fotogrammi del negativo (l’“originale” di quella particolare opera d’arte che è il film), ripulendo la patina e riparando i danni, restaurandole e trasferendole su un nuovo negativo in poliestere che manterrà intatta nel tempo l’originaria bellezza e spettacolarità, e consentirà di realizzare successive copie del film fedeli all’originale.
La perdita del suono magnetico originale della versione italiana, ha obbligato a ripartire da un negativo colonna fortemente usurato dalle riedizioni che, per permettere al pubblico di poter nuovamente godere della splendida colonna sonora del Maestro Ennio Morricone e del mix originario, è stato integrato con due set di colonne magnetiche preparate per l’edizione estera e con gli stereofonici originali delle musiche realizzati dalla RCA conservati in Germania. Il restauro del sonoro, realizzato interamente in digitale a Parigi da tecnici italiani e francesi presso il laboratorio Le Diapason, ha richiesto una vera e propria ricostruzione, scena per scena, del sonoro del film, che è stato rimontato ed equalizzato, dopo essere stati pulito e restaurato, in quasi tre mesi di lavoro di due montatori e due ingegneri del suono.
Lo dicevo che c'era stato un recupero dei colori originali. C'ho l'occhio grafico io...Cineteca Nazionale ha scritto: Il restauro è stato realizzato – dopo due anni di test - con tecnologie digitali d’avanguardia in risoluzione 2K, utilizzando per la prima volta pellicole (Digital Intermediate Fuji 8511 RDI e Positivo Fuji 3521 XD - Extended Density), appositamente studiate per riprodurre i colori delle copie originali e garantire una perfetta risoluzione dell’immagine. [...] Il formato oggi desueto in cui è stato girato Per un pugno di dollari, (il Techniscope, con un fotogramma panoramico di dimensioni dimezzate rispetto al normale 35mm), ha richiesto lavorazioni particolarmente complesse, curando in particolare la resa cromatica delle immagini.
Mi pare che Cineteca Bologna si stia ultimamente muovendo in maniera piuttosto spregiudicata. RHV ha mille ragioni di far polemica, perché non si può buttare all'aria un lavoro meticoloso durato anni con una operazione asolutamente insipida e che corre il rischio, vanificandolo, di spostare verso il basso la qualità del modo di far restauri.Saimo ha scritto:In occasione del nuovo restauro (o pseudo-restauro?) digitale, è sorta una polemica fra Ripley's e Cineteca di Bologna. Qui il testo di un comunicato stampa ufficiale (non firmato ma scritto da un noto cinetecaro che ha preferito restare anonimo):
http://www.facebook.com/notes/ripleys-h ... 1625425056
Cioè, uno della Cineteca Nazionale ha scritto il comunicato che poi è stato firmato e pubblicato da Ripley's Film?Saimo ha scritto:In occasione del nuovo restauro (o pseudo-restauro?) digitale, è sorta una polemica fra Ripley's e Cineteca di Bologna. Qui il testo di un comunicato stampa ufficiale (non firmato ma scritto da un noto cinetecaro che ha preferito restare anonimo):
http://www.facebook.com/notes/ripleys-h ... 1625425056
Non sei lontanissimo dalla verità, ma non mi chiedere altre informazioni che sennò mi querelano.Cioè, uno della Cineteca Nazionale ha scritto il comunicato che poi è stato firmato e pubblicato da Ripley's Film?
Vabbé, ma qui si sfiora veramente il ridicolo...Saimo ha scritto:E' uscito un nuovo comunicato stampa, molto divertente, con cui la Ripley's Film prende in giro il finto ritrovamento delle scene perdute