Ma manco per niente... non ci vogliono assolutamente impianti esoterici, ma impianti normalissimi. E poi chiunque è in grado di sentire le differenze.Nick ha scritto:Verissimo quello che dici ma tutto questo è quasi esclusivamente argomento teorico. Poi salvo avere impiati esoterici ma veramente esoterici allora un orecchio raffinato può sentire queste differenze.
Io faccio testare le cose a mia moglie, che in tutta la sua vita ha acquistato un solo CD, e lei le differenze le sente benissimo. Magari non sa valutarle correttamente, ma le sente alla perfezione.
Permettimi di dire che la rivista Nuova Elettronica è gestita da gente che passa la sua vita a fare circuitini di luci psichedeliche e alimentatori stabilizzati, ma che di alta fedeltà non ne capisce una beneamata mazza.E' apparso qualche tempo fa anche sulla rivista di nuova elettronica un'articolo dedicato a questo argomento con relative formule matematiche a dimostrazione che queste differenze (in riferimento alle distanze tutto sommato brevi delle linee che si usano a livello domestico) sono talmente basse che perfino con un oscilloscpio è difficile percepirne le variazioni.
Ho letto qualche tempo fa un libro edito proprio da Nuova Elettronica: "Introduzione all'alta fedeltà", una collezione incredibile di sciocchezze e luoghi comuni, specchio di gente che scrive senza avere la minima idea di quello che fa.
Chiaramo subito il discorso: chiunque può riempire tutte le pagine che vuole di formule atte a dimostrare tutto e il contrario di tutto. Ma l'alta fedeltà non si impara con le formule, si impara con le orecchie. E se permetti non esiste al mondo oscilloscopio in grado di ascoltare meglio di un paio di orecchie.
C'è una sola cosa da fare: scrivere meno formule e provare con mano prima di tutto. Anzi, provare con orecchie. Non credete che un cavo possa fare la differenza? Provatelo, poi dopo ne riparliamo.