Lo strano amore di Martha Ivers (Noir, USA, 1946, b/n) - di Lewis Milestone
Edizione: A&R, 2016, dvd doppio strato (6,85 gb)
Audio: Italiano, Inglese
Sottotitoli: italiano
Durata: 1.51'.17''
Risoluzione: 720x576
Schermo: 1.33:1
Standard: PAL
Extra: foto di scena e locandine, trailer originale, galleria fotografica.
La 13enne Martha Ivers, rimasta orfana, vive con la ricca ma perfida zia che la disprezza. Una sera la ragazza riesce a scappare via da casa insieme a Sam, un suo coetaneo. Ripresa e umiliata dalla zia, finisce per uccidere l'anziana donna. Per una serie di circostanze, Martha non viene accusata, e un innocente viene impiccato per il delitto da lei compiuto.
Molti anni dopo, Martha è sposata con il figlio del suo vecchio tutore e vive la sua vita nel modo che meglio la aggrada; ma dal passato qualcuno ritorna, e un equivoco metterà in moto tutta una serie di avvenimenti drammatici che finiranno per sconvolgere la vita di tutti sino a...
Magnifico film tra il drammatico e il noir, questo "Lo strano amore di Martha Ivers" è un titolo che andrebbe riscoperto e rivalutato per quella gemma che è, grazie ad una storia avvincente, protagonisti tutti in parte, ottima regia e fotografia di rango. Se Barbara Stanwyck è davvero strepitosa in questo ruolo (sin dall'inizio l'attrice americana mise in chiaro che lei sarebbe stata la protagonista assoluta del film, e nessuno avrebbe dovuto rubarle la scena), non vanno dimenticati i protagonisti maschili, Van Heflin e Kirk Douglas, quest'ultimo al suo debutto cinematografico, a cui si aggiunge una grande Lizabeth Scott che, nonostante le cronache dell'epoca raccontino di essere stata raccomandata dal produttore Al B.Wallis, funge da contraltare femminile alla figura dominante della Stanwyck, con cui condivide solo una scena in tutto il film.
Diventato di pubblico dominio, questo film è stato pubblicato su dvd da varie etichette in tutto il mondo, sempre in edizioni di infima qualità, fino all'ottima edizione Paramount del 2006, purtroppo da tempo fuori catalogo e di difficile reperibilità. Bene quindi che un titolo di questa levatura sia stato pubblicato di recente dalla A&R, in una edizione che offre una buona qualità d'immagine che, pur senza essere eccezionale, resta sempre su livelli più che dignitosi. Purtroppo, finchè il film resterà di dominio pubblico, temo che nessuno vorrà investire in un restauro fatto a regola d'arte.
Il doppiaggio purtroppo non è quello d'epoca, e questo si avverte per tutto il film: soprattutto le voci femminili risentono della mancanza di una Simoneschi o di una Lattanzi, che avrebbero fatto scintille in questi ruoli. Il mio consiglio è di gustarselo in lingua originale, magari approfittando dei sottotitoli nella ns. lingua che, per una volta, sono stati inseriti (un vero peccato non aver incluso anche quelli in inglese, facilmente reperibili).
Da bocciare senza pietà l'orrenda copertina, che nulla ha a che fare con il genere e le atmosfere del film, senza dubbio fra le più brutte in assoluto tra quelle realizzate dalla A&R (e non è che di copertine orride ne abbia fatte poche...); il film, però, merita assolutamente di essere visto da ogni appassionato di buon cinema. Consigliatissimo.

I want more life... father!