[Gruppi] Radiohead
Moderatori: giuphish, darkglobe, MelvinUdall
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
[Gruppi] Radiohead
Formazione:
Thom Yorke (voce principale, chitarra ritmica, pianoforte)
Jonny Greenwood (chitarra principale, tastiere, sintetizzatore, elettronica, organo)
Colin Greenwood (basso)
Ed O'Brien (chitarra, voce armonica, cori)
Phil Selway (batteria, percussioni, cori)
Discografia:
1993 - Pablo Honey 7,25
1995 - The Bends 9
1997 - Ok Computer 10
2000 - Kid A 10
2001 - Amnesiac 8,5
2003 - Hail to the Thief
2007 - In Rainbows
Direi che è il mio gruppo ancora in circolazione preferito...l'esordio è buono, un po' sottotono qua e là, magari poco unitario...ammetto che al primo impatto la band, pur non male, non mi aveva fatto presagire il meglio. Poi The Bends, superbo, potente, un quasi capolavoro. Mi ero convinto di aver ascoltato il meglio, poi arriva O.K. Computer e mi diventa l'album preferito degli anni '90 dopo Nevermind e insieme a In Utero (lo so, sono un po' di parte). Kid A è ancora eccezionale, originalissimo, sperimentale ma orecchiabilissimo, mai banale, forse più bello e compito anche del precedente. Amnesiac ne è il completamento, non all'altezza ma quasi superbo. Gli ultimi due mi mancano, ma sono riuscito a recuperali...a breve un parere anche su quelli!
Ultima modifica di Dick Laurent il domenica 20 aprile 2008, 23:05, modificato 1 volta in totale.
- vegeta85
- Utente Avanzato
- Messaggi: 16920
- Iscritto il: sabato 18 gennaio 2003, 15:30
- Località: Ferrara
- Contatta:
Re: [Gruppi] Radiohead
i miei voti
1993 - Pablo Honey 6,5
1995 - The Bends 10
1997 - Ok Computer 9
2000 - Kid A 8
2001 - Amnesiac 7
2003 - Hail to the Thief 7
2007 - In Rainbows 8
1993 - Pablo Honey 6,5
1995 - The Bends 10
1997 - Ok Computer 9
2000 - Kid A 8
2001 - Amnesiac 7
2003 - Hail to the Thief 7
2007 - In Rainbows 8
I could live without so much
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
I keep on wakin' fully confused
- hollywoodlady
- Utente Avanzato
- Messaggi: 7123
- Iscritto il: venerdì 10 dicembre 2004, 10:10
- Località: Alessandria
Re: [Gruppi] Radiohead
Li ho digeriti a fatica sino a Kid A e Amnesiac che ho consumato. Hail to the thief l'ho assaggiato e non mi ha lasciato nulla...
1993 - Pablo Honey 5
1995 - The Bends 6,5
1997 - Ok Computer 7
2000 - Kid A 8,5
2001 - Amnesiac 8,5
2003 - Hail to the Thief ?
2007 - In Rainbows ?
1993 - Pablo Honey 5
1995 - The Bends 6,5
1997 - Ok Computer 7
2000 - Kid A 8,5
2001 - Amnesiac 8,5
2003 - Hail to the Thief ?
2007 - In Rainbows ?
- PiccoloPrincipe
- Utente Junior
- Messaggi: 402
- Iscritto il: domenica 3 aprile 2005, 8:53
- Località: Catania
Comincio col dire che i Radiohead rappresentano per me un vero e proprio enigma.
Vengono alla luce nei primi anni 90 con l’album Pablo Honey, opera assolutamente anonima, a mio personalissimo parere, e in cui con tutta la buona volontà riesco a salvare (e con me tanti altri) un solo brano, quella Creep che comunque rappresenta un vero gioiello, che lascia presagire un più roseo futuro (i mezzi sembrano esserci) , che fa in qualche modo parlare di loro , soprattutto per gli atteggiamenti da anti-star del leader Thom Yorke che sembra quasi un Giacomo Leopardi del rock (nel senso dell’aspetto fisico e per la sua maniera di cantare il suo essere solo ‘sgradevole’, ‘strano’, del suo ‘non appartenere a questo posto’) , ma che non basta a farli diventare la next big thing d’oltremanica , in un periodo in cui un giorno sì e uno no le riviste inglesi specializzate tentano ossessivamente di imporci i nuovi Beatles, i nuovi Rolling Stones, i nuovi Who , i nuovi Kinks ecc ecc.
Che quei giornalisti inglesi fossero assolutamente incapaci lo dimostrano proprio i Radiohead che sfornano, contrariamente a ogni previsione, un’opera seconda clamorosa, quel The Bends godibilissimo e bellissimo, costellato di perle assolute (High and Dry per me il capolavoro) ma anche di passi falsi che comunque ci stanno e anzi rendono l’album più affascinante (del resto sono proprio queste imperfezioni a farmi preferire gli album ai noiosissimi greatest hits).
Bello ‘The Bends’, ma è un autentico capolavoro il successivo Ok Computer , album praticamente senza imperfezioni e lanciato dal secondo singolo più lungo e dalla struttura complessa , suddivisa in parti, della storia del rock inglese (il primo fu Bohemian Rhapsody dei Queen): quella Paranoid Android che rappresenta la summa della poetica (sia nei testi che nelle musiche) dei Radiohead e del leader in particolare.
I Radiohead sembrano però destinati a dover sorprendere sempre in un’era in cui quello che fai oggi è subito dimenticato domani e in cui la continua innovazione del proprio sound diventa lo scopo di vita di ogni musicista che si rispetti: Kid A è un album difficile, assolutamente di non facile fruizione se non dopo parecchi ascolti. Il disco è , imho, il capolavoro assoluto dei Radiohead al momento della sua uscita, ma viene subito superato da Amnesiac (che vede la luce pochissimi mesi dopo) e che riprende il discorso lasciato dal suo predecessore , ma con maggiore attenzione rivolta alla melodia (che sembrava perduta) e all’orecchiabilità (idem) creando però, a mio parere, un connubio perfetto tra sperimentazione e concessione al mainstream.
Con Hail to the thief (dedicato alle presunte ruberie di Bush in sede di spoglio delle schede) e In rainbows (con la sua inconsueta forma di distribuzione) i Radiohead però , imho, si rimangiano quasi tutto facendo addirittura serpeggiare in me il dubbio che forse si sia trattata di una band un po’ troppo sopravvalutata rimanendo comunque una delle migliori, se non proprio la migliore, in ambito rock , sottolineo mainstream (se consideriamo anche l’alternativo il mio giudizio muta considerevolmente e radicalmente). Ecco i miei voti:
1993 - Pablo Honey 5,5
1995 - The Bends 7,5
1997 - Ok Computer 8,5
2000 - Kid A 9
2001 - Amnesiac 9+
2003 - Hail to the Thief 6
2007 - In Rainbows 6
Vengono alla luce nei primi anni 90 con l’album Pablo Honey, opera assolutamente anonima, a mio personalissimo parere, e in cui con tutta la buona volontà riesco a salvare (e con me tanti altri) un solo brano, quella Creep che comunque rappresenta un vero gioiello, che lascia presagire un più roseo futuro (i mezzi sembrano esserci) , che fa in qualche modo parlare di loro , soprattutto per gli atteggiamenti da anti-star del leader Thom Yorke che sembra quasi un Giacomo Leopardi del rock (nel senso dell’aspetto fisico e per la sua maniera di cantare il suo essere solo ‘sgradevole’, ‘strano’, del suo ‘non appartenere a questo posto’) , ma che non basta a farli diventare la next big thing d’oltremanica , in un periodo in cui un giorno sì e uno no le riviste inglesi specializzate tentano ossessivamente di imporci i nuovi Beatles, i nuovi Rolling Stones, i nuovi Who , i nuovi Kinks ecc ecc.
Che quei giornalisti inglesi fossero assolutamente incapaci lo dimostrano proprio i Radiohead che sfornano, contrariamente a ogni previsione, un’opera seconda clamorosa, quel The Bends godibilissimo e bellissimo, costellato di perle assolute (High and Dry per me il capolavoro) ma anche di passi falsi che comunque ci stanno e anzi rendono l’album più affascinante (del resto sono proprio queste imperfezioni a farmi preferire gli album ai noiosissimi greatest hits).
Bello ‘The Bends’, ma è un autentico capolavoro il successivo Ok Computer , album praticamente senza imperfezioni e lanciato dal secondo singolo più lungo e dalla struttura complessa , suddivisa in parti, della storia del rock inglese (il primo fu Bohemian Rhapsody dei Queen): quella Paranoid Android che rappresenta la summa della poetica (sia nei testi che nelle musiche) dei Radiohead e del leader in particolare.
I Radiohead sembrano però destinati a dover sorprendere sempre in un’era in cui quello che fai oggi è subito dimenticato domani e in cui la continua innovazione del proprio sound diventa lo scopo di vita di ogni musicista che si rispetti: Kid A è un album difficile, assolutamente di non facile fruizione se non dopo parecchi ascolti. Il disco è , imho, il capolavoro assoluto dei Radiohead al momento della sua uscita, ma viene subito superato da Amnesiac (che vede la luce pochissimi mesi dopo) e che riprende il discorso lasciato dal suo predecessore , ma con maggiore attenzione rivolta alla melodia (che sembrava perduta) e all’orecchiabilità (idem) creando però, a mio parere, un connubio perfetto tra sperimentazione e concessione al mainstream.
Con Hail to the thief (dedicato alle presunte ruberie di Bush in sede di spoglio delle schede) e In rainbows (con la sua inconsueta forma di distribuzione) i Radiohead però , imho, si rimangiano quasi tutto facendo addirittura serpeggiare in me il dubbio che forse si sia trattata di una band un po’ troppo sopravvalutata rimanendo comunque una delle migliori, se non proprio la migliore, in ambito rock , sottolineo mainstream (se consideriamo anche l’alternativo il mio giudizio muta considerevolmente e radicalmente). Ecco i miei voti:
1993 - Pablo Honey 5,5
1995 - The Bends 7,5
1997 - Ok Computer 8,5
2000 - Kid A 9
2001 - Amnesiac 9+
2003 - Hail to the Thief 6
2007 - In Rainbows 6
Realizzare film comici è un lavoro serio (Buster Keaton)
- Dick Laurent
- Moderatore
- Messaggi: 2495
- Iscritto il: martedì 20 marzo 2007, 17:00
- Località: Mulholland drive...
Non mi sembra che né Hail to the Thief né In Rainbows siano opere banali da far dubitare che un gruppo che comunque ha sfornato almeno tre capolavori e un album ottimo sia sopravvalutato...Hail to the Thief è un po' meno sperimentale, è vero, sembrano voler rischiare meno, ma non per questo è di minor valore: la musica è quella ottima di sempre, forse a differenza dei precedenti non presenta nessun tipo di evoluzione, questo sì. In Rainbows, per il poco che ho sentito, è un ritorno ai temi e agli stili di The Bends...non lo eguaglia, ma il risultato è più che soddisfacente.
Mi è parso azzeccato il tuo accostamento stilistico e tematico Leopardi/Yorke...in generale la musica dei Radiohead, specie The Bends e Ok Computer è poetica, romantica e dolorosa come le opere del poeta italiano (con le dovute proporzioni, ovvio)
Mi è parso azzeccato il tuo accostamento stilistico e tematico Leopardi/Yorke...in generale la musica dei Radiohead, specie The Bends e Ok Computer è poetica, romantica e dolorosa come le opere del poeta italiano (con le dovute proporzioni, ovvio)