Titolo originale: The Barrets of Wimpole Street
La poetessa Elizabeth Barrett (Norma Shearer), primogenita della numerosa prole di un ricco mercante rimasto vedovo (Charles Laughton), è costretta da anni all’immobilità da una paralisi alle gambe (la cui origine non viene precisata). La vita sociale sua e delle sorelle (in particolare Henrietta [Maureen O'Sullivan], che è innamorata di un capitano), è pesantemente condizionata dal padre, il quale, ossessionato da una sorta di fanatismo religioso, non vuole assolutamente che le figlie abbiano rapporti, anche solo formali, con l’altro sesso (c’è anche un accenno alla morbosità che lega l’uomo alla figlia Elizabeth) ed esercita la sua autorità in modo oppressivo e persino crudele. Quando il poeta Robert Browning (Fredric March), dopo una lunga corrispondenza epistolare, si reca in visita da Elizabeth per conoscerla, i due giovani si dichiarano l’amore che già covava in loro. Browning esorta la donna a non rassegnarsi alla sua infermità e a reagire fermamente anche alle imposizioni paterne. Elizabeth riesce effettivamente a fare notevoli progressi e inizia a camminare autonomamente, finché decide di acconsentire alla proposta di lui di sposarsi in segreto e stabilirsi in Italia.
Ricostruzione, parzialmente romanzata, della prima parte della vita della poetessa Elizabeth Barrett Browning, che rivela subito molti dei tratti distintivi che hanno reso celebri le produzioni MGM, dalla scelta del cast all’accuratezza della scenografia, dei costumi e della fotografia. L’origine teatrale (un dramma dallo stesso titolo di Rudolf Besier) è evidente già dalle prime sequenze e la maggior parte della vicenda si svolge nella camera della protagonista, ma la staticità, e anche una certa prolissità, passano in secondo piano rispetto all’ottima prova degli interpreti: la Shearer rende perfettamente il sofferto e sognante romanticismo del suo personaggio; Laughton è semplicemente superbo; bravo anche March, forse un tantino sopra le righe.
Rifatto nel 1957 a colori dallo stesso regista e con lo stesso titolo (da noi Il grande amore di Elisabetta Barrett) con Jennifer Jones nei panni di Elizabeth e John Gielgud in quelli del padre.
Definizione abbastanza buona; sottotitolazione impeccabile.
Voto personale: 4/5 stelle
Dati tecnici
Supporto: 4,34 GB
Formato video: 1.33:1
Standard: NTSC
Bitrate : variabile, max. 8.000 kb/s
Risoluzione: 720 x 480
Fotogrammi al secondo: 23,976
Tipo di scansione: progressivo
Lingue: inglese
Sottotitoli: italiano
Durata: 1:49:27
Anno di pubblicazione: 2022
