Ritorna il vinile ?
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Ritorna il vinile ?
Da qualche mese ha fatto la sua ricomparsa nei negozi di dischi il vecchio LP. Presenza ancora abbastanza timida, ma evidentemente ci sono segnali di interesse da parte dei consumatori: prima solo uno scaffale, poi due o tre...
Quello che spaventava era soprattutto il prezzo (tenuto esageratamente alto, anche per questioni di presunto target), ora invece vedo cifre abbastanza abbordabili. Ad esempio, le nuovissime ristampe Sony di vecchi titoli di Simon & Garfunkel, Cohen, Clash, Springsteen, avvistate in negozio a 13 euro, potrebbero essere segno di un rinnovato interesse verso l'analogico.
La domanda e': qualcuno di voi compra ancora vinili, nell' A.D. 2007 ?
Se si', dove ?
....e quanto ?
Quello che spaventava era soprattutto il prezzo (tenuto esageratamente alto, anche per questioni di presunto target), ora invece vedo cifre abbastanza abbordabili. Ad esempio, le nuovissime ristampe Sony di vecchi titoli di Simon & Garfunkel, Cohen, Clash, Springsteen, avvistate in negozio a 13 euro, potrebbero essere segno di un rinnovato interesse verso l'analogico.
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Posso solo dire che la resa acustica dell'analogico vinile resta ancora migliore rispetto all'asettico digitale del CD.
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."
"It's the most horrible thing I've ever seen in my life!"
THE CINEPUZZLE
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Io non sarei cosi' convinto, pero' non e' che sia proprio un audiofilo.Invisible ha scritto:Posso solo dire che la resa acustica dell'analogico vinile resta ancora migliore rispetto all'asettico digitale del CD.
Secondo me, se stiamo nel consumer, vince il cd: per far suonare bene il vinile ci vogliono impianti ben piu' costosi.
Cmq, li compri o no 'sti dischi ?
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Certamente ci vuole anche un impianto adeguato...Barbazza ha scritto:Io non sarei cosi' convinto, pero' non e' che sia proprio un audiofilo.Invisible ha scritto:Posso solo dire che la resa acustica dell'analogico vinile resta ancora migliore rispetto all'asettico digitale del CD.
Secondo me, se stiamo nel consumer, vince il cd: per far suonare bene il vinile ci vogliono impianti ben piu' costosi.
No, perché non ho un impianto adeguato...Cmq, li compri o no 'sti dischi ?
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è vero, l'ho notato anch'io.
sono contento perché vuol dire che si ritorna a cercare la qualità (il vinile è tutt'ora il miglior modo per ascoltare musica, i cd gli sono molto lontani, i SACD, anche loro poco presenti nel nostro mercato, invece gli stanno vicinissimi).
per ora non ne ho comprato nessuno, anche perché le risorse economiche ora sono tutte indirizzate all'upgrade verso l'HD, ma penso inizierò ad interessarmi.
ho un vecchio impianto di mio nonno, in disuso da tempo, che potrei rispolverare.
sono contento perché vuol dire che si ritorna a cercare la qualità (il vinile è tutt'ora il miglior modo per ascoltare musica, i cd gli sono molto lontani, i SACD, anche loro poco presenti nel nostro mercato, invece gli stanno vicinissimi).
per ora non ne ho comprato nessuno, anche perché le risorse economiche ora sono tutte indirizzate all'upgrade verso l'HD, ma penso inizierò ad interessarmi.
ho un vecchio impianto di mio nonno, in disuso da tempo, che potrei rispolverare.
Ho da poco ritirato da un amico un piatto Thorens con testina Stanton (nuova)
Con 500 euro mi sono preso il piatto, l'amplificatore Harman Kardon ed il lettore CD Rotel. Lui è passato a McIntosh (usato >10000 euro).
Questo ha dato nuova linfa ai miei vinili (200 in tutto) che ogni tanto adesso riesco a sentirmi!
Con 500 euro mi sono preso il piatto, l'amplificatore Harman Kardon ed il lettore CD Rotel. Lui è passato a McIntosh (usato >10000 euro).
Questo ha dato nuova linfa ai miei vinili (200 in tutto) che ogni tanto adesso riesco a sentirmi!
Evidentemente avevo indovinato il trend: rispetto ad un anno fa, sempre piu' negozi ora trattano vinile.
Si cerca anche di andare incontro alla teconologia, giustamente: un voucher per il download dell'album in mp3 non e' un'idea nuovissima, ma potrebbe intercettare i desideri di tecnologici e feticisti
Questa e' la serie di ristampe Universal:
http://www.backtoblackvinyl.com/index.html
Si cerca anche di andare incontro alla teconologia, giustamente: un voucher per il download dell'album in mp3 non e' un'idea nuovissima, ma potrebbe intercettare i desideri di tecnologici e feticisti
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- Dick Laurent
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Adoro il vinile, anche se non ne ho moltissimi (Dylan e molta roba italiana ereditata, io solo ultimamente prendo qualcosina ai mercatini)...certo, l'usato è più rischioso rispetto al cd e i dischetti digitali sono più svelti ed immediati, ma il vinile fa tutto un altro effetto.
Ieri sera ho preso a 5€ (usato ma tenuto benissimo) Tattoo You degli Stones (c'erano alcune ristampe di Dylan ma non ho finanze infinite e mi pongo dei limiti alla spesa singola dell'oggetto), ho già R.E.M. (Out of Time), Police (Regatta De Blanc) e Devo (Freedom Of Choice), ora magari se cambio la puntina li posso anche sentire
Un ritorno del vinile non può che farm contento...io continuo a comprare in entrambi i formati (se vai da un tuo amico a fargli sentire un disco il vinile può risultare "un po'" scomodo nel trasporto )...di resa audio non me ne intendo granché, io uso lo stesso impianto (che ormai ha la sua età) di casse sia per giradischi che per lettore cd...
Ieri sera ho preso a 5€ (usato ma tenuto benissimo) Tattoo You degli Stones (c'erano alcune ristampe di Dylan ma non ho finanze infinite e mi pongo dei limiti alla spesa singola dell'oggetto), ho già R.E.M. (Out of Time), Police (Regatta De Blanc) e Devo (Freedom Of Choice), ora magari se cambio la puntina li posso anche sentire
Un ritorno del vinile non può che farm contento...io continuo a comprare in entrambi i formati (se vai da un tuo amico a fargli sentire un disco il vinile può risultare "un po'" scomodo nel trasporto )...di resa audio non me ne intendo granché, io uso lo stesso impianto (che ormai ha la sua età) di casse sia per giradischi che per lettore cd...
- Giapo
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- Località: Conegliano
Dal vinile bistrattato, desueto e da da buttare via si è passati alle ristampe da collezionismo con prezzi da furto, addirittura più cari dei corrispondenti album in CD.
Scusate il giro di parole, ma per me questa nuova trovata è una bella stronzata: non capisco il senso di comprare a 25-30 euro degli LP ristampati. Quelli che varrebbe la pena collezionare sono quelli stampati negli anni della loro prima pubblicazione, non le ristampe. Al di là di questo, su di me, che sono da sempre un grande appassionato di musica (e un collezionista di dischi), il vinile esercita ancora un fascino non indifferente, e se queste ristampe costassero la metà ne comprerei qualcuna, specie quelle coi vinili stampati, ma a quel prezzo le lascio lì e mi godo i vinili originalissimi della mia collezione.
Scusate il giro di parole, ma per me questa nuova trovata è una bella stronzata: non capisco il senso di comprare a 25-30 euro degli LP ristampati. Quelli che varrebbe la pena collezionare sono quelli stampati negli anni della loro prima pubblicazione, non le ristampe. Al di là di questo, su di me, che sono da sempre un grande appassionato di musica (e un collezionista di dischi), il vinile esercita ancora un fascino non indifferente, e se queste ristampe costassero la metà ne comprerei qualcuna, specie quelle coi vinili stampati, ma a quel prezzo le lascio lì e mi godo i vinili originalissimi della mia collezione.
e la smetta di toccarmi il cu*o!
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale
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- Dick Laurent
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era già da un po' di anni che qualche artista/gruppo provava a far riscoprire il vinile, da un po' di tempo se ne vedono sempre di più nei negozi. ho notato (proprio ieri) che i prezzi si sono abbassati
io non sono un esperto, però se mi dite che il vinile rende di più in audio ci credo... cmq ha un difetto: col tempo si rovina, mentre il cd (teoricamente) dovrebbe durare all'infinito
gli album in vinile rimangono comunque degli articoli solo per appassionati, per "feticisti"; il mio pensiero è che ti permettono di accedere ad una "terza dimesione della musica" quella proprio materiale, tattile: aprire la custodia, tirare fuori il disco dalla custodia di carta, poggiarlo sulla piastra e poi puntare la canzone. FANTASTICO quando inizia lo scoppiettio (tipo pop corn)
mi ricordo che quando ero più giovane mi piaceva un casino prendere i dischi di mio padre, in particolare ascoltavo sempre Wish you were here dei Pink Floyd
io non sono un esperto, però se mi dite che il vinile rende di più in audio ci credo... cmq ha un difetto: col tempo si rovina, mentre il cd (teoricamente) dovrebbe durare all'infinito
gli album in vinile rimangono comunque degli articoli solo per appassionati, per "feticisti"; il mio pensiero è che ti permettono di accedere ad una "terza dimesione della musica" quella proprio materiale, tattile: aprire la custodia, tirare fuori il disco dalla custodia di carta, poggiarlo sulla piastra e poi puntare la canzone. FANTASTICO quando inizia lo scoppiettio (tipo pop corn)
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Parola di Roberto Carlino
- Giapo
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condivido in pienoErrix ha scritto: il mio pensiero è che ti permettono di accedere ad una "terza dimesione della musica" quella proprio materiale, tattile: aprire la custodia, tirare fuori il disco dalla custodia di carta, poggiarlo sulla piastra e poi puntare la canzone. FANTASTICO quando inizia lo scoppiettio (tipo pop corn)
certo che il CD è infinitamente più comodo
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Partiamo dal fatto che il collezionismo e' una piaga da estirpare, cosi' ci togliamo il pensieroGiapo ha scritto:Dal vinile bistrattato, desueto e da da buttare via si è passati alle ristampe da collezionismo con prezzi da furto, addirittura più cari dei corrispondenti album in CD.
Scusate il giro di parole, ma per me questa nuova trovata è una bella stronzata: non capisco il senso di comprare a 25-30 euro degli LP ristampati. Quelli che varrebbe la pena collezionare sono quelli stampati negli anni della loro prima pubblicazione, non le ristampe. Al di là di questo, su di me, che sono da sempre un grande appassionato di musica (e un collezionista di dischi), il vinile esercita ancora un fascino non indifferente, e se queste ristampe costassero la metà ne comprerei qualcuna, specie quelle coi vinili stampati, ma a quel prezzo le lascio lì e mi godo i vinili originalissimi della mia collezione.
Non dici cose errate, ma stai descrivendo una situazione valida fino a 2/3 anni fa: ho dimenticato di dire che una ripresa del vinile puo' passare solo attraverso prezzi competitivi, ma col mio braccino corto lo davo per scontato. Le ristampe CBS a 13 euro, gli Stones sui 15, quelle di cui parlavo sopra a 18: mica te le regalano, ma le case discografiche hanno capito che la crisi del CD e' profonda e che la riesumazione del long playing potrebbe anche essere un modo per combattere la pirateria.
Insomma, non so voi, ma a me la sparizione del disco ( cd o LP) non e' che mi renda molto contento: proprio oggi ho visto che e' stato chiuso uno storico negozio di Milano dove ho comprato il 90% dei miei vinili, sostituito dal Benetton di turno. Pessimismo e fastidio, come dicevano quei tizi
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Sinceramente questa resurrezione del vinile non mi solletica più di tanto, e non perchè non ami gli LP che anzi abbondano a casa mia.
Ritengo che una cosa siano i vinili originali d'epoca che ho amato ed amo e conservo gelosamente con le loro grandi copertine apribili, il cartone rigido delle stampe made in USA, il ricordo dei miei vent'anni e di quell'odore caratteristico che ti titillava le narici appena li toglievi dal cellophane, altro sono le ristampe odierne di dischi di decenni addietro per le quali non ho alcun legame emozionale.
Mi farebbe specie avere tra le mani un Who's next con il logo Universal e la scritta made in EU dopo aver faticato, quando internet era impensabile, a trovare il vinile Polydor rigorosamente made in UK e, se non l'avessi già, cercherei il vecchio Highway 61 revisited Columbia made in USA piuttosto che prendere una scintillante ristampa contemporanea Sony o Soundazed.
E se voglio sostituire un vecchio vinile ormai logorato e frusciante preferisco riacquistarlo nel per mille motivi più comodo, nonchè più pratico e duraturo, formato CD.
Dopo tutte queste belle ciance devo però confessare di non aver saputo resistere dinanzi alle ristampe viniliche di qualche Neu! e Sam Cooke d'epoca altrimenti introvabile in questo formato.
Ritengo che una cosa siano i vinili originali d'epoca che ho amato ed amo e conservo gelosamente con le loro grandi copertine apribili, il cartone rigido delle stampe made in USA, il ricordo dei miei vent'anni e di quell'odore caratteristico che ti titillava le narici appena li toglievi dal cellophane, altro sono le ristampe odierne di dischi di decenni addietro per le quali non ho alcun legame emozionale.
Mi farebbe specie avere tra le mani un Who's next con il logo Universal e la scritta made in EU dopo aver faticato, quando internet era impensabile, a trovare il vinile Polydor rigorosamente made in UK e, se non l'avessi già, cercherei il vecchio Highway 61 revisited Columbia made in USA piuttosto che prendere una scintillante ristampa contemporanea Sony o Soundazed.
E se voglio sostituire un vecchio vinile ormai logorato e frusciante preferisco riacquistarlo nel per mille motivi più comodo, nonchè più pratico e duraturo, formato CD.
Dopo tutte queste belle ciance devo però confessare di non aver saputo resistere dinanzi alle ristampe viniliche di qualche Neu! e Sam Cooke d'epoca altrimenti introvabile in questo formato.
tra internet e grandi mediastore ormai per i piccoli negozi ogni giorno è una dura lotta per la sopravvivenzaBarbazza ha scritto:proprio oggi ho visto che e' stato chiuso uno storico negozio di Milano dove ho comprato il 90% dei miei vinili, sostituito dal Benetton di turno. Pessimismo e fastidio, come dicevano quei tizi
Parola di Roberto Carlino
A parte la nostalgia canaglia dei 18 anni, sinceramente tutte 'ste fisime per comprare i dischi io non le ho mai avutegiuphish ha scritto:Sinceramente questa resurrezione del vinile non mi solletica più di tanto, e non perchè non ami gli LP che anzi abbondano a casa mia.
Ritengo che una cosa siano i vinili originali d'epoca che ho amato ed amo e conservo gelosamente con le loro grandi copertine apribili, il cartone rigido delle stampe made in USA, il ricordo dei miei vent'anni e di quell'odore caratteristico che ti titillava le narici appena li toglievi dal cellophane, altro sono le ristampe odierne di dischi di decenni addietro per le quali non ho alcun legame emozionale.
Mi farebbe specie avere tra le mani un Who's next con il logo Universal e la scritta made in EU dopo aver faticato, quando internet era impensabile, a trovare il vinile Polydor rigorosamente made in UK e, se non l'avessi già, cercherei il vecchio Highway 61 revisited Columbia made in USA piuttosto che prendere una scintillante ristampa contemporanea Sony o Soundazed.
L'ho sempre trovata una cosa naturale: usciva Springsteen, andavo in negozio, pagavo e portavo a casa. L'originalita' del disco mi e' sempre sembrato un concetto astruso, visto che si parla di prodotto industriale. Puo' avere senso cercare una determinata edizione perche' sia migliore esteticamente o tecnicamente, ma andare a spendere 10.000 euro per il 45 giri di Jailhouse Rock mi sembra una sciocchezza. A meno che non lo intendiamo come investimento o speculazione, ma qui la musica cede il passo a criteri economici.
Cd originale primi anni '80, speroE se voglio sostituire un vecchio vinile ormai logorato e frusciante preferisco riacquistarlo nel per mille motivi più comodo, nonchè più pratico e duraturo, formato CD.
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Scusa Barbazza, ma non capisco la manovra delle case discografiche, a meno che non puntino a quel fattore perverso che si fa chiamare collezionismo: altrimenti perché un tizio dovrebbe comprare un LP che non costa meno del corrispondente CD?
Per inciso, oltre ad essere un moderato collezionista, sono pure un fanatico: a parte rarissime occasioni non scarico musica nè ascolto mp3...per me mettere su un disco (specie un LP) è quasi un rituale, puoi immaginare quanto mi dispiaccia la sparizione del disco?
Per inciso, oltre ad essere un moderato collezionista, sono pure un fanatico: a parte rarissime occasioni non scarico musica nè ascolto mp3...per me mettere su un disco (specie un LP) è quasi un rituale, puoi immaginare quanto mi dispiaccia la sparizione del disco?
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Le case discografiche stanno facendo dei tentativi per salvarsi il cu*o, semplicemente. In questo momento e' il CD ad essere in forte crisi, di fronte alla pirateria generalizzata e alla sparizione del supporto fisico, sostituito da un semplice file digitale. In questo panorama, e' sempre piu' difficile che un ragazzo scelga di comprarsi un CD per poi estrarlo, metterlo sul PC e dimenticarselo sullo scaffale: quindi stanno puntando a (ri)sostituire il supporto con un oggetto molto piu' "fisico" che ribalti il trend della miniaturizzazione. Fortunatamente, ce l'avevano gia' in casa.Giapo ha scritto:Scusa Barbazza, ma non capisco la manovra delle case discografiche, a meno che non puntino a quel fattore perverso che si fa chiamare collezionismo: altrimenti perché un tizio dovrebbe comprare un LP che non costa meno del corrispondente CD?
Intendiamoci sul collezionismo, poi: non e' che se uno compra tanti libri, dvd o dischi e' per forza un collezionista. Lo diventa quando l'interesse per la lettura, la musica o il cinema viene sostituita dalla goduria di vedere la libreria piena di oggetti. Oppure quando la passione cede il passo al fanatismo: uno che ha in casa solo 1000 dischi dei Beatles per me e' un pirla, non un collezionista.
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OK, ci sta. Torno però a ripetermi, il prezzo è troppo alto, così il cu*o non se lo salvano, se lo rompono definitivamente. Per quello secondo me il target è diverso, ovvero non puntano tanto al consumo di massa quanto al mercato collezionistico: il collezionista infatti, per un'intrinseca tendenza a farsi del male, tende ad acquistare oggetti che siano valorizzati al di là del contenuto tecnico/artistico. Se invece gli stessi LP costassero 1-2 euro sarebbe solamente roba vecchia svilita senza alcun fascino vintage, però ci sarebbe un più ampio consumo di massa.Barbazza ha scritto:Le case discografiche stanno facendo dei tentativi per salvarsi il cu*o, semplicemente. In questo momento e' il CD ad essere in forte crisi, di fronte alla pirateria generalizzata e alla sparizione del supporto fisico, sostituito da un semplice file digitale. In questo panorama, e' sempre piu' difficile che un ragazzo scelga di comprarsi un CD per poi estrarlo, metterlo sul PC e dimenticarselo sullo scaffale: quindi stanno puntando a (ri)sostituire il supporto con un oggetto molto piu' "fisico" che ribalti il trend della miniaturizzazione. Fortunatamente, ce l'avevano gia' in casa.Giapo ha scritto:Scusa Barbazza, ma non capisco la manovra delle case discografiche, a meno che non puntino a quel fattore perverso che si fa chiamare collezionismo: altrimenti perché un tizio dovrebbe comprare un LP che non costa meno del corrispondente CD?
Così almeno la vedo io
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Barbazza ha scritto:A parte la nostalgia canaglia dei 18 anni, sinceramente tutte 'ste fisime per comprare i dischi io non le ho mai avute
L'ho sempre trovata una cosa naturale: usciva Springsteen, andavo in negozio, pagavo e portavo a casa. L'originalita' del disco mi e' sempre sembrato un concetto astruso, visto che si parla di prodotto industriale. Puo' avere senso cercare una determinata edizione perche' sia migliore esteticamente o tecnicamente, ma andare a spendere 10.000 euro per il 45 giri di Jailhouse Rock mi sembra una sciocchezza. A meno che non lo intendiamo come investimento o speculazione, ma qui la musica cede il passo a criteri economici.
Anche se non posso negare che col tempo, anche per qualche cattiva compagnia praticata, mi sia venuta qualche fisima (come quella dell'attenzione ai numeri di catalogo) il mio era un discorso prevalentemente estetico. Non mi è mai interessato avere la prima stampa originale di quel dato disco, ma di sicuro le stampe o prime ristampe USA ed UK avevano un packaging migliore delle corispondenti italiche: dalle copertine apribili, alla qualità delle stesse (il caratteristico cartone rigido delle stampe USA o le belle coprtine lucide delle stampe inglesi), alle buste interne, ecc. Senza considerare in alcuni casi i contenuti diversi tra edizioni europee e americane (i primi dischi di Beatles e Stones, di Kinks e Who o Jimi Hendrix).
AssolutamenteCd originale primi anni '80, spero
Scherzi a parte le prime ristampe in cd hanno il (per me) merito di proporre il puro e semplice disco originale: non so che farmene di tutte le più recenti ristampe re-re-remastered piene di extra tracks, alternate-takes ed out-takes nelle quali si rischia di perdere di vista l'opera originale.
Scusa Giapo, secondo te quale potrebbe essere un prezzo giusto per un vinile di oggi ? Non mi dire 1 o 2 euroGiapo ha scritto: OK, ci sta. Torno però a ripetermi, il prezzo è troppo alto, così il cu*o non se lo salvano, se lo rompono definitivamente. Per quello secondo me il target è diverso, ovvero non puntano tanto al consumo di massa quanto al mercato collezionistico: il collezionista infatti, per un'intrinseca tendenza a farsi del male, tende ad acquistare oggetti che siano valorizzati al di là del contenuto tecnico/artistico. Se invece gli stessi LP costassero 1-2 euro sarebbe solamente roba vecchia svilita senza alcun fascino vintage, però ci sarebbe un più ampio consumo di massa.
Così almeno la vedo io
Non sono uno statistico, ma tenendo conto dell'inflazione 15/18 euro non mi sembrano molto lontani dal prezzo dei dischi di 20 anni fa: il problema e' che ora la musica puoi averla (illegalmente) gratis e nessun produttore potra' mai farti un prezzo migliore. Mettiamoci anche che a 18 anni mi accontentavo di due LP al mese, ora invece dobbiamo comprare tutto e il carico e' completo.
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Less is more, assolutamente. Un disco di 40 minuti che diventa il doppio, roba da matti.giuphish ha scritto: Scherzi a parte le prime ristampe in cd hanno il (per me) merito di proporre il puro e semplice disco originale: non so che farmene di tutte le più recenti ristampe re-re-remastered piene di extra tracks, alternate-takes ed out-takes nelle quali si rischia di perdere di vista l'opera originale.
Il problema e' che molti dei primi cd erano incisi col cu*o, mentre ci sono ristampe che dal punto di vista tecnico sono molto superiori.
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per i titoli che ho visto, quindi roba tipo Beatles, Pink Floyd, Rolling Stones, non ultime uscite insomma, direi 10-12 euro. In questo caso terrei conto non tanto dell'inflazione quanto dell'evoluzione tecnologica: come dici tu negli anni 70 non si poteva scaricare musica dalla rete, se no col cavolo che praticavano quei prezzi.Barbazza ha scritto: Scusa Giapo, secondo te quale potrebbe essere un prezzo giusto per un vinile di oggi ?
E comunque è assurdo praticare prezzi superiori a quelli dei corrispondenti CD, estremamente più pratici sotto innumerevoli punti di vista. Tieni presente che io ho visto prezzi che vanno anche ben oltre i 20 euro, in alcuni casi superiori ai 30, questo se permetti è follia pura.
....a meno che tu non sia un collezionista
edit: aggiungo che a 10-12 euro io qualcosina me la sarei anche comprata, non nascondo di essere un nostalgico
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la vita è uno stato mentale
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale