Da qualche parte è uscito questo nuovo film di Tsukamoto?
Qui a Napoli no, e tra l'orgia di nuovi film natalizi temo che un film del genere trovi grosse difficoltà distributive.
Eppure potrebbe essere un' interessante alternativa al buonismo dilagante...
Lunedì sarò a Bologna: qualcuno sa se lì è uscito?
P.S. Per chi non lo sapesse il regista è quello dello staordinario Tetsuo e Bullet Ballet...
A snake of June (2002) di Shinya Tsukamoto
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- crash
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Grazie Marjane! Non ci avevo fatto caso... quello è un cinema di Caserta e non pensavo certo di trovarlo in proiezione lì... non ci sono mai stato...
Mi sa che me lo vedo a Bologna, dovrebbe esserci in programmazione (tra l'altro danno una rassegna sul cinema di Kitano al cinema Lumiere...)
ciaociao
Mi sa che me lo vedo a Bologna, dovrebbe esserci in programmazione (tra l'altro danno una rassegna sul cinema di Kitano al cinema Lumiere...)
ciaociao
Lo Small dovrebbe essere un cinema d'essai o giù di lì, uno dei pochi spazi nella nostra regione dove NON trovare blockbusters...crash ha scritto:Grazie Marjane! Non ci avevo fatto caso... quello è un cinema di Caserta e non pensavo certo di trovarlo in proiezione lì... non ci sono mai stato...
cmq ho visto che il film di Tsukamoto lo danno anche al President a Napoli, non ho più scuse!
x sandman: dicci, dicci, che te n'è parso?
Era la prima volta che avevo occasione di vedere un film di Tsukamoto al cinema (non che li abbia visti tutti, ahimé, solo i due Tetsuo e Tokyo Fist) e non potevo certo farmelo sfuggire!
Dunque, spettacolo pomeridiano di mercoledì al cinema President di Napoli.
Totale spettatori presenti in sala: 2 e 1/2, ovvero io + amico venuto per oscuri motivi + un tizio (forse qualcuno del cinema stesso) che se n'è andato a metà film.
In pratica una proiezione privata, peccato che il cinema fosse così così e che l'audio (non doppiato, gradita sorpresa) fosse costantemente fuori sincrono (ma ho letto una stessa lamentela da altre parti, che ci siano pellicole fallate in giro?)
Il film: girato meravigliosamente in un algido bianco/blu e nero, assai più "normale" dei precedenti a me noti - ma a quanto leggo, è una strada intrapresa da Tsukamoto già con Gemini. Certo che normalità riferita a T. è una parola grossa , ma immagino che questo film sia il suo tentativo più riuscito verso questa direzione... e verso la perfezione stilistica. I suoi incubi ricorrenti ovviamente costituiscono l'essenza del film: la malattia fisica e mentale, le mut(il)azioni del corpo, l'eros come sofferenza, la repressione delle pulsioni sessuali, l'alienazione metropolitana. Tuttavia sembra esserci meno orrore, meno disperazione... e personalmente, anche meno coinvolgimento (preferivo lo T. terrorista furioso degli altri film).
Nota mondana: avvistato in sala il regista napoletano Pappi Corsicato, sbucato alla fine del film da non so dove, che ha strabuzzato gli occhi quando il mio ignaro amico è sbottato: "Una bella schifezza però eh!"
(disclaimer: questa è ancor meno rece dell'altra )
Dunque, spettacolo pomeridiano di mercoledì al cinema President di Napoli.
Totale spettatori presenti in sala: 2 e 1/2, ovvero io + amico venuto per oscuri motivi + un tizio (forse qualcuno del cinema stesso) che se n'è andato a metà film.
In pratica una proiezione privata, peccato che il cinema fosse così così e che l'audio (non doppiato, gradita sorpresa) fosse costantemente fuori sincrono (ma ho letto una stessa lamentela da altre parti, che ci siano pellicole fallate in giro?)
Il film: girato meravigliosamente in un algido bianco/blu e nero, assai più "normale" dei precedenti a me noti - ma a quanto leggo, è una strada intrapresa da Tsukamoto già con Gemini. Certo che normalità riferita a T. è una parola grossa , ma immagino che questo film sia il suo tentativo più riuscito verso questa direzione... e verso la perfezione stilistica. I suoi incubi ricorrenti ovviamente costituiscono l'essenza del film: la malattia fisica e mentale, le mut(il)azioni del corpo, l'eros come sofferenza, la repressione delle pulsioni sessuali, l'alienazione metropolitana. Tuttavia sembra esserci meno orrore, meno disperazione... e personalmente, anche meno coinvolgimento (preferivo lo T. terrorista furioso degli altri film).
Nota mondana: avvistato in sala il regista napoletano Pappi Corsicato, sbucato alla fine del film da non so dove, che ha strabuzzato gli occhi quando il mio ignaro amico è sbottato: "Una bella schifezza però eh!"
(disclaimer: questa è ancor meno rece dell'altra )