[Gruppi] Alice in Chains
Moderatori: giuphish, darkglobe, MelvinUdall
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
[Gruppi] Alice in Chains
Formazione:
Layne Staley - Voce
Jerry Cantrell - chitarra solista, voce
Mike Inez - basso
Sean Kinney - batteria
Discografia:
1990 - We Die Young (EP)
1990 - Facelift 7,5
1992 - Sap (EP) 8
1992 - Dirt 9
1994 - Jar of Flies (EP) 8,5
1995 - Alice in Chains 8
1996 - Unplugged 8,5
1999 - Nothing Safe: Best of the Box
Gruppo originale, violento, sofferto, tra i più interessanti del movimento Grunge di fine anni '80, primi '90: se i Nirvana riarrangiavano il punk al Seattle Sound, gli Alice in Chains presentavano venature più metal, un suono distorto e potente, spesso anche curato, che però non dimenticava la filosofia (auto)distruttiva del genere nei testi, sempre ottimi e dolorosi. Un capolavoro, molti ottimi album, fino alla tragica fine di Stanley, morto per overdose nel 2002. In realtà il gruppo si era sciolto prima, nel 1996, dopo la performance dell'unplugged: il cantante, in pessime condizioni per l'utilizzo di droghe pesanti, cadde in un profondo stato di depressione dopo la morte della fidanzata, rendendo impossibile qualsiasi collaborazione artistica. Nel 2005, con un nuovo cantante, il gruppo si è riunito per alcuni live e sembra intenzionato a produrre un nuovo album.
- vegeta85
- Utente Avanzato
- Messaggi: 16920
- Iscritto il: sabato 18 gennaio 2003, 15:30
- Località: Ferrara
- Contatta:
Re: [Gruppi] Alice in Chains
sono stati dei grandissimi...ma del calderone "grunge" ho sempre amato di più Nirvana e Pearl Jam
Discografia:
1990 - Facelift 6,5
1992 - Sap (EP) 8
1992 - Dirt 8,5
1994 - Jar of Flies (EP) 8
1995 - Alice in Chains 6
1996 - Unplugged 6
Discografia:
1990 - Facelift 6,5
1992 - Sap (EP) 8
1992 - Dirt 8,5
1994 - Jar of Flies (EP) 8
1995 - Alice in Chains 6
1996 - Unplugged 6
I could live without so much
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
- PiccoloPrincipe
- Utente Junior
- Messaggi: 402
- Iscritto il: domenica 3 aprile 2005, 8:53
- Località: Catania
Sono molto più d'accordo coi voti di Vegeta...in generale ritengo che ci sia un abisso tra l'accoppiata Jar of Flies/Dirt (Sap non l'ho mai ascoltato) e tutti gli altri e due punti di differenza marcano bene la differenza. Personalmente preferisco di pochissimo addirittura Jar of Flies a Dirt che comunque considero un capolavoro del genere.
Realizzare film comici è un lavoro serio (Buster Keaton)
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
In effetti sono stato alto, potrei abbassare di mezzo voto tutti gli altri al di fuori del terzetto Sap, Dirt, Jar of Flies...credo però che dare solo 6 all'Unplugged sia riduttivo: se non è originale ed emotivamente lacerante come quello dei Nirvana è certamente ottimo e alcune interpretazioni (Down in a Hole su tutte) superano addirittura le versioni in studio. Alice in Chains è più debole, registrato con il gruppo orami sfasciato, con una propensione verso le ballate, ma non è affatto male. Facelift è secco e senza fronzoli, essenziale, e contiene quel We Die Young primo vero manifesto del grunge (mi pare fosse uscita nel 89 o giù di lì, prima di Smells Like e compagni).
- PiccoloPrincipe
- Utente Junior
- Messaggi: 402
- Iscritto il: domenica 3 aprile 2005, 8:53
- Località: Catania
Chiedo a uno tra Dick e Vegeta (quando avete un pò di tempo) , o comunque chi voglia o possa farlo, di recensirmi cortesemente Sap (mi fido più di voi che di chissà chi sul web) , che non ho voglia di andare a cercare per mulattiere e preferirei sinceramente acquistare , magari dagli USA, approfittando anche del cambio favorevole (e del fatto che comunque , credo, o lì o niente). Grazie mille ragazzi!
Realizzare film comici è un lavoro serio (Buster Keaton)
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
- PiccoloPrincipe
- Utente Junior
- Messaggi: 402
- Iscritto il: domenica 3 aprile 2005, 8:53
- Località: Catania
ebay. Finora mi è arrivato tutto e senza sorpresine. Grazie mille per la recensione, fai pure con calma!Dick Laurent ha scritto:Se domani trovo due minuti spendo qualche parolina (di solito quando dico così non lo faccio )...lo risentirei pure volentieri, tanto è solo un EP, magari ci faccio una mini recensione
Curiosità: in America dove compri?
Realizzare film comici è un lavoro serio (Buster Keaton)
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
Eccoti accontentato
Sap
Uscito quasi in contemporanea con il capolavoro Dirt, ne rapprensenta l'altra faccia della medaglia, quella acustica, fioca, ipnotica, con toni quasi da ballad (poi ripresi in Alice in CHains). Un EP di grande intensità, che si distacca da tutto ciò che gli Alice ci hanno fatto sentire fino ad ora: niente riff scoperti, niente chitarre violente, niente sound heavy. Un disco che sta ai margini del grunge, ne prende il lato psicotico (e psichedelico), l'estetica slacker, i testi sofferti, devastati e li circonda di suoni quasi ovattati, onirici (una via di mezzo tra Heaven Beside You e Milk It dei Nirvana, avete presente?). 5 Brani più una traccia nascosta, non segnalata, la delirante Love Story, anarchica, il pezzo più grunge dell'album, poche parole, ripetutte più volte, suoni dissonanti, fastidiosi, eccessivi. Per il resto sorprende la moderazione, la dolcezza di suoni, la cura (tutto fuorchè punk) dei suoni, della voce di Staley, particolare, usata benissimo. Non i soliti Alice in Chains, non il solito grunge: un ottimo lavoro, da riscoprire ed apprezzare.
Sap
Uscito quasi in contemporanea con il capolavoro Dirt, ne rapprensenta l'altra faccia della medaglia, quella acustica, fioca, ipnotica, con toni quasi da ballad (poi ripresi in Alice in CHains). Un EP di grande intensità, che si distacca da tutto ciò che gli Alice ci hanno fatto sentire fino ad ora: niente riff scoperti, niente chitarre violente, niente sound heavy. Un disco che sta ai margini del grunge, ne prende il lato psicotico (e psichedelico), l'estetica slacker, i testi sofferti, devastati e li circonda di suoni quasi ovattati, onirici (una via di mezzo tra Heaven Beside You e Milk It dei Nirvana, avete presente?). 5 Brani più una traccia nascosta, non segnalata, la delirante Love Story, anarchica, il pezzo più grunge dell'album, poche parole, ripetutte più volte, suoni dissonanti, fastidiosi, eccessivi. Per il resto sorprende la moderazione, la dolcezza di suoni, la cura (tutto fuorchè punk) dei suoni, della voce di Staley, particolare, usata benissimo. Non i soliti Alice in Chains, non il solito grunge: un ottimo lavoro, da riscoprire ed apprezzare.
- PiccoloPrincipe
- Utente Junior
- Messaggi: 402
- Iscritto il: domenica 3 aprile 2005, 8:53
- Località: Catania