Lo so marv ma sai com'è sono un po scettico :twisted:Marv ha scritto:non date troppe cose per scontato...
[In arrivo] Hostel (2006) di Eli Roth
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Ho visto uno spezzone tempo fa
dove una ragazza asiatica era stata torturata in malo modo rimanendo con un bulbo oculare che le penzolava fuori dall'orbita appeso al nervo ottico che poco dopo le veniva tagliato con delle banali forbici!
Secondo me promette bene
dove una ragazza asiatica era stata torturata in malo modo rimanendo con un bulbo oculare che le penzolava fuori dall'orbita appeso al nervo ottico che poco dopo le veniva tagliato con delle banali forbici!
Secondo me promette bene
"Quando qualcuno muore in preda a una grande rabbia, ne nasce una maledizione.
Tale maledizione si concentra nel luogo della morte.
Tutti coloro che entreranno in contatto con essa verranno consumati dalla sua furia."
...il fotografo sparó il flash nella stanza, nel luogo esatto dove avvenne la carneficina. Sviluppate le foto, questo fu ció che apparve.
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Bisogna vedere che cosa hai visto x ora di Miike,in generale si,fa impressione.Io invece lo trovo sublime anche nelle sequanze di violenza estrema (a a volte sono veramente estreme).Ocean ha scritto:Mmmm ma Miike fa davvero impressione?A me lascia davvero frreddo...darkman80 ha scritto:A me dopo aver visto parecchio della filmografie di takashi Miike non credo che faccia più da tanto effetto.
tu sei il capo di due cose e basta ora..... DEL c*zz* E DELLA mer**!! (ash - army of darkness)
- Ocean
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Ho visto un po' di cose tra le quali Audition e Ichi The Killer...Ribadisco la mia personalissima opinione: non mi piace e non mi impressiona.darkman80 ha scritto:Bisogna vedere che cosa hai visto x ora di Miike,in generale si,fa impressione.Io invece lo trovo sublime anche nelle sequanze di violenza estrema (a a volte sono veramente estreme).Ocean ha scritto:Mmmm ma Miike fa davvero impressione?A me lascia davvero frreddo...darkman80 ha scritto:A me dopo aver visto parecchio della filmografie di takashi Miike non credo che faccia più da tanto effetto.
"The Lord is mi sheperd; I shall not want"
c'è da aspettarselo da uno con Stitch come avatar..Ocean ha scritto:Ho visto un po' di cose tra le quali Audition e Ichi The Killer...Ribadisco la mia personalissima opinione: non mi piace e non mi impressiona.darkman80 ha scritto:Bisogna vedere che cosa hai visto x ora di Miike,in generale si,fa impressione.Io invece lo trovo sublime anche nelle sequanze di violenza estrema (a a volte sono veramente estreme).Ocean ha scritto: Mmmm ma Miike fa davvero impressione?A me lascia davvero frreddo...
- Ocean
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Visto Hostel.
Allora, dico subito una cosa: Eli Roth conferma -nel bene e nel male- il gusto per il sadismo e le ambientazioni al limite del grottesco del primo film (Cabin Fever).
Va detto che questa volta, la componente gore/splatter è decisamente più contenuta (la prima metà del film scorre via senza violenza, in compenso abbondano le scene di nudo più o meno esplicite) ma ciò che non ci viene fatto vedere, viene evocato per immagini come già Fincher fece -con più abilità- in Seven.
Gli attori sono interessanti, forse un tantino stereotipati e su tutti spicca "Il Chirurgo" che saprà catturare i favori degli amanti dei più sordidi e crudeli boogeyman.
La fotografia del film è rugginosa, sporca e le ambientazioni in un non meglio specificato ex paese di oltre cortina aiutano ad accrescere il senso di smarrimento dello spettatore.
Come detto non mancano gli elementi decisamente grotteschi e spiazzanti (ricordate lo sceriffo di Cabin Fever?), qui ben rappresentati da un gruppo di stranissimi bambini del luogo.
In complesso il film risulta discreto, ha i suoi momenti interessanti ma NON è assolutamente quel concentrato di malvagità e compiacimento verso la violenza che tutti ci aspettavamo: la struttura del film ricorda fin troppo da vicino "Last house on the left", c'è una chiara citazione dal remake di "Dawn of the dead" (e non scherzo...) e nel complesso, le cose più "pesanti" e "disturbanti" le avete viste quasi tutte nei promo e nei trailer.
Mi ripeto: film carino ma molto scontato e che non aggiunge molto a livello visivo, alla già nutrita schiera di film horror a base di torture, sesso e violenza.
Una piccola delusione.
Allora, dico subito una cosa: Eli Roth conferma -nel bene e nel male- il gusto per il sadismo e le ambientazioni al limite del grottesco del primo film (Cabin Fever).
Va detto che questa volta, la componente gore/splatter è decisamente più contenuta (la prima metà del film scorre via senza violenza, in compenso abbondano le scene di nudo più o meno esplicite) ma ciò che non ci viene fatto vedere, viene evocato per immagini come già Fincher fece -con più abilità- in Seven.
Gli attori sono interessanti, forse un tantino stereotipati e su tutti spicca "Il Chirurgo" che saprà catturare i favori degli amanti dei più sordidi e crudeli boogeyman.
La fotografia del film è rugginosa, sporca e le ambientazioni in un non meglio specificato ex paese di oltre cortina aiutano ad accrescere il senso di smarrimento dello spettatore.
Come detto non mancano gli elementi decisamente grotteschi e spiazzanti (ricordate lo sceriffo di Cabin Fever?), qui ben rappresentati da un gruppo di stranissimi bambini del luogo.
In complesso il film risulta discreto, ha i suoi momenti interessanti ma NON è assolutamente quel concentrato di malvagità e compiacimento verso la violenza che tutti ci aspettavamo: la struttura del film ricorda fin troppo da vicino "Last house on the left", c'è una chiara citazione dal remake di "Dawn of the dead" (e non scherzo...) e nel complesso, le cose più "pesanti" e "disturbanti" le avete viste quasi tutte nei promo e nei trailer.
Mi ripeto: film carino ma molto scontato e che non aggiunge molto a livello visivo, alla già nutrita schiera di film horror a base di torture, sesso e violenza.
Una piccola delusione.
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- vegeta85
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il film è primo al box office USA con 20 milioni di dollari (ne è costati meno di 5).
C'è da dire che è stato trainato da una campagna di marketing martellante, in cui, nel trailer, si affermava che durante alcune proiezioni è stata necessaria la presenza di un medico per far riprendere gli spettatori dalla visione. Se a ciò si aggiunge quel "Quentin Tarantino presenta..." in cima al titolo...
C'è da dire che è stato trainato da una campagna di marketing martellante, in cui, nel trailer, si affermava che durante alcune proiezioni è stata necessaria la presenza di un medico per far riprendere gli spettatori dalla visione. Se a ciò si aggiunge quel "Quentin Tarantino presenta..." in cima al titolo...
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Era prevedibile un successone.. riguardo alla presenza del medico mi viene in mente che alle prime proiezioni de L'Esorcista c'erano le ambulanze fuori dai cinema..vegeta85 ha scritto:il film è primo al box office USA con 20 milioni di dollari (ne è costati meno di 5).
C'è da dire che è stato trainato da una campagna di marketing martellante, in cui, nel trailer, si affermava che durante alcune proiezioni è stata necessaria la presenza di un medico per far riprendere gli spettatori dalla visione. Se a ciò si aggiunge quel "Quentin Tarantino presenta..." in cima al titolo...
- -MichaelMyers-
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Noooooooo, davvero, ke peccatoOcean ha scritto:Visto Hostel.
Allora, dico subito una cosa: Eli Roth conferma -nel bene e nel male- il gusto per il sadismo e le ambientazioni al limite del grottesco del primo film (Cabin Fever).
Va detto che questa volta, la componente gore/splatter è decisamente più contenuta (la prima metà del film scorre via senza violenza, in compenso abbondano le scene di nudo più o meno esplicite) ma ciò che non ci viene fatto vedere, viene evocato per immagini come già Fincher fece -con più abilità- in Seven.
Gli attori sono interessanti, forse un tantino stereotipati e su tutti spicca "Il Chirurgo" che saprà catturare i favori degli amanti dei più sordidi e crudeli boogeyman.
La fotografia del film è rugginosa, sporca e le ambientazioni in un non meglio specificato ex paese di oltre cortina aiutano ad accrescere il senso di smarrimento dello spettatore.
Come detto non mancano gli elementi decisamente grotteschi e spiazzanti (ricordate lo sceriffo di Cabin Fever?), qui ben rappresentati da un gruppo di stranissimi bambini del luogo.
In complesso il film risulta discreto, ha i suoi momenti interessanti ma NON è assolutamente quel concentrato di malvagità e compiacimento verso la violenza che tutti ci aspettavamo: la struttura del film ricorda fin troppo da vicino "Last house on the left", c'è una chiara citazione dal remake di "Dawn of the dead" (e non scherzo...) e nel complesso, le cose più "pesanti" e "disturbanti" le avete viste quasi tutte nei promo e nei trailer.
Mi ripeto: film carino ma molto scontato e che non aggiunge molto a livello visivo, alla già nutrita schiera di film horror a base di torture, sesso e violenza.
Una piccola delusione.
Ero già bello gasato in attesa del 3 marzo x vedermi dosi massicce di sangue, violenza e sadismo e invece nada????
Vabbò pazienza, andrò a vederlo lo stesso, cn un po di malinconia xò.
No no ho detto ciò proprio dopo aver letto il tuo post perchè la descrizione del film mi ha gasato una cifraOcean ha scritto:Se ti dicevo che era un "filmissimo" mi avresti detto "sicuramente sarà una cagata".darkman80 ha scritto:Sicuramente sarà un filmissimo.
tu sei il capo di due cose e basta ora..... DEL c*zz* E DELLA mer**!! (ash - army of darkness)
eheh, siamo nel 2005, ma il vecchio trucco del "non adatto ai malati di cuore" e derivati funziona sempre!vegeta85 ha scritto:il film è primo al box office USA con 20 milioni di dollari (ne è costati meno di 5).
C'è da dire che è stato trainato da una campagna di marketing martellante, in cui, nel trailer, si affermava che durante alcune proiezioni è stata necessaria la presenza di un medico per far riprendere gli spettatori dalla visione. Se a ciò si aggiunge quel "Quentin Tarantino presenta..." in cima al titolo...
- Ocean
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Voglio sottolineare una cosa: il film non è da buttare ma deluderà molte persone.
Se prendiamo il remake di Texas Chainsaw Massacre o Cabin Fever, troviamo sicuramente più tensione e più sequenze al cardiopalma.
Il difetto di Hostel (ravvisato anche dalla critica americana in blocco) è che è troppo scontato: le sequenze di tortura sono state tutte spoilerate nei trailer e fin dall'inizio è facile capire chi sono i cattivi.
Il film non fa paura e -scusate se mi ripeto- la prima parte del film è parecchio pallosa: vorrebbe costruire il climax ma in realtà affossa lo spettatore che desidera solo essere schockkato.
Comunque si parla già di un sequel...
Se prendiamo il remake di Texas Chainsaw Massacre o Cabin Fever, troviamo sicuramente più tensione e più sequenze al cardiopalma.
Il difetto di Hostel (ravvisato anche dalla critica americana in blocco) è che è troppo scontato: le sequenze di tortura sono state tutte spoilerate nei trailer e fin dall'inizio è facile capire chi sono i cattivi.
Il film non fa paura e -scusate se mi ripeto- la prima parte del film è parecchio pallosa: vorrebbe costruire il climax ma in realtà affossa lo spettatore che desidera solo essere schockkato.
Comunque si parla già di un sequel...
"The Lord is mi sheperd; I shall not want"
Tra l'altro, nessuno ci avrà fatto caso, ma bisogna ringraziare il padreterno che la distribuzione italiana abbia una buona volta deciso di lasciare il titolo inalterato(anzi, addirittura uno "sborone" "Hostel di Eli Roth"!) piuttosto che storpiarlo in robaccia del tipo "L'Ostello del diavolo", "Hostel - Il Torturatore" ecc.
Bravi ragazzi, così si fa, lo volete capire??
Bravi ragazzi, così si fa, lo volete capire??
- -MichaelMyers-
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Pienamente d'accordo.Marv ha scritto:Tra l'altro, nessuno ci avrà fatto caso, ma bisogna ringraziare il padreterno che la distribuzione italiana abbia una buona volta deciso di lasciare il titolo inalterato(anzi, addirittura uno "sborone" "Hostel di Eli Roth"!) piuttosto che storpiarlo in robaccia del tipo "L'Ostello del diavolo", "Hostel - Il Torturatore" ecc.
Bravi ragazzi, così si fa, lo volete capire??
Basta con sti titoli italiani senza senso, come The Cave, ke da noi l'han kiamato Il Nascondiglio del diavolo, ridicoli
- Giapo
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e la smetta di toccarmi il cu*o!
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale