Blood story (2011) di Matt Reeves
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Blood story (2011) di Matt Reeves
Dalla scheda presente su MYMOVIES
Blood Story
Un film di Matt Reeves. Con Chloe Moretz, Kodi Smit-McPhee, Richard Jenkins, Elias Koteas, Cara Buono, Dylan Minnette, Jimmy 'Jax' Pinchak, Nicolai Dorian, Seth Adkins, Rachel Hroncich, Sasha Barrese, Chris Browning, V.J. Foster, Brett DelBuono, Dylan Kenin, Juliet Lopez, Ashton Moio, Taylor Warden, Rebekah Wiggins, Frank Bond, Deborah L. Mazor, Gregory Leiker, Rowbie Orsatti, Jon Kristian Moore
Titolo originale Let me In. Horror, durata 115 min. - USA, Gran Bretagna 2010.
Owen ha 12 anni e vive con la madre in una piccola cittadina del New Mexico in cui nessuno sceglierebbe di andare a vivere. Torturato da tre bulli compagni di classe, provato dal divorzio in corso dei genitori, trova per la prima volta un’amica nella nuova vicina di casa, una ragazzina strana, che non sente il freddo e non mangia le caramelle. Tra i due giovani la relazione si stringe, anche e soprattutto dopo che Owen scopre il segreto di Abby, il suo bisogno di bere sangue per vivere.
Il remake made in USA del meraviglioso film di Tomas Alfredson faceva molta paura nelle intenzioni ma, seppur forse più sanguinolento, rassicura anche gli animi più ansiosi. Il romanzo di John Ajvide Lindqvis torna dunque sullo schermo grazie al regista di Cloverfiled, Matt Reeves, senza che il ricordo del primo film venga alterato. Siamo qui in presenza di un doppio, che della tragica inquietudine dell’originale ritrova tanto il senso quanto il sentimento, ma che avvicina questa storia nera ambientata nella neve bianca al pubblico americano, offrendogli maggiori appigli. La ricontestualizzazione negli Stati Uniti dell’era Reagan -una presidenza nata dal malessere (specie economico) avvertito dal paese e tutta improntata alla difesa dalla minaccia esterna- ma anche la collocazione calzante tra il genere del teen movie scolastico e l’horror più esplicito, fanno di Let me in un’opera meno aliena e lontana di Let the right one in per la platea a stelle e strisce. Fermo restando il primato del film di Alfredson, tanto in senso anagrafico quanto emozionale. Il senso di isolamento e di inguaribile solitudine che nel film svedese abbracciava non solo i protagonisti ma la comunità tutta, il condominio, il circondario, le foreste, qui si stringe attorno a Owen, alla sua famiglia disintegrata e alla sua esclusione sociale, disegnando un percorso meno esistenziale e più individuale, anch’esso più in linea con i modi della narrazione cinematografica americana. Ciò che viene smussato, inoltre, è la sottile indeterminazione sessuale, per cui l’Oskar del film svedese aveva una bellezza diafana quasi femminile mentre Eli era più scura, forte, selvatica. La scelta di Kodi Smit-McPhee e Chloe Moretz ristabilisce frontiere di genere più marcate, dando maggior peso all’apparenza di angelo condannato del personaggio femminile.
Reeves ha per la seconda volta l’opportunità di lavorare su una situazione di non ritorno e di mitigare il tragico con l’azione ma soprattutto, in questo caso, con sentimenti ben più profondi. Ciò nonostante, resta chiaro che non è certamente un’esigenza artistica ad aver portato alla realizzazione di questo remake quanto piuttosto una scelta produttiva e di mercato. È un ottimo remake, ma arriva giustamente secondo.
Blood Story
Un film di Matt Reeves. Con Chloe Moretz, Kodi Smit-McPhee, Richard Jenkins, Elias Koteas, Cara Buono, Dylan Minnette, Jimmy 'Jax' Pinchak, Nicolai Dorian, Seth Adkins, Rachel Hroncich, Sasha Barrese, Chris Browning, V.J. Foster, Brett DelBuono, Dylan Kenin, Juliet Lopez, Ashton Moio, Taylor Warden, Rebekah Wiggins, Frank Bond, Deborah L. Mazor, Gregory Leiker, Rowbie Orsatti, Jon Kristian Moore
Titolo originale Let me In. Horror, durata 115 min. - USA, Gran Bretagna 2010.
Owen ha 12 anni e vive con la madre in una piccola cittadina del New Mexico in cui nessuno sceglierebbe di andare a vivere. Torturato da tre bulli compagni di classe, provato dal divorzio in corso dei genitori, trova per la prima volta un’amica nella nuova vicina di casa, una ragazzina strana, che non sente il freddo e non mangia le caramelle. Tra i due giovani la relazione si stringe, anche e soprattutto dopo che Owen scopre il segreto di Abby, il suo bisogno di bere sangue per vivere.
Il remake made in USA del meraviglioso film di Tomas Alfredson faceva molta paura nelle intenzioni ma, seppur forse più sanguinolento, rassicura anche gli animi più ansiosi. Il romanzo di John Ajvide Lindqvis torna dunque sullo schermo grazie al regista di Cloverfiled, Matt Reeves, senza che il ricordo del primo film venga alterato. Siamo qui in presenza di un doppio, che della tragica inquietudine dell’originale ritrova tanto il senso quanto il sentimento, ma che avvicina questa storia nera ambientata nella neve bianca al pubblico americano, offrendogli maggiori appigli. La ricontestualizzazione negli Stati Uniti dell’era Reagan -una presidenza nata dal malessere (specie economico) avvertito dal paese e tutta improntata alla difesa dalla minaccia esterna- ma anche la collocazione calzante tra il genere del teen movie scolastico e l’horror più esplicito, fanno di Let me in un’opera meno aliena e lontana di Let the right one in per la platea a stelle e strisce. Fermo restando il primato del film di Alfredson, tanto in senso anagrafico quanto emozionale. Il senso di isolamento e di inguaribile solitudine che nel film svedese abbracciava non solo i protagonisti ma la comunità tutta, il condominio, il circondario, le foreste, qui si stringe attorno a Owen, alla sua famiglia disintegrata e alla sua esclusione sociale, disegnando un percorso meno esistenziale e più individuale, anch’esso più in linea con i modi della narrazione cinematografica americana. Ciò che viene smussato, inoltre, è la sottile indeterminazione sessuale, per cui l’Oskar del film svedese aveva una bellezza diafana quasi femminile mentre Eli era più scura, forte, selvatica. La scelta di Kodi Smit-McPhee e Chloe Moretz ristabilisce frontiere di genere più marcate, dando maggior peso all’apparenza di angelo condannato del personaggio femminile.
Reeves ha per la seconda volta l’opportunità di lavorare su una situazione di non ritorno e di mitigare il tragico con l’azione ma soprattutto, in questo caso, con sentimenti ben più profondi. Ciò nonostante, resta chiaro che non è certamente un’esigenza artistica ad aver portato alla realizzazione di questo remake quanto piuttosto una scelta produttiva e di mercato. È un ottimo remake, ma arriva giustamente secondo.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Non ho letto il libro né visto il film svedese.
Ho avuto l'impressione, però, che mancasse l'approfondimento del personaggio del "padre" e della sua storia, la sua sofferenza e presumibilmente gelosia.
Questo approfondimento avrebbe aiutato a vivere con maggiore sofferenza ed emozione la scelta di Owen.
Per il resto è un bel film, una bella storia, originale e molto diversa dalle solite vicende di vampiri.
Ho avuto l'impressione, però, che mancasse l'approfondimento del personaggio del "padre" e della sua storia, la sua sofferenza e presumibilmente gelosia.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Questo devo ancora vederlo ma ti consiglio caldamente il film originale, a mio avviso molto buonoCountermanda ha scritto:Non ho letto il libro né visto il film svedese.
Ho avuto l'impressione, però, che mancasse l'approfondimento del personaggio del "padre" e della sua storia, la sua sofferenza e presumibilmente gelosia.
Questo approfondimento avrebbe aiutato a vivere con maggiore sofferenza ed emozione la scelta di Owen.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Ma non è il padre. è un amante, cioè è la stesso che diventerà Oskar (non so se sia corretto, ma nel libro e nel film svedese si chiama così) tra molti anni. Lei ha bisogni di aiutanti, che sono follemente innamorati di lei. E' immortale non invecchia mai, mentre loro si.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Infatti l'avevo messo tra virgolette per non coprirlo con lo spoilerSwarley ha scritto:Ma non è il padre. è un amante, cioè è la stesso che diventerà Oskar (non so se sia corretto, ma nel libro e nel film svedese si chiama così) tra molti anni. Lei ha bisogni di aiutanti, che sono follemente innamorati di lei. E' immortale non invecchia mai, mentre loro si.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
ma quanto sono coglioni quelli che scelgono i titoli dei film in italia
ma guardate che mi è capitato. tra salemme, vanzina e "latte alle ginocchia" almodovar, scelgo questo blood come ca##o si chiama solo perché è un horror ed ha 7.4 x imdb
e che mi trovo davanti? il per me ATTESISSIMO "Let me in" remake americano del capolavoro svedese lasciami entrare, che dire, non è proprio uno "shot-to-shot" ma poco ci manca. jenkins da oscar e film pure meglio dell'originale.
voto 8 pieno
ma guardate che mi è capitato. tra salemme, vanzina e "latte alle ginocchia" almodovar, scelgo questo blood come ca##o si chiama solo perché è un horror ed ha 7.4 x imdb
e che mi trovo davanti? il per me ATTESISSIMO "Let me in" remake americano del capolavoro svedese lasciami entrare, che dire, non è proprio uno "shot-to-shot" ma poco ci manca. jenkins da oscar e film pure meglio dell'originale.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
buon film, ma l'originale è a mio avviso nettamente superiore, specie per l'eccezionale protagonista femminile....gipal ha scritto:ma quanto sono coglioni quelli che scelgono i titoli dei film in italia
ma guardate che mi è capitato. tra salemme, vanzina e "latte alle ginocchia" almodovar, scelgo questo blood come ca##o si chiama solo perché è un horror ed ha 7.4 x imdb
e che mi trovo davanti? il per me ATTESISSIMO "Let me in" remake americano del capolavoro svedese lasciami entrare, che dire, non è proprio uno "shot-to-shot" ma poco ci manca. jenkins da oscar e film pure meglio dell'originale.
voto 8 pieno
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Shot by shot.... ma è un film fatto per gli americani, non capisco perchè dovremmo cascarci e spendere soldi e vedere di nuovo un film che sui nostri schermi, seppur con altri attori, è già passato? A meno che non si sia visto l'originale, ovvio. Ma ripeto, è una manovra commerciale ESCLUSIVAMENTE per il pubblico americano, con cui i distributori italiani c'hanno voluto guadagnare
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
oramai per gli americani il remakeggio è diventato d'obbligo già da tempo non più solo con i loro ma anche con l'asia e gli europei (e nel caso svedese poi se si pensa al trailer uomini che odiano le donne apparso in stì gg e che arriverà in italia il prossimo 27 gennaio)......comunque io non disdegno nulla!!
...............Non ttuto qelulo che è aprape e non ttuto qelulo che aprape è............ la clolzenioe di tldAo
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Parole che condivido appieno!Swarley ha scritto:non capisco perchè dovremmo cascarci e spendere soldi e vedere di nuovo un film che sui nostri schermi, seppur con altri attori, è già passato?
Non so voi ma io mi sono stra-rotto di vedere continuamente film le cui storie sono già state narrate in un'altra pellicola (poco importa che l'originale sia di 1 anno come di 100 anni fa).
Ovviamente starò alla larga da questa patetica operazione commerciale.
...le prime pagine ci svelano che queste creature eterne sono solo apparentemente morte...
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
concordo: trattasi di prodotto per il mercato statunitense
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
non sono d'accordo, è un film ben fatto destinato a tutto il pubblico e per molti versi apprezzabile, il termine "prodotto per" mi sembra si adatti più ad una scatoletta di tonno che non ad un film.....Errix ha scritto:concordo: trattasi di prodotto per il mercato statunitense
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
non pensi che prima di giudicare (o meglio sputare sentenze in questo caso) sarebbe meglio vedere il film ?Herlyran ha scritto:Parole che condivido appieno!Swarley ha scritto:non capisco perchè dovremmo cascarci e spendere soldi e vedere di nuovo un film che sui nostri schermi, seppur con altri attori, è già passato?
Non so voi ma io mi sono stra-rotto di vedere continuamente film le cui storie sono già state narrate in un'altra pellicola (poco importa che l'originale sia di 1 anno come di 100 anni fa).
Ovviamente starò alla larga da questa patetica operazione commerciale.
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Suvvia, ho solo scritto che non voglio aver a che fare nulla con questo film o i prossimi remake che purtroppo arriveranno, anche se dovessero avere le migliori regia e recitazione di questo mondo... mica ho ordinato di seguire il mio esempio.
A proposito, w il bellissimo "Lasciami entrare".
A proposito, w il bellissimo "Lasciami entrare".
Ultima modifica di Herlyran il domenica 16 ottobre 2011, 11:56, modificato 1 volta in totale.
...le prime pagine ci svelano che queste creature eterne sono solo apparentemente morte...
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Ma non è quello il discorso, anzi, io sono stra sciuro che questo Let me in sia un buonissimo film ma è una cosa fatta solo per un certo pubblico, quello americano, che non vede i film stranieri perchè non c'è una scuola di doppiaggio là, quindi o te li vedi sottotitolati (e lo spettatore medio dice NO!) o non li vedi. O, caso americano, sei talmente ricco da poterli rifare.Galbo ha scritto:non pensi che prima di giudicare (o meglio sputare sentenze in questo caso) sarebbe meglio vedere il film ?Herlyran ha scritto:Parole che condivido appieno!Swarley ha scritto:non capisco perchè dovremmo cascarci e spendere soldi e vedere di nuovo un film che sui nostri schermi, seppur con altri attori, è già passato?
Non so voi ma io mi sono stra-rotto di vedere continuamente film le cui storie sono già state narrate in un'altra pellicola (poco importa che l'originale sia di 1 anno come di 100 anni fa).
Ovviamente starò alla larga da questa patetica operazione commerciale.
Non c'è niente di male, dico solo che noi europei abbiamo avuto la chanche di vedere quello originale, quello vero e andare al cinema a rivedere la copia carbone non ha molto senso.
In goni caso su Sky, poi, lo guarderò, come feci per Vanilla Sky, Funny games e farò per Uomini che odiano le donne di Fincher
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
E' vero anche questo ma il discorso secondo me è un po' più ampio... il fatto è che con queste nuove versioni si vuole catturare l'attenzione del pubblico con titoli che hanno avuto successo in passato (recente o meno), perchè non si vuole rischiare con nuove idee o perchè proprio c'è una crisi di idee.Swarley ha scritto:ma è una cosa fatta solo per un certo pubblico, quello americano
Sempre a mio parere, se proprio avessero voluto sfruttare PER FORZA il franchise, potevano produrre un sequel o un prequel al posto di questo Blood Story (così come nel caso di tutti gli altri remake). Io un "Lasciami entrare 2", anche di produzione a stelle e strisce, l'avrei visto con piacere.
...le prime pagine ci svelano che queste creature eterne sono solo apparentemente morte...
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
La verità è che è stato fatto per un pubblico più ampioSwarley ha scritto:... anzi, io sono stra sciuro che questo Let me in sia un buonissimo film ma è una cosa fatta solo per un certo pubblico, quello americano,.....
poi i remake fanno parte della storia del cinema se si pensa al treno dei Lumiere ripreso in una nuova versione USA da Dickson dopo soli pochi mesi
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Concordo, non capisco tutta questa levata di scudi contro un film che peraltro è più che discreto, per fortuna c'è il libero arbitrio e nessuno è obbligato a vedere nulla.....tAldo ha scritto:La verità è che è stato fatto per un pubblico più ampioSwarley ha scritto:... anzi, io sono stra sciuro che questo Let me in sia un buonissimo film ma è una cosa fatta solo per un certo pubblico, quello americano,.....
poi i remake fanno parte della storia del cinema se si pensa al treno dei Lumiere ripreso in una nuova versione USA da Dickson dopo soli pochi mesi
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Non sono del tutto d'accordo con i detrattori delle operazioni di remake americane.
Non avendo visto l'originale svedese non ho termini di paragone.
Chi l'ha visto insieme a me, avendo lui sì già veduto l'originale, ha ritenuto migliore la versione svedese rispetto all'americana.
Detto questo.
Non sempre i prodotti non americani arrivano nei nostri schermi, talvolta arrivano ma vengono snobbati o semplicemente non raggiungono tutte le sale, o non hanno un adeguato battage pubblicitario. Ergo non sempre si riescono a vedere.
Il pregio del prodotto americano è la maggiore diffusione.
Non sempre i remake sono prodotti inferiori agli originali (vorrei ricordare La Cosa tanto per citarne uno).
Personalmente avendo visto tutte le versioni possibili ed immaginabili di The Ring ho trovato la versione americana enormemente superiore all'originale.
Non sarà il caso di Let me in ma prima di sputare sulle operazioni di rivisitazione darei sempre il benficio del dubbio
Non avendo visto l'originale svedese non ho termini di paragone.
Chi l'ha visto insieme a me, avendo lui sì già veduto l'originale, ha ritenuto migliore la versione svedese rispetto all'americana.
Detto questo.
Non sempre i prodotti non americani arrivano nei nostri schermi, talvolta arrivano ma vengono snobbati o semplicemente non raggiungono tutte le sale, o non hanno un adeguato battage pubblicitario. Ergo non sempre si riescono a vedere.
Il pregio del prodotto americano è la maggiore diffusione.
Non sempre i remake sono prodotti inferiori agli originali (vorrei ricordare La Cosa tanto per citarne uno).
Personalmente avendo visto tutte le versioni possibili ed immaginabili di The Ring ho trovato la versione americana enormemente superiore all'originale.
Non sarà il caso di Let me in ma prima di sputare sulle operazioni di rivisitazione darei sempre il benficio del dubbio
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
un prequel ci stava benissimo: potevano far vedere come si erano conosciuti Eli e il signore (quando magari era una ragazzino come Oskar)Herlyran ha scritto:Sempre a mio parere, se proprio avessero voluto sfruttare PER FORZA il franchise, potevano produrre un sequel o un prequel al posto di questo Blood Story (così come nel caso di tutti gli altri remake). Io un "Lasciami entrare 2", anche di produzione a stelle e strisce, l'avrei visto con piacere.
Parola di Roberto Carlino
Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Buona idea!
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
va beh che c'è il prequel fumetto ma non si sarebbe potuto fare un prequel film USA su un film svedese ...ora si!! anche se ci credo poco nonostante sia stato fatto per un pubblico più ampio in USA è stato 5° tra i dieci più bassi incassi rilasciato dagli studi più importanti nel 2010. Ciò non toglie il valore del remake come forma ripropositiva e di rilancio io scommetto che molti vorranno vedere"l'originale" se così si intende, anche perchè le critiche sono state contrastanti c'è chi l'ha definito anzichè remake "la versione di Reeves"( I lavori o l'idea non saprei erano iniziati quando lo svedese era in post produzione)
Questa la sinossi ufficiale del fumetto in quattro numeri:
Abby è costretta a passare l’eternità come vampira intrappolata nel corpo di una bambina e a ricorrere al massacro per la sopravvivenza. Ma quando si ritrova ad affrontare uno spietato agente immobiliare, pronto a far tutto per prendersi quella che lei e il suo guardiano chiamano casa, sarà il momento di tormenti ancora più mostruosi. In una piccola comunità minacciata da uomini spietati e consumati da avarizia, ira e invidia, Abby imparerà quale peccato mortale è davvero quello più mortale.
fonte
Questa la sinossi ufficiale del fumetto in quattro numeri:
Abby è costretta a passare l’eternità come vampira intrappolata nel corpo di una bambina e a ricorrere al massacro per la sopravvivenza. Ma quando si ritrova ad affrontare uno spietato agente immobiliare, pronto a far tutto per prendersi quella che lei e il suo guardiano chiamano casa, sarà il momento di tormenti ancora più mostruosi. In una piccola comunità minacciata da uomini spietati e consumati da avarizia, ira e invidia, Abby imparerà quale peccato mortale è davvero quello più mortale.
fonte
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Vabbè sto chiaramente dicendo un'altra cosa e state capendo tutt'altro. Sono stanco di ripetermi e di leggere.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
Come detto non ho visto l'originale. Le ragioni "americane" che hai espresso sono più che credibili cio non toglie che i loro remake possano essere meritori di una visione.
Non ricordo se hai scritto di aver visto questo blood story ma in caso lo passassero su sky buttaci un'occhio, alla peggio butterai via un paio d'ore ma guardando comunque un film discreto.
Non ricordo se hai scritto di aver visto questo blood story ma in caso lo passassero su sky buttaci un'occhio, alla peggio butterai via un paio d'ore ma guardando comunque un film discreto.
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Re: Blood story (2011) di Matt Reeves
dei citati è shot-for-shot solo funny games di haneke, ma quello è un'autoremake (come già fecero cecil B. de mille, frank capra e alfred hitchcock, swarley ricordi vero?)swarley ha scritto:Shot by shot.... ma è un film fatto per gli americani, non capisco perchè dovremmo cascarci e spendere soldi e vedere di nuovo un film che sui nostri schermi, seppur con altri attori, è già passato? A meno che non si sia visto l'originale, ovvio. Ma ripeto, è una manovra commerciale ESCLUSIVAMENTE per il pubblico americano, con cui i distributori italiani c'hanno voluto guadagnare
Ma non è quello il discorso, anzi, io sono stra sciuro che questo Let me in sia un buonissimo film ma è una cosa fatta solo per un certo pubblico, quello americano, che non vede i film stranieri perchè non c'è una scuola di doppiaggio là, quindi o te li vedi sottotitolati (e lo spettatore medio dice NO!) o non li vedi. O, caso americano, sei talmente ricco da poterli rifare.
Non c'è niente di male, dico solo che noi europei abbiamo avuto la chanche di vedere quello originale, quello vero e andare al cinema a rivedere la copia carbone non ha molto senso.
In goni caso su Sky, poi, lo guarderò, come feci per Vanilla Sky, Funny games e farò per Uomini che odiano le donne di Fincher
BTW non credo che gli americani rifacciano solo per questioni di doppiaggio, se il caso doppiano anche loro (io ricordo il gattopardo, ma credo anche la vita è bella)
CMQ swarley non puoi fare di tutta l'erba un fascio il film di cameron (con la cruz a ruolo invertito), mi piacque forse + di abre los ojoc che vidi dopo, ma anche the ring con la watts lo trovai meglio dell'originale
come detto, questo let me in non l'ho preferito allo svedese, ma ho grandi aspettattive per il remake di män som hatar kvinnor