NO... ma almeno è già disponibile nella versione restaurata su Amazon Prime Video.Eolus ha scritto: ↑sabato 8 agosto 2020, 18:56I BASILISCHI, opera prima della Wertmuller, è una pietra miliare del cinema sociale italiano che non è mai stato diffuso come merita. Un vero contraltare meridionale del più celebrato I VITELLONI e un capolavoro assoluto del cinema nostrano. Non mi risulta mai realizzato in dvd, e anche sulle televisioni è comparso poco. Ciononostante è rimasto fortemente radicato nella memoria e nell'immaginario. Sono stato fortunato a carpire una registrazione televisiva tantissimi anni fa, che ho dovuto prestare in varie occasioni ove occorreva presentarlo, ma mi sono sempre rammaricato della cattiva qualità, con una copia infarinata ai limiti della solarizzazione. Sapere che il film sarà restaurato mi fa gioia. Ma potremo avere tra le mani un bel Blu Ray?darkglobe ha scritto:Per rendere omaggio a Lina Wertmüller, regista premio Oscar alla carriera, la Pinacoteca D'Errico di Palazzo San Gervasio, Potenza, ha "avviato un progetto per la realizzazione del restauro della pellicola del film in bianco e nero I Basilischi, girato proprio a Palazzo San Gervasio nel 1963". (fonte: Cinecittà News)
[Restauri] Classici e film di culto
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Re: [Restauri] Classici e film di culto
Re: [Restauri] Classici e film di culto
Nelle ultime settimane in rete si sta discutendo parecchio dell'etica del restauro, in particolare per quanto riguarda il rispetto delle colorimetrie originali. Oggi in particolare è uscito un dettagliato articolo (in francese) sulle problematiche che spesso affliggono i restauri realizzati da Eclair e L'Immagine Ritrovata (con un elenco, purtroppo sterminato, dei titoli interessati).
Ultima modifica di Saimo il domenica 9 maggio 2021, 9:46, modificato 1 volta in totale.
If you really love someone's work, write to them and let them know. It keeps them going. (Nick Wrigley)
Re: [Restauri] Classici e film di culto
Interessante.Saimo ha scritto: ↑sabato 8 maggio 2021, 20:27 Nelle ultime settimane in rete si sta discutendo parecchio dell'etica del restauro, in particolare per quanto riguarda il rispetto delle colorimetrie originali. Oggi in particolare è uscito un dettagliato articolo (in francese) sulle problematiche che spesso affliggono i restauri realizzati da Eclair e L'Immagine Ritrovata (con un elenco, purtroppo sterminato, dei titoli interessati).
A me negli ultimi giorni è successo di tornare sull'argomento, grazie all'ennesima nuova edizione americana de "Il buono, il brutto, il cattivo" (BD + UHD) che finalmente rettifica gli eccessi del color grading firmato Immagine Ritrovata, con sommo gaudio dei collezionisti americani.
La domanda che ti faccio, Simone, è molto semplice: PERCHÉ?
Qual è il pensiero razionale che spinge un tale arbitrario revisionismo su, praticamente, quasi tutto quello che si restaura? Quello che mi sconcerta è l'appiattimento delle caratteristiche fotografiche verso un unico schema.
E finisce, così, che titoli diversi come "Pane e cioccolata", "Il buono, il brutto, il cattivo", "Amarcord", "Todo modo", "Morte a Venezia" abbiano tutti lo stesso identico aspetto.
Re: [Restauri] Classici e film di culto
Ah, e l'ulteriore domanda è come hanno fatto e fanno registi, direttori della fotografia, proprietari dei diritti, finanziatori e selezionatori di festival ad accettare così acriticamente tutti la "firma del laboratorio" che va a sovrascrivere in maniera tanto evidente il lavoro degli autori.
Re: [Restauri] Classici e film di culto
Spiace dirlo, ma secondo me i motivi di queste scelte scellerate c'entrano ben poco con il rispetto per il cinema. Nel momento in cui il restauro diventa innanzitutto un business, è inevitabile che si cominci a ragionare in termini di profitti, ottimizzando tempi e costi. Riciclare le stesse impostazioni predefinite per tutti i film va senz'altro in questa direzione, anche se così si rischia di falsare completamente la fotografia originale, con esiti potenzialmente disastrosi rispetto alla percezione del cinema "vintage" presso il pubblico generalista.
A titolo personale aggiungo che nell'ormai lontano 2014, quando collaboravo con RHV, ci trovammo nella spiacevole situazione di dover contestare pubblicamente il ri-restauro bolognese di Per un pugno di dollari, con argomentazioni che all'epoca molti bollarono come pretestuose ma che oggi vengono appunto confermate da decine di analisi. Peccato che intanto in questi 7 anni decine di film abbiano subito lo stesso trattamento.
A titolo personale aggiungo che nell'ormai lontano 2014, quando collaboravo con RHV, ci trovammo nella spiacevole situazione di dover contestare pubblicamente il ri-restauro bolognese di Per un pugno di dollari, con argomentazioni che all'epoca molti bollarono come pretestuose ma che oggi vengono appunto confermate da decine di analisi. Peccato che intanto in questi 7 anni decine di film abbiano subito lo stesso trattamento.
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Re: [Restauri] Classici e film di culto
L'articolo mette finalmente per iscritto quello che si mugugnava da tempo, ovvero che l'intervento di restauro dei film si sta trasformando in un vero e proprio abuso culturale sull'opera artistica (dietro il quale l'unica cosa che conta sono i soldi), abuso a cui purtroppo tutti sembrano incredibilmente sottostare. L'effetto è di uniformare tutte le pellicole dei vari "restauratori", alterandone in maniera vistosa i risultati cromatici al punto da rendere impossibile comprendere quali siano state all'epoca le intenzioni originali dei vari registi e relativi direttori della fotografia.
Sta di fatto che in taluni casi questa velleità della "firma" da laboratorio produce risultati indecenti e tra questi purtroppo vanno annoverati senza alcuna ombra di dubbio i lavori della Cineteca di Bologna, con quella firma vedognola e la tendenza alla sfocatura sempre più insopportabili.
Il problema è che non si tratta certo di alterazioni minimali ma di interventi così invasivi da rendere evidente la pochezza culturale di chi si assume la responsabilità di simili scelte. La Cineteca Nazionale aveva già denunciato da tempo il business del restauro a discapito di quella che sarebbe una maniera più utile di spendere i soldi, ovvero semplice scan di pellicole e negativi prima che vadano persi col tempo.
Sta di fatto che in taluni casi questa velleità della "firma" da laboratorio produce risultati indecenti e tra questi purtroppo vanno annoverati senza alcuna ombra di dubbio i lavori della Cineteca di Bologna, con quella firma vedognola e la tendenza alla sfocatura sempre più insopportabili.
Il problema è che non si tratta certo di alterazioni minimali ma di interventi così invasivi da rendere evidente la pochezza culturale di chi si assume la responsabilità di simili scelte. La Cineteca Nazionale aveva già denunciato da tempo il business del restauro a discapito di quella che sarebbe una maniera più utile di spendere i soldi, ovvero semplice scan di pellicole e negativi prima che vadano persi col tempo.

Re: [Restauri] Classici e film di culto
in occasione del centenario della nascita di Nino Manfredi è stato recentemente presentato al festival di Venezia il restauro di Per grazia ricevuta
"Il restauro di Per grazia ricevuta è stato realizzato nel 2021 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e da Istituto Luce-Cinecittà a partire dal negativo scena originale 35mm messo a disposizione da RTI-Mediaset in collaborazione con Infinity+. Per la colonna sonora è stato utilizzato un positivo ottico della Cineteca Nazionale. Laboratorio: Istituto Luce – Cinecittà."
https://www.fondazionecsc.it/evento/per ... e-cinemat/
speriamo che a breve possa uscire un'edizione home video degna di questo film
un paio d'anni fa era uscito il dvd della Mustang ma alla fine credo si trattasse di una ristampa del vecchio Medusa con formato video 4/3
"Il restauro di Per grazia ricevuta è stato realizzato nel 2021 dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e da Istituto Luce-Cinecittà a partire dal negativo scena originale 35mm messo a disposizione da RTI-Mediaset in collaborazione con Infinity+. Per la colonna sonora è stato utilizzato un positivo ottico della Cineteca Nazionale. Laboratorio: Istituto Luce – Cinecittà."
https://www.fondazionecsc.it/evento/per ... e-cinemat/
speriamo che a breve possa uscire un'edizione home video degna di questo film
un paio d'anni fa era uscito il dvd della Mustang ma alla fine credo si trattasse di una ristampa del vecchio Medusa con formato video 4/3
Parola di Roberto Carlino
Re: [Restauri] Classici e film di culto
Il restauro de 'La ricotta' "director's cut"
...............Non ttuto qelulo che è aprape e non ttuto qelulo che aprape è............ la clolzenioe di tldAo
Re: [Restauri] Classici e film di culto
Ho seguito il video: più che un restauro si tratta di un vero e proprio recupero del montaggio pre-censura e delle scene tagliate prese direttamente da una pellicola positiva con i colori totalmente virati sul rosso, pellicola trovata in maniera fortunosa dalla Cineteca Nazionale. 

Re: [Restauri] Classici e film di culto
Al Far East Film Festival ho potuto vedere il restauro di Dust in the Wind di Hou Hsiao-Hsien. Nonostante la compressione dello streaming il risultato m'è parso eccezionale. 

Re: [Restauri] Classici e film di culto
La notizia è di qualche mese fa: dopo secoli di attesa e problemi legali di ogni ordine e grado, finalmente completato il restauro 4K de L'Amour Fou di Jacques Rivette presentato al Festival di Cannes lo scorso maggio. Qui un sample del risultato ottenuto. Ancora non si vede in giro l'edizione Blu-Ray ma credo manchi poco.
Quando vedo in alta definizione film come questo provo quasi un senso di mancamento, abituato all'orrore qualitativo di quello che era disponibile in rete.
Trailer dell'edizione restaurata
Edizione disponibile in rete pre-restauro
Quando vedo in alta definizione film come questo provo quasi un senso di mancamento, abituato all'orrore qualitativo di quello che era disponibile in rete.
Trailer dell'edizione restaurata
Edizione disponibile in rete pre-restauro
Re: [Restauri] Classici e film di culto
E con questa notizia la conferma che il nuovo distributore dei film di Wenders in Italia è CG Entertainment.
È forse il film più amato di un regista di culto: Il cielo sopra Berlino, realizzato nel 1987 da Wim Wenders, torna dal 2 ottobre nelle sale italiane, nella versione restaurata dalla Wim Wenders Foundation, grazie alla collaborazione tra la Cineteca di Bologna, con il suo progetto per la distribuzione dei classici restaurati Il Cinema Ritrovato. Al cinema, e CG Entertainment, nuovo distributore per l’Italia della library dei film del regista tedesco. Una partnership nata lo scorso giugno a Bologna in occasione della 37ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, di cui Wenders è stato uno degli ospiti di punta, in un 2023 che ha segnato anche il ritorno del regista al Festival di Cannes – dove nel 1987 vinse il Premio per la miglior regia proprio grazie a Il cielo sopra Berlino – con due nuovi lavori, Perfect Days e Anselm, entrambi nei prossimi mesi in sala con Lucky Red.
L’uscita de Il cielo sopra Berlino è realizzata in collaborazione con Goethe-Institut.
È forse il film più amato di un regista di culto: Il cielo sopra Berlino, realizzato nel 1987 da Wim Wenders, torna dal 2 ottobre nelle sale italiane, nella versione restaurata dalla Wim Wenders Foundation, grazie alla collaborazione tra la Cineteca di Bologna, con il suo progetto per la distribuzione dei classici restaurati Il Cinema Ritrovato. Al cinema, e CG Entertainment, nuovo distributore per l’Italia della library dei film del regista tedesco. Una partnership nata lo scorso giugno a Bologna in occasione della 37ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, di cui Wenders è stato uno degli ospiti di punta, in un 2023 che ha segnato anche il ritorno del regista al Festival di Cannes – dove nel 1987 vinse il Premio per la miglior regia proprio grazie a Il cielo sopra Berlino – con due nuovi lavori, Perfect Days e Anselm, entrambi nei prossimi mesi in sala con Lucky Red.
L’uscita de Il cielo sopra Berlino è realizzata in collaborazione con Goethe-Institut.