Buongiorno,
leggo oggi su Repubblica che è stato ristampato "Un libro aperto", l'autobiografia di John Huston.
Dagli appassionati di letteratura a tema cinema (mi viene in mente zasor56, ma chissà quanti altri), chiedo se qualcuno conosce ed ha già letto questo libro, che naturalmente mi incuriosisce (uno dei registi più discontinui, originali, a volte sconclusionati della Hollywood classica e non, che ha alternato capolavori personalissimi, letture originali dei generi, a film di cassetta per meri scopi alimentari, e dalla vita avventurosa e alcoolica), e se vale la spesa.
John Huston, l'autobiografia
Moderatori: giuphish, darkglobe, rmontaruli
Re: John Huston, l'autobiografia
Ciao, purtroppo non conosco questo volume, e non posso dirti nulla in merito. Proverò ad indagare...Zioruggi ha scritto: ↑lunedì 10 giugno 2024, 9:16 Buongiorno,
leggo oggi su Repubblica che è stato ristampato "Un libro aperto", l'autobiografia di John Huston.
Dagli appassionati di letteratura a tema cinema (mi viene in mente zasor56, ma chissà quanti altri), chiedo se qualcuno conosce ed ha già letto questo libro, e se vale la spesa.
I want more life... father!
Re: John Huston, l'autobiografia
L'ho regalato a mio fratello.
Un bel tomo da 600 pagine con una corposa sezione fotografica centrale.
Me lo farò prestare quando lo avrà letto...
Un bel tomo da 600 pagine con una corposa sezione fotografica centrale.
Me lo farò prestare quando lo avrà letto...
- areknames78
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Re: John Huston, l'autobiografia
Letto ad agosto. Un libro bellissimo, un'autobiografia che sconfina nel romanzo, ma non nel romanzesco. Arriva fino alla fine degli anni 70, quindi mancano alcuni film di Huston, ma comunque il cinema è solo una parte della narrazione. Memorabili i racconti su Hemingway e su Robert Capa, ma splendido anche il rapporto che Huston aveva con suo padre.
Re: John Huston, l'autobiografia
Un libro aperto
E' vero, libro bellissimo, 600 pagine interessanti, appassionanti, scritte bene, benissimo da un furbacchione, uno che la penna la sapeva usare, da sceneggiatore navigato. Solo il primo capitolo , di ingresso al libro, ti cattura per la capacità descrittiva e ti fa venire voglia di leggerlo.
Racconto di sè onesto, a volte furbo, ma sempre interessante e appassionante. 600 pagine che volano via, in cui si parla di tante cose, di guerra, di boxe, di cavalli, di caccia. E di cinema. Non solo racconti e aneddoti sulla produzione dei suoi film, sugli attori e i registi (Bogart, Wilder, Welles, Newman....), a volte in modo impietoso verso gli altri, indulgente verso sè stesso... ma in cui Huston racconta la sua visione del cinema.
La visione di un uomo senza compromessi, o anche sì, dipende....
E poi le sue mogli, i suoi amori (molto discreto nel non svelare scappatelle e avventure, e ne ha avute...).
Un outsider, un parac..., ma un uomo di principi.
Nella sua vita ha fatto tante cose. Nella sua vita cinematografica ha fatto tanti film, alcuni straordinari, con personalità è una immensa capacità di manovrare la macchina cinema. Alcuni dozzinali, buttati lì, o semplicemente venuti male. Ma sempre con un'idea dietro, con la SUA idea di vita e di cinema.
Libro consigliatissimo.
Peccato solo una cosa: lo ha intitolato "Un libro aperto", e tale poteva essere perchè dopo ha vissuto altri dieci anni, in cui ha vissuto cose e fatto film, anche straordinari. Peccato che non abbia voluto rimetterci mano.
E' vero, libro bellissimo, 600 pagine interessanti, appassionanti, scritte bene, benissimo da un furbacchione, uno che la penna la sapeva usare, da sceneggiatore navigato. Solo il primo capitolo , di ingresso al libro, ti cattura per la capacità descrittiva e ti fa venire voglia di leggerlo.
Racconto di sè onesto, a volte furbo, ma sempre interessante e appassionante. 600 pagine che volano via, in cui si parla di tante cose, di guerra, di boxe, di cavalli, di caccia. E di cinema. Non solo racconti e aneddoti sulla produzione dei suoi film, sugli attori e i registi (Bogart, Wilder, Welles, Newman....), a volte in modo impietoso verso gli altri, indulgente verso sè stesso... ma in cui Huston racconta la sua visione del cinema.
La visione di un uomo senza compromessi, o anche sì, dipende....
E poi le sue mogli, i suoi amori (molto discreto nel non svelare scappatelle e avventure, e ne ha avute...).
Un outsider, un parac..., ma un uomo di principi.
Nella sua vita ha fatto tante cose. Nella sua vita cinematografica ha fatto tanti film, alcuni straordinari, con personalità è una immensa capacità di manovrare la macchina cinema. Alcuni dozzinali, buttati lì, o semplicemente venuti male. Ma sempre con un'idea dietro, con la SUA idea di vita e di cinema.
Libro consigliatissimo.
Peccato solo una cosa: lo ha intitolato "Un libro aperto", e tale poteva essere perchè dopo ha vissuto altri dieci anni, in cui ha vissuto cose e fatto film, anche straordinari. Peccato che non abbia voluto rimetterci mano.