Il frutto del peccato (1954) di Helmut Käutner - A&R

Pellicole cult e film che hanno fatto la storia del cinema, dalla sua nascita al 1980.

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lu.ca.
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Il frutto del peccato (1954) di Helmut Käutner - A&R

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Titolo originale: The Restless Years

La sedicenne Melinda (Sandra Dee) e sua madre Elizabeth Grant (Teresa Wright), una sarta rimasta vedova, conducono una vita appartata nella cittadina di Libertyville. Se la signora non ama mostrarsi in pubblico, la ragazza frequenta la scuola, ma stenta a fare amicizie, i compagni sembrano evitarla ed anzi le rivolgono allusioni malevole sulla vedovanza della madre. Solo Will (John Saxon) si interessa a lei ed inizia a frequentarla, nonostante i suoi genitori, un rappresentante di commercio (James Whitmore), lo sproni insieme alla moglie (Margaret Lindsay) a frequentare i figli di persone altolocate per averne vantaggi alla sua attività. In breve i due giovani entrano in sintonia ed amicizia e si innamorano.

Il cinema americano ha sempre avuto la mano felice con le storie ambientate nelle cittadine di provincia, delle quali ha saputo cogliere pregiudizi e moralismi, pettegolezzi e meschinità, ma anche i drammi segreti e le nascoste virtù. Gli esempi non mancano, da Picnic a I peccatori di Peyton (di cui questo film anticipa alcuni temi) a Splendore nell’erba, fino al più recente I ponti di Madison County, per citarne soltanto alcuni. Nel suo piccolo, anche questo film del tedesco Käutner non fa eccezione. Le caratterizzazioni dei personaggi si fermano in superficie, ma non mancano momenti topici della vita delle comunità che vivono lontano dal frastuono e dall’anonimato delle grandi metropoli: la visita dell’insegnante Robeson (Virginia Grey) alla signora Grant perché dia il suo benestare alla partecipazione della figlia alla recita scolastica, le scorrazzate degli studenti in decappottabile, la “serata dei genitori” organizzata dalla scuola, il padiglione in collina meta degli innamorati, e così via.
Tutti bravi gli interpreti, a cominciare dalla tenera e disarmante Sandra Dee, qui al suo esordio da protagonista.
Il titolo italiano, volutamente ambiguo, tradisce il senso di quello originale, molto più pertinente.

La qualità video purtroppo è appena sufficiente. Il bel doppiaggio d’epoca (Di Meo, Simoneschi, Turci, Persa, Cristiani, Tettoni ed altri) è pulito ed esente da buchi.

Voto personale: 3,8/5 stelle

Dati tecnici
Supporto: 4,20 GB
Formato video: 2.00:1
Standard: NTSC
Fotogrammi al secondo: 29,970
Bitrate : variabile, max. 8.000 kb/s
Risoluzione: 720 x 480
Tipo di scansione: progressivo
Lingue: italiano, inglese
Sottotitoli: nessuno
Durata: 1:25:57
Anno di pubblicazione: 2023

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