[Registi] John Ford
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Re: [Registi] John Ford
Ricordo l'intervista e mi stupì non poco proprio perché nel suo cinema ci sono riferimenti a John Ford e sembra strano che un autore decida di omaggiarne palesemente un altro se lo trova palloso.
Stendo un velo sulla Dandini ...
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- brucewayne
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Re: [Registi] John Ford
Tarantino mi sta simpatico ma mi stupisco che abbia detto una cosa del genere su John Ford.
La Dandini mi sta (stava?) simpatica ma mi stupisco che sappia chi è John Ford.
Entrambi hanno imho perso una buona occasione per limitarsi a parlare del meteo.
La Dandini mi sta (stava?) simpatica ma mi stupisco che sappia chi è John Ford.
Entrambi hanno imho perso una buona occasione per limitarsi a parlare del meteo.
Re: [Registi] John Ford
tra l'altro in quell'intervista la Dandini spoilerò pure il finale di BSG
OT a manetta
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Parola di Roberto Carlino
- brucewayne
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Re: [Registi] John Ford
Quindi lui poteva approfittarne per vendicarsi e tirarle un patone sulla testa e invece s'è fatto la gaffe su Ford.
Controbilancio il mio OT con questa bella immagine :
Almeno in USA un po' per volta escono.
Controbilancio il mio OT con questa bella immagine :
Almeno in USA un po' per volta escono.
Re: [Registi] John Ford
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Re: [Registi] John Ford
Saimo ha scritto:Uomini alla ventura in offerta a 6.39
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Come dice Vieri Razzini nel commento a questo film, non esistono opere minori di Ford.
Ma se ce n'è una che ci si avvicina, a mio giudizio forse è proprio questo film.
Anche se (come vale anche per Fritz Lang, Lubitsch, Capra e pochi altri), il loro peggio è molto meglio del meglio della maggior parte delgi altri. Compreso Tarantino.
PS: un breve OT su Tarantino: è un regista dotato, ma per me sarà un grande quando riuscirà a fare un buon film originale, senza fare metacinema, senza essere citazionista, senza prendere a modello altro cinema e altri film (che poi sono per lo più filmacci). Secondo me l'unico suo prodotto che si avvicina al concetto di "cinema originale" è il più "normale" dei suoi film, ovvero Jackie Brown. Che non è un capolavoro.
Re: [Registi] John Ford
E' vero che la filmografia di Ford è sconfinata, ma dispiace vedere tanti vuoti tra i titoli disponibili in commerico (almeno in Italia).
Senza stare a consultare elenchi, mi vengono in mente al volo "Tutta la città ne parla", "Misterr Roberts", "I Sacrificati", "Il magnifico irlandese", "Missione in manciuria", e chissà quanti me ne sto dimenticando.
Senza stare a consultare elenchi, mi vengono in mente al volo "Tutta la città ne parla", "Misterr Roberts", "I Sacrificati", "Il magnifico irlandese", "Missione in manciuria", e chissà quanti me ne sto dimenticando.
Re: [Registi] John Ford
Ti straquoto... e ci aggiungerei così, di getto, anche Wilder, Hawks e Chaplin.Zioruggi ha scritto:Anche se (come vale anche per Fritz Lang, Lubitsch, Capra e pochi altri), il loro peggio è molto meglio del meglio della maggior parte delgi altri. Compreso Tarantino.
Re: [Registi] John Ford
Vi straquoto,ma mettiamoci anche qualche italiano ,Fellini,Germi,Monicelli....
E lo so,la lista è lunga se si dovesse fare una classifica dei grandi registi Tarantino di certo non sarebbe tra i primi 100.
Nonostante la rivista ciak abbia avuto il coraggio di mettercelo,e menomale che è un giornale di cinema .
Pensate che nel libro fatto da ciak sui 100 registi hanno messo Moretti,Tarantino e pure Benigni
Incredibilmente non hanno inserito Pietro Germi,Antonio Pietrangeli e Preston Sturges.
E lo so,la lista è lunga se si dovesse fare una classifica dei grandi registi Tarantino di certo non sarebbe tra i primi 100.
Nonostante la rivista ciak abbia avuto il coraggio di mettercelo,e menomale che è un giornale di cinema .
Pensate che nel libro fatto da ciak sui 100 registi hanno messo Moretti,Tarantino e pure Benigni
Incredibilmente non hanno inserito Pietro Germi,Antonio Pietrangeli e Preston Sturges.
Re: [Registi] John Ford
Qui si rischia di andare OT pure su questo topic
E' ovvio che quando si fanno classifiche (di qualsivoglia genere) ci siano delle mancanze, e non vedo lo scandalo nel mettere Moretti in una tal lista, a mio personalissimo avviso è uno dei pochissimi registi di valore nati professionalmente in Italia negli ultimi 30 anni. Pur essendo d'accordo che i 3 sclusi che hai nominato siano di primissimo piano
E' ovvio che quando si fanno classifiche (di qualsivoglia genere) ci siano delle mancanze, e non vedo lo scandalo nel mettere Moretti in una tal lista, a mio personalissimo avviso è uno dei pochissimi registi di valore nati professionalmente in Italia negli ultimi 30 anni. Pur essendo d'accordo che i 3 sclusi che hai nominato siano di primissimo piano
Re: [Registi] John Ford
L'Andrea ha scritto:Ti straquoto... e ci aggiungerei così, di getto, anche Wilder, Hawks e Chaplin.Zioruggi ha scritto:Anche se (come vale anche per Fritz Lang, Lubitsch, Capra e pochi altri), il loro peggio è molto meglio del meglio della maggior parte delgi altri. Compreso Tarantino.
E io straquoto te. Stiamo parlando dell'Olimpo.
Quello che fa grande Ford (e con lui Hawks), e che non si consideravano "autori", ma semplici (e bravi) venditori di storie per immagini, e non avevano la pretesa di fare grande cinema. Cercavano però di fare "buon" cinema, e sapevano come fare: sapevano rendere grandi, ed emozionanti, anche film basati su "storielle" (come "Un Uomo Tranquillo", o "Hatari")
- areknames78
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Re: [Registi] John Ford
Secondo me stiamo rischiando l'esagerazione.Zioruggi ha scritto:Saimo ha scritto:Uomini alla ventura in offerta a 6.39
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Anche se (come vale anche per Fritz Lang, Lubitsch, Capra e pochi altri), il loro peggio è molto meglio del meglio della maggior parte delgi altri. Compreso Tarantino.
Premettendo che non concordo su quanto Tarantino ha sostenuto su Ford, questo non fa di lui un pessimo regista, al massimo ne pregiudica l'attendibilità in fatto di gusti cinematografici.
Ma allora, allo stesso modo, dovremmo prendercela con Orson Welles che diceva peste e corna di Gioventù bruciata? O con Billy Wilder che sbeffeggiava il Chaplin de Il Grande Dittatore? Direi di no.
E trovo insostenibile affermare che i film peggiori di Lang, Ford o di altri grandi siano migliori delle cuspidi di Tarantino. Perchè ciò è facilmente smentibile, dato che alcuni di questi grandi registi ( Lang su tutti) spesso lavoravano per film su commissione, e quindi facevano quello che potevano, parlando loro stessi negativamente delle loro opere.
Vogliamo sostenere che, tanto per citare qualche titolo minore di grandi registi, I guerriglieri delle Filippine o La leggenda di Liliom ( Lang), Bill sei grande o La croce di fuoco ( Ford), La gioia della vita o L'amaro tè del generale Yen ( Capra) siano migliori de Le Iene o di Bastardi senza gloria? Non scherziamo.
Lo spazio che Tarantino avrà nella storia del cinema non possiamo ancora saperlo, di certo non sarà superiore a quello di John Ford, ma ciò non toglie che abbia diretto film che sono entrati nell'immaginario collettivo. E questo non è da tutti.
Re: [Registi] John Ford
Concordo con Areknames (ma L'amaro tè del generale Yen è un capolavoro! ).
Re: [Registi] John Ford
Diciamo che quei registi di cui parli ,areknames ,davano opinioni su loro colleghi,cioè se lo potevano permettere,Tarantino no,visto che non è e non sarà mai al pari di John Ford.
Poi certo,anche lui ha diritto ad esprimere una sua opinione ma senza offendere quello che è un grande del cinema,poteva dire che preferisce Leone a Ford,poteva anche dire che personalmente i film di Ford lo annoiano,ma non può con arroganza dire che" con i film di Leone è stata la fine dei film noiosi di John Ford",anche perchè non è vero ,senza contare che prima ha pure detto che erano film pessimi.
Comunque mi ha fatto quasi più inca...re la Dandini con quell'atteggiamento insopportabile.
Basta,non pensiamoci più,io la chiudo qui,se no con tutti questi non vorrei essere cacciato .
Poi certo,anche lui ha diritto ad esprimere una sua opinione ma senza offendere quello che è un grande del cinema,poteva dire che preferisce Leone a Ford,poteva anche dire che personalmente i film di Ford lo annoiano,ma non può con arroganza dire che" con i film di Leone è stata la fine dei film noiosi di John Ford",anche perchè non è vero ,senza contare che prima ha pure detto che erano film pessimi.
Comunque mi ha fatto quasi più inca...re la Dandini con quell'atteggiamento insopportabile.
Basta,non pensiamoci più,io la chiudo qui,se no con tutti questi non vorrei essere cacciato .
Re: [Registi] John Ford
Rimanendo su Ford, "Bill sei grande!" e "La Croce di Fuoco", seppure non eccelsi rimangono superiori a qualsiasi Tarantino. Ford amava raccontare storie (alla sua maniera, talvolta riuscite, talvolta meno), mentre Tarantino è un mezzo cialtrone interessato a mettere in evidenza violenza e turpiloquio. Ha la tecnica del regista di videoclip che ha visto troppi porno. Poi, ha il sacrosanto diritto di esprimere le sue opinioni. Però, se sono queste, è anche giusto che si becchi degli "insulti".areknames78 ha scritto:Secondo me stiamo rischiando l'esagerazione.Zioruggi ha scritto:Saimo ha scritto:Uomini alla ventura in offerta a 6.39
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Anche se (come vale anche per Fritz Lang, Lubitsch, Capra e pochi altri), il loro peggio è molto meglio del meglio della maggior parte delgi altri. Compreso Tarantino.
Premettendo che non concordo su quanto Tarantino ha sostenuto su Ford, questo non fa di lui un pessimo regista, al massimo ne pregiudica l'attendibilità in fatto di gusti cinematografici.
Ma allora, allo stesso modo, dovremmo prendercela con Orson Welles che diceva peste e corna di Gioventù bruciata? O con Billy Wilder che sbeffeggiava il Chaplin de Il Grande Dittatore? Direi di no.
E trovo insostenibile affermare che i film peggiori di Lang, Ford o di altri grandi siano migliori delle cuspidi di Tarantino. Perchè ciò è facilmente smentibile, dato che alcuni di questi grandi registi ( Lang su tutti) spesso lavoravano per film su commissione, e quindi facevano quello che potevano, parlando loro stessi negativamente delle loro opere.
Vogliamo sostenere che, tanto per citare qualche titolo minore di grandi registi, I guerriglieri delle Filippine o La leggenda di Liliom ( Lang), Bill sei grande o La croce di fuoco ( Ford), La gioia della vita o L'amaro tè del generale Yen ( Capra) siano migliori de Le Iene o di Bastardi senza gloria? Non scherziamo.
Lo spazio che Tarantino avrà nella storia del cinema non possiamo ancora saperlo, di certo non sarà superiore a quello di John Ford, ma ciò non toglie che abbia diretto film che sono entrati nell'immaginario collettivo. E questo non è da tutti.
(La Dandini, invece, ha perso l''occasione di sciacquarsi la bocca con l'acido muriatico).
- areknames78
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Re: [Registi] John Ford
Questo è campanilismo bello e buono. Uno può preferire un Ford minore a un Tarantino, ci mancherebbe, è sicuramente questione di gusti. Ma in qualsiasi Storia del cinema ( sempre che abbiano valore) Pulp Fiction avrà uno spazio maggiore rispetto alla gran parte dei film di Ford. Ha segnato l'immaginario, di certo cosa non fatta da La croce di fuoco.Cogburn ha scritto:
Rimanendo su Ford, "Bill sei grande!" e "La Croce di Fuoco", seppure non eccelsi rimangono superiori a qualsiasi Tarantino. Ford amava raccontare storie (alla sua maniera, talvolta riuscite, talvolta meno), mentre Tarantino è un mezzo cialtrone interessato a mettere in evidenza violenza e turpiloquio. Ha la tecnica del regista di videoclip che ha visto troppi porno. Poi, ha il sacrosanto diritto di esprimere le sue opinioni. Però, se sono queste, è anche giusto che si becchi degli "insulti".
Sostegno questa posizione, premettendo che reputo Ford molto migliore e più importante di Tarantino, perchè mi sembra comunque eccessivo l'accanimento nei confronti del secondo, che potrà piacere o meno, ma è un regista che ha lasciato un'impronta nel cinema degli ultimi due decenni,
- edmond dantes
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Re: [Registi] John Ford
Anche di Omero e Shakespeare si diceva la stessa cosa e poi i vari Tarantini sono finiti in note a margine. Lo stesso per Hitchcock quando imperava la moda all'Argento. Personalmente non darei neppure un fotogramma di qualsiasi film di Ford per l'opera intera dell'ex commesso di videoteca che adora Lenzi e western taroccati ovvero quelli all'italiana. Vige ovviamente la massima libertà di opinione e di pensiero ci mancherebbe altro; solo un'avvertenza per favore: glorificate Tatantino quanto volete ma lasciate stare Ford. E' su un altro pianeta. Come Messi rispetto al più arzillo di una squadra di dopolavoristi.areknames78 ha scritto:Questo è campanilismo bello e buono. Uno può preferire un Ford minore a un Tarantino, ci mancherebbe, è sicuramente questione di gusti. Ma in qualsiasi Storia del cinema ( sempre che abbiano valore) Pulp Fiction avrà uno spazio maggiore rispetto alla gran parte dei film di Ford. Ha segnato l'immaginario, di certo cosa non fatta da La croce di fuoco.Cogburn ha scritto:
Rimanendo su Ford, "Bill sei grande!" e "La Croce di Fuoco", seppure non eccelsi rimangono superiori a qualsiasi Tarantino. Ford amava raccontare storie (alla sua maniera, talvolta riuscite, talvolta meno), mentre Tarantino è un mezzo cialtrone interessato a mettere in evidenza violenza e turpiloquio. Ha la tecnica del regista di videoclip che ha visto troppi porno. Poi, ha il sacrosanto diritto di esprimere le sue opinioni. Però, se sono queste, è anche giusto che si becchi degli "insulti".
Sostegno questa posizione, premettendo che reputo Ford molto migliore e più importante di Tarantino, perchè mi sembra comunque eccessivo l'accanimento nei confronti del secondo, che potrà piacere o meno, ma è un regista che ha lasciato un'impronta nel cinema degli ultimi due decenni,
Re: [Registi] John Ford
E' evidente che per Tarantino il cinema nasce con Bava e Leone, da qui credo che nasca il suo giudizio.
Personalmente, ho recentemente visto in dvd "E Dio disse a Caino" di Margheriti e "Sfida infernale" di Ford, e li ritengo due capolavori;
il primo è lavorato tutto sull'effetto: musica, movimenti di macchina, enfatizzazione del momento;
il secondo sorprende per come "butta via" momenti importanti come la morte di Linda Darnell: niente musica, niente primi piani, niente carrellate, ma è efficace lo stesso, perchè la storia e i personaggi hanno fatto quel percorso che ti porta ad essere colpito dal significato nel contesto di quell'avvenimento, non c'è bisogno di altro.
Tarantino fa parte di un'epoca in cui non esiste più linguaggio, i mezzi tecnici del cinema si usano a profusione solo per stupire e dare andrenalina, è in realtà una strategia di mantenimento dell'attenzione dello spettatore che è nata per la televisione e punta non tanto a comunicare ma ad evitare che l'utente cambi canale; per quale motivo questa logica venga travasata nel cinema non lo so e personalmente sono convinto che quello che è stato prodotto dagli anni '80 in poi sarà dimenticato o considerato come testimonianza di un'epoca di declino culturale (e non solo).
Personalmente, ho recentemente visto in dvd "E Dio disse a Caino" di Margheriti e "Sfida infernale" di Ford, e li ritengo due capolavori;
il primo è lavorato tutto sull'effetto: musica, movimenti di macchina, enfatizzazione del momento;
il secondo sorprende per come "butta via" momenti importanti come la morte di Linda Darnell: niente musica, niente primi piani, niente carrellate, ma è efficace lo stesso, perchè la storia e i personaggi hanno fatto quel percorso che ti porta ad essere colpito dal significato nel contesto di quell'avvenimento, non c'è bisogno di altro.
Tarantino fa parte di un'epoca in cui non esiste più linguaggio, i mezzi tecnici del cinema si usano a profusione solo per stupire e dare andrenalina, è in realtà una strategia di mantenimento dell'attenzione dello spettatore che è nata per la televisione e punta non tanto a comunicare ma ad evitare che l'utente cambi canale; per quale motivo questa logica venga travasata nel cinema non lo so e personalmente sono convinto che quello che è stato prodotto dagli anni '80 in poi sarà dimenticato o considerato come testimonianza di un'epoca di declino culturale (e non solo).
Re: [Registi] John Ford
molto interessante la tua opinione che meriterebbe un approfondimento..davvero sono rimasto colpito e debbo dire che questa tua lettura mi ha interessato notevolmente anche se debbo dire che cinema di linguaggio(per così dire) ancora si fa(grazie al cielo)KIRBY ha scritto:.
Tarantino fa parte di un'epoca in cui non esiste più linguaggio, i mezzi tecnici del cinema si usano a profusione solo per stupire e dare andrenalina, è in realtà una strategia di mantenimento dell'attenzione dello spettatore che è nata per la televisione e punta non tanto a comunicare ma ad evitare che l'utente cambi canale; per quale motivo questa logica venga travasata nel cinema non lo so e personalmente sono convinto che quello che è stato prodotto dagli anni '80 in poi sarà dimenticato o considerato come testimonianza di un'epoca di declino culturale (e non solo).
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- edmond dantes
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Re: [Registi] John Ford
Non voglio offendere nessuno e rispetto assolutamente il parere di tutti, ma citare "Sfida infernale"" per un confronto con un film di Antonio Margheriti mi sembra troppo. Nessuno farebbe un confronto tra "Amleto" e uno spettacolo del Bagaglino. Perché questa è la differenza che corre tra Ford e Margheriti. Ripeto, senza offesa. In quasi ogni inquadratura di Ford ci sono poi micromovimenti di macchina: "Sentieri selvaggi" ne è un esempio. Comunque, ognuno ha il diritto di pensare che Margheriti abbia fatto uncapolavoro, io personalmente credo che in tutta la carriera non abbia fatto un solo film decente, ma, è solo una preghiera, non scomodate Ford. Perchè tra poco arrivverà anche Amerigo Anton....KIRBY ha scritto:E' evidente che per Tarantino il cinema nasce con Bava e Leone, da qui credo che nasca il suo giudizio.
Personalmente, ho recentemente visto in dvd "E Dio disse a Caino" di Margheriti e "Sfida infernale" di Ford, e li ritengo due capolavori;
il primo è lavorato tutto sull'effetto: musica, movimenti di macchina, enfatizzazione del momento;
il secondo sorprende per come "butta via" momenti importanti come la morte di Linda Darnell: niente musica, niente primi piani, niente carrellate, ma è efficace lo stesso, perchè la storia e i personaggi hanno fatto quel percorso che ti porta ad essere colpito dal significato nel contesto di quell'avvenimento, non c'è bisogno di altro.
Tarantino fa parte di un'epoca in cui non esiste più linguaggio, i mezzi tecnici del cinema si usano a profusione solo per stupire e dare andrenalina, è in realtà una strategia di mantenimento dell'attenzione dello spettatore che è nata per la televisione e punta non tanto a comunicare ma ad evitare che l'utente cambi canale; per quale motivo questa logica venga travasata nel cinema non lo so e personalmente sono convinto che quello che è stato prodotto dagli anni '80 in poi sarà dimenticato o considerato come testimonianza di un'epoca di declino culturale (e non solo).
Re: [Registi] John Ford
Kirby non mette a confronto i due film, ma li prende semplicemente come esempio di opere girate secondo un linguaggio ben riconoscibile, quello di Margheriti e Ford in questo caso, che sono ovviamente diversissimi tra loro
Re: [Registi] John Ford
nello specifico poi io mi riferivo alla parte che ho quotato che trovo molto interessante
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- areknames78
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Re: [Registi] John Ford
[quote="KIRBY"]E' evidente che per Tarantino il cinema nasce con Bava e Leone, da qui credo che nasca il suo giudizio.
[quote]
Non sono d'accordo su questo o, almeno, non integralmente. Che Tarantino abbia una passione smodata per il cinema che va da Leone in poi, fino ad arrivare a folli b-movies, non significa che non conosca o che non prenda a modello il cinema più classico. Basti pensare ( oltre alla già citata inquadratura fordiana di Kill Bill), come Bastardi senza gloria omaggi svariati film degli anni '40, tra i quali Anche i boia muiono di Fritz Lang.
[quote]
Non sono d'accordo su questo o, almeno, non integralmente. Che Tarantino abbia una passione smodata per il cinema che va da Leone in poi, fino ad arrivare a folli b-movies, non significa che non conosca o che non prenda a modello il cinema più classico. Basti pensare ( oltre alla già citata inquadratura fordiana di Kill Bill), come Bastardi senza gloria omaggi svariati film degli anni '40, tra i quali Anche i boia muiono di Fritz Lang.
- edmond dantes
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Re: [Registi] John Ford
Hai ragione lo specifico è interessante. Mio modesto parere è che più di assenza di linguaggio siamo di fronte a più tipologie di fare cinema: 1) il metalinguaggio che incrocia la modernità, o quella che è supposta tale, con il citazionismo di una classicità, almeno per me, mal compresa e assimilata (e lo stile di Tarantino contestato, per esempio, da Cronenberg che con "History of violence" firma, per me, un gran "libello" antitarantiniano). E, dunque, in una dimensione simile si tende a confondere i confini tra il trash e l'elaborazione personale. Una deriva di questa dimensione è , per esempio, l'autorialismo a tutti i costi, tipico dell'indipendentismo americano, dove socialità, psicanalisi, motivazioni psoicologiche diventano la base del racconto, schiacciando a pure funzioni personaggi e contesto e omologando la forma (linguaggio) secondo la metrica della noia e di un'ideologia da "metodo" di regia invece che di recitazione; 2) da "Guerre stellari " in poi c'è un valore aggiunto adrenalico che punta sulla truccheria del laboratorio e sulla grafica del fumetto, con una spruzzata di estica da spot e da videoclip. Era, forse, alle origini, negli ultimi 20 anni del Novecento, in piena grande crisi del cinema come fattore commerciale, un tentativo di dire allo spettatore : questo spettacolo lo puoi vedere solo in sala, sul televisore di casa non riusciresti a cogliere la differenza. Dunque, come per la tv, l'importante è l'apparire più che l'essere; 3) come deriva italiana gli stilemi inermi e fatui della fiction televisiva. Infine: non so se pi può parlare di assenza di linguaggio ma piuttosto di un linguaggio estremamente confuso e ambiguo come se Verne volesse scrivere i suoi romanzi con lo stile di Joyce e viceversa. Ma i linguaggi artisti, la pittura per esempio, sono in continua trasformazione. Dopo la bufera forse tornerà un sorprendente arcobaleno. Ovviamente, questa è solo una mia personale considerazione sullo stato attuale del cinema. E come tale va presa. Ciaoooluctul ha scritto:nello specifico poi io mi riferivo alla parte che ho quotato che trovo molto interessante
Re: [Registi] John Ford
Io individuo il cinema moderno come "strategia" piuttosto che come "linguaggio" per un motivo molto semplice, direi meccanico, nell'uso dei mezzi registici;
facciamo l'esempio del movimento di macchina da presa: in un film degli anni 30 è usato con parsimonia e il suo scopo è quello di dare una scossa allo spettatore per sottolineare quello che sta succedendo nella scena;
l'effetto si produce perchè l'accellerazione data dal movimento di macchina è contrappostao alla relativa "staticità" delle scene precedenti e del film nel suo complesso;
si tratta di una regia (per parlare semplice) "quadrata" e regolare in cui movimenti di macchina, primi piani e inquadrature insolite rappresentano una trasgressione e in quanto tale generano un effetto sullo spettatore, l'uso di questi effetti è quello che io intendo quando dico "linguaggio cinematografico".
Nel cinema di oggi, come nel (non)linguaggio televisivo, la regolarità e la "quadratezza" non esistono più, il movimento di macchina non è più percepito come "trasgressione" e non rappresenta più per lo spettatore quel "segnale" che qualcosa di importante sta accadendo (lo stesso dicasi per primi piani e inquadrature insolite);
in realtà si cerca di creare una successione rapida di movimenti di cinepresa, primi piani, montaggio rapido che non hanno "significato" in sè ma creano una specie di traino per risucchiare l'attenzione dello spettatore, il che è però cosa diversa dal comunicare.
Mio nipote adolescente mi dice che per lui i film vecchi sono "lenti", in realtà sappiamo che il ritmo narrativo di un Ford o Lang è più spedito di quello dei vari Tarantino (penso che un film che Quentin fa durare due ore Ford lo farebbe di 90 minuti) , quel che intende mio nipote è che sente la mancanza di quell' imput continuato di effetti che fa presa sulla sua attenzione; ormai non è più in grado di capire qualcosa che è strutturato come un linguaggio e che ha varie fasi e che va seguito e compreso nella sua interezza.
Mi è sempre piaciuto (nel film "il bruto e la bella") la risposta che dà l'anziano regista al produttore (Kirk Douglas) che lo rimprovera di non aver tirato fuori il massimo da una scena: "ma questa non era una scena madre, una scena madre va preparata con calma per tutto il corso del film; non si può fare un film tutto di scene madri, sarebbe come una collana solo di perle senza il filo a tenerle assieme;
nessun regista degno di questo nome farebbe un film così, non io, se vuole può girarlo da solo, ma ci vuole umiltà per fare un film, lei ce l'ha?"(citato a memoria...)
Ecco forse a Tarantino manca quest'umiltà.
Quella su Ford non è tra l'altro una affermazione coraggiosa perchè va a colpire qualcosa considerato dai più obsoleto, ben diverso se avesse detto la stessa cosa di Leone ,Coppola o Spielberg...diciamo che ha portato a casa una dichiarazione ad effetto rischiando poco.
Non nego tra l'altro che lui rappresenta bene la modernità, io in effetti contesto quest'ultima più che lui e le sue opere.
In quanto al film di Margheriti fa parte di un cinema che ancora apprezzo anche se diverso dal cinema classico che preferisco.
Scusate la lunghezza del messaggio, spero di essermi spiegato bene!
facciamo l'esempio del movimento di macchina da presa: in un film degli anni 30 è usato con parsimonia e il suo scopo è quello di dare una scossa allo spettatore per sottolineare quello che sta succedendo nella scena;
l'effetto si produce perchè l'accellerazione data dal movimento di macchina è contrappostao alla relativa "staticità" delle scene precedenti e del film nel suo complesso;
si tratta di una regia (per parlare semplice) "quadrata" e regolare in cui movimenti di macchina, primi piani e inquadrature insolite rappresentano una trasgressione e in quanto tale generano un effetto sullo spettatore, l'uso di questi effetti è quello che io intendo quando dico "linguaggio cinematografico".
Nel cinema di oggi, come nel (non)linguaggio televisivo, la regolarità e la "quadratezza" non esistono più, il movimento di macchina non è più percepito come "trasgressione" e non rappresenta più per lo spettatore quel "segnale" che qualcosa di importante sta accadendo (lo stesso dicasi per primi piani e inquadrature insolite);
in realtà si cerca di creare una successione rapida di movimenti di cinepresa, primi piani, montaggio rapido che non hanno "significato" in sè ma creano una specie di traino per risucchiare l'attenzione dello spettatore, il che è però cosa diversa dal comunicare.
Mio nipote adolescente mi dice che per lui i film vecchi sono "lenti", in realtà sappiamo che il ritmo narrativo di un Ford o Lang è più spedito di quello dei vari Tarantino (penso che un film che Quentin fa durare due ore Ford lo farebbe di 90 minuti) , quel che intende mio nipote è che sente la mancanza di quell' imput continuato di effetti che fa presa sulla sua attenzione; ormai non è più in grado di capire qualcosa che è strutturato come un linguaggio e che ha varie fasi e che va seguito e compreso nella sua interezza.
Mi è sempre piaciuto (nel film "il bruto e la bella") la risposta che dà l'anziano regista al produttore (Kirk Douglas) che lo rimprovera di non aver tirato fuori il massimo da una scena: "ma questa non era una scena madre, una scena madre va preparata con calma per tutto il corso del film; non si può fare un film tutto di scene madri, sarebbe come una collana solo di perle senza il filo a tenerle assieme;
nessun regista degno di questo nome farebbe un film così, non io, se vuole può girarlo da solo, ma ci vuole umiltà per fare un film, lei ce l'ha?"(citato a memoria...)
Ecco forse a Tarantino manca quest'umiltà.
Quella su Ford non è tra l'altro una affermazione coraggiosa perchè va a colpire qualcosa considerato dai più obsoleto, ben diverso se avesse detto la stessa cosa di Leone ,Coppola o Spielberg...diciamo che ha portato a casa una dichiarazione ad effetto rischiando poco.
Non nego tra l'altro che lui rappresenta bene la modernità, io in effetti contesto quest'ultima più che lui e le sue opere.
In quanto al film di Margheriti fa parte di un cinema che ancora apprezzo anche se diverso dal cinema classico che preferisco.
Scusate la lunghezza del messaggio, spero di essermi spiegato bene!