Che film avete visto ieri?

[Zioruggi]

"Blonde" (2022) di Andrew Dominik

Ci ho messo due serate per vedere questo lunghissimo film (su piattaforma Netflix) sulla vita di Marilyn Monroe.
Film di una lentezza devastante, e di una bruttezza unica. E anche piuttosto disturbante, ma in un modo deviato, non costruttivo a mio avviso come alle volte i film devono essere.
Infarcito di scelte "autoriali", passaggi dal colore al bianco e nero, inquadrature sghembe, arditezze (?) tecniche, uso di camere a mano controsoggettive (tipo selfie) ecc., il film non centra l'obiettivo né dal punto di vista stilistico né da quello dei contenuti.
L'immagine di Marilyn è distorta da una chiara volontà di mostrare un'anima candida vittima di un sessimo atroce che l'ha permeata creando un vero sdoppiamento di personalità: Norma Jeane e Marilyn sono due persone in una (tipo Venom...) in cui il duo si perde fino alla devastazione mentale.
Ho letto qualcosa sulla biografia di Marilyn, credo sia stata una persona fortemente tormentata, e insicura oltre ogni dire, ma l'immagine che ne viene data nel film vuole essere a tinte forti, ma in realtà risulta opaca, fumosa, e le stesse vicende biografiche scelte (cosa inserire, cosa no) seguono una via programmatica che distorce il personaggio.

Regia e sceneggiatura bocciate decisamente.

Ana de Armas si butta anima e corpo nel progetto, ce la mette tutta, si mette in gioco totalmente, si immerge nel personaggio con ammirevole dedizione, secondo "il metodo", come faceva o cercava di fare Marilyn, è brava, indubbiamente, non so quante sarebbero riuscite a fare altrettanto. Ma una cosa percepivo vedendo il film: non stai vendendo Marilyn, stai vedendo una che fa Marilyn. Come attrice la de Armas mi piace, perchè finora è riuscita a non rimanere preda della propria bellezza, si cimenta in diverse aree di azione anche dove non è l'aspetto fisico a fare da filo conduttore (vedi Cena con delitto). Qua si è voluta cimentare in qualcosa di grosso. L'impresa era ardua, e Ana, ripeto, è brava. Ma non ne esce vittoriosa.
Gli altri attori, anche bravi (L'Adrien Brody di Artur Miller non è certo l'ultimo arrivato) alla fine sono quasi comparse, non come tempo sulla scena ma come personaggi sullo sfondo, come layers temporanei che scandiscono il tempo della devastazione mentale di una donna sempre più a pezzi, incapace di essere Norma, ovvero se stessa, ma prigioniera di Marilyn, maschera che si è creata e dietro cui si nasconde ma che la soffoca.

Tutti i film meritano di essere visti, specie da un appassionato, ma se devo dare un consiglio, data anche la durata, consiglierei di investire meglio le quasi tre ore necessarie per l'impresa.

[Polllo78]

"Il bidone" di Federico Fellini del 1955 un film che sembra iniziare come una commedia all'italiana classica ma che ben presto si trasforma in dramma.

[mark-bluray]

Mi sono deciso a vedere "The Departed", Scorsese dirige con la solita maestria un superbo cast per un film non banale, e che offre diversi colpi di scena nel finale.
Uno dei più riusciti thriller-polizieschi di sempre.

[mark-bluray]

L'ennesima trasposizione cinematografica di "Pinocchio" prodotta dalla Disney e diretta da Robert Zemeckis e con Tom Hanks in versione Geppetto è riuscita solo in parte; tanta Cgi e poco sentimento.

[Polllo78]

"Quel lungo venerdì santo" del 1980 con Bob Hoskins ed Helen Mirren diretto da John Mackenzie. Grande film, inglese, di tipo gangster/noir che non conoscevo ma di grande impatto e costellata da una grande interpretazione di Bob Hoskins nei panni di un boss della malavita londinese con grossi progetti in cantiere. Da notare la presenza (seppur minima ma "decisiva") di un giovane Pierce Brosnan pre 007. Bella colonna sonora di Francis Monkman.

[mark-bluray]

"Elvis".
Biopic su Elvis non propriamente del tutto riuscito.
Bravo Austin Butler nel ruolo del re del rock n roll,Tom Hanks nella parte più odiosa della sua carriera quello del manager-sanguisuga di Presley; convince poco fin dall'inizio la regia di Luhrmann e le cose non migliorano per tutta la durata del film.

[mark-bluray]

Discreto "Black Panther-Wakanda Forever"; certo il primo precedente Black Panther rimane decisamente migliore; questo sequel è dignitoso: non fà pesare le quasi 3 ore di durata ed visivamente è spettacolare.

[mark-bluray]

Ho visto per la prima volta il classicone natalizio: "Il miracolo della 34ª strada" quello originale del 1947; un bel film che ti fa stare bene.

[SonnyCrockett]

Glass onion , ottimo giallo anche se non come il primo. Attendo già il terzo.
Pinocchio di Guillermo. Spero vinca degli Oscar, gran bel film , ottima sua visione . Mi son commosso.
Eldorado : classicone western con Wayne, Mitchum e James Caan. Per chi amante del.fumetto Tex, è un film stupendo e immancabile .

[Zioruggi]

Eldorado : classicone western con Wayne, Mitchum e James Caan. Per chi amante del.fumetto Tex, è un film stupendo e immancabile .

Più che per chi è amante del fumetto Tex, direi per gli amanti del western. E di Howard Hawks.
Per carità, Tex Willer è un classico del fumetto in Italia e ha nutrito la mia infanzia di passioni eroiche, ma qui stiamo parlando di un caposaldo della storia del fil western. Per quanto sia in tutto una autocitazione dello stesso Hawks che ha rifatto Un dollaro d'onore invertendo il ruolo di John Wayne e del suo partner (lì Dean Martin, qui Robert Mitchum). Ma siamo nel territorio del mito, occhio a non deragliare!

[SonnyCrockett]

No, intendevo che per.me che sono un grande fan anche di Tex , questi film sono assolutamente da vedere. Già lo sono in generale.

[mark-bluray]

"Non ti presento i miei".
Insolita e gradevola commedia natalizia, con Kristen Stewart che è una gioia per gli occhi.

[mark-bluray]

Un onesto giallo "Glass Onion-Knives out", anche se non all'altezza del primo precedente "Cena con delitto" che era un autentico gioiello.

[leone510]

Verissimo, bel film ma il primo è superiore!

[Bunkerdost]

Knives Out lo avevo adorato...questo Glass Onion è carino ma non mi ha detto chissà che:)

[Zioruggi]

Un grande amore (Leo Mc Carey, 1939)
Un amore splendido (Leo Mc Carey, 1957)

Mi è capitato di rivedere il film Un Amore Splendido del 1957, con Cary Grant e Deborah Kerr, e per pura curiosità cinefila mi sono, a seguire, rivisto Un Grande Amore, che è lo stesso film girato quasi vent'anni prima dallo stesso regista Mc Carey con altri attori (un'operazione simile a quella di Capra con Signora per un Giorno e Angeli con la pistola).

Quale delle due edizioni vince?
Beh, iniziamo col dire che siamo nel territorio del mito: due film che sono al vertice della stirpe dei "romanticoni", una storia talmente romantica e struggente da essere stata oggetto di una nuova messa in scena negli anni 90 con Warren Beatty e Annette Bening, e di una aperta citazione nell'Insonnia d'amore di Nora Ephron nello stesso periodo.
Al di là della storia lagrimevole, che può appassionare o risultare stucchevole, di certo le due edizioni di Mc Carey vincono a mani basse per stile e qualità della messa in scena. Ma tra le due edizioni dello stesso Mc Carey chi la spunta?

A farlo diventare un classico della commedia romantico-sentimentale è stata l'edizione del 1957, realizzata a colori, ma la versione in bianco e nero del 1939, più asciutta ( infatti dura quasi mezz'ora di meno), a mio avviso è meglio girata.
Il confronto a distanza ravvicinata mi ha fatto apprezzare di più le scelte registiche del 1939 (anche se alcune scene tra le due edizioni sono pressochè identiche, compresi i dialoghi), e la qualità del bianco e nero secondo me vince sulle immagini da cartolina del technicolor.
Ma, pur avvalendosi la prima versione di due attori di calibro ed in parte (Charles Boyer ed Irene Dunne), la presenza magnetica e carismatica di Cary Grant, ben coadiuvato da una Deborah Kerr (che, al contrario della Dunne, supporta meglio le parti drammatiche rispetto ai toni di commedia della prima parte) fa vincere sul filo di lana il secondo film: il ruolo sembra disegnato su misura per le caratteristiche di Grant, che sa rendere meglio di Boyer le sfumature, gli imbarazzi, e fa diventare più credibile la "conversione" dell'impenitente playboy al grande amore.

Comunque due bei film, ben scritti (specie la prima parte, quella dell'incontro, delle schermaglie, della reciproca scoperta) e ben recitati. Insomma, due classici.

[Zioruggi]

Avatar - la via dell'acqua
(J. Cameron, 2022)

Non andavo al cinema da quasi un anno, lo confesso.
Sono andato con mia moglie a vedere questo film con relativa curiosità: è una di quelle uscite che, anche affetto da dubbi, ho voluto comunque non perdere.

3 ore e un quarto di grande spettacolo, trama avventurosa, personaggi incisivi, adulti eroici, adolescenti indisciplinati, cattivi che risorgono dal passato, sentimenti da buoni a buonissimi, strane creature piene di saggezza, lotte e battaglie a non finire, addirittura una autocitazione di Cameron dal suo Titanic...insomma, ce n'è da vendere.
Il problema è che è tutto scontato, tutto già visto, tutto già rivisto.
E' in tutto e per tutto un Avatar 2.
La realizzazione scenica è stupefacente, un mondo creato e costruito in digitale da stropicciarsi gli occhi, un 3D (l'ho visto in 3D) profondo e coinvolgente.
Insomma, dal punto di vista tecnico qualcosa di eccelso, ed un piacere per gli occhi.
Ma alla fine della fiera un po' di noia di fondo. E purtroppo la strada aperta per un terzo capitolo.

Cameron è un grande mettitore in scena (si dice così?), uno che sa maneggiare la macchina cinema in modo grandioso.
Ha la fantasia per costruire un universo e fartici immergere.
Ma le idee?
Sarà pure un blockbuster, ma da un film spero in qualcosa di più.
Personalmente vado al cinema a vedere un film, sperando che sia ben scritto, interessante, abbia qualcosa da dire, e che sia sostenuto da una macchina produttiva all'altezza, e da effetti scenici funzionali al film.
Invece qui, come già era stato per il primo Avatar, vai a vedere una messa in scena, che ti rapisce, ti stupisce. Supportata da un film convenzionale. Il film che c'è sotto è solo il supporto agli effetti visivi, e non il viceversa. E con la differenza che lo stupore del primo Avatar qui è solo replicato, magari a scala maggiore...ma è un rifare il già fatto, un rivedere il già visto.

Alla fine: bello, sì, come si può dire il contrario?
Per quanto...

[darkglobe]

Rumore bianco (Noah Baumbach, 2022)
Una delle cose migliori viste in questi ultimi anni, tratto dall'omologo romanzo di DeLillo. Se qualcuno dispone di Netflix non se lo perda.
La mia recensione completa la trovate su filmtv.it

[mark-bluray]

Ho rivisto il cartone di "Robin Hood" della Disney, sempre divertente.

[mark-bluray]

Film molto duro e crudo "The Revenant"; un monumentale DiCaprio interpreta in un odissea vera e propria un uomo in lotta per la sopravvivenza contro una natura selvaggia (splendidi i vari paesaggi) e in cerca di vendetta contro chi gli ha ucciso il figlio.

[mark-bluray]

Ho rivisto il cartone animato "La carica dei 101", sempre carino.

[Zioruggi]

Intrigo a Berlino (2006) Steven Soderbergh

Ho rivisto ieri il dvd di questo film del 2006 di Steven Soderbergh con George Clooney e Cate Blanchette.
Il film racconta una complicata storia di spionaggio nella Berlino dell'immediato dopoguerra, all'epoca della conferenza di pace di Potsdam, dove convivono a denti stretti i tedeschi sconfitti, e i vincitori americani e russi che si dividono territorio e intrighi di parte, dove le convenienze economiche vincono sulle questioni morali, e gli ex nazisti sono merce di scambio per gli interessi futuri.
Si intreccia a questo una improbabile storia sentimentale tra un corrispondente di guerra americano innamorato ed una tedesca che lotta con ogni mezzo per la propria sopravvivenza.
Il film è completamente sconclusionato, la sceneggiatura arruffata e forzata, troppo parlto e troppo in fretta, gli attori stonati e fuori parte, a cominciare da un Clooney che per tutta una fase della sua carriera ha cercato di essere il nuovo Cary Grant senza riuscirci, ed un imbambolato Tobey Maguire che, se non avesse impersonato in quegli anni Spiderman nessuno ne avrebbe mai (giustamente) sentito parlare.
Soderberg ha messo su un castello pensato a tavolino dove ha voluto ricreare l'atmosfera tra il noir ed il sentimentale del cinema di oltreoceano anni '40, con riferimenti anche espliciti e sparsi a titoli come Casablanca, Il terzo uomo e anche l'Hitchcock di Notorius, rifacendo con sorprendente efficacia tecnica il bianco e nero d'epoca, con un formato 4/3 ed una ambientazione nella Berlino bombardata che richiama Scandalo Internazionale di Wilder.
Ne risulta un pasticcio fuori tempo e fuori tema, dove alla cura tecnica della realizzazione non corrisponde una ispirazione artistica ed una efficacia complessiva che potesse giustificare l'impresa, risoltasi giustamente in un flop commerciale.
Insomma, alla fine un mero esercizio di stile, chiuso in se stesso.

[leone510]

Pensa che io invece l'ho visto 3 volte, con un amico in dvd quando è uscito, e due volte il dvd in mio possesso, mi hai fatto venir voglia di rivederlo!

[Zioruggi]

Pensa che io invece l'ho visto 3 volte, con un amico in dvd quando è uscito, e due volte il dvd in mio possesso, mi hai fatto venir voglia di rivederlo!

Il filosofo scozzese David Hume scriveva: "La bellezza è negli occhi di chi guarda".
E questo è meraviglioso!

[leone510]

Bellissima citazione... è proprio vero!