Blade Runner 2049

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Zioruggi
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Blade Runner 2049

Messaggio da Zioruggi »

Sono uno di quelli che non sentiva minimamente il bisogno di un nuovo Blade Runner (che considero "IL FILM"). Anzi, al contrario penso che le mere operazioni commerciali (perchè di questo si tratta) per sfruttare il traino di un titolo cult per portare la gente al cinema magari funzionano sul piano degli incassi, ma non su quello prettamente filmico.
Un film come Blade Runner è stato un elemento fondante nella storia del cinema di fantascienza, ha portato un modo nuovo di fare un certo tipo di film, e lo ha fatto tramite una pellicola riuscitissima sotto una molteplicità di aspetti, dalle idee visionarie alla sceneggiatura al cast ad un certo modo di usare gli effetti speciali alla felice regia (ahimè). Pensare di fare un sequel riuscendo a rifare tutto ciò è assolutamente velleitario.

Date tutte queste premesse (e dopo il recente shock del "revumping" di Guerre Stellari) sono andato al cinema (e ci sono andato, non me lo sarei perso per niente al mondo) con tutti gli scetticismi del caso.
Forse proprio per questo, perchè non mi aspettavo niente di buono, il film non mi ha deluso.
Mi è piaciuto il "rispetto" per il modello d'origine tramite il richiamo al sound, al tipo di immagini, alle atmosfere. Ho trovato comunque che lo sviluppo della storia "trent'anni dopo" sia interessante, ci sono delle buone idee, e delle ottime scene qua e là.
Sono arrivato all'intervallo piacevolmente sorpreso: primo tempo promosso (con riserva).
Purtroppo nel secondo tempo ci sono a mio avviso delle cadute di tono, sia dal punto di vista narrativo che registico.Ci sono personaggi e situazioni non riusciti. Ci sono incongruenze di trama, e cose lasciate in sospeso (che lasciano, ahimè, la porta aperta ad eventuali ulteriori sequel); c'è un'eccessiva lunghezza, e manca un po' l'empatia (e anche l'antipatia, per i cattivi) con i personaggi principali.

Alla fine confermo in toto che avrei fatto volentieri a meno di questo nuovo capitolo (messaggio subliminale per Ridley Scott: ma qualche nuova idea ogni tanto? Finite tutte nei primi tre film della tua carriera?), ma anche dico che questo film non è per niente male, e l'ho apprezzato di più di svariate ca*ate pazzesche che ho visto di recente (uno per tutti? La Mummia con Cruise).
A prescindere dai vari preconcetti del caso, è uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni.
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leone510
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da leone510 »

Sono andato a vederlo ieri sera, voglio fare una premessa:

Appena venni a sapere che ci sarebbe stato un sequel mi si ingarbugliò lo stomaco, insomma mi trovavo a combattere l'idea che uno dei miei film preferiti in assoluto avrebbe avuto un seguito dopo 35 anni, girato oggi chissà in che modo e con quale storia, nell'epoca dei supereroi e della tecnologia a tavoletta e idee zero!

Detto questo ero troppo curioso cmq e non lo avrei perso per nulla al mondo, nei mesi tra l'annuncio e l'uscita del film è circolato il trailer che ha fatto la sua bella figura, ed avrà incuriosito anche i più scettici secondo me!

Non voglio dilungarmi più di tanto e vorrei esporre semplicemente il mio giudizio:

Il film visivamente è splendido, ha una fotografia e un ambientazione da antologia, riesce a mantenere quel clima particolare che caratterizzava l'originale, non sfigurando assolutamente!
Stesso discorso per quanto riguarda il sonoro, le musiche e gli effetti speciali, straordinari!
Ora la questione più importante, a parte le cose tecniche, era la storia e i personaggi:

La storia non fa una grinza secondo me, è ben articolata e messa in scena, miglior seguito non poteva esserci, è pieno di risposte e nulla è buttato li a caso o lasciato in sospeso, il cerchio si chiude perfettamente!
Il cast a mio parere è stato accuratamente scelto alla perfezione, tutti i personaggi svolgono un lavoro eccellente, non una sbavatura, difficile dire chi è meglio riuscito di altri, Harrison Ford fa sempre scena, anche invecchiato attira su di se tutta l'attenzione ogni volta che è inquadrato!
Ryan Gosling è straordinario, esegue in maniera impeccabile il suo ruolo!

Il film è abbastanza lungo, ma le 2 ore e 40 circa di pellicola scorrono senza problemi, fila liscio come l'olio, non ci sono scene troppo lunghe o eccessive, le scene d'azione e il resto si sono presi il tempo che ci voleva, e tutto a dare credito alle eccellenti recitazioni da parte del cast!

Chi non lo ha ancora visto lo faccia, non se ne pentirà! :-21
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graant71
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da graant71 »

Anche io detesto rifacimenti, sequel, prequel, di film cult. Specialmente quando vengono girati a distanza di tanto tempo, perché di solito il risultato è disastroso, ....basti pensare a Guerre Stellari!
Tuttavia ero curioso di vedere questo film, dopo tutte le precisazioni del regista e la partecipazione di Scott. E sono felice di averlo fatto, perché mi è piaciuto molto. Ha il giusto ritmo, non fa il verso all'originale pur riprendendone temi e situazioni, ma in modo intelligente. Una perla rara. Da vedere.
Ikebana
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da Ikebana »

Io non sono andato, perchè sono troppo affezionato all'originale, ma adesso mi pento.
marcop76
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da marcop76 »

Se sei affezionato all'originale ti assicuro che ti saresti pentito se fossi andato a vederlo. Questo sequel non e' un brutto film e tecnicamente e' fatto molto bene, ma all'originale non gli allaccia neanche le scarpe.
zasor56
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da zasor56 »

Immagine

Buon ultimo, sono arrivato anch’io a vedere questo film.

Premessa: io non sono mai stato pregiudizialmente contrario a sequel di film “cult” o meno, perché per me ogni film può avere la propria dignità; allo stesso tempo, non guardo mai un sequel aspettandomi di provare le stesse emozioni che mi ha dato quello precedente, o di ritrovare in esso la stessa forza del titolo originario, perché so bene che questo è impossibile per tutta una serie di motivi che sarebbe troppo lungo spiegare qui.
Detto questo, dopo le grandi emozioni ricevute da “Blade Runner” del 1982, il giorno dopo ho guardato con la massima serenità questo sequel che, venendo 35 anni dopo, doveva necessariamente essere molto diverso dal primo. E, infatti, per molti aspetti lo è.

Dico subito che a me è piaciuto molto. La storia mi è parsa complessivamente ben strutturata, e quasi tutti i personaggi mi son sembrati credibili, se pure all’interno della famosa “sospensione dell’incredulità” di cui si è parlato nel post dedicato al film titolare.

Mi ha colpito la nota quasi filosofica che è presente in questo titolo (il significato di ciò che vuol dire essere umani), insieme ai diversi momenti “distesi” inframezzati con le scene d’azione: la cinepresa si prende il suo tempo nell’inquadrare tanti movimenti di Joe mentre si muove tra pensieri personali in mezzo a scenari “altri”; se da una parte questo rallenta un po’ l’azione, dall’altra aggiunge spessore al tutto, anche se non sono proprio convinto che Ryan Gosling abbia dato il massimo in termini di espressività facciale.

Interessante la figura di Joi, prima donna/amante/compagna ideale che conclude la sua esistenza dicendo “ti amo” e poi ologramma nudo pubblicitario per le strade.

Di Richard Harrison non so che dire: se da una parte la sua presenza era indispensabile per garantire un senso di continuità tra una storia e l’altra, dall’altra il suo personaggio non mi ha fatto una grande impressione.

Sul versante negativo, mi è sembrato che al film sia mancato un vero “malvagio” in grado di catalizzare totalmente l’attenzione quando entra in scena, il “villain” che ti soggioga con la sua malvagità sopra le righe. Intendiamoci, creare un cattivo di dimensioni epiche è difficilissimo, ma Neander Wallace risulta davvero molto debole come motore pulsante in grado di scatenare forti emozioni nello spettatore. Per come l’ho capita io, la sua figura è stata modellata sul titanico Satana di John Milton, e non a caso Wallace nella sua entrata in scena parla di angeli e poi pronuncia un verso tratto proprio da “Paradiso perduto” quando Satana si rivolge agli altri angeli caduti, al suo risveglio all’Inferno subito dopo la cacciata dai Cieli (“è questa la sede che dobbiamo cambiare per il Paradiso”? anche se nel film è usata come affermazione).

Non è questo però l’unico riferimento letterario presente nel film: la figura della dottoressa Ana Stelline, la responsabile della creazione dei ricordi degli androidi che immagina la vita che non può vivere creando ricordi da innestare nei replicanti, ricorda da vicino la “Signora di Shalott” di Tennyson, la donna che vive prigioniera del suo destino in una torre sull'isola di Shalott, condannata a guardare il mondo esterno solo attraverso uno specchio, e che tesse ciò che vede su una tela senza mai poterlo vivere direttamente.

E ancora, come non notare che il perfido braccio destro di Wallace si chiama proprio Luv, come uno dei Ministeri presenti nel romanzo distopico per eccellenza, quel “1984” di George Orwell? (“Miniluv” è il nome in “newspeak” del “Ministry of Love” dopo il passaggio dall’inglese alla “neolingua” nel 2050 così come indicato nel romanzo); come descritto da Orwell, il “Ministero dell’Amore” è quello dove si torturano i dissidenti, e anche qui il personaggio di Luv – lungi dal portare amore - è la perfida androide che uccide senza pietà chiunque non si adegui al controllo totalitario imposto dal suo padrone.

La fotografia del film è strepitosa, e gli scenari sono spesso splendidi: la scena inziale con l’albero morto immerso nel bianco è da antologia, come lo è del resto la straordinaria scenografia realizzata per la Las Vegas post-atomica. Autentica goduria visiva di altissimo livello. E meravigliosa è anche la scena finale in cui Joe si adagia sulla candida neve e la guarda cadere, aspettando la fine, rivolgendo il suo sguardo in alto nella certezza che la sua esistenza non è stata “inutile” e priva di umanità per come invece era stata inizialmente progettata. Momento di pura catarsi, che conclude più che dignitosamente il sequel di un film – quello del 1982 - che comunque non sarebbe mai stato possibile eguagliare e rimarrà per sempre unico. Bene, dunque, che questo BR 2049 abbia cercato altre strade, senza scimmiottarlo.

Il Blu-ray 4K è tecnicamente strepitoso, anche se la visione su un “semplice” 55 pollici – se pure di ottima qualità come il Sony Oled – non consente di godere appieno delle meraviglie che uno schermo più grande sicuramente offrirebbe.

Mi vengono in mente diverse altre cose (musiche, scene, simboli, lingua) ma credo di aver già abbondantemente superato tutti i limiti di quello che doveva essere un semplice commento. Complimenti a chi è riuscito a leggere sino in fondo.

P.S. Il finale è stato lasciato aperto: chissà, magari tra qualche anno, potrebbe esserci una nuova storia. A me non dispiacerebbe... :plauso
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Zioruggi
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da Zioruggi »

Zasor56, la tua capacità di cogliere riferimenti letterali mi lascia a bocca aperta e mi fa sentire piccolo.
Conosco il Paradiso Perduto di Milton e Tennyson come reminiscenze degli studi liceali, ma di certo non li ho mai letti e non saprei utilizzarli come riferimenti culturali del mio bagaglio.
Ho letto 1984 di Orwell nel... 1984!! Quindi non posso certo cogliere dei riferimenti testuali perchè non ricordo i nomi dei personaggi.
Da come parli si capisce di una persona che sa spaziare nella cultura su ampi orizzonti, e di questo ti faccio i miei complimenti. Apprezzo molto anche il modo in cui sai porre i tuoi riferimenti, perchè non hanno nulla di saccente.
Mi piace la lettura che hai fatto del film, anche laddove magari non sono pienamente d'accordo.
Su questo forum ci sono interlocutori con cui talora si riesce ad aprire un confronto di opinioni interessante e costruttivo, e questo mi permette di continuare a frequentarlo con interesse, anche a discapito delle volte in cui ho assistito a confronti meno edificanti che magari fanno passare la voglia.
Parlando del film:
su Ryan Gosling concordo sui limiti della sua mimica facciale, ho visto questo attore in altri film e mi sembra che sia piuttosto statuario nelle espressioni in generale, è una sua caratteristica. Questo non me lo fa apprezzare più di tanto in generale, anche so lo ritengo comunque un buon attore, che usa altri elementi (la fisicità, il movimento del corpo, i tempi) per dare forza alle sue interpretazioni, più che la maschera facciale.
Ripenso ad altri attori che hanno saputo (o sanno) usare a piacimento l'uso della maschera facciale (penso ad esempio a Paul Newman nel western Hombre, dove usa una recitazione misurata e sotto le righe e una espressione monofacciale perchè questo richiedeva il personaggio, ma in tutta la sua carriera ha saputo usare criteri recitativi molto espressivi in stile "actor studio"). Ma ci sono anche attori immensi che non erano troppo espressivi col viso. Uno per tutti: John Wayne, che però era considerato uno dei più grandi dai registi con cui ha lavorato, in virtù della sua capacità di stare in scena, di ricevere e porgere le battute, nella capacità di usare il corpo e i tempi del cinema. Quindi Alleluja Ryan Gosling, poteva andare peggio con altri.
Talora la presenza scenica è più importante della capacità recitativa. Vedi in questo film il personaggio Sapper Morton di Dave Bautista: non è certo un attore da Oscar, resta in scena pochi minuti, ma la sua presenza "occupa" il film in modo importante.

Riguardo alla fine del film, io più che aperta la trovo "interrotta": vi sono vari aspetti appena introdotti e nulla più (che non cito per evitare spoiler), che fanno pensare che nella mente di chi lo ha prodotto questo poteva essere un "primo film", non un "ultimo film". Finora non ho sentito parlare di un "Blade Runnner 3", e la cosa mi fa stare sereno. Vedremo.
Ultima modifica di Zioruggi il lunedì 22 febbraio 2021, 17:55, modificato 1 volta in totale.
zasor56
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da zasor56 »

Zioruggi ha scritto: lunedì 15 febbraio 2021, 12:40 Zasor56, la tua capacità di cogliere riferimenti letterali mi lascia a bocca aperta e mi fa sentire piccolo.
Conosco il Paradiso Perduto di Milton e Tennyson come reminiscenze degli studi liceali, ma di certo non li ho mai letti e non saprei utilizzarli come riferimenti culturali del mio bagaglio.
Ho letto 1984 di Orwell nel... 1984!! Quindi non posso certo cogliere dei riferimenti testuali perchè non ricordo i nomi dei personaggi.
Grazie per le belle parole. Temo però che in questo caso l’ottimismo prevalga sulla realtà: diciamo che da appassionato frequentatore della letteratura di lingua inglese, qualche cosa ogni tanto riesco a coglierla anch’io.
Zioruggi ha scritto: lunedì 15 febbraio 2021, 12:40 Mi piace la lettura che hai fatto del film, anche laddove magari non sono pienamente d'accordo.
Beh, ovvio che ognuno di noi abbia delle opinioni diverse su tante cose, specialmente nel caso di film per certi aspetti “complessi” come questo.
Zioruggi ha scritto: lunedì 15 febbraio 2021, 12:40 Finora non ho sentito parlare di un "Blade Runnner 3", e la cosa mi fa stare sereno. Vedremo.
Ti dirò che a me, invece, un nuovo capitolo, tra un po’ di tempo, non dispiacerebbe. Questo “BR 2049”, che i cultori del film originale osteggiavano, poi alla fine è piaciuto anche a molti di loro, se pure prendendo le distanze da quello del 1982 che è e resterà sempre unico. :-21
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Re: Blade Runner 2049

Messaggio da Zioruggi »

Trainato dalle recenti visoni di zasor56 e dai suoi commenti, e complice una forzata quarantena covid che mi ha tenuto a casa per più di due settimane, mi sono rivisto in sequenza Blade Runner (nella edizione "definitiva" di Scott) e Blade Runnner 2049.
Per quanto riguarda il primo (unico e inimitabile), per variare la visione rispetto alle n- precedenti, l'ho visto in lingua originale con i sottotitoli in inglese, impresa per me ardua perchè io già parlo male l'italiano, figuriamoci l'inglese... ma c e l'ho fatta, pur con qualche difficoltà, e mi è piaciuto sentire la voci e le intonazioni originali degli attori.
Diversamente, ho provato a vedere Blade Runnner 2049 in lingua originale, ma dopo 20 minuti sono tornato alla versione doppiata: non conosco abbastanza il film, mi perdevo, cosa che invece non mi è successa con il primo, che conosco quasi a memoria.

Beh, che dire (oltre a quanto già mille volte detto e scritto): Blade Runnner dopo 40 anni non mi ha ancora annoiato, l'ho rivisto con interesse e passione, e sono ancora riuscito ad emozionarmi in alcune scene, tra cui naturalmente il combattimento con il replicante e il monologo immaginifico e straziante finale.
Blade Runnner 2049, rispetto a come lo ricordavo, mi ha un po' deluso in alcuni aspetti, e mi si è rivalutato in altri.
Ma il giudizio finale sui due film è confermato: Balde Runnner di Ridley Scott è una felice esperienza filmica, un lavoro che ha in se una combinazione di elementi che lo hanno giustamente portato nell'olimpo del mito cinematografico. Il secondo è un buon film, ma che risulta anodino, freddo, poco emozionante.
Una cosa che ho osservato nel confronto tra i due film è che il primo ha il prezioso dono della sintesi: sono bastate meno di due ore a Ridley Scott per raccontare tutto quello che c'era da dire ( e non erano pochi gli aspetti da sviluppare). Il secondo film dura quasi tre ore, ed alcuni temi sono solo introdotti, non dico conclusi ma neanche sviluppati. Questo a mio parere può significare che il primo è stato un lavoro ispirato, mentre il secondo, costruito.
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