MelvinUdall ha scritto:I film di James Bond mi hanno sempre piuttosto annoiato, specialmente quelli più moderni.
Da non-fan, Casino Royale è stato il primo film di 007 che mi sia mai piaciuto (e anche parecchio) e che ho comprato in dvd, quindi per la prima volta sono andata al cinema a vedere un Bond.
Le cose che mi hanno sempre irritato nella serialità degli 007 sono fortunatamente assenti (come erano assenti in Casino Royale) e quindi ho potuto apprezzare un discreto film d'azione, con un grande protagonista (a mio avviso Craig è perfetto e convincente) che riesce ad essere freddo e insensibile ma nello stesso tempo umano e tormentato, che finalmente non deve per forza portarsi a letto qualsiasi essere femminile incontri (una su due mi sembra già una buona media) o comunque non fare troppo il figo, cosa che ho sempre trovato piuttosto ridicola. Nonostante questo però siamo ben lontani dal precedente capitolo, con il quale è troppo strettamente legato. La storia è fin troppo intricata, alla Bourne per intenderci, il villain troppo poco caratterizzato. Questo 007 finisce per omologarsi ad altri film d'azione del genere e riserva poche sorprese. Certo ci sono le location sciccose e alcune scene d'azione emozionanti ma nel complesso risulta un po' stereotipato. E' comunque un prodotto godibile e ben realizzato, che non annoia.
6,5
P.S. insulsa la canzone dei titoli di testa, una vera moscezza... i titoli così così
Per lo spettatore occasionale il film si rivelelerà un passabile giocattolo, che tra botte e sparatorie farà passare 2 ore senza pensieri.
Ma per un fan di Bond troppe cose sono inaccettabili: dalla mancanza totale di ironia, al cambio di pistola (non più la Beretta..), alla mancanza di frasi tormentone (Bond, James Bond) e potrei continuare...un conto è aggiornare il personaggio (e qua approvo), un conto è snaturarlo, rischiando di scontentare milioni di fan che da 50 anni seguono le sue avventure e in un suo film vogliono ritrovare determinate caratteristiche/situazioni.
Il segreto della saga di Bond - e quindi della sua longevità e del suo successo - è una formula collaudata, che deve essere solo aggiustata e non stravolta. Qui invece per la prima volta ho avuto la (brutta) sensazione di assistere ad una pellicola che con 007 aveva ben poco a che fare. Se vado a vedere Bond voglio Bond, con tutto ciò che comporta (in positivo e negativo), e non un clone di Bourne.
Tra l'altro in questo film ho trovato Craig molto più legnoso e decisamente meno fascinoso rispetto alla sua prima apparizione. Insomma più 'giustiziere della notte' che fascinosa spia britannica amante della vita e delle belle donne. Va bene 'indurire' il personaggio ma qui mi sa che abbiano esagerato.
E poi leggendo recensioni qua e là sento tanto parlare di introspezione psicologica, di un Bond tormentato...o sono io abituato ad altri standard di script o qui, a parte una malinconica bevuta e qualche 'ammutinamento' nei confronti di M, di sofferenza e dramma ne ho percepito ben poco...de gustibus...