
Senza madre (My pal Gus, commedia/dramm., Usa., 1952) - di Robert Parrish
Edizione: DVD Golem, 2019, dvd singolo strato (3,29 gb)
Audio: italiano, inglese
Sottotitoli: italiano, italiano su alcune battute non coperte dal doppiaggio nostrano.
Durata: 1h.19'.55''
Risoluzione: 720x576
Schermo: 1:37:1
Standard: PAL
Extra: nessuno
Una donna avida e senza scrupoli abbandona il figlio appena nato e il marito Dave, quando questi si trova in difficoltà economiche. L’uomo si riprende e diventa ricco, crescendo il bambino che manifesta il suo bisogno di affetto con atteggiamenti ribelli. Quando Dave si innamora della maestra del suo figlioletto, la ex-moglie ritorna con una scusa, e con un piano ben preciso…
Il titolo non mi dava grandi speranze ma, attratto dal bel poster (io ho un’autentica venerazione per i poster cinematografici d’epoca), ho deciso di prenderlo approfittando di una buona offerta.
Dopo averlo visto, devo dire che non me ne sono pentito: senza immaginare cose straordinarie, il film ha una sua dignità, è ben costruito e ben recitato, ed affronta con garbo alcune tematiche (quella della necessità dei bambini di ricevere affetto e attenzione da parte dei genitori nella delicata fase di crescita, rapporto padre-figlio, responsabilità genitoriali), in un periodo in cui il boom economico in America cominciava a spingere sempre più persone verso la carriera, portandole spesso a trascurare la famiglia. La cosa più interessante è l’analisi – pur nei limiti di un film di intrattenimento – del rapporto tra la figura genitoriale maschile, spesso assente o comunque subalterna rispetto a quella materna, e il figlio in fase di crescita.
Bravo Richard Widmark in un ruolo un po’ insolito, e bravo anche il bambino nella parte del figlioletto (il finale vi toccherà il cuore!). Da segnalare infine i dialoghi, non proprio così banali, e con almeno un paio di battute davvero “fulminanti”.
Il dvd Golem è dignitoso, con una qualità d’immagine che latita in definizione ma che nel complesso rimane su livelli accettabili, specialmente in movimento. Il master presenta diverse bruciature in alto a destra dello schermo, che però non disturbano più di tanto.
Il doppiaggio è quello originale d’epoca, ma è piuttosto chiuso; molto meglio va con la traccia inglese, ben più chiara e definita (al massimo, se scegliete di guardare il film in inglese, potete sempre attivare i sottotitoli in italiano, fortunatamente presenti).
Consigliato, se vi piace il genere.



















