Se per te assistere a dei leoni che strappano le braccia a un uomo (scena, tra l'altro, malamente realizzata) o ad un uomo falciato da una tagliaerbe non è splatter...kuso ha scritto:Visto.
Che dire?
Che di sicuro non è un brutto film, ma che sicuramente necessita una seconda visione per assimilarlo meglio.
Quando vidi The Village al cinema rimasi davvero deluso, ora lo considero un gioiello.
Pensavo che fosse un film più angoscioso. Ma in effetti si trattiene il respiro solo quando si vedono le persone ferme.
Ma comunque il film prende e non annoia.
Ammetto che sapere che dietro alla macchina da presa ci sia Shyamalan, ti fa aspettare qualche sequenza tipica del regista. Cosa che in effetti non avviene. Ma ripeto che il film merita sicuramente una o più visioni.
Non capisco dove siano queste scene splatter di cui ho sentito tanto parlare. Se vedere un po' di sangue equivale a "spatter", allora siamo proprio distanti dalla verità.
Insomma un bel film ma che non presenta l'impronta del regista indiano.
Voto: 6½
Comunque la mia non è una critica all'uso eccessivo di particolari espliciti in sé, quanto alla loro efficaca controproducente nell'aumentare lo stato di tensione e di angoscia nello spettatore.
Prendi la scena della doccia di Psyco, una delle più agghiaccianti della storia del cinema. Non si vede assolutamente nulla, eppure raggela il sangue nelle vene. Non mostrare la violenza, lasciando spazio all'immaginazione del pubblico, moltiplica l'effetto, rispetto al mostrare tutto senza filtri.
Shyalaman ha seguito questa strada in tutte le sue pellicole (in particolar modo con Signs) con eccellenti risultanti. Stavolta, però, nonostante abbia affermato di essersi ispirato ad Hitchcock (dove?), ha cambiato drasticamente il suo approcio alla violenza, con esiti, a mio parere, del tutto deludenti.