«Un sound apocalittico». Così Martin Rev, dei Suicide, sintetizza la rivoluzione musicale che scosse New York tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. La cosiddetta “No Wave”, celebrata da questo film, non nasceva come movimento musicale, quanto come modo di esprimere le urgenze artistiche di una generazione disperata, che non seguiva alcun canone né prendeva spunto da nulla di già ascoltato prima.
Interessante e deludente allo stesso tempo. Non amo particolarmente la scena in questione, ma la contrapposizione ereditaria tra gli artisti degli anni '70 e "l'attuale" movimento newyorkese ( Yeah Yeah Yeahs ? Gogol Bordello ?) mi e' sembrato un trucchetto per allungare il brodo.
Penso che con un po' di sforzo si potesse trovare piu' materiale sulle vecchie band ( dove sono i Contortions ?) e anche concedere piu' di 5 minuti ad ogni intervistato.
Occasione perduta, Scott rimandato a settembre.
