La promessa dell'assassino (2007) di David Cronenberg
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- vegeta85
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vivimilano
Sulla violenza rinasce una nuova famiglia. Dato il regista, il messaggio non è del tutto rassicurante. Confezione di grande pulizia, violenza messa in scena con virtuosismo: lo spettacolo c'è, ma si ha anche l'impressione che gli stereotipi siano assorbiti un pò meccanicamente. (a.p.)
Sulla violenza rinasce una nuova famiglia. Dato il regista, il messaggio non è del tutto rassicurante. Confezione di grande pulizia, violenza messa in scena con virtuosismo: lo spettacolo c'è, ma si ha anche l'impressione che gli stereotipi siano assorbiti un pò meccanicamente. (a.p.)
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I can die without a clue
Sun keeps risin' in the west
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Appena visto.
Fino a 3/4 lo consideravo un filmone, ma manca il gran finale che ti aspetti...
Sulle ipotesi della sorte di Mortensen non vedo come possa entrare così tanto nel ruolo da diventare veramente mafioso anche lui, ricordiamoci che è sempre controllato dall'FSB o come si chiama...secondo me continua a fare il doppiogioco, non c'è nulla che faccia pensare il contrario (se non forse i precedenti film del regista, ma non penso sia un criterio per stabilire questa cosa).
PS: pensavo proprio prima quanto il film mi ricordasse "Piccoli affari sporchi" di Frears, scopro ora su imdb che l'autore è lo stesso.
Fino a 3/4 lo consideravo un filmone, ma manca il gran finale che ti aspetti...
Sulle ipotesi della sorte di Mortensen non vedo come possa entrare così tanto nel ruolo da diventare veramente mafioso anche lui, ricordiamoci che è sempre controllato dall'FSB o come si chiama...secondo me continua a fare il doppiogioco, non c'è nulla che faccia pensare il contrario (se non forse i precedenti film del regista, ma non penso sia un criterio per stabilire questa cosa).
PS: pensavo proprio prima quanto il film mi ricordasse "Piccoli affari sporchi" di Frears, scopro ora su imdb che l'autore è lo stesso.
Ultima modifica di withnail il sabato 22 dicembre 2007, 3:01, modificato 2 volte in totale.
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Dir la verità è un atto d'amore. Fatto per la nostra gioia che muore.
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- MelvinUdall
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Ottimo gangster movie, cupo, violento e disperato, con un cast superlativo, Mortensen su tutti, ma molto bravi anche Naomi Watts e Vincent Cassell.
Molti criticano Cronenberg dicendo che con questo e History of Violence non fa più cinema come un tempo, inutile dire che non cono d'accordo, certo sono pellicole diverse da Videodrome o Scanners, ma il suo stile inconfondibile l'ha tenuto.
Un ottimo film, leggermente inferiore a History of Violence, ma pur sempre da vedere assolutamente.
Voto: 8
Molti criticano Cronenberg dicendo che con questo e History of Violence non fa più cinema come un tempo, inutile dire che non cono d'accordo, certo sono pellicole diverse da Videodrome o Scanners, ma il suo stile inconfondibile l'ha tenuto.
Un ottimo film, leggermente inferiore a History of Violence, ma pur sempre da vedere assolutamente.
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"Avevo capito che negli occhi di quel ragazzo
non c'era altro che il male"
Se il livello è questo ben vengano...-MichaelMyers- ha scritto:Molti criticano Cronenberg dicendo che con questo e History of Violence non fa più cinema come un tempo, inutile dire che non cono d'accordo, certo sono pellicole diverse da Videodrome o Scanners, ma il suo stile inconfondibile l'ha tenuto.
This is wrong place to get tired, George!
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bellissimo film, condivido l'accostamento al Padrino; a mio parere superiore a History of violencevegeta85 ha scritto:"La Promessa dell'Assassino" mi è sembrato tutto fuorchè una concessione al circuito mainstream. E' un "Padrino" sporco e moderno, senza nessuna epicità, in cui nulla ha più valore, nemmeno la famiglia.
La sceneggiatura cambia strada ogni cinque minuti, e certe sequenze durissime (non solo la lotta nella sauna, pensate pure a quella in cui Cassel "obbliga" Mortensen a fare sesso con la ragazzina)restano indelebili nella memoria. E il tatuaggio, il marchio sulla carne, è, (come sempre in Cronenberg), il punto focale dell'intera vicenda.
Un pelino sotto a "A History of Violence", di cui non possiede il ritmo teso e angosciante, ma comunque un ottimo film.
8/10
Voto 8,5
- Dick Laurent
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faccio l'hollywoodlady della situazione e posto i voti assegnati fino ad adesso...il fatto che non ci siano parerai negativi o dubbi mi fa parecchio felice (withnail, mi parevi ben soddisfatto nonostante i dubbi sul finale, quindi ti ho messo tra i verdi). Ho tradotto i voti mereghettiani in decimi, i due che li hanno utilizzati mi dicano se la conversione è ok (nox e Siddartha)...ricordo anche un voto di hicks, secondo me inserito nel topic "che film avete visto ieri?"...se ci leggi magari passa di qua il voto "tradotto" in decimi
gipal 9
nocciolo 9 (?)
Siddartha 10 (?)
Dick Laurent 8,5
vegeta85 8
withnail
-MichaelMyers- 8
Galbo 8,5
se gipal o chi per lui lo vuole aggiungere al primo post...
P.S. ho letto solo ora (complimenti!) che dice gip di Lynch nella prima pagina...
gipal 9
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- Dick Laurent
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- Dick Laurent
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Insomma non è proprio vero che io NCUCDC come diceva quel mio amico làDick Laurent ha scritto:Anche io l'ho trovato appena inferiore a History of Violence, ma non così tanto...sto pure pensando si dargli lo stesso voto (in quinti)...per me è davvero una differenza di spiccioli!
Una cosa che non mi aveva convinto troppo era il finale
Saluti
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Bellissimo film, di poco inferiore a Hystory of Violenca ma comunque un filmone (anche se, come già detto da qualcun altro, mi aspettavo un finalone, magari tutto azione e morti, oppure molto crudo ed emotivamente carico. Ma forse il genio di Cronenberg sta anche nel sorprendere il pubblico con questa mancanza)
VOTO: 8,5
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« Io ho fatto solo due/tre horror, il resto sono film realistici » Ruggero Deodato
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- gipal
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mi sembra di capire che il buon dick si riferisca ad HOV riguardo al finale poco convincentenocciolo ha scritto:Insomma non è proprio vero che io NCUCDC come diceva quel mio amico làDick Laurent ha scritto:Anche io l'ho trovato appena inferiore a History of Violence, ma non così tanto...sto pure pensando si dargli lo stesso voto (in quinti)...per me è davvero una differenza di spiccioli!
Una cosa che non mi aveva convinto troppo era il finale
poi non dovresti paragonarti, in ogni caso, ad uno che ha 20 anni di meno di te (che però sta recuperando bene)...se non altro in fede al NUMERIO DEI FILM VISTI, io ad esempio in vita mia (tengo la lista dal 1979), ho visto solo 2.766 film praticamente UN TERZO dei tuoi dvd (e ti parlo di almeno 37 anni di onorabile carriera di aspirante cinefilo, dall'età di anni sei "pinocchio" disney primo film visto al cinema nel 1969)
riguardo al NCUCDC non è necessario che tu mi RINVANGHI cose di secoli fa (mi pare quando facemmo la torta sui lati TECNOFILO/COLLEZIONISTICO/CINEFILO ed io ti feci preponderare il lato collezionistico su quello cinefilo > per forza: dovendo fare la somma 100 era naturale per uno che già illo tempore aveva 5 kili di dvd), avresti dovuto prendere la cosa con la giusta ironia
in conclusione poi
anche ammesso che a te e al tuo...figlioletto dick il finale de LPDA non abbia convinto e a me si, mi dici perché voi dovete stare nel giusto ed io no?
- raystorm
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La promessa dell’assassino – Un passato tatuato
Una giovane tossicodipendente muore partorendo la propria figlia. L’ostetrica dell’ospedale, Anna (Naomi Watts), ritrova il diario della ragazza e indagando su chi era si spingerà involontariamente a bussare alla porta di un signore della mafia russa, il quale è anche l’artefice della fine preamtura della stessa. Comprendendo il pericolo che grava su di lei e la piccola neonata, Anna troverà aiuto nell’insolita figura di Nikolai (Viggo Mortensen), autista e uomo fatica del capofamiglia russo. Il ritorno alla regia di David Cronenberg avviene con un film freddo, avaro di emozioni e purtroppo intriso di un’orrida patina reale disincantata. Non c’è spazio per un lieto fine, nemmeno un qualsivoglia tipo di redenzione attende i suoi personaggi, anzi dal boss mafioso, all’ostetrica dell’ospedale si rivelano essere tutti degli esseri senza possibilità di espiazione delle proprie colpe. “La promessa dell’assassino” è un film sulle personalità costrette e costruite da ciò che le circonda, parla delle scelte obbligate dalla necessità di sopravvivere o semplicemente per l'abbraccio di un sogno che si speri dienga realtà. Nella Londra del 2007 non c’è spazio per figure deboli, le anime d’ogni essere vengono macchiate per poter effettivamente risaltare nella voracità di una società incurante delle situazioni in cui versano i suoi figli. In un mondo sempre più globalizzato, i nuovi “poveri” non sono più coloro che non possiedono bene materiali, ma divengono tutti quelli che devono rinunciare alla propria identità e personalità per sopravvivere ai voleri di chi comanda. Cronenberg dirige una pellicola cupa, dalla narrazione inesorabilmente smorzata nelle emozioni, narrata dalla straziante voce fuori campo di una madre morta troppo presto e che non potrà mai godere di un futuro con la propria figlia. “La Promessa dell’assassino” è quindi un film sulle scelte più o meno forzate che la vita costringe ogni persona, in una società indifferente alla salvaguardia del singolo, il corpo dell’uomo diviene dunque il riflesso di queste, ed il tatuaggio come in “Memento” di Christopher Nolan è il mezzo per ricordarsi chi si è stati. Tra giochi di potere e sogni infranti, l’unica speranza alla quale possono aggrapparsi tutti i personaggi con un'atto di coraggio, risiede in una bambina nata e concepita nell’odio e che per questo si merita la possibilità di ambire ad un sogno d’amore.
fILM: 8
http://raystormcineblog.splinder.com/post/15399212
Una giovane tossicodipendente muore partorendo la propria figlia. L’ostetrica dell’ospedale, Anna (Naomi Watts), ritrova il diario della ragazza e indagando su chi era si spingerà involontariamente a bussare alla porta di un signore della mafia russa, il quale è anche l’artefice della fine preamtura della stessa. Comprendendo il pericolo che grava su di lei e la piccola neonata, Anna troverà aiuto nell’insolita figura di Nikolai (Viggo Mortensen), autista e uomo fatica del capofamiglia russo. Il ritorno alla regia di David Cronenberg avviene con un film freddo, avaro di emozioni e purtroppo intriso di un’orrida patina reale disincantata. Non c’è spazio per un lieto fine, nemmeno un qualsivoglia tipo di redenzione attende i suoi personaggi, anzi dal boss mafioso, all’ostetrica dell’ospedale si rivelano essere tutti degli esseri senza possibilità di espiazione delle proprie colpe. “La promessa dell’assassino” è un film sulle personalità costrette e costruite da ciò che le circonda, parla delle scelte obbligate dalla necessità di sopravvivere o semplicemente per l'abbraccio di un sogno che si speri dienga realtà. Nella Londra del 2007 non c’è spazio per figure deboli, le anime d’ogni essere vengono macchiate per poter effettivamente risaltare nella voracità di una società incurante delle situazioni in cui versano i suoi figli. In un mondo sempre più globalizzato, i nuovi “poveri” non sono più coloro che non possiedono bene materiali, ma divengono tutti quelli che devono rinunciare alla propria identità e personalità per sopravvivere ai voleri di chi comanda. Cronenberg dirige una pellicola cupa, dalla narrazione inesorabilmente smorzata nelle emozioni, narrata dalla straziante voce fuori campo di una madre morta troppo presto e che non potrà mai godere di un futuro con la propria figlia. “La Promessa dell’assassino” è quindi un film sulle scelte più o meno forzate che la vita costringe ogni persona, in una società indifferente alla salvaguardia del singolo, il corpo dell’uomo diviene dunque il riflesso di queste, ed il tatuaggio come in “Memento” di Christopher Nolan è il mezzo per ricordarsi chi si è stati. Tra giochi di potere e sogni infranti, l’unica speranza alla quale possono aggrapparsi tutti i personaggi con un'atto di coraggio, risiede in una bambina nata e concepita nell’odio e che per questo si merita la possibilità di ambire ad un sogno d’amore.
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Visto ieri sera, in una delle ultime sale che ancora lo dava
Piaciuto mi è piaciuto, ma il finale lascia un po' l'amaro in bocca perchè sembra quasi di vedere un film incompiuto.
Io quella che doveva essere la sorpresa l'avevo presa da subito, e non sono certo quello che indovina tutto in un film, quindi immagino sia capitato a tutti voi. E come sorpresa manca davvero di originalità.
E' anche vero che il film non si regge certo su questa "sorpresina". Alcune scene sono davvero importanti; fra tutte la migliore è nella foto postata da Gipal ad inizio topic.
Voto: 6 1/2
Piaciuto mi è piaciuto, ma il finale lascia un po' l'amaro in bocca perchè sembra quasi di vedere un film incompiuto.
Io quella che doveva essere la sorpresa l'avevo presa da subito, e non sono certo quello che indovina tutto in un film, quindi immagino sia capitato a tutti voi. E come sorpresa manca davvero di originalità.
E' anche vero che il film non si regge certo su questa "sorpresina". Alcune scene sono davvero importanti; fra tutte la migliore è nella foto postata da Gipal ad inizio topic.
Voto: 6 1/2
A me e' piaciuto ma non mi ha fatto impazzire. Grande prova di Viggo e Naomi, solito il ruolo di Vincent Cassel (anche in Elizabeth aveva lo stesso personaggio!) ma una trama meno avvincente di "History Of Violence". In definitiva 7,5 al film (e in questo tempi di magra Natalizia non e' poco) e 4 ai titolisti italiani che non hanno capito na' mazza! Pero', poteva anche andare peggio... potevano intitolarlo "La Promessa Dello Sciacallo*"
*personaggio inesistente nel titolo originale e nel film The Bourne Ultimatum inserito dai nostri "creativi" nel titolo italiano "Bourne - Il ritorno dello Sciacallo"
*personaggio inesistente nel titolo originale e nel film The Bourne Ultimatum inserito dai nostri "creativi" nel titolo italiano "Bourne - Il ritorno dello Sciacallo"
The ghost of electricity howls in the bones of her face
- Glorfindel
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- Iscritto il: martedì 20 gennaio 2004, 12:26
- Località: Firenze
visto anc'hio, molto bello ma meno intenso di History of Violence.
Viggo grandissimo. spezzo una lancia anche a favore del bistrattato Cassel, qui perfetto e ambiguo al punto giusto.
finale atipico.
voto: 7/8
Viggo grandissimo. spezzo una lancia anche a favore del bistrattato Cassel, qui perfetto e ambiguo al punto giusto.
finale atipico.
voto: 7/8
La mia collezione - 83 DVD -
“¿Qué es un fantasma?
Un evento terrible condenado a repetirse
una y otra vez,
un instante de dolor, quizá
algo muerto que parece por momentos vivo aún,
un sentimiento, suspendido en el tiempo,
como una fotografía borrosa,
como un insecto atrapado en ámbar.”
"Quando l'Uomo Nero va a dormire controlla che non ci sia Chuck Norris nell'armadio"
“¿Qué es un fantasma?
Un evento terrible condenado a repetirse
una y otra vez,
un instante de dolor, quizá
algo muerto que parece por momentos vivo aún,
un sentimiento, suspendido en el tiempo,
como una fotografía borrosa,
como un insecto atrapado en ámbar.”
"Quando l'Uomo Nero va a dormire controlla che non ci sia Chuck Norris nell'armadio"