NUDE… SI MUORE
Genere: Thriller
Censura: Per tutti
Anno: 1967
Durata: 93'
Regia: Anthony Dawson [Antonio Margheriti]
Sceneggiatura: Antonio Margheriti, Franco Bottari
Interpreti: Mark Damon, Eleonora Brown, Sally Smith, Lorenza Guerrieri, Alan Collins [Luciano Pigozzi], Michael Rennie, Malisa Longo, Ludmila Lvova, Patrizia Valturri, Franco Derosa, Vivienne Stapleton, Aster Masing
Fotografia: Fausto Zuccoli
Montaggio: Otello Colangeli
Musiche: Carlo Savina
Produzione: Bernard e Larry Woolner, Dante Amatulli per Super International Pictures, Virgilio De Blasi per B.G.A.
La scheda su IMDB
TRAMA
In un collegio femminile alcune ragazze trovano la morte per strangolamento e l’orfana ereditiera Lucy incomincia a temere per la sua vita. Chi sarà l’assassino, la nuova assistente, il giardiniere, l’insegnante di nuoto, quello di equitazione, oppure lo sconosciuto cugino della ragazza?
LA CRITICA UFFICIALE
Il soggetto originale è di Mario Bava (non accreditato) e aveva intenzioni semiparodistiche, ma in mano a Margheriti diventa un giallo-rosa di ordinaria amministrazione con timide spruzzate sexy (la censura permetteva poco). Colonna sonora superkitsch di Carlo Savina.
IL MEREGHETTI
Thrillerone anni ’60 con un maniaco omicida scatenato in un collegio femminile. Michael Rennie indaga. “A parte due buone interpretazioni e qualche ripresa impressionante, ha poco da offrire”, si legge in Italian Horror Film of the 1960s, che lo segnala anche come “il film che può essere ricordato per la peggior interpretazione di Michael Rennie”. Del resto, la cosa più curiosa è la sua storia produttiva. Infatti nasce come progetto di Mario Bava, al quale i fratelli Woolner, due produttori americani legati a Roger Corman (per Swamp Woman) e alla distribuzione di film italiani (Ercole al centro della terra e Ballata tragica), chiesero di andare in America a girare un film. Visto che Bava non si spostava dall’Italia, vennero loro e [...] gli proposero due sceneggiatori di loro fiducia, Tudor Gates e Brian Dehas, che scrissero con lui un copione: Cry Nightmare. Bava girò poi Diabolik e il film finì nelle mani di Antonio Margheriti e dei suoi sceneggiatori Giovanni Simonelli e Franco Bottari, che non cambiarono però quasi nulla.
[...] Purtroppo Margheriti non ne riesce a fare né una versione pop né una versione ironica dei capolavori di Bava come Sei donne per l’assassino e il film è un thriller soft un po’ appeso. Primo film di Malisa Longo allora cubista al Piper di Roma. Grande la colonna sonora di Carlo Savina, oggi giustamente riscoperta, mentre Rose Brennen canta “Cry Nightmare” (Savina-Powell), che era appunto il primo titolo ideato nella versione di Bava. Uscito sul mercato anglofono come Schollgirl Killer e in Usa, distribuito dalla AIP come The Young, the Evil and the Savage nel 1969 (in double bill con il thriller giovanile Born Wild). Quando uscì lo persi in sala e ci rimasi malissimo perché i flani promettevano chissà quasi scene di sesso. L’ho rivisto molti anni dopo in tv. Insomma...
STRACULT di Marco Giusti
ALTRE RECENSIONI SUL WEB
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Profondo Thrilling [contiene SPOILER]
il Davinotti
RECENSIONE DEL CURATORE DELLA SCHEDA
Avete letto, nel commento frettoloso del Mereghetti e in quello più attento di Giusti, dei vari passaggi di consegna (con un rapido conto, alla sceneggiatura dovrebbero aver lavorato addirittura in sei, per lo più con propositi differenti: i due sceneggiatori americani sotto l’egida di Bava a cui sono poi subentrati Margheriti, Bottari, Simonelli, autore del soggetto, e, per Giusti, anche Renato Savino) in fase di preproduzione. In questo modo l’intenzione semiparodistica di Bava, che pensiamo incarnata soprattutto nel personaggio, lasciateci dire certamente irritante, di Gil, lettrice e aspirante scrittrice di gialli (ricordate La ragazza che sapeva troppo proprio di Bava?) che pare uscita da una puntata di Scooby-Doo, si perde in un puerile intreccio giallo (il movente viene presto dichiarato dall’ispettore di polizia e se si aprono bene le orecchie...) e rosa con sorpresa finale, che priva il film, per quanto riguarda questo aspetto non siamo d’accordo con quanto scritto dal Davinotti, di una propria identità. A proposito del “rosa”, non fatevi trarre in inganno da titolo e trailer che promettono thanatos (Margheriti, si sa, non amava il colore del sangue) e soprattutto eros (ci si dovrà accontentare di qualche schiena nuda): non è ancora tempo per le perversioni a la di Leo (rimandiamo alla scheda di La bestia uccide a sangue freddo), a Margheriti interessa invece muovere la macchina da presa, e lo fa con la maestria a cui ci ha abituati, a volte in soggettiva (adottando il punto di vista dell'assassino, e aggiungiamo i guanti neri in pelle, ben prima di Argento) e con lente panoramiche nei corridoi, nella palestra, nello scantinato, nella casa degli insetti fino all’ampissimo giardino del collegio.
Voto: 5
VOTI DEGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM
Invisible 6,5
Dick Laurent 5
DATI TECNICI DEL DVD
Produzione: Passworld
Distribuzione: Eagle
Codice Area: 2
Visto Censura: Per tutti
Tipo DVD: 9 - Singolo lato, singolo strato
Audio: Italiano 5.1, Italiano mono, Tedesco mono
Sottotitoli: Italiano
Formato Video: 16/9 - 2.35:1
Tipo Confezione: Amaray
Extra: Scheda film – Filmografie – Manifesti cinematografici – Documentario “Gamma 1: il cinema di Anthony Dawson” - Trailer
QUALITÀ DELL'EDIZIONE
Alcuni errori pregiudicano un’edizione digitale onesta, tra l’altro lanciata sul mercato ad un prezzo decisamente abbordabile: infatti i titoli di testa sono afflitti dai segni del tempo, la musica viene tagliata di netto sul finale (un’abitudine che purtroppo stiamo riscontrando in molti titoli), un difetto video al minuto 79.38 (si veda la terza immagine) e infine un disturbo, l’errore più evidente e sicuramente fastidioso, sia audio che video al minuto 9.50.
Nel reparto extra, oltre a filmografie testuali, manifesti e due trailer in lingua tedesca e non restaurati (uno dei quali in bianco e nero), è piuttosto interessante il documentario “Gamma 1: il cinema di Anthony Dawson” (una ventina di minuti) raccontato dal figlio Edoardo.
SCREENSHOTS
