Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Pellicole cult e film che hanno fatto la storia del cinema, dalla sua nascita al 1980.

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Eolus
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Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Eolus »

Per talune ragioni, credo opportuno discutere seriamente la questione in questo nostro ambito: nel cinema, l'aspetto sonoro è forse parte secondaria, o parte persino preponderante, talvolta decisiva, rispetto all'immagine? Se è così, merita di essere salvaguardata? E come? Su questo, come ci mettiamo noi?
Il muto ha dominato fino a quando i sistemi tecnologici hanno permesso la restituzione dell' "altro aspetto" della vita, quello dei suoni, e fin da subito i rivolgimenti sono stati epocali, a volte singolari, a volte anche drammatici, come le curiose scene multiple girate con attori di diverse nazionalità o il suicidio di pianisti ed attori di pura mimica, di colpo divenuti inutili. E' stato quindi istituita la famosa colonna sonora, inventato il sistema degli effetti, escogitato il doppiaggio artistico per la trasposizione non solo della lingua ma anche delle emozioni, ed infine fondato il linguaggio musicale specifico per il cinema, con autori che hanno stabilito le leggi di funzionamento e le modalità comunicative attraverso composizioni originali diverse dai brani classici che producevano distorsioni emotive.
Per decenni la sonorizzazione del cinema è rimasta materia intoccata e cristallizzata in una sua perfezione, attraversando l'intero periodo della Golden Age (quella che fa parte dei nostri interessi), fino a quando il sopraggiunto mezzo televisivo vi ha messo gli occhi sopra. A quel punto il meccanismo di sfruttamento e la tecnologia subentrata, non più industriale, prerogativa delle grandi organizzazioni, bensì aziendale e alla portata di ogni laboratorio, ha cominciato ad operare ed a produrre i suoi mali. Mi fermo a questo punto e do spazio per riflettere e discutere.
Eolus
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Eolus »

Centinaia di visite, ma nessuna replica. Bene. Dico la verità: ho iniziato questo thread contro la bassa qualità del suono delle tracce italiane, perchè mentre ci scervelliamo a trovare l'ago nel pagliaio sui blu ray a più kappa, ci dimentichiamo che a fianco all'immagine ci dev'essere un sonoro ad esso comparabile, altrimenti si crea discrasia. La domanda diretta è questa: se qualcuno vi chiedesse di acquisire conoscenza di un film attraverso la sola immagine o il solo sonoro, cosa scegliereste? Vedere un film coi personaggi che boccheggiano come pesci o sentire i dialoghi immaginando le scene? Quale dei due vi darebbe più conoscenza dell'opera?
zasor56
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da zasor56 »

Eolus ha scritto:se qualcuno vi chiedesse di acquisire conoscenza di un film attraverso la sola immagine o il solo sonoro, cosa scegliereste? Vedere un film coi personaggi che boccheggiano come pesci o sentire i dialoghi immaginando le scene? Quale dei due vi darebbe più conoscenza dell'opera?
Domanda decisamente difficile, a cui è altrettanto difficile dare risposta, perché sia in un caso che nell'altro si priverebbe l'esperienza filmica di una delle due componenti complementari che, insieme, costruiscono quella che è la comprensione dell'opera da parte dello spettatore. E' vero che in passato i film erano muti, ma si girava un film pensando che non ci sarebbero stati i dialoghi a chiarire l'azione o il pensiero, e quindi le scene dovevano già rappresentare, senza eccessive sfumature, quello che stava accadendo ai protagonisti, sia pure con l'ausilio di brevi didascalie (e non è detto che cento anni fa tutti gli spettatori sapessero leggere). D'altra parte, il parlato ha permesso di rendere comprensibile allo spettatore persino il flusso di coscienza interiore del protagonista, cosa impensabile ai tempi del muto. E naturalmente anche la musica che accompagna il film ha un'importanza immensa.
Forse ciascuno di noi potrebbe preferire il video o il sonoro, ma credo che dipenderebbe soprattutto dal genere di film (banalizzando al massimo, una pellicola di supereroi si comprenderebbe sicuramente meglio col solo video rispetto ad un film d'autore di una certa complessità narrativa). Forse, nel mio caso, preferirei i dialoghi al video (pensando a quando, non avendo la tv in casa, da bambino ascoltavo le commedie alla radio), ma resto comunque perplesso e non riesco a dare (darmi) una risposta convincente.
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Zioruggi
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Zioruggi »

Il cinema è rappresentazione per immagini.
Quindi la risposta dovrebbe essere intrinseca.
Fellini diceva che il cinema è luce.
Però è vero che, al tempo del cinema muto, l'immagine era padrona per un limite tecnologico, che poi è stato superato.
Ora i due aspetti in media si equiparano. Ma molto dipende dalle scelte stilistiche e/o artistiche del singolo autore.
Difficile immaginare un film di Woody Allen senza dialoghi, non avrebbe senso. O Bergman.
Penso che un film come Interstellar, senza la sua colonna musicale, così invasiva, così preponderante, così originale, non sarebbe lo stesso film.
In Sergio Leone l'immagine (esagerata, distorta, sospesa) è protagonista, ma viaggia sottobraccio al commento musicale.
Tarantino senza i suoi dialoghi e le sue musiche non sarebbe Tarantino.
I primi dieci minuti di "Un dollaro d'onore" di Hawks sono privi di dialogo: tutto immagini, sequenze e montaggio.
Insomma, secondo me nel cinema, almeno dagli anni quaranta in poi, i due aspetti hanno raggiunto quasi un pareggio. Ma dipende sempre da chi lo fa, e cosa vuole inseguire (vi ricordate il recente The Artist?).
Eolus
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Eolus »

Il cinema non è mera rappresentazione per immagini. Talvolta le definizioni limitative sono accettate per pura deferenza (per Fellini il cinema è luce, come lo è per uno Storaro o un Cardiff, ma diversamente direbbe un fonico come Eric Tomlinson, autore di gloriosi sonori del cinema).
A parte quindi la concettualità originaria del muto basato sulla mimica elevata ad arte proprio in virtù dell'handicap dell'epoca (oggi potremmo dire che gli attori erano dei sordomuti "diversamente abili"!), devesi riconoscere che la compiutezza comunicativa è realizzata solo grazie al sonoro, il quale porta nel film un intero universo di "altro" rispetto alla luce. Il linguaggio verbale, con la parola, è solo la parte primariamente avvertita, che regola l'interazione dei personaggi, ma nella scena c'è ben altro, c'è il mondo dei suoni, una semiotica assolutamente assente nel cinema muto. E quindi il linguaggio musicale, col proprio indotto emotivo aperto all'infinito, agente nel profondo. Cosicché, se vediamo un documentario sulle diverse specie di uccelli e ne sentiamo i canti od i versi, abbiamo una conoscenza che va ben oltre la mera fotografia; o se vediamo danzare dei ballerini a suon di musica, sappiamo che non saltellano per cretinaggine ma stanno seguendo una linea logica di movimento stabilita e scandita dal linguaggio musicale.
Sul trinomio voce-musica-rumori si sono giocate in effetti intere fette di cinema, e gli esempi sono infiniti, giocati sull'una o sull'altra parte. Personalmente, non posso scordare lo scricchiolìo dei legni dello scafo o il tintinnìo delle catene dei rematori in Ben Hur, o l'avviamento del motore del carro armato in Sahara di Korda. Sonori da oscar. Ascoltare questi film senza l'immagine è una esperienza che fa prendere coscienza di quanta ricchezza c'è ancora da scoprire nel cinema classico. Perciò mi viene una fitta al cuore, ogni volta che apprendo di un nuovo ridoppiaggio, che distrugge anche quel "mondo parallelo" allestito per il film!
KIRBY
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da KIRBY »

Piano.
Il cinema è immagine; punto.
Dialoghi, musica e rumori sono la radio.
Diceva Renè Clair: "il cinema è tale quando anche un sordo potrebbe fruirlo senza perderne l'essenziale. Il teatro è tale quando anche un cieco potrebbe fruirlo senza perderne l'essenziale."
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lu.ca.
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da lu.ca. »

KIRBY ha scritto:Piano.
Il cinema è immagine; punto.
Dialoghi, musica e rumori sono la radio.
Diceva Renè Clair: "il cinema è tale quando anche un sordo potrebbe fruirlo senza perderne l'essenziale. Il teatro è tale quando anche un cieco potrebbe fruirlo senza perderne l'essenziale."
E René Clair diceva caxxate.
Eolus
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Eolus »

lu.ca. ha scritto:
KIRBY ha scritto:Piano.
Il cinema è immagine; punto.
Dialoghi, musica e rumori sono la radio.
Diceva Renè Clair: "il cinema è tale quando anche un sordo potrebbe fruirlo senza perderne l'essenziale. Il teatro è tale quando anche un cieco potrebbe fruirlo senza perderne l'essenziale."
E René Clair diceva caxxate.
E Kirby le ripete. Certe affermazioni categoriche, che lasciano a bocca aperta e azzerano decenni di grande cinema, meritano bene la puntualizzazione piccata di Lu.Ca. Erano frutto evidentemente del tempo e delle circostanze. Del resto ogni famoso cineasta se n'è uscito con definizioni proprie, del cinema, contrastanti con tante altre antagoniste. Se ci fossimo attenuti ai concetti espressi contraddittoriamente, il cinema non avrebbe fatto un passo per evolversi e divenire il mezzo perfetto che conosciamo. Clair non credo sfugga alla regola ed è risaputa la sua devozione per il muto. Se si parla delle "potenzialità" del cinema, in senso lato, allora lo stesso può raggiungere ancora degli obbiettivi, esprimendosi con la sola immagine, anche se in modo innaturale, come appunto nel muto d'epoca. Ma la ricostruzione naturale, compiuta e realistica non può prescindere dal sonoro. C'è stata qualche sorta di tentativo, per sperimentare od affermare le residue possibilità espressive del muto in pieno regime di sonoro, ma sono stati casi a sé, divenuti icone di puro cinema artistico: mi sovviene alla mente il capolavoro di Charles Laughton LA MORTE CORRE SUL FIUME, che, seppur sonoro in piena regola (anzi, recante una delle più grandi colonne sonore, opera unica di Walter Schumann) richiamava in molte sequenze gli stilemi del muto addirittura espressionistico. Ancor più significativo è il caso di LA SPIA (The Thief, 1952) di Russel Rouse, con Ray Milland, nel quale gli attori non parlano, c'è l'assenza assoluta della parola, ma c'è la presenza prepotente del mondo sonoro degli effetti e della musica, quest'ultima di Hersche Burke Gilbert. In effetti, questo film è il trionfo di quella che è poi comunemente definita la ME Track (la colonna internazionale), con la particolarità che qui è usata in forma pienamente espressiva. Il dvd uscì qualche tempo fa. Comunque, per Kirby, il mio quesito originario era "Se qualcuno vi chiedesse di acquisire conoscenza di un film attraverso la sola immagine o il solo sonoro, cosa scegliereste? Vedere un film coi personaggi che boccheggiano come pesci o sentire i dialoghi immaginando le scene? Quale dei due vi darebbe più conoscenza dell'opera?" Caro Kirby, potresti rispondere a questo con onestà?
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darkglobe
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da darkglobe »

Stento a credere che Clair abbia detto una cosa del genere, ma solo perché Clair era uno di quei registi che la nuova onda francese aveva massacrato a 360 gradi, nonostante il forte sperimentalismo dei suoi primi lavori.
Paradossalmente una affermazione - ad esempio - sulla necessità di ridurre le musiche all'essenziale era di Rohmer (dunque uno dei demolitori di Clair), il quale riteneva che una colonna sonora debordante potesse addirittura disturbare la visione del film, finendo per prevalere sui dialoghi ed i rumori di fondo (ma appunto per lui era essenziale perfino il tono della voce degli attori che selezionava). Ed in effetti molti suoi film iniziano con il silenzio assoluto se non i suoni ambientali.
Godard , parlando di Hiroshima mon amour, affermava che "la ripresa è un atto morale" e in questa frase a mio avviso vi era implicita la superiorità dell'immagine sul resto. Ma poi in quello stesso "movimento" un Rivette faceva l'esatto opposto, restituendo alla musica il suo ruolo essenziale.

Tutto questo per dire che ogni regista l'ha vista un po' a suo modo, perfino all'interno di uno stesso gruppo di cineasti, ma che il cinema fatto di sole immagini è obiettivamente qualcosa di decisamente incompleto/superato. Personalmente, in merito al muto, non sono mai riuscito ad andare troppo oltre i film di Chaplin, che pure privati della colonna sonora forse sarebbero molto meno guardabili.
A tutti gli effetti un film a mio avviso è una magia indissolubile di idea narrativa, immagini, parole, suoni, musiche e altro ancora che potrà riservarci il futuro. :-21
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tAldo
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da tAldo »

premesso:
René Clair
in una recensione del musical The Broadway melody (1929) di Harry Beaumont lodava in particolare una sequenza in cui il rumore off di un'automobile era abbinato a un primo piano della protagonista alla finestra che assisteva angosciata alla partenza dell'amato, osservando che per rappresentare lo stesso evento in un film muto sarebbero state necessarie almeno due inquadrature.
fonte
Ma veniamo alla mia esperienza
Per anni ho solo ascoltato film (per ragioni di forza maggiore), dovevo scegliere epoca e generi(le commedie si prestano meglio rispetto gli action)
ho aperto due topic sul muto e cinecomics e "guarda" caso si prestano meglio all'immagine che all'ascolto e specie i cinecomics di oggi se solo li ascolti non capisci una mazza figuriamoci il muto
E veniamo alla domanda
"se qualcuno vi chiedesse di acquisire conoscenza di un film attraverso la sola immagine o il solo sonoro, cosa scegliereste? Vedere un film coi personaggi che boccheggiano come pesci o sentire i dialoghi immaginando le scene? Quale dei due vi darebbe più conoscenza dell'opera?"
la risposta
dipende dal film E' evidente che l'opera occorre vederla e ascoltarla nella sua interezza se non per forze maggiori ed a quel punto occorre fare delle selezioni
...............Non ttuto qelulo che è aprape e non ttuto qelulo che aprape è............ la clolzenioe di tldAo
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Zioruggi »

tAldo: grazie del tuo intervento. A prescindere dal fatto se condivido o meno il tuo parere, mi piace come l'hai espresso.

tAldo ha scritto:premesso:
René Clair
in una recensione del musical The Broadway melody (1929) di Harry Beaumont lodava in particolare una sequenza in cui il rumore off di un'automobile era abbinato a un primo piano della protagonista alla finestra che assisteva angosciata alla partenza dell'amato, osservando che per rappresentare lo stesso evento in un film muto sarebbero state necessarie almeno due inquadrature.
fonte
Ma veniamo alla mia esperienza
Per anni ho solo ascoltato film (per ragioni di forza maggiore), dovevo scegliere epoca e generi(le commedie si prestano meglio rispetto gli action)
ho aperto due topic sul muto e cinecomics e "guarda" caso si prestano meglio all'immagine che all'ascolto e specie i cinecomics di oggi se solo li ascolti non capisci una mazza figuriamoci il muto
E veniamo alla domanda
"se qualcuno vi chiedesse di acquisire conoscenza di un film attraverso la sola immagine o il solo sonoro, cosa scegliereste? Vedere un film coi personaggi che boccheggiano come pesci o sentire i dialoghi immaginando le scene? Quale dei due vi darebbe più conoscenza dell'opera?"
la risposta
dipende dal film E' evidente che l'opera occorre vederla e ascoltarla nella sua interezza se non per forze maggiori ed a quel punto occorre fare delle selezioni
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da lu.ca. »

Ho aperto una scheda proprio oggi sul film Africa addio.
Al di là dello scalpore che questo documentario destò all'epoca della sua uscita nelle sale per il suo controverso contenuto, mi preme qui sottolineare come esso rappresenti un perfetto esempio di connubio fra immagini e musica, a dimostrazione dell'importanza che riveste un riuscito commento sonoro (in questo caso del grande Riz Ortolani) quando accompagna un'altrettanto pregevole fotografia (di Antonio Climati) e un sapiente montaggio.
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Re: Superiorità del suono nel cinema: una tesi?

Messaggio da Invisible »

Bella discussione, ancorché difficile da districare.
Comunque...

Breve premessa storica

In principio, la settima arte era rappresentata dal cinema muto dove l'espressività degli attori svolgeva un ruolo essenziale. In realtà, a sottolineare certe espressioni e gesti non mancarono mai anche nel cinema muto elementi come l'accompagnamento musicale, suoni e rumori prodotti dal vivo, destinati a creare la necessaria esperienza emozionale da condividere col pubblico.
E' ovvio che, dall'avvento del sonoro in poi, il progresso tecnologico ha contribuito ad allargare l'orizzonte della comunicazione audiovisiva, fornendo al cinema sia il contesto sia i mezzi per definire la graduale transizione.

Breve premessa sui cineasti

E' inutile riferirsi o citare frasi che dovrebbero rappresentare la concezione tout court di un autore. Spesso questi aneddoti, decontestualizzati, sono fuorvianti. Lo stesso Hitchcock ha affermato che "I film muti erano la forma più pura del cinema". Ma questo non inficia né la grandezza del cineasta Hitchcock né ci legittima a prendere posizione.


Ciò premesso, perché enfatizzare le differenze anziché scoprire che, in fondo, la migliore qualità del cinema è quella di stabilire un connubio perfetto tra immagini, suoni, parole, una continuità espressiva che si arricchisce attraverso il cambiamento e l'innovazione?
Il cinema non è altro che un linguaggio creativo, ed ogni regista o autore ha un proprio stile di linguaggio che può variare ponendo l'accento su determinati aspetti della visione piuttosto che dell'ascolto e viceversa. Ma resta il fatto che i diversi aspetti o componenti sono complementari e inscindibili. Di più, si sostengono e rafforzano l'un l'altro, generando quella magia che chiamiamo Cinema.
Si pensi a 2001 di Stanley Kubrick o ai western di Sergio Leone. Giganti indiscussi, in quanto le loro pellicole capolavoro sono l'esempio più compiuto della sintesi di immagine e suono, e se per un gioco perverso volessimo separarli avremmo come unico risultato non soltanto di impoverire l'opera bensì, addirittura, di farle perdere significato.

In conclusione, qualunque fosse la mia risposta alla domanda che impone di "disincronizzare" l'immagine dal suono, finirei con lo snaturare l'essenza stessa dell'arte cinematografica (detta "settima arte" non a caso, poiché costituisce il compendio di tutte le arti).
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."

Immagine
"It's the most horrible thing I've ever seen in my life!"

Immagine THE CINEPUZZLE
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