Zeder (1983) di Pupi Avati
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Zeder (1983) di Pupi Avati
ZEDER
Genere: Horror
Censura: Vietato ai minori di 14 anni
Anno: 1983
Durata: 98'
Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati, Antonio Avati, Maurizio Costanzo
Interpreti: Gabriele Lavia, Anne Canovas, Paola Tanziani, Cesare Barbetti, Bob Tonelli, Ferdinando Orlandi, Enea Ferrario
Fotografia: Franco Delli Colli
Musiche: Riz Ortolani
Produzione: Antonio Avati , Enea Ferrario, Gianni Minervini
La scheda su IMDB
TRAMA
Stefano (Gabriele Lavia) è un giovane scrittore che per un caso fortuito scopre le sconvolgenti teorie di Paolo Zeder, un archeologo apolide, vissuto nei primi del '900. Studi e scavi da lui compiuti proverebbero l'esistenza dei terreni K la cui caratteristica geologica conferirebbe straordinarie proprietà. Immerso in una rete di personaggi ed eventi misteriosi Stefano, insieme all'incredula moglie Alessandra (Anne Canovas), decide di indagare sui misteriosi fenomeni, comprendendo quanto la curiosità può costare cara...
LA CRITICA UFFICIALE
Il secondo horror padano di Avati, dopo La casa dalle finestre che ridono, si ricollega apertamente ad atmosfere lovecraftiane: sceneggiato con il fratello Antonio e Maurizio Costanzo, il film fa irrompere l’assurdo in un’atmosfera quotidiana, ottenendo così momenti di terrore genuino. E Lavia recita meglio qui che nei film di cui è regista.
IL MEREGHETTI
[...] Talvolta chi scava, può non cavarsela. 2ª mystery story del bolognese P. Avati dopo La casa delle finestre che ridono. Gioca sul conflitto tra il tenebroso orrore del tema e la solare quotidianità dei paesaggi, sceglie bene le facce, conosce l'arte del suggerire, risolve l'intrigo con un abile colpo di scena.
IL MORANDINI
ALTRE RECENSIONI SUL WEB
Splatter Container [contiene SPOILER]
Near Dark [contiene SPOILER]
il Davinotti
RECENSIONE DEL CURATORE DELLA SCHEDA
Film dal soggetto decisamente angosciante per i suoi tempi (affrontato qualche anno dopo anche dall’illustre Signor King nel romanzo “Pet Sematary”, ispiratore a sua volta di un altro buon film uscito nel 1989), che però potrà apparire superato e poco spaventoso al maturo spettatore di oggi. La forza di Avati risiede nella quotidianità in cui sfocia il terrore e, anche se emergono alcune ingenue forzature nella sceneggiatura, la forza sinistra e suggestiva della storia rimane integra, con un finale che regala un paio di sequenze molto brevi ma tra le più agghiaccianti della storia del cinema horror. Un film lento, perfino noioso nella parte centrale, ma che lascia un forte senso di inquietudine.
Efficacissime le musiche di Riz Ortolani, già distintosi nel cinema horror per la colonna sonora di Cannibal holocaust.
VOTO: 7
VOTI DEGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM
Invisible 7
MichaelMyers 6,5
skeletor 8
Machina 7,5
ivs 6,5
DATI TECNICI DEL DVD
Produzione: 20th Century Fox
Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment
Codice Area: 2
Visto Censura: Vietato ai minori di 14 anni
Tipo DVD: 9 - Singolo lato, doppio strato
Audio: Italiano DD 5.1, Italiano mono, Inglese mono
Sottotitoli: Italiano per non udenti, Inglese
Formato Video: 16/9 - 1.85:1
Tipo Confezione: Amaray
Extra: Speciale “I percorsi della paura” – Trailer di “Zeder” - Trailer di “La casa dalle finestre che ridono”
QUALITÀ DELL'EDIZIONE
VIDEO: perfettamente ripulito e sufficientemente nitido, con dei colori naturali e brillanti e un contrasto soddisfacente. Un buon risultato per una pellicola datata.
AUDIO: presenti le codifiche DD 5.1 e mono per l’italiano, solo mono per l’inglese. La migliore è senza dubbio la 5.1, aperta e abbastanza dinamica (sempre in riferimento a un film degli anni '80), anche se il parlato rimane leggermente più “chiuso” rispetto alla colonna sonora. Buono anche il mono, anche se ovviamente molto meno “aperto”. Peggio la mono inglese, piuttosto “metallica” e caratterizzata da un certo fruscio di fondo.
EXTRA: documentario di soli 15’ ma abbastanza interessante
Video=8
Audio=7
Extra=6,5
Ultima modifica di Giapo il martedì 27 novembre 2007, 15:36, modificato 2 volte in totale.
e la smetta di toccarmi il cu*o!
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale
ZEDER
Misteri insoluti, preti spretati e "professionisti del soprannaturale", teorie sul "non-tempo" e sulla "non-morte", scienziati dediti a nefandi esperimenti sono gli ingredienti salienti di questo strano horror padano "a corto di sangue" ma non di idee, fresco ed inquietante.
Siamo negli anni '80, e l'influsso del cinema dei "morti viventi" è palese; Avati guarnisce il suo film di chiaroscuri gotici (più chiari che scuri) e, con un montaggio stringato, realizza un buon prodotto.
Azzeccata la scelta di Gabriele Lavia per la parte del giovane tenace scrittore in cerca d'ispirazione che, srotolando il nastro di una vecchia macchina da scrivere regalatagli dalla fidanzata e persuaso di avere tra le mani materiale scottante, si azzarda a perlustrare un "terreno fertile" di complotto o di altre macabre sorprese.
Da molti sottovalutato, Zeder non brilla certo sul piano del ritmo, però tutto sommato è intrigante nelle premesse e convincente nella conclusione.
VOTO: 7
Ho inserito anche la rece (parziale) di Morandini.
@Giapo: nei DATI TECNICI, alla voce Audio è scritto proprio così sulla cover? o ti è sfuggito qualcosa (le codifiche)? Quel "italiano per non udenti" mi pare, piuttosto, un riferimento ai sottotitoli...
Misteri insoluti, preti spretati e "professionisti del soprannaturale", teorie sul "non-tempo" e sulla "non-morte", scienziati dediti a nefandi esperimenti sono gli ingredienti salienti di questo strano horror padano "a corto di sangue" ma non di idee, fresco ed inquietante.
Siamo negli anni '80, e l'influsso del cinema dei "morti viventi" è palese; Avati guarnisce il suo film di chiaroscuri gotici (più chiari che scuri) e, con un montaggio stringato, realizza un buon prodotto.
Azzeccata la scelta di Gabriele Lavia per la parte del giovane tenace scrittore in cerca d'ispirazione che, srotolando il nastro di una vecchia macchina da scrivere regalatagli dalla fidanzata e persuaso di avere tra le mani materiale scottante, si azzarda a perlustrare un "terreno fertile" di complotto o di altre macabre sorprese.
Da molti sottovalutato, Zeder non brilla certo sul piano del ritmo, però tutto sommato è intrigante nelle premesse e convincente nella conclusione.
VOTO: 7
Ho inserito anche la rece (parziale) di Morandini.
@Giapo: nei DATI TECNICI, alla voce Audio è scritto proprio così sulla cover? o ti è sfuggito qualcosa (le codifiche)? Quel "italiano per non udenti" mi pare, piuttosto, un riferimento ai sottotitoli...
Ultima modifica di Invisible il martedì 27 novembre 2007, 21:07, modificato 1 volta in totale.
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."
"It's the most horrible thing I've ever seen in my life!"
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Voto?
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."
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Era evidentemente una brillante cappella del sottoscrittoInvisible ha scritto: @Giapo: nei DATI TECNICI, alla voce Audio è scritto proprio così sulla cover? o ti è sfuggito qualcosa (le codifiche)? Quel "italiano per non udenti" mi pare, piuttosto, un riferimento ai sottotitoli...
Corretta
e la smetta di toccarmi il cu*o!
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
la vita è uno stato mentale
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
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interessante sta cosa...sai dirci qualcosa di più? in cosa consiste?skeletor ha scritto:fatto con due lire ma dalle atmosfere bellissime. la versione che passa in tv ha in più un prologo di alcuni minuti, poteva essere messo come extra.
voto al fim:8
e la smetta di toccarmi il cu*o!
La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
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La recitazione, a teatro e al cinema, è sempre irreale.
Se per un'ora e mezza si può trasportare il pubblico in una strana atmosfera in cui succedono cose anormali, che però sembrano svolgersi in modo credibile, l'obiettivo del produttore cinematografico è raggiunto. (James Whale)
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Anch'io ho sempre visto il film col prologo, pensavo che anche nel DVD fosse così perché, a rigor di termini, il prologo fa parte del film, o no?
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."
"It's the most horrible thing I've ever seen in my life!"
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è una scena con una coppietta che amoreggia al parco. la scena fu tolta da avati perchè ritenuta inutile ma in tutti i passaggi tv rai c'è. non ricordo dove, ma lessi che la scena era a disposizione dei produttori del dvd ma non fu aggiunta al master video perchè di qualità video molto inferiore al resto. metterla come extra pareva brutto?.Giapo ha scritto:interessante sta cosa...sai dirci qualcosa di più? in cosa consiste?skeletor ha scritto:fatto con due lire ma dalle atmosfere bellissime. la versione che passa in tv ha in più un prologo di alcuni minuti, poteva essere messo come extra.
voto al fim:8
Ah... questa scena? fiuuuu... pensavo avessero tolto tutto il prologoskeletor ha scritto:è una scena con una coppietta che amoreggia al parco.
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Pollice medio per il secondo horror padano di Avati, dopo il folgorante esordio de "La casa dalle finestre che ridono".
Se da una parte rimangono intatte l'atmosfera e il senso di angoscia, dall'altra vengono meno la solidità della trama (poco più che un canovaccio) e la lucida analisi dei personaggi.
Le invitanti premesse vengono infatti vanificate da uno sviluppo narrativo alquanto 'scontato', e i pochi momenti degni di menzione (l'incipit, il risveglio di don Luigi Costa) vengono penalizzati da un incedere eccessivamente lento e farraginoso.
I protagonisti poi, sempre appesi sul filo di una 'perversa' ambiguità, avrebbero potuto ricevere un trattamento migliore in sede di sceneggiatura, risultando a volte bidimensionali e alquanto stereotipati.
I momenti di tensione comunque non mancano, e i fan dell'horror artigianale non si annoieranno di certo.
Buono il cast, nonostante l'interpretazione legnosa e monocorde di Lavia.
Voto: 6,5
p.s: grande lavoor di restauro operato da Fox...chi come me lo aveva visto nei passaggi televisivi pre-restauro sa che la pellicola era in condizioni pessime.
Se da una parte rimangono intatte l'atmosfera e il senso di angoscia, dall'altra vengono meno la solidità della trama (poco più che un canovaccio) e la lucida analisi dei personaggi.
Le invitanti premesse vengono infatti vanificate da uno sviluppo narrativo alquanto 'scontato', e i pochi momenti degni di menzione (l'incipit, il risveglio di don Luigi Costa) vengono penalizzati da un incedere eccessivamente lento e farraginoso.
I protagonisti poi, sempre appesi sul filo di una 'perversa' ambiguità, avrebbero potuto ricevere un trattamento migliore in sede di sceneggiatura, risultando a volte bidimensionali e alquanto stereotipati.
I momenti di tensione comunque non mancano, e i fan dell'horror artigianale non si annoieranno di certo.
Buono il cast, nonostante l'interpretazione legnosa e monocorde di Lavia.
Voto: 6,5
p.s: grande lavoor di restauro operato da Fox...chi come me lo aveva visto nei passaggi televisivi pre-restauro sa che la pellicola era in condizioni pessime.
@ivs
ti ricordo che, in queste schede sul cinema di genere, puoi aggiungere tu stesso il tuo voto nel primo post sotto la voce "VOTI DEGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM".
ti ricordo che, in queste schede sul cinema di genere, puoi aggiungere tu stesso il tuo voto nel primo post sotto la voce "VOTI DEGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM".
"Lui era bellissimo, ma Lei non lo vedeva proprio..."
"It's the most horrible thing I've ever seen in my life!"
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