Lo schiavo dell’oro (1951) di Brian Desmond Hurst - A&R
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Lo schiavo dell’oro (1951) di Brian Desmond Hurst - A&R
Titolo originale: Scrooge
Il vecchio Ebenezer Scrooge (Alastair Sim), ricco e avaro, odia il Natale e disprezza l’umanità, conducendo un’esistenza solitaria con la sola ossessione di accumulare denaro. La visita di tre spiriti lo obbligherà a fare i conti con il proprio rimosso passato, a riflettere sul suo squallido presente e a prefigurare la sorte impietosa che lo attende, inducendolo a cambiar vita.
Una delle più riuscite fra le innumerevoli trasposizioni sullo schermo del celebre romanzo breve di Charles Dickens “Canto di Natale” (A Christmas Carol), molto curata nell’ambientazione e nella resa dei personaggi, anche minori, e con una straordinaria interpretazione di Alastair Sim (magnificamente doppiato dal nostro Mario Besesti).
Il film, di produzione inglese, ha riscosso subito grande fortuna, soprattutto in patria, ed è diventato col passare del tempo uno dei film natalizi più apprezzati e diffusi a livello internazionale.
Definizione video molto buona; audio italiano (d’epoca) un po’ chiuso ma comprensibile.
Voto personale: 4/5 stelle
Dati tecnici
Supporto: DVD da 5,30 GB
Formato video: 1.37:1
Standard: NTSC
Bitrate: variabile, max. 8.646 kb/s
Risoluzione: 720 x 480
Fotogrammi al secondo: 23,976
Tipo di scansione: progressivo
Lingue: italiano, inglese
Sottotitoli: italiano (solo forced)
Durata: 87’
Anno di pubblicazione: 2021
Re: Lo schiavo dell’oro (1951) di Brian Desmond Hurst - A&R
Visto oggi pomeriggio. Che dire? Davvero molto bello, con atmosfere e situazioni molto "dickensiane". Nello sterminato elenco di adattamenti cinematografici e televisivi del bellissimo racconto di quel genio della letteratura inglese che è Charles Dickens, questo è sicuramente uno dei più riusciti (meglio non parlare dell'ultima versione fatta due anni fa dalla BBC, un tempo punto di riferimento assoluto circa l'adattamento dei grandi classici, ma da tempo ormai impazzita in quanto a scelte attoriali e follie varie).
C'è tutto il mondo vittoriano e la critica sociale ad esso rivolta dal grande pensatore, come sempre stemperata dall'immancabile lieto fine ed alcuni momenti comici necessari per arrivare a tutti i lettori senza tirar loro "pugni" in faccia diretti.
L'unico appunto che mi sento di fare a questo film è la scelta dell'attore che impersona Tiny Tim ("Piccolo Tim"), non proprio così "tiny", e la casa dello scrivano del vecchio avaro Scrooge, Bob Crachit, anch'essa forse non proprio la casa modestissima descritta da Dickens, ma si tratta davvero di dettagi in confronto alla visione generale del tutto. Molto consigliato.
P.S. già che ci sono, aggiungo anch'io qualche fermoimmagini a quelli già pubblicati da lu.ca.
C'è tutto il mondo vittoriano e la critica sociale ad esso rivolta dal grande pensatore, come sempre stemperata dall'immancabile lieto fine ed alcuni momenti comici necessari per arrivare a tutti i lettori senza tirar loro "pugni" in faccia diretti.
L'unico appunto che mi sento di fare a questo film è la scelta dell'attore che impersona Tiny Tim ("Piccolo Tim"), non proprio così "tiny", e la casa dello scrivano del vecchio avaro Scrooge, Bob Crachit, anch'essa forse non proprio la casa modestissima descritta da Dickens, ma si tratta davvero di dettagi in confronto alla visione generale del tutto. Molto consigliato.
P.S. già che ci sono, aggiungo anch'io qualche fermoimmagini a quelli già pubblicati da lu.ca.
I want more life... father!