Che film avete visto ieri?
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Re: Che film avete visto ieri?
Babylon (2022, Damien Chazelle)
Sinceramente non ci ho capito niente.
Oltre tre ore di film, ed alla fine non ho capito dove Chazelle volesse andare a parare.
Non ho capito quale sia il messaggio.
Forse voleva essere solo una celebrazione del cinema, inteso come "macchina cinema"? Forse voleva rappresentare il fatto che il cinema tante volte muore, e tante volte rinasce? Boh.
Una cacofonia di immagini, suoni, colori, situazioni volutamente disturbanti, senza arrivare al punto.
Forse vuole essere nostalgico, ma risulta solo eccessivo. Un esibizionismo noioso. Perchè Babylon è noioso, per lo più.
Questa è almeno la mia percezione.
Forse sono io che invecchiando sto perdendo colpi e non capisco.
Innanzitutto la storia: per me il cinema che vale è quello che dice cose raccontando qualcosa.
Alla John Ford, Fritz Lang, Stanley Kubrick, Clint Eastwood ecc.
Qui la storia nono c'è. E' giusto una traccia. E' più che altro il tempo che scorre.
Quando il cinema si autocelebra mi perdo. Infatti non amo Tarantino.
Non amo quindi chi esibisce il proprio cinema, chi vuole stupire con la sua bravura.
Chazelle a mio avviso è proprio questo. Lo aveva già fatto in LaLaLand (che non mi era piaciuto), ma qui esagera .
La regia invisibile alla Billy Wilder ormai è un sogno dimenticato.
Salvo di questo film Brad Pitt (dolente e struggente), e la splendida Margot Robbie, che se non fosse anche (piuttosto) brava, sarebbe comunque splendida. Sospendo il giudizio su Diego Calva, che mi è sembrato un po' un pesce lesso. Ma anche il suo personaggio lo era, quindi... boh.
Sinceramente non ci ho capito niente.
Oltre tre ore di film, ed alla fine non ho capito dove Chazelle volesse andare a parare.
Non ho capito quale sia il messaggio.
Forse voleva essere solo una celebrazione del cinema, inteso come "macchina cinema"? Forse voleva rappresentare il fatto che il cinema tante volte muore, e tante volte rinasce? Boh.
Una cacofonia di immagini, suoni, colori, situazioni volutamente disturbanti, senza arrivare al punto.
Forse vuole essere nostalgico, ma risulta solo eccessivo. Un esibizionismo noioso. Perchè Babylon è noioso, per lo più.
Questa è almeno la mia percezione.
Forse sono io che invecchiando sto perdendo colpi e non capisco.
Innanzitutto la storia: per me il cinema che vale è quello che dice cose raccontando qualcosa.
Alla John Ford, Fritz Lang, Stanley Kubrick, Clint Eastwood ecc.
Qui la storia nono c'è. E' giusto una traccia. E' più che altro il tempo che scorre.
Quando il cinema si autocelebra mi perdo. Infatti non amo Tarantino.
Non amo quindi chi esibisce il proprio cinema, chi vuole stupire con la sua bravura.
Chazelle a mio avviso è proprio questo. Lo aveva già fatto in LaLaLand (che non mi era piaciuto), ma qui esagera .
La regia invisibile alla Billy Wilder ormai è un sogno dimenticato.
Salvo di questo film Brad Pitt (dolente e struggente), e la splendida Margot Robbie, che se non fosse anche (piuttosto) brava, sarebbe comunque splendida. Sospendo il giudizio su Diego Calva, che mi è sembrato un po' un pesce lesso. Ma anche il suo personaggio lo era, quindi... boh.
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Re: Che film avete visto ieri?
Sulla scia della mitica serie "Cobra Kai" mi sono deciso a vedere "Karate Kid 4" datato nel lontano 1994.
Insieme al mitico Pat Morita questa volta non c'è più Ralph Macchio ma una bella e giovane Hilary Swank; sceneggiatura debole,ingenua ed a tratti risibile è il film meno riuscito della saga di Karate Kid.
Insieme al mitico Pat Morita questa volta non c'è più Ralph Macchio ma una bella e giovane Hilary Swank; sceneggiatura debole,ingenua ed a tratti risibile è il film meno riuscito della saga di Karate Kid.
Re: Che film avete visto ieri?
"Quando la città dorme" (1956, Fritz Lang)
Ho rivisto in dvd questo film teso come un rasoio e aspro come un limone, che Fritz Lang ha girato nel 1956 (credo sia stato il suo ultimo film americano se non erro), con Dana Andrews nei panni di un cinico giornalista premio Pulitzer con buone dosi investigative, suo malgrado coinvolto in una lotta per il potere tra tre pretendenti del ruolo di Direttore Generale di una importante testata giornalistica, dopo la morte del titolare e fondatore.
La ricerca dell'identità di un pericoloso serial killer può essere lo scoop determinante per definire chi sarà il nuovo Direttore Generale, ed i tre contendenti seguono strade diverse, a colpi di scorrettezze reciproche, infedeltà coniugali, tradimenti, errori e ripensamenti, per cercare di ottenere l'ambito ruolo.
Il film, che in apparenza è una indagine poliziesca con la caccia all'uomo prima che il killer uccida di nuovo, è invece, come sempre in Lang, uno spaccato della torbidità umana, delle sue ambizioni e di cosa si è disposti a pagare e quali compromessi accettare per raggiungere il proprio obiettivo.
Il personaggio di Andrews, ago della bilancia in questa lotta a tre, è un antieroe, tutt'altro che senza macchia, ubriacone e donnaiolo.
Lang conduce il gioco con precisione cronometrica, da maestro quale è sempre stato.
Un ottimo spaccato umano nascosto dietro le ombre del noir.
Ho rivisto in dvd questo film teso come un rasoio e aspro come un limone, che Fritz Lang ha girato nel 1956 (credo sia stato il suo ultimo film americano se non erro), con Dana Andrews nei panni di un cinico giornalista premio Pulitzer con buone dosi investigative, suo malgrado coinvolto in una lotta per il potere tra tre pretendenti del ruolo di Direttore Generale di una importante testata giornalistica, dopo la morte del titolare e fondatore.
La ricerca dell'identità di un pericoloso serial killer può essere lo scoop determinante per definire chi sarà il nuovo Direttore Generale, ed i tre contendenti seguono strade diverse, a colpi di scorrettezze reciproche, infedeltà coniugali, tradimenti, errori e ripensamenti, per cercare di ottenere l'ambito ruolo.
Il film, che in apparenza è una indagine poliziesca con la caccia all'uomo prima che il killer uccida di nuovo, è invece, come sempre in Lang, uno spaccato della torbidità umana, delle sue ambizioni e di cosa si è disposti a pagare e quali compromessi accettare per raggiungere il proprio obiettivo.
Il personaggio di Andrews, ago della bilancia in questa lotta a tre, è un antieroe, tutt'altro che senza macchia, ubriacone e donnaiolo.
Lang conduce il gioco con precisione cronometrica, da maestro quale è sempre stato.
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Ultima modifica di Zioruggi il venerdì 23 agosto 2024, 17:04, modificato 1 volta in totale.
Re: Che film avete visto ieri?
Zioruggi ha scritto: ↑giovedì 22 agosto 2024, 17:30 "Quando la città dorme" (1956, Fritz Lang)
Ho rivisto in dvd questo film teso come un rasoio e aspro come un limone, che Fritz Lang ha girato nel 1956 (credo sia stato il suo ultimo film americano se non erro), con Dana Andrews nei panni di un cinico giornalista premio Pulitzer con buone doti investigative, suo malgrado coinvolto in una lotta per il potere tra tre pretendenti del ruolo di Direttore Generale di una importante testata giornalistica, dopo la morte del titolare e fondatore.
La ricerca dell'identità di un pericoloso serial killer può essere lo scoop determinante per definire chi sarà il nuovo Direttore Generale, ed i tre contendenti seguono strade diverse, a colpi di scorrettezze reciproche, infedeltà coniugali, tradimenti, errori e ripensamenti, per cercare di ottenere l'ambito ruolo.
Il film, che in apparenza è una indagine poliziesca con la caccia all'uomo prima che il killer uccida di nuovo, è invece, come sempre in Lang, uno spaccato della torbidità umana, delle sue ambizioni e di cosa si è disposti a pagare e quali compromessi accettare per raggiungere il proprio obiettivo.
Il personaggio di Andrews, ago della bilancia in questa lotta a tre, è un antieroe, tutt'altro che senza macchia, ubriacone e donnaiolo.
Lang conduce il gioco con precisione cronometrica, da maestro quale è sempre stato.
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Re: Che film avete visto ieri?
Molto divertente "Cattivissimo Me 4", i minions,Gru e tutti i vecchi personaggi sono sempre molto simpatici ; tra i nuovi personaggi spicca il brillantissimo Gru Junior.
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Re: Che film avete visto ieri?
"If-Gli amici immaginari".
Film per tutta la famiglia poco coinvolgente, che è li per li per decollare ma non riesce mai a farlo e alla fine risulta non del tutto riuscito.
Film per tutta la famiglia poco coinvolgente, che è li per li per decollare ma non riesce mai a farlo e alla fine risulta non del tutto riuscito.
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Re: Che film avete visto ieri?
"Nella tana dei lupi".
Un interessante action-thriller del 2018 con Gerard Butler ben costruito e non banale.
Un interessante action-thriller del 2018 con Gerard Butler ben costruito e non banale.
Re: Che film avete visto ieri?
"La sfida del samurai" (1961, Akira Kurosawa)
Ho rivisto questo cult di Kurosawa, nella vetusta edizione dvd di Mondo Video che ho a casa da tanti anni.
La storia la sappiamo tutti, se non altro per la querelle sui diritti con Sergio Leone, che vi ha pescato a piene mani, sia dal punto di vista del soggetto che in parte dal punto di vista registico per il suo "Per un pugno di dollari" che di fatto ha aperto il filone del western all'italiana.
Anche il film di Leone è un cult, ma è più incentrato sugli aspetti estetici, sui tempi, le inquadrature, le musiche.
Il film di Kurosawa è invece una raffinata parabola sulla natura umana, sulla codardia, l'onore ed il disonore.
Pur essendo palesemente ispirato a stilemi della cultura occidentale (è di fatto un western orientale), è stato il capostipite dei film orientali in costume di ambientazione medievale.
Le scelte registiche, su cui mi sono concentrato durante la visione, sono peculiari e la mano di un maestro è palese, ho notato come gli esseri umani siano per lo più inquadrati dal basso, quasi da terra, forse a simboleggiare l'eroismo (del protagonista, che si staglia contro il cielo), e la meschinità, (dei contendenti, che sono visti dal basso, vicini alla terra).
Colpisce anche l'uso della profondità di campo, dove spesso il soggetto dell'inquadratura è contemporaneamente il campo corto ed il campo lungo, come nelle scene in cui il protagonista e l'oste che lo ospita guadano cosa succede fuori dalla finestra della locanda.
L'esempio e le ricerche di Gregg Toland, che questo leggendario direttore della fotografia ha sviluppato negli anni '40 in tal senso con Orson Welles ma anche con John Ford ("Il lungo viaggio di ritorno") penso che possano essere stati il modello di questa scelta registica.
Secondo me gran film, anche se difficilmente può essere digeribile al giorno d'oggi per chi non è appassionato di storia del cinema.
Ho rivisto questo cult di Kurosawa, nella vetusta edizione dvd di Mondo Video che ho a casa da tanti anni.
La storia la sappiamo tutti, se non altro per la querelle sui diritti con Sergio Leone, che vi ha pescato a piene mani, sia dal punto di vista del soggetto che in parte dal punto di vista registico per il suo "Per un pugno di dollari" che di fatto ha aperto il filone del western all'italiana.
Anche il film di Leone è un cult, ma è più incentrato sugli aspetti estetici, sui tempi, le inquadrature, le musiche.
Il film di Kurosawa è invece una raffinata parabola sulla natura umana, sulla codardia, l'onore ed il disonore.
Pur essendo palesemente ispirato a stilemi della cultura occidentale (è di fatto un western orientale), è stato il capostipite dei film orientali in costume di ambientazione medievale.
Le scelte registiche, su cui mi sono concentrato durante la visione, sono peculiari e la mano di un maestro è palese, ho notato come gli esseri umani siano per lo più inquadrati dal basso, quasi da terra, forse a simboleggiare l'eroismo (del protagonista, che si staglia contro il cielo), e la meschinità, (dei contendenti, che sono visti dal basso, vicini alla terra).
Colpisce anche l'uso della profondità di campo, dove spesso il soggetto dell'inquadratura è contemporaneamente il campo corto ed il campo lungo, come nelle scene in cui il protagonista e l'oste che lo ospita guadano cosa succede fuori dalla finestra della locanda.
L'esempio e le ricerche di Gregg Toland, che questo leggendario direttore della fotografia ha sviluppato negli anni '40 in tal senso con Orson Welles ma anche con John Ford ("Il lungo viaggio di ritorno") penso che possano essere stati il modello di questa scelta registica.
Secondo me gran film, anche se difficilmente può essere digeribile al giorno d'oggi per chi non è appassionato di storia del cinema.
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Re: Che film avete visto ieri?
"Sound of freedom - Il canto della libertà".
Basato su una storia vera il film tratta di un ex agente federale (Jim Caviezel) che lotta contro il terribile traffico di minorenni in Colombia.
Film convincente ma visto il tema molto angosciante.
Basato su una storia vera il film tratta di un ex agente federale (Jim Caviezel) che lotta contro il terribile traffico di minorenni in Colombia.
Film convincente ma visto il tema molto angosciante.
Re: Che film avete visto ieri?
Il ragazzo e l'airone (2024, H. Miyazaki)
Vedere un film animato di Miyazaki è sempre un'esperienza trascendentale.
E' qualcosa, di particolare, di speciale, un mondo a parte, riconoscibile, imitato ma inimitabile, pieno di grazia e stile.
E' vero però che, almeno secondo me, Miyazaki il meglio di sè lo abbia ormai dato, e le sue ultime opere, per quanto di valore e da vedere, non siano all'altezza dei Porco Rosso, la Città Incantata, Totoro ecc.
Questo vale a mio giudizio per il suo ultimo lavoro, Il ragazzo e l'airone.
E' un film pieno di inventiva, e di scene madri, ma trovo che manchi un po' la grazia e la levità che ha contraddistinto i lavori migliori,
Il film è cupo, drammatico. Non con la cupezza epica di Mononoke, è una cupezza introspettiva, è un viaggio disperato dentro l'anima, per l'elaborazione di un lutto.
Tornano alcuni dei temi caratteristici del suo cinema, e alcune invenzioni che, più che oniriche, sembrano quasi lisergiche.
Il tutto però l'ho trovato complesso, a tratti confuso, e non tutti i personaggi paiono centrati, non tutti i fatti chiari.
Rimane per me la sconfinata ammirazione per un autore ed un poeta che ha creato un genere, e per quanto ormai al tramonto, anche se non più al top dell'ispirazione, riesce comunque a regalare ancora film importanti, caratteristici, particolari e di valore.
Un po' come, in tutt'altro ambito, succede a mio avviso con Clint Eastwood: anche lui ha dato il meglio ormai, non escono più capolavori dalla sua mano, ma mai brutti film.
Vedere un film animato di Miyazaki è sempre un'esperienza trascendentale.
E' qualcosa, di particolare, di speciale, un mondo a parte, riconoscibile, imitato ma inimitabile, pieno di grazia e stile.
E' vero però che, almeno secondo me, Miyazaki il meglio di sè lo abbia ormai dato, e le sue ultime opere, per quanto di valore e da vedere, non siano all'altezza dei Porco Rosso, la Città Incantata, Totoro ecc.
Questo vale a mio giudizio per il suo ultimo lavoro, Il ragazzo e l'airone.
E' un film pieno di inventiva, e di scene madri, ma trovo che manchi un po' la grazia e la levità che ha contraddistinto i lavori migliori,
Il film è cupo, drammatico. Non con la cupezza epica di Mononoke, è una cupezza introspettiva, è un viaggio disperato dentro l'anima, per l'elaborazione di un lutto.
Tornano alcuni dei temi caratteristici del suo cinema, e alcune invenzioni che, più che oniriche, sembrano quasi lisergiche.
Il tutto però l'ho trovato complesso, a tratti confuso, e non tutti i personaggi paiono centrati, non tutti i fatti chiari.
Rimane per me la sconfinata ammirazione per un autore ed un poeta che ha creato un genere, e per quanto ormai al tramonto, anche se non più al top dell'ispirazione, riesce comunque a regalare ancora film importanti, caratteristici, particolari e di valore.
Un po' come, in tutt'altro ambito, succede a mio avviso con Clint Eastwood: anche lui ha dato il meglio ormai, non escono più capolavori dalla sua mano, ma mai brutti film.
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Re: Che film avete visto ieri?
"Canary Black" action-thriller targato Amazon studios: debole,abbastanza prevedibile che sà già di visto, l'unico punto di forza di questo film è la protagonista principale la sempre meravigliosa Kate Beckinsale.
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Re: Che film avete visto ieri?
Sufficiente "Race for Glory: Audi vs. Lancia", basata su fatti realmente accaduti narra la rivalità tra le scuderie automobilistiche di rally Audi e Lancia al Campionato del mondo rally 1983 e la determinazione e caparbietà alla vittoria del direttore sportivo della Lancia Cesare Fiorio.
Re: Che film avete visto ieri?
Ciao, se posso chiederti: dove lo hai visto? Lo danno su qualche piattaforma?mark-bluray ha scritto: ↑giovedì 14 novembre 2024, 8:45 Sufficiente "Race for Glory: Audi vs. Lancia", basata su fatti realmente accaduti narra la rivalità tra le scuderie automobilistiche di rally Audi e Lancia al Campionato del mondo rally 1983 e la determinazione e caparbietà alla vittoria del direttore sportivo della Lancia Cesare Fiorio.
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Re: Che film avete visto ieri?
Codice: Seleziona tutto
Lo danno su Now .Zioruggi ha scritto: ↑giovedì 14 novembre 2024, 10:53Ciao, se posso chiederti: dove lo hai visto? Lo danno su qualche piattaforma?mark-bluray ha scritto: ↑giovedì 14 novembre 2024, 8:45 Sufficiente "Race for Glory: Audi vs. Lancia", basata su fatti realmente accaduti narra la rivalità tra le scuderie automobilistiche di rally Audi e Lancia al Campionato del mondo rally 1983 e la determinazione e caparbietà alla vittoria del direttore sportivo della Lancia Cesare Fiorio.
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Re: Che film avete visto ieri?
"Civil War" narra di in un futuro prossimo, negli Stati Uniti, si sta combattendo una guerra civile a causa della polarizzazione tra fazioni avverse. Un gruppo di giornalisti deve raggiungere la Casa Bianca prima che D.C. cada.
Il film è piuttosto crudo e a me non è molto piaciuto però bisogna riconoscerne i diversi pregi tra cui: la buona recitazione, la notevole fattura e una regia solida.
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Re: Che film avete visto ieri?
Questo "Il gladiatore II" merita la sufficienza ma non riesce a reggere il confronto con il primo film che era un capolavoro.
Alcune scene hanno la sontuosità e la maestosità del primo capitolo ma ci sono anche dei segmenti a dir poco discutibili e diversi personaggi funzionano solo in parte.
Scott ha fatto di tutto per continuare a stupire a tutti i costi lo spettatore con delle cose via via sempre più improbabili(la battaglia con i scimmioni killer in cgi e pure venuti male e il colosseo in versione piscina con gli squali) e anche la sceneggiatura non aiuta molto, sembra più un drammone shakespeariano che il sequel del suo primo magnifico film.
Alcune scene hanno la sontuosità e la maestosità del primo capitolo ma ci sono anche dei segmenti a dir poco discutibili e diversi personaggi funzionano solo in parte.
Scott ha fatto di tutto per continuare a stupire a tutti i costi lo spettatore con delle cose via via sempre più improbabili(la battaglia con i scimmioni killer in cgi e pure venuti male e il colosseo in versione piscina con gli squali) e anche la sceneggiatura non aiuta molto, sembra più un drammone shakespeariano che il sequel del suo primo magnifico film.
Re: Che film avete visto ieri?
"Giurato n.2", 2024 - Clint Eastwood
Clint è tornato.
Personalmente lo considero, come regista, forse l'ultimo dei classici di Hollywood.
Il suo è un cinema dal passo misurato, meditato, dove la storia (prima di tutto, come dice lui stesso) è l'elemento trainante, il filo rosso che tiene insieme il film. La storia attraverso cui raccontare, e rappresentare, il suo pensiero. Che è il pensiero di un uomo libertario, umanista, anche diseguale se si vuole: un repubblicano che in politica talora ha appoggiato e votato figure indipendenti o democratiche. Un " conservatore di idee progressiste", che ha ampiamente palesato nei suoi film.
E comunque un regista di rara sensibilità, e senza compromessi: ha maturato il suo cinema attraverso una lunga gavetta fatta di film di genere, a partire dal western e dal poliziesco, dove si è incentrata per lo più la sua carriera di attore, per giungere poi a pellicole "non di genere", dove ha raccontato il suo punto di vista su temi scottanti: l'integrazione, la diversità, l'eutanasia, il dolore, la coerenza, la vecchiaia.
E dove ha costruito dei gran film, forse dei capolavori, come Gli Spietati, Million Dollar baby, Gran Torino.
Come per i più grandi registi della hollywood classica, difficile trovare suoi "brutti film". Alcuni sono normali, alcuni solo "carini".
Ma il titolo "toppato" non mi viene in mente, anche grazie alla sua capacità di lavorare con gli attori, ed al suo stile asciutto, che non indulge a smancerie, effettismi o compromessi, anche là dove tocca temi scivolosi (vedi Hereafter).
Da alcuni anni i suoi film erano più o meno "buoni", ma non più, secondo me, all'altezza dei lavori migliori, quelli degli anni '90 e duemila.
Ora è uscito con un film di ambiente processuale, quindi molto parlato, eppure teso come una corda, serrato nel ritmo e nel montaggio, che ti fa stare in ansia dalla prima all'ultima scena chiedendoti cosa succederà. Ed in cui affronta senza compromessi temi importanti, sia di carattere specifico (il processo con giuria come forma del diritto americano, che viene declamato come "il migliore possibile, anche se non perfetto", ma dove Clint punta molto l'indice sul "non perfetto" ( giurati che vogliono finire presto perchè hanno i figli che li aspettano a casa, o che giudicano per pregiudizio in modo plateale, o che, pur nelle buone intenzioni, tradiscono lo spirito del mandato con azioni non consentite), sia di carattere generale (nello specifico il caso di coscienza, cosa è gusto fare, e dove arriva il confine tra il dovere e quello che è meglio, ed il grande tema di bilancio tra verità e giustizia.
A mio giudizio un gran film, molto ben lavorato dagli attori, su tutti la bravissima Toni Colette ed il sempre strepitoso J.K. Simmons, ma anche un bravo Nicholas Hoult .
Ho letto qualche critica, per lo più positiva, ma qualcuno lo ha definito un film noioso. Non mi capacito.
Clint è tornato.
Personalmente lo considero, come regista, forse l'ultimo dei classici di Hollywood.
Il suo è un cinema dal passo misurato, meditato, dove la storia (prima di tutto, come dice lui stesso) è l'elemento trainante, il filo rosso che tiene insieme il film. La storia attraverso cui raccontare, e rappresentare, il suo pensiero. Che è il pensiero di un uomo libertario, umanista, anche diseguale se si vuole: un repubblicano che in politica talora ha appoggiato e votato figure indipendenti o democratiche. Un " conservatore di idee progressiste", che ha ampiamente palesato nei suoi film.
E comunque un regista di rara sensibilità, e senza compromessi: ha maturato il suo cinema attraverso una lunga gavetta fatta di film di genere, a partire dal western e dal poliziesco, dove si è incentrata per lo più la sua carriera di attore, per giungere poi a pellicole "non di genere", dove ha raccontato il suo punto di vista su temi scottanti: l'integrazione, la diversità, l'eutanasia, il dolore, la coerenza, la vecchiaia.
E dove ha costruito dei gran film, forse dei capolavori, come Gli Spietati, Million Dollar baby, Gran Torino.
Come per i più grandi registi della hollywood classica, difficile trovare suoi "brutti film". Alcuni sono normali, alcuni solo "carini".
Ma il titolo "toppato" non mi viene in mente, anche grazie alla sua capacità di lavorare con gli attori, ed al suo stile asciutto, che non indulge a smancerie, effettismi o compromessi, anche là dove tocca temi scivolosi (vedi Hereafter).
Da alcuni anni i suoi film erano più o meno "buoni", ma non più, secondo me, all'altezza dei lavori migliori, quelli degli anni '90 e duemila.
Ora è uscito con un film di ambiente processuale, quindi molto parlato, eppure teso come una corda, serrato nel ritmo e nel montaggio, che ti fa stare in ansia dalla prima all'ultima scena chiedendoti cosa succederà. Ed in cui affronta senza compromessi temi importanti, sia di carattere specifico (il processo con giuria come forma del diritto americano, che viene declamato come "il migliore possibile, anche se non perfetto", ma dove Clint punta molto l'indice sul "non perfetto" ( giurati che vogliono finire presto perchè hanno i figli che li aspettano a casa, o che giudicano per pregiudizio in modo plateale, o che, pur nelle buone intenzioni, tradiscono lo spirito del mandato con azioni non consentite), sia di carattere generale (nello specifico il caso di coscienza, cosa è gusto fare, e dove arriva il confine tra il dovere e quello che è meglio, ed il grande tema di bilancio tra verità e giustizia.
A mio giudizio un gran film, molto ben lavorato dagli attori, su tutti la bravissima Toni Colette ed il sempre strepitoso J.K. Simmons, ma anche un bravo Nicholas Hoult .
Ho letto qualche critica, per lo più positiva, ma qualcuno lo ha definito un film noioso. Non mi capacito.
Re: Che film avete visto ieri?
Horizon - Capitolo 1 (2024) Kevin Costner
Kevin Costner è probabilmente l'ultimo autore di film Western in senso classico.
Clint Eastwood ha ormai abbandonato il genere da decenni, e nel panorama cinematografico/televisivo non ci sono più autori di riferimento oltre a Costner, che negli anni, a partire dal magnifico Balla coi Lupi, si è cimentato in diverse produzioni in tema western, anche non disprezzabili (come Terra di Confine del 2003).
Ora si è buttato in questa ambiziosa epopea western, di ampio respiro, divisa in capitoli (è uscito il capitolo 2, che non ho visto, non so se ne sono previsti altri), in cui, tramite episodi diversi collocati in punti diversi del tempo e dello spazio, vuole raccontare l'epica della frontiera, il simbolo della storia americana.
Non mancano i topos del genere: gli indiani, la carovana, i soldati a cavallo, il duello alla pistola, le scaramucce comiche...
Il lato estetico del film è debitore al western postmoderno (da Leone in poi, cavalieri dalle lunghe ombre ecc.), ma non mancano gli omaggi al western più classico (come l'unico episodio comico, che strizza l'occhio ai sergenti ubriaconi della trilogia della cavalleria di Ford).
Nel complesso , le 3 ore del capitolo 1 procedono in modo un po' stanco, a passo lento , con solo una lunga scena d'azione iniziale (l'attacco indiano al villaggio) ed un'altra nel mezzo, con una sparatoria non convenzionale (come era non convenzionale la sparatoria finale di Open Range).
Nel complesso, le mie impressioni sono tiepide rispetto al valore complessivo dell'opera (vedremo il capitolo 2).
Ma, da un altro lato, è rinfrancante potersi sedere davanti allo schermo e vedere un caro, vecchio western: i grandi orizzonti, i cinturoni alla vita, i Winchester e gli Stetson, le tende indiane, e tutti gli altri riferimenti dell'immaginario collettivo legati al western e alla sua epopea, con i buoni e i cattivi ben delineati, i personaggi eroici duri come il cuoio e le donzelle da salvare.
Un po' fuori tempo, magari, ma per un appassionato del genere, è ossigeno.
Kevin Costner è probabilmente l'ultimo autore di film Western in senso classico.
Clint Eastwood ha ormai abbandonato il genere da decenni, e nel panorama cinematografico/televisivo non ci sono più autori di riferimento oltre a Costner, che negli anni, a partire dal magnifico Balla coi Lupi, si è cimentato in diverse produzioni in tema western, anche non disprezzabili (come Terra di Confine del 2003).
Ora si è buttato in questa ambiziosa epopea western, di ampio respiro, divisa in capitoli (è uscito il capitolo 2, che non ho visto, non so se ne sono previsti altri), in cui, tramite episodi diversi collocati in punti diversi del tempo e dello spazio, vuole raccontare l'epica della frontiera, il simbolo della storia americana.
Non mancano i topos del genere: gli indiani, la carovana, i soldati a cavallo, il duello alla pistola, le scaramucce comiche...
Il lato estetico del film è debitore al western postmoderno (da Leone in poi, cavalieri dalle lunghe ombre ecc.), ma non mancano gli omaggi al western più classico (come l'unico episodio comico, che strizza l'occhio ai sergenti ubriaconi della trilogia della cavalleria di Ford).
Nel complesso , le 3 ore del capitolo 1 procedono in modo un po' stanco, a passo lento , con solo una lunga scena d'azione iniziale (l'attacco indiano al villaggio) ed un'altra nel mezzo, con una sparatoria non convenzionale (come era non convenzionale la sparatoria finale di Open Range).
Nel complesso, le mie impressioni sono tiepide rispetto al valore complessivo dell'opera (vedremo il capitolo 2).
Ma, da un altro lato, è rinfrancante potersi sedere davanti allo schermo e vedere un caro, vecchio western: i grandi orizzonti, i cinturoni alla vita, i Winchester e gli Stetson, le tende indiane, e tutti gli altri riferimenti dell'immaginario collettivo legati al western e alla sua epopea, con i buoni e i cattivi ben delineati, i personaggi eroici duri come il cuoio e le donzelle da salvare.
Un po' fuori tempo, magari, ma per un appassionato del genere, è ossigeno.
- mark-bluray
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Re: Che film avete visto ieri?
Ho rivisto "Oceania" il primo film, discreto.