...Visto che oramai (finalmente) ci siamo (a me hanno spedito oggi pomeriggio, e l'ho beccato anche a 11 euro scarsi...) , iniziamo a fare il punto della situazione, per quest'Opera di Abdellatif Kechiche con due Straordinarie e BELLISSIME Interpreti (ne ho viste di Belle Ragazze, ma questa Adèle Exarchopoulos ha una tale Immensa Bellezza da togliere letteralmente il fiato....) il tutto Trasferito in BD quì da noi , a cura della LUCKY RED, considerando che se come penso , hanno fatto un'Ottimo Lavoro in fase di Trasferimento, non sò voi ma per quanto mi riguarda credo proprio che questo BD resterà nel mio lettore per MOLTO tempo...
...Nel frattempo , in attesa di un'Analisi o Recensione completa, ecco le caratteristiche Tecniche (rettificate ora correttamente) della nostra Edizione in BD...:
Disc Size: 44.829.137.644 bytes
PLAYLIST REPORT:
Length: 2:59:56.911 (hs.ms)
Size: 37.310.902.272 bytes
Total Bitrate: 27,65 Mbps
VIDEO:
Codec Bitrate Description
----- ------- -----------
MPEG-4 AVC Video 22021 kbps 1080p / 23,976 fps / 16:9 / High Profile 4.1
AUDIO:
Codec Language Bitrate Description
----- -------- ------- -----------
DTS-HD Master Audio Italian 1796 kbps 5.1 / 48 kHz / 1796 kbps / 16-bit (DTS Core: 5.1 / 48 kHz / 1509 kbps / 16-bit)
DTS-HD Master Audio French 2088 kbps 5.1 / 48 kHz / 2088 kbps / 16-bit (DTS Core: 5.1 / 48 kHz / 1509 kbps / 16-bit)
SUBTITLES:
Codec Language Bitrate Description
----- -------- ------- -----------
Presentation Graphics Italian 36,702 kbps
Presentation Graphics Italian 34,537 kbps
...quindi abbiamo un Disco da 50-GB bello pieno, di cui 37,3 GB destinati all'Opera .
...Ora facendo una comprativa (in termini di GB utilizzati) con l'Edizioni già uscite , da parte della Criterion e dalla Artificial Eye , ne viene fuori quanto segue...:
...Criterion-USA...:
Runtime: 3:00:08.422
Disc Size: 47,113,026,841 bytes
Feature Size: 46,512,893,952 bytes
Video Bitrate: 28.74 Mbps
...Artificial Eye-UK...:
Runtime: 2:59:46.984
Disc Size: 41,005,232,563 bytes
Feature Size: 37,226,228,352 bytes
Video Bitrate: 20.02 Mbps
...Lucky Red-IT...:
Runtime: 2:59:56.911
Disc Size: 44.829.137.644 bytes
Feature Size: 37.310.902.272 bytes
Video Bitrate: 22021 Mbps
...Dunque, in termini di bitrate e capienza , il BD Criterion è ECCEZIONALE, poichè dei 47-GB utilizzati, 46 (praticamente tutti) sono destinati all'Opera , con il risultato che và oltre il Sorprendente...:
...sfortunatamente però, se è vero che il BD Criterion vince in partenza in termini di bitrate, al contrario perde riguardo gli Extra che si concentrano esclusivamente in un Trailer , uno Spot TV ed il solito (eccellente) Booklet d'essay illustrato .
...Passando per l'Edizione UK della Artificial Eye, si nota sin da subito, che dei 41-GB utilizzati, 37 sono destinati all'Opera, quindi abbiamo uno scarto di circa 9-GB (in meno) , rispetto all'edizione CC , tuttavia, nonostante ciò, il risultato finale (al di là dei dettagli nel contrasto e quant'altro) è pressochè identico e Sorprendente, al pari dell'Edizione USA...:
...a differenza dell'edizione Criterion, la Artificial Eye inizia a proporre un set di Extra decisamente più interessante , rispetto al nulla dell'edizione USA, ed è quanto segue...:
-Interview with Abdellatif Kechiche (9:03)
-Interview with Adèle Exarchopoulos (7:34)
-Deleted Scenes (8:13)
-Theatrical Trailer (1:53)
...quindi, qualcosa in meno in termini di bitrate , ma qualche extra in più, che per un'Opera del genere non fà mai male, anzi, io direi che sono importanti (probabilmente) quanto l'opera stessa .
...Quì una comparativa con screen, fra le due edizioni (USA vs. UK)...:
...al di là del Master utilizzato , identico per entrambe (così come per le altre) le edizioni, ed apparte la Magnificenza di entrambi i Transfers, l'Edizione Criterion rispetto all'Artificial Eye, ha il contrasto leggermente più elevato , nulla di eclatante per carità, però io penso che per un'Opera del genere (estremamente solare, nonostante tutto) sia meglio quel pò di luminosità in più che il BD UK ci dà, quindi per quanto mi riguarda (senza nulla togliere all'edzione Criterion) io preferisco (preferirei, se dovessi comprarlo) più l'edizione Artificial Eye, rispetto a quella Criterion, ma si tratta in ogni caso di dettagli .
...Spero comunque, che il nostro BD (a parità di Master utilizzato, ovviamente) abbia la stessa identica resa dell'edizione UK .
...Infine tornando alla nostra edzione della LUCKY RED, dai dati a mia disposizione , è ben chiaro (ora sì, dopo la rettifica) che dei 44-GB e più utilizzati, 37 sono destinati all'Opera , quindi 9-GB in meno rispetto al BD Criterion ed invece lo STESSO IDENTICO quantitativo utilizzato, rispetto al BD Artificial Eye, e di conseguenza ora sappiamo per certo (sempre dopo la rettifica, sia ben chiaro) che il bitrate medio del nostro Trasferimento (se effettuato come si deve) si aggira attorno ai 22-Mbps, e quindi ben al di sopra della soglia/standard di sicurezza, senza contare il fatto che ora più che mai, dopo l'aggiornamento segnalato, 37-GB sono più che sufficienti per contenere l'intera Opera (della durata di 180 minuti) nel BD , e questo senza nessun particolari problema di compressione, a patto sempre il Transfer sia effettuato correttamente (come sembra essere ben visibile dagli screen che ho postato più giù, provenienti dalla nostra Edizione) questo è ovvio .
...Però la "sorpresa", che sinceramente non mi aspettavo di vedere, dato che io pensavo che il Transfer sarebbe stato bit x bit identico al Criterion (poichè mi sono detto, se il Criterion non ha gli extra, non ce l'avrà nessuno...) e mi sbagliavo, poichè noi quì in italia , nei restanti 7-GB del BD, abbiamo il piacere di avere i seguenti Extra...:
Making Of - 30:39
Scene eliminate - 08:05
Trailer - 01:41
...e se il tutto è corretto, abbiamo un bel Making of di 30 minuti oltre che 8 minuti di scene tagliate, non male direi, spero soltanto che non combinino vaccate con il Trasferimento, altrimenti me li mangio VIVI ! .
...Per adesso vi lasci con il nostro Trailer Ufficiale, e chiaramente non appena mi arriva il BD vi saprò dire di più...:
...Quì invece, un'interessante intervista con il Regista, occhio agli Spoiler, per chi magari non ha ancora visto il Film, anche se credo che il Regista parli più della "Filosofia" dell'Opera, che dell'Opera stessa...:
...CONVERSAZIONE CON ABDELLATIF KECHICHE...:
Perché ha scelto di adattare un fumetto,Il blu è un colore caldo di Julie Maroh, per realizzare il suo quinto film,La vita di Adele ?
Si tratta di un adattamento molto libero.
E la molla che ha fatto scattare il desiderio, la voglia di girare La vita di Adele, è nata dall'unione di due elementi: la lettura del fumetto e un progetto a cui pensavo da molto tempo. In effetti, fin dall'epoca de La schivata [2003], avevo in mente una sceneggiatura sul percorso di una professoressa di francese appassionata di teatro. Volevo sviluppare un personaggio femminile desideroso di comunicare, e che svolge il suo lavoro con passione.
Allo stesso tempo questa insegnante è consapevole delle ripercussioni sul suo lavoro di tutto ciò che le accade nella vita privata: gli amori, i lutti, le separazioni.
Ero stato vicino a molti di questi professori e professoresse nel periodo de La Schivata .
Per me era toccante il fatto che vivessero il loro lavoro come una vocazione.
Erano dei veri artisti, amavano la lettura, la pittura,la scrittura...
Tutti ricordiamo momenti chiave della nostra vita scolastica, quando un professore appassionato ci ha portato a vedere un certo film, o ci ha spinto a leggere un certo libro, facendo forse nascere in noi delle vocazioni.
Ma alla fine questa sceneggiatura non è mai stata scritta.
E quando mi sono imbattuto per caso nel fumetto Il blu è un colore caldo, che racconta la storia di questo amore assoluto tra due donne, e allo stesso tempo parla di una giovane donna che diventa un'insegnante, ho capito come far combaciare i due progetti .
Effettivamente la vocazione è un tema molto forte in relazione alle protagoniste del suo film: vocazione
per la pittura per una delle due, vocazione per l'insegnamento per l'altra.
Trovo estremamente legittime e degne di rispetto le vocazioni, soprattutto quando si tratta di vocazioni anonime, fatte di abnegazione, e che non hanno bisogno della riconoscenza degli altri.
Per questo ammiro molto quelle insegnanti, quelle professoresse interessate solo ai risultati dei loro allievi.
Diventa parte della loro vita, è il loro modo di gratificarsi .
Il suo film è anche e soprattutto una storia d'amore, di un amore al femminile, tra due donne.
Raccontare una storia d'amore tra due donne significa lavorare intensamente con due attrici, è un lavoro che mi appassiona e che si sta rivelando sempre più importante mano a mano che cresco come regista.
Mi chiedo cosa nella storia tratta dal fumetto Il blu è un colore caldo sia stato l'elemento ispiratore, quello che
mi ha spinto a fare il film.
Forse le tavole che ritraggono i corpi nudi? E' possibile. Non so quali siano state le ragioni più profonde .
A questo proposito, come ha scelto le sue protagoniste, Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos ?
Ho scelto prima Léa Seydoux per il ruolo di Emma .
Lei ha la bellezza giusta, la voce, l’intelligenza e la libertà del personaggio.
Ma soprattutto la cosa determinante nel mio incontro con Léa, è stato il suo modo di rapportarsi alla società .
E' molto attenta al mondo che la circonda, possiede una vera coscienza sociale.
C'è in lei un reale bisogno di impegnarsi per gli altri, che corrisponde molto al mio .
Ho potuto rendermene conto davvero perché ho trascorso un intero anno con lei, da quando è stata scelta per il ruolo fino alla fine delle riprese .
Inoltre trovavo in Léa qualcosa che potremmo definire una certa «arabità», qualcosa dello spirito arabo .
Mi ha poi detto di avere due fratellastri arabi, ma questo io non lo sapevo .
Léa vive con grande consapevolezza, pienamente cosciente di tutto ciò che accade .
Ed è anche il suo modo di affrontare la vita .
Ha qualcosa ache fare col nomadismo, col vagabondaggio, qualcosa che attiene alla malinconia, quello che noi chiamiamo «mek toub» .
Léa è fatta così, questo è il suo modo di stare al mondo .
E per quanto riguarda Adèle Exarchopoulos ?
Abbiamo fatto un casting interminabile, ma non appena ho visto Adèle, l'ho scelta. L'avevo invitata a venire con me in un bar .
Lei ha ordinato una torta al limone, e per il suo modo di mangiare mi sono detto: «è lei» .
Lei è «sensorialità», il suo modo di muovere la bocca, di masticare...
La bocca è stata un elemento molto importante per questo film, la bocca delle due protagoniste è fondamentale per
questo film, per delle ragioni comprensibilmente umane .
Provocano infatti le sensazioni più diverse, ogni genere di impressione .
Tutti noi siamo colpiti da qualcosa nel viso degli altri, il naso, la bocca .
Per me si tratta del motore da cui tutto ha origine .
La solitudine causata dalle pene d'amore rende coraggiosi, anche questo sembra un tema del film .
Provo molta ammirazione per il personaggio di Adele, che è una donna libera, davvero coraggiosa, devota e forte.
Adele è distrutta dal dolore ma non si tira mai indietro quando è in gioco il suo lavoro di insegnante .
Si fa forza.
Quando in qualcuno, chiunque esso sia, noto un coraggio come questo, beh, devo ammettere che mi turba .
Io personalmente non mi sento coraggioso, ma mi aggrappo sempre a questa idea e la noto spesso nelle ragazze più giovani, questa forza, questa capacità di affermare se stesse .
Mi ha fatto pensare, anche se non oserei mai paragonarmi a lui, a Marivaux e, in particolare, a “La Vie de Marianne” e alla sua eroina orfana, ma determinata e coraggiosa, pronta ad affrontare le prove della vita .
Trovo ci sia una parentela con il modo in cui ho immaginato Adele .
In questo film emerge anche una caratteristica tipica del suo modo di girare: un grosso lavoro per ottenere il massimo dellaspontaneità nella recitazione degli attori.
Come riesce ad ottenere questo risultato ?
E' importante che ciò che appare nelle immagini sia naturale, nonostante sia inevitabile un lavoro di preparazione, ma bisogna che sia ridotto al minimo indispensabile .
E' un modo di vedere fino a dove è possibile arrivare alla verità, tra virgolette, di un personaggio, e di sbarazzarsi di una recitazione sapiente, per quanto non ci si riesca mai completamente .
Questo aspetto emerge con forza ancora maggiore nelle scene di gruppo, in cui gli scambi di battute tra i diversi personaggi sembrano addirittura improvvisati .
Quanto è lasciato all'improvvisazione ?
Nelle sequenze di gruppo, il testo, i dialoghi, sono sempre scritti minuziosamente .
Esistono, ma io cerco comunque, per quanto possibile, di non subire un ritmo predeterminato e, anche se ho la sensazione di non esserci ancora riuscito, continuo a provarci .
Cerco di fare in modo che quel ritmo venga fuori al momentodelle riprese, perché non mi sento a mio agio con i rit
mi dettati dalla sceneggiatura, nonostante ne rispetti la struttura .
Quando sono sul set, ho bisogno di rinunciare a questo principio, al principio di dover rispettare la sceneggiatura ad ogni costo .
Preferisco rivolgermi agli altri con dialoghi miei e aprirmi a qualcos'altro, senza restare bloccato su quello che è stato scritto .
Così quando arriviamo a quelle scene, lasciamo aperte tutte le possibilità .
Le prove vengono dimenticate e la scrittura continua durante le riprese .
Sono scene che amo girare.
Si ricreano in continuazione, costringono gli attori a reagire uno nei confronti dell'altro .
Mi diverte .
Adesso che il film è finito, cosa le ha dato ?
Non mi ha dato delle risposte, al contrario, ha accresciuto i miei interrogativi e i miei dubbi sul principi o della femminilità che è anche il principio della vita, della speranza, del mistero .
Ho idea che forse un giorno troverò una risposta .
E' per questo che il titolo del film è La vita di Adele ?
Capitoli 1 e 2 perché non so ancora quali siano gli altri .
Vorrei che Adele mi raccontasse il seguito .
Adele è la sua Antoine Doinel (personaggio interpretato da Jean-Pierre Léaud presente in molti film di FrançoisTruffaut) ?
Antoine Doinel, le confesso che ci avevo pensato .