Label che presumibilmente non pagano i diritti!

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darkglobe
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Ho fatto un paio di osservazioni/domande sull'articolo ma quando ho cliccato il tasto invia il portale ha dato errore buttandomi su una pagina inesistente. Mah !
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areknames78
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da areknames78 »

Ho richiamato diverse volte la Warner italia, ma non riesco ancora ad avere una risposta alla mia semplice domanda: come mai avete ceduto alcuni vostri titoli in licenza ad altre label?
Prima mi è stato detto che decide tutto la warner Usa. Poi mi han fatto parlare con una persona che si occupa dei diritti delle proiezioni in sala e che mi ha consigliato di parlare con qualcuno dell'amministrazione. Adesso, ogni volta che telefono per farmi passare qualcuno dell'amministrazione, mi rispondono che sono tutti in riunione....
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darkglobe
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Diciamo che dietro le quinte qualche timida risposta sta arrivando, ma non certo dalle grandi label, e sono risposte contraddittorie, ma non farò nomi neppure sotto tortura perchè non sono stato autorizzato a farne.
Qualcuno dice che i diritti per l'autorizzazzione alla pubblicazione sono scaduti dopo 50 anni, altri sostengono che in Italia sono gli unici ad aver acquisito contrattualmente certi diritti di distribuzione salvo poi non sbilanciarsi su certi "concorrenti". Mah !
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tAldo
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da tAldo »

non ho capito bene
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darkglobe
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

tAldo ha scritto:non ho capito bene
Uhm, io non ho capito cosa non hai capito ma provo a spiegarmi meglio.
Una label dice che dopo un certo lasso di tempo non è necessario richiedere l'autorizzazione per la pubblicazione (salvo evidentemente pagare i diritti d'autore tramite SIAE); un'altra su questo stesso tema sostiene che, anche per dei film datati, ci vuole un contratto di distribuzione e che lei ad esempio ne ha uno e, parlando di un certo film, mi ha fatto capire che la sua distribuzione da parte di una delle note label che citiamo di frequente era "probabilmente" senza autorizzazione. Quindi sono due versioni piuttosto contrastanti.
La cosa per certi versi sconfortante è che nessuna delle due suddette label metterebbe la propria affermazione nero su bianco, ad esempio in questo forum... :-21
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tAldo
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da tAldo »

i produttori possono stipulare un nuovo contratto con una label con decorrenza dalla scadenza dei 50 o 70 o quali altre cose siano? sto facendo un po di caos?
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darkglobe
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

tAldo ha scritto:i produttori possono stipulare un nuovo contratto con una label con decorrenza dalla scadenza dei 50 o 70 o quali altre cose siano? sto facendo un po di caos?
Si, un po' di caos.
Dopo i 50 anni - secondo quanto afferma una etichetta di queste nuove - le case di produzione perdono il diritto esclusivo alla distribuzione del film, quindi il film lo può distribuire chiunque, purchè vengano pagati i diritti agli autori del film (tramite SIAE). Un'altra label sostiene invece che anche per i film distribuiti da più di 50 anni è comunque necessario stipulare un contratto di distribuzione con il possessore ufficiale dei diritti di distribuzione, che quindi non scadono dopo 50 anni.
Parliamo di diritto alla distribuzione, non di diritto d'autore (quest'ultimo riguarda la SIAE e non c'è etichetta in Italia che non lo rispetti). :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da areknames78 »

Io ricordo che nei dvd dei film classici editi dalla Teodora, c'è usualmente scritto che i titoli sono in licenza da Hollywood Classics o chi per loro.
Al di là di questo, le label minori hanno editato anche film che non hanno 50 anni (vedi un certo film con protagonista il leader di una famosissima band inglese o uno su un professore e il suo assistente a caccia di vampiri), quindi in quel caso abbiamo editato con regolari contratti con chi detiene i diritti di distribuzione...tanto più che, vedi questi due casi, compaiano extra prodotti proprio da chi li ha editati precedentemente.
Ultima modifica di areknames78 il venerdì 9 ottobre 2015, 17:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

areknames78 ha scritto:Io ricordo che nei dvd dei film classici editi dalla Teodora, c'è usualmente scritto che i titoli sono in licenza da Hollywood Classics o chi per loro.
Al di là di questo, le label minori hanno editato anche film che non hanno 50 anni (vedi un certo film con protagonista il leader di una famossissima band inglese o uno su un professore e il suo assistente a caccia di vampiri), quindi in quel caso abbiamo editato con regolari contratti con chi detiene i diritti di distribuzione...tanto più che, vedi questi due casi, compaiano extra prodotti proprio da chi li ha editati precedentemente.
Si è vero, ma si tratta di pochissime eccezioni. Guarda certi titoli come Lo sport preferito dall'uomo, Il gran lupo chiama: si aspettavano da anni e sono stati tutti pubblicati giusto nel 2014. Quindi la regola che utilizzano mi pare ormai evidente, mentre quello che è meno evidente è perchè nessuno si esponga pubblicamente per dire che le cose stanno così o diversamente: la trovo una situazione di incertezza veramente surreale, se non fosse che è perchè questa situazione fa comodo a molti, troppi direi.
Personalmente sono convinto che in tutto questo c'entri anche la questione dell'approvvigionamento dei master più che quella dei vari diritti di distribuzione in sè: un master restaurato dubito possa essere impunemente riutilizzato da altri perchè è come se fosse un'opera prima ed ha un costo di restauro non indifferente... e invece qui da noi c'è una etichetta che ne fa grande uso a man bassa. Sappiamo del resto tutti che all'estero è la più bersagliata da critiche.
Hollywood Classic, come ho scritto proprio qui dentro, la contattai tempo fa, ma neppure uno dei 5 titoli che avevo richiesto era nelle loro disponibilità. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Ho parlato molto di recente con un avvocato di uno studio legale che si occupa della tutela del diritto d'autore per alcuni artisti. Mi ha confermato in linea di massima quello che avevo ipotizzato da tempo.
Dopo 50 anni dalla pubblicazione (che diventano 70 per le esecuzioni musicali) non c'è più la necessità di ottenere il permesso dal produttore per la pubblicazione dell'opera, ma ovviamente vannno pagati i diritti d'autore (leggi SIAE), che per i film sono regista, sceneggiatore, coautori, etc mentre per le canzoni sono gli autori delle stesse e non gli esecutori.

Il vero problema, mi diceva, è la questione del reperimento dei master, nel senso che in teoria se stampi dovresti dimostrare dove e come ne possiedi uno per poter avviare la produzione, per esempio se possiedi una pizza personale, se sei andato a reperire la pellicola in una cineteca pubblica, etc.
Inutile dire che nessuna major si imbarca in cause dall'esito altamente incerto, visto che è difficile dimostrare quale sia la provenienza, lecita o meno, dei master, in campo musicale quasi impossibile.
Diverso è il discorso, aggiungo io, quando il plagio è "totale" e dunque sfacciato, soprattutto nel caso di recenti restauri il cui costo di realizzazione a volte ammonta a decine di migliaia di euro. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Si sta svolgendo in queste ore, per i 70 anni della Cineteca Nazionale, un convegno Internazionale sul Restauro Cinematografico e le Cineteche.
Le registrazioni di questo convegno possono essere seguite sulla pagina Facebook della Cineteca:
https://www.facebook.com/CinetecaN/

Dal convegno sono emersi vari temi, compresi quelli legali, motivo per il quale scrivo qui dentro:
  • 1 - Non esiste ancora un registro nazionale dei restauri e a causa di questo caos alcune cineteche si sovrappongo nell'opera di recupero di medesimi film
    2 - Spesso si chiedono finanziamenti per il restauro di un singolo film e non per il semplice scan, che, costando di meno, consentirebbe di preservarne più di uno con gli stessi finanziamenti, visto che anche pellicole e negativi più recenti iniziano a manifestare segni di cedimento.
    3 - Per i restauri importanti si può ricorrere alla Art bonus con defiscalizzazione fino al 65% del costo del restauro.
    4 - In Italia esiste una legislazione folle per cui il produttore, che detiene/ha acquisito in vari passaggi di mano i diritti di distribuzione di un film (si parla di "mercanti di cinema"), può utilizzare liberamente un poroprio film restaurato da terzi (ad esempio per la messa in onda televisiva) senza dover dare nessun compenso alla società che, magari con finanziamenti pubblici, ha effettuato il restauro: vi sarà un tentativo di proposta di legge teso a riconoscere anche alle società di restauro una parte degli utili sulla programmazione televisiva. Questo è capitato ad es con Ultimo Tango a Parigi, restaurato dalla Cineteca Nazionale che è stata obbligata a fornire il film restaurato al titolare per una programmazione televisiva su cui la stessa Cineteca era già in trattativa.
    5 - Le società di streaming stanno chiedendo con grande insistenza sempre più restauri per cui è indispensabile normare la materia.
    6 - Un interlocutore dalla sala, che effettua restauri, ribadisce come i diritti commerciali del distributore (credo faccia riferimento ai diritti connessi di autorizzazione alla messa in onda/pubblicazione) durino 50 anni ma che nel suo paese (Croazia) ha intentato una causa (vinta) per farsi riconoscere i diritti economici sui suoi restauri.
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da JoeGillis »

Articolo di AF Digitale che conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che A&R è una label pirata, quantomeno per quanto riguarda determinati film.
https://afdigitale.it/ar-il-curioso-cas ... ome-video/
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darkglobe
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

JoeGillis ha scritto:Articolo di AF Digitale che conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che A&R è una casa di distribuzione pirata.
https://afdigitale.it/ar-il-curioso-cas ... ome-video/
Mai visto un articolo tanto approssimativo, in cui si confondono diritto d'autore, di sfruttamento economico, di commercializzaizone, visto censura, leggi sul copyright americano, tutele di fantomatici 28 anni che in Italia non sono mai esistite, un bel minestrone privo di alcuna coerenza.

La SIAE, come ho mostrato carte alla mano, si occupa del solo diritto d'autore e concede i bollini se e solo se il richiedente autocertifica, con o senza prove documentali, di avere il diritto alla pubblicazione di un film e riscuote quindi l'equo compenso che rigira ai titolari del diritto d'autore per quell'opera (art. 46 l.d.a.), diritto che per un'opera cinematografica dura 70 anni dalla morte dell'ultimo degli autori.

I diritti connessi del produttore cinematografico (diritti del produttore di "autorizzare la pubblicazione dell'opera") “si esauriscono trascorsi cinquanta anni dalla fissazione” (art. 78-bis l.d.a.) (l'art 78 che specifica nel dettaglio quali sono questi diritti connessi lo leggete qua: legge-diritto-autore).

Sul tema ci sono varie sentenze, anche recenti, non ultime due contrastanti sul Tribunale di Bari, magari l'autore dell'articolo di AF poteva cercarsele: secondo alcuni giudici il produttore non può più impedire la distribuzione di un "suo" film dopo quei 50 anni, secondo altri il produttore eserciterebbe tutti i suoi diritti patrimoniali, compresi quelli autorizzativi, anche dopo i 50 anni.

Io ho scritto a suo tempo alla MPLC, e la risposta fu la seguente: "MPLC opera nell'ambito dei diritti per la pubblica esecuzione delle opere e non dei diritti di riproduzione su supporti homevideo. Non conoscendo gli accordi che legano le società da Lei indicate con i titolari dei diritti in questione non possiamo fornirLe maggiori indicazioni al riguardo." Lo stesso interlocutore mi rimandava poi all'aggiornamento della legge per la parte relativa alle opere musicali (ma non cinematografiche), in cui questi diritti connessi sono stati portati a 70 anni.

Ora sarebbe interessante sentire dai vari Warner, Universal ed affini come mai abbiano consentito che A&R, Sinister e compagnia bella stampassero un catalogo di oltre 5000 film (un giro d'affari di oltre 20 milioni di euro) senza obiettare nulla di legalmente apprezzabile. Magari è semplicemente perchè una causa potrebbe aprire una voragine definitiva sul tema e a nessuno conviene (ricordatevi il caso della Disney, che su questo tema prese una batosta memorabile). Per cui probabilmente si preferiscono "taciti accordi" di non belligeranza.
Sta di fatto che chi tocca i fili del Blu-Ray corre il rischio di farsi male (si veda la fine che ha fatto Studio 4K). A me risulta comunque che per stampare/masterizzare Blu-Ray (e dove sta scritto che le masterizzazioni sono necessariamente casalinghe? altra mega bufala dell'articolista) si debbano pagare anche dei costi legati al formato ed all'uso di specifiche chiavi di codifica, per cui immagino che in quella cifra sia anche contemplato l'uso dei loghi sulla confezione.

Resta invece assai discutibile, ed è l'unico dubbio che condivido con l'articolista, il discorso sull'approvvigionamento dei master.

Ma la domanda principe rimane sempre e solo una: perchè le major continuano a fregarse del mercato nostrano in alta definzione dei classici visto che "Sentieri Selvaggi" e "La Grande Corsa" sono andati benissimo?
E poi, domanda secondaria: ma veramente credete che, nello specifico, A&R, che pubblica tutti i suoi recapiti dietro ogni confezione, non si appoggi ad uno studio legale che sappia indirizzarla al meglio? Prima dunque di parlare di pirateria con tanta facilità (e neppure l'articolo sembra farlo, lasciandolo insinuare agli intervistati) starei molto attento...ricordatevi che anche la diffamazione è un reato. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da leone510 »

Sono molto contento che qualcuno si sia mosso, spero che questa faccenda vada avanti e venga fuori la verità, insomma prima questo tizio "Mister X" dice che lui può editare perché sono passati tot anni, poi dice che ha un accordo con le major, ma scusatemi tanto... se di diritto puoi pubblicare perché sono passati tot anni allora non ti serve il permesso di nessuno, è assolutamente contraddittorio, se non potresti farlo devi chiedere un accordo ma se potresti farlo allora non ti serve nessun accordo, lo fai è basta!

Ha rifiutato anche l'incontro, questa è chiaramente una persona che nasconde qualcosa!

Se vengono a casa mia a fare una perquisizione, la prima cosa che dico agli agenti non è "voglio vedere il mandato" ma "accomodatevi, fate come fosse casa vostra", per il semplice motivo che non ho nulla da nascondere!

Poi quando c'è un accordo tra le parti a tutela personale, onde evitare equivoci, io ho documentazione nero su bianco, come del resto l'hai anche tu, un documento ("atto notarile" ad esempio) che dimostra effettivamente ciò che stò sostenendo, non posso dirlo semplicemente a voce!
Per quale motivo c'è un accordo, ma la Warner e la Universal non sanno nulla?

So che molti non hanno simpatia per le major perché non pubblicano più certi titoli, e so anche che molti hanno un enorme e sproporzionata ammirazione per queste etichette perché evitano il "vuoto" che ci sarebbe altrimenti, ma se la legge funzionasse in base alla simpatia o all'antipatia vi sembrerebbe bello?

Per me questa conversazione tra AFD e Mister X ha solo confermato quello che sostengo da anni, poi se altri vogliono avere le fette di salame sugli occhi sono fatti loro!

Dark tu dici "diffamazione", ma anche dichiarare il falso è una diffamazione, è un reato pure dire che Warner e Universal hanno un accordo con me e invece non è vero, non ne sanno nulla!

L'avrò detto 100 volte, ma avere un numero di cellulare sul retro del prodotto non significa essere in regola!

Io propongo alla A&R, che i soldi li ha (sono 10 anni che produce dvd), di fare veramente accordi con le major, cosi si mette in regola, stà tranquilla, diventa una etichetta regolare, che magari guadagna un po' di meno, ma almeno ha un futuro onesto è duraturo! :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

leone510 ha scritto:Se vengono a casa mia a fare una perquisizione, la prima cosa che dico agli agenti non è "voglio vedere il mandato" ma "accomodatevi, fate come fosse casa vostra", per il semplice motivo che non ho nulla da nascondere!
Ma AFD non fa perquisizioni, fa giornalismo di tipo tecnico, ed è per questo probabilmente che l'articolo è assolutamente confusionario. Comunque con il famoso Mister X (una cosa veramente ridicola questo soprannome) ci può parlare chiuque, basta telefonare.
Dark tu dici "diffamazione", ma anche dichiarare il falso è una diffamazione, è un reato pure dire che Warner e Universal hanno un accordo con me e invece non è vero, non ne sanno nulla!
Vero, dichiarare che c'è un accordo sarebbe un reato, ma non mi risulta che A&R lo abbia mai detto. Quanto a me io faccio delle ipotesi sul fatto che probabilmente vi siano taciti accordi di non belligeranza, il che significa, tradotto in un italiano più casereccio, che le due parti si fanno i fatti propri perchè è impossibile che dopo 5000 uscite Universal e Warner non sappiano cosa stia accadendo (mentre rispondendo ad AF sembrano cascare dal pero) e perchè probabilmente una causa non conviene economicamente a nessuno. La diffamazione sarebbe viceversa dichiarare con tono di assoluta certezza che Leone lavora in una major per cui attacca a testa bassa le piccole etichette, ma su che basi potrei mai dire una fesseria simile?
Io propongo alla A&R, che i soldi li ha (sono 10 anni che produce dvd), di fare veramente accordi con le major, cosi si mette in regola, stà tranquilla, diventa una etichetta regolare, che magari guadagna un po' di meno, ma almeno ha un futuro onesto è duraturo! :-21
Il problema è che non possiamo sapere se, oltre agli ovvi contatti (legali? telefonici?) che fanno in modo da bloccare solo alcune specifiche uscite (ma perchè non tutte?), vi sia anche altro. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da Saimo »

darkglobe ha scritto:
JoeGillis ha scritto:Articolo di AF Digitale che conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che A&R è una casa di distribuzione pirata.
https://afdigitale.it/ar-il-curioso-cas ... ome-video/
Mai visto un articolo tanto approssimativo, in cui si confondono diritto d'autore, di sfruttamento economico, di commercializzaizone, visto censura, leggi sul copyright americano, tutele di fantomatici 28 anni che in Italia non sono mai esistite, un bel minestrone privo di alcuna coerenza.
Mi spiace tornare ancora una volta su questo discorso, ma il pezzo di AF è puntualissimo (e coraggioso) e non c'è nessuna confusione. Poi so che tu preferisci credere diversamente e naturalmente sei libero di farlo, ma questo appunto è un discorso vecchio. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Saimo ha scritto:
darkglobe ha scritto:
JoeGillis ha scritto:Articolo di AF Digitale che conferma (se mai ce ne fosse bisogno) che A&R è una casa di distribuzione pirata.
https://afdigitale.it/ar-il-curioso-cas ... ome-video/
Mai visto un articolo tanto approssimativo, in cui si confondono diritto d'autore, di sfruttamento economico, di commercializzaizone, visto censura, leggi sul copyright americano, tutele di fantomatici 28 anni che in Italia non sono mai esistite, un bel minestrone privo di alcuna coerenza.
Mi spiace tornare ancora una volta su questo discorso, ma il pezzo di AF è puntualissimo (e coraggioso) e non c'è nessuna confusione. Poi so che tu preferisci credere diversamente e naturalmente sei libero di farlo, ma questo appunto è un discorso vecchio. :-21
Simone, sai meglio di me questo giornalismo d'assalto che effetti ha, di fare di tutta l'erba un fascio. E probabilmente sai a cosa mi riferisco. Credo cose diverse infatti, lo sappiamo e ce lo siamo detti. E non credo per nulla che siano tutti santarellini (altrimenti non mi avrebbero accusato di essere un collaboratore della Penny), penso che però qualche distinzione si debba fare ;) :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da Saimo »

Non mi sembra si faccia di tutta l'erba un fascio e anzi le dichiarazioni della FAPAV spiegano molto precisamente come funziona il diritto d'autore. Ma mi rendo conto che siamo arrivati ormai al punto in cui chi voleva capire ha capito molto tempo fa, mentre per tutti gli altri non vale la pena di insistere. Per dirla con Moretti: "Chi voleva sapere sa. Solo chi non vuol capire fa finta di non sapere".
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Saimo ha scritto:Non mi sembra si faccia di tutta l'erba un fascio e anzi le dichiarazioni della FAPAV spiegano molto precisamente come funziona il diritto d'autore. Ma mi rendo conto che siamo arrivati ormai al punto in cui chi voleva capire ha capito molto tempo fa, mentre per tutti gli altri non vale la pena di insistere. Per dirla con Moretti: "Chi voleva sapere sa. Solo chi non vuol capire fa finta di non sapere".
Che dirti. Io non ho sentito la FAPAV ma un legale di uno degli studi più prestigiosi in Italia a tutela del diritto d'autore, la SIAE, le microlabel, label che distribuiscono con contratto ufficiale, infine ho letto più di qualche sentenza (e le sentenze sono le uniche che fanno fede in Italia) ed una mia idea precisa me la sono fatta. Poi potrei rispondere che tu vuoi capire quello che a te fa più comodo, ma è una cosa a cui non credo, perchè credo che nel tuo caso siano stati palesemente violati i tuoi diritti con un atteggiamento che ha sfiorato l'intimidazione. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da JoeGillis »

Darkglobe, non è un'opinione che film come Sentieri selvaggi e La grande corsa siano tuttora sotto copyright Warner e quindi non pubblicabili se non tramite autorizzazione della stessa. Se la Warner nega di aver autorizzato chicchessia a pubblicarli in Italia, ne consegue che le edizioni A&R sono pirata. Poi magari tra le major e queste label ci sarà questo tacito accordo, ma questo non rende certo legale ciò che non lo è.
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da Saimo »

darkglobe ha scritto:Io non ho sentito la FAPAV ma un legale di uno degli studi più prestigiosi in Italia a tutela del diritto d'autore, la SIAE, le microlabel, label che distribuiscono con contratto ufficiale, infine ho letto più di qualche sentenza (e le sentenze sono le uniche che fanno fede in Italia)
Non so chi hai sentito in SIAE, ma se provi a parlare con il dott. Jurgens dell'Ufficio Antipirateria ti darà le stesse spiegazioni della FAPAV. Sulle sentenze, come forse ricorderai, ne ho segnalata qualcuna anch'io, fra cui questa con la quale Ripley's ha ottenuto un risarcimento di 74 milioni (di lire) per una breve clip del 1934 utilizzata senza autorizzazione in un documentario di Scorsese (che suppongo avrà avuto anche lui un suo prestigioso studio legale).
Poi potrei rispondere che tu vuoi capire quello che a te fa più comodo
Questo, va da sé, non ha senso: anche a me, come editore, converrebbe enormemente se potessi pubblicare gratuitamente tutti i film prodotti prima del 1969. Purtroppo però qualcuno si è inventato questa maledetta legge a tutela di artisti e produttori, per cui a malincuore io mi adeguo. :-26

Ma veramente, non credo che insistere su questo discorso abbia molto senso. Per conto mio, non ho nemmeno più voglia di ripetere le solite accuse, mi limito a constatare con una certa incredulità come certe società riescano giorno dopo giorno a portare sempre più in basso la rispettabilità del nostro settore.
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Re: [Editori] A&R Productions

Messaggio da Alex_84 »

A quanto pare, è uscito finalmente fuori l'argomento pirateria.
Leggete qui.

https://afdigitale.it/ar-il-curioso-cas ... VTpH7P_mxs
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Re: [Editori] A&R Productions

Messaggio da lu.ca. »

Alex_84 ha scritto:A quanto pare, è uscito finalmente fuori l'argomento pirateria.
Leggete qui.
https://afdigitale.it/ar-il-curioso-cas ... VTpH7P_mxs
Letto e disapprovato in toto. E' un articolo specioso e confusionario, animato solo da uno spirito polemico pseudolegalitario fine a se stesso, che vorrebbe chiarire e invece non chiarisce nulla. E anche un po' vigliacco, perché dice e non dice, lascia intendere più che accusare, insinua ma non esplicita. Molto strano poi che sia volto a demolire un'etichetta sola e non tutte, come sarebbe stato logico aspettarsi se i loro argomenti fossero realmente fondati.
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da darkglobe »

Saimo ha scritto:Non so chi hai sentito in SIAE
Simone lo sai perchè ti ho rigirato tutte le email della mia corrispondenza con loro e hai potuto constatare quanto sull'argomento piccole etichette siano stati, a domanda esplicita, totalmente elusivi.
Certo che esistono sentenze sfavorevoli, ma anche altre favorevoli, ed è per questo che dico che non è possibile fare affermazioni perentorie. Perciò deduco che non conviene lanciarsi in queste imprese legali proprio data l'incertezza del risultato, almeno finché si rimane nei famosi 50 anni dalla pubblicazione
Per dire, se Disney non avesse intentato una causa contro la Targer srl/Electa srl, la Cassazione a sezioni unite (quindi uno dei più rilevati organi della giustizia italiana) non avrebbe decretato che Biancaneve e i sette nani, Bambi, Fantasia e Pinocchio potrebbe pubblicarli chiunque. :-21
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Re: Label che presumibilmente non pagano i diritti!

Messaggio da Saimo »

darkglobe ha scritto:Per dire, se Disney non avesse intentato una causa contro la Targer srl/Electa srl, la Cassazione a sezioni unite (quindi uno dei più rilevati organi della giustizia italiana) non avrebbe decretato che Biancaneve e i sette nani, Bambi, Fantasia e Pinocchio potrebbe pubblicarli chiunque.
Rileggi la sentenza con attenzione...
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