Faccia a faccia (1967) di Sergio Sollima

Pellicole cult e film che hanno fatto la storia del cinema, dalla sua nascita al 1980.

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Dick Laurent
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Faccia a faccia (1967) di Sergio Sollima

Messaggio da Dick Laurent »

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FACCIA A FACCIA
Genere: Western
Censura: Per tutti
Anno: 1967
Durata: 108'
Regia: Sergio Sollima
Soggetto e Sceneggiatura: Sergio Donati, Sergio Sollima
Interpreti: Tomas Milian, Gian Maria Volonté, William Berger, Jolanda Modio, Carole Andrè, Gianni Rizzo
Fotografia: Rafael Pacheco
Musiche: Ennio Morricone
Produzione: Alberto Grimaldi
La scheda su IMDB


TRAMA
Giunto nel west per curare una brutta malattia ai polmoni, un professore di storia (G. M. Volonté) viene sequestrato da un pericoloso bandito (T. Milian). Inizialmente l'insegnante cerca di redimere con la parola il fuorilegge, intenzionato a creare un esercito di fuorilegge, ma la violenza e la sete di comando si impadroniranno di lui.


LA CRITICA UFFICIALE
[...] Curiosa lettura politica del western all'italiana sceneggiato dal regista con Sergio Donati, tutto centrato sul tema della «presa di coscienza» (con molti riferimenti alla teoria cheguevarista della rivolta nell'ambiente contadino) e sulla diversa reazione di due individui di fronte alle sollecitazioni esterne, raccontata con bella professionalità e senso del ritmo.
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IL MEREGHETTI

Mite professore, preso in ostaggio dai banditi, in breve tempo diventa peggio di loro. Il capo, invece, si redime. Attori bravi e affiatati, sotto la guida di S. Sóllima, hanno creato personaggi particolarmente ben delineati che conferiscono interesse nuovo a questo spaghetti-western.
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IL MORANDINI

Supercult di una generazione cresciuta a politica e maccheroni-western. Anche più di Leone, Sollima riuscì al suo secondo colpo nel genere a cogliere il segno. La contrapposizione tra il bandito tutto natura Tomas Milian, qui al suo secondo western con Sollima dopo La resa dei conti, e il professore tutto cultura Volonté, forniva la perfetta struttura narrativa di ciò che noi ragazzi volevamo veder messo in scena. Cosa succede quando un professore bianco incontra nel west un selvaggio peone più paraculo che pararivoluzionario? Che il peone diventa più professore del primo e il professore diventa gangster cattivo. Il tutto cucito con grandi facce del genere, un cammeo memorabile di William Berger, un'apparizione lampo di Nello Pazzafini, che forniscono la giusta cornice allo scontro tra le due star. Un Volonté fantastico e gigione come al solito, un Tomas Milian capellone e di mano lesta che comincia a diventare il Cuchillo di Corri, uomo, corri. Molto si deve anche alla solida base produttiva di Alberto Grimaldi, che offre a Sollima nomi come Morricone e Carlo Simi. Io e Steve Della Casa lo facemmo vedere in un incontro anni '70 a Bergamo ad alcuni critici, fra cui Adriano Aprà, che non lo apprezzarono molto. [...] Frase di lancio: "2 grandi interpreti per 2 indimenticabili personaggi faccia a faccia in un western sconvolgente che ha entusiasmato il pubblico".
STRACULT di Marco Giusti

ALTRE RECENSIONI SUL WEB
Non sono presenti altre recensioni sul web.

RECENSIONE DEL CURATORE DELLA SCHEDA
Nella massa di spaghetti western usciti nel 1967, sulla scia più o meno calcata dei film di Leone, questo Faccia a Faccia certamente si distingue per originalità, cura nella messa in scena ed interpretazioni. Non è un semplice western d'avventura, ma un vero e proprio film ideologico, se non politico (quello semmai potrebbe essere Quien Sabe? di Damiani, sempre con Milian), con un approfondito scavo psicologico dei personaggi e un'interessante analisi sul ruolo della violenza nella società e sulla sua forza nel penentrare negli individui, anche nel più convinto ed istruito: il mite professore cerca prima con la ragione e la parola di convertire il bandito, ma poi le sue armi gli si rivoltano contro ed è lui a convertirsi alla causa, non dei banditi (il "Branco Selvaggio"), ma della violenza. Una regia di grande mestiere e scenari aridi, più morti che epici (si può quasi parlare di western antiepico alla Peckinpah? Con le dovute proporzioni sì), ma il tocco di classe al film lo danno i due protagonisti: un esuberante Tomas Milian, che qui dimostra di saperci fare anche con ruoli più seri e drammatici e un Volonté come sempre eccellente, impeccabile; come dare torto a chi lo considera il migliore attore italiano di sempre? Belli i titoli di testa "alla Leone" per uso delle immagini e della musica, bellissima, di Morricone. Da recuperare, per dimostrare che il western in Italia non è stato solo Leone.
voto: 7,5

VOTI DEGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM
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DATI TECNICI DEL DVD
Produzione: Mondo Home Entertainment
Distribuzione: Mondo Home Entertainment
Codice Area: 2
Visto Censura: Per tutti
Tipo DVD: 9 - Doppio Strato
Audio: Italiano 2.0, Italiano 5.1
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Formato Video: 16/9
Tipo Confezione: Digipack
Extra: Filmografie - Biografie - Trailer Cinematografico Americano - Intervista a Sergio Sollima

QUALITÀ DELL'EDIZIONE
Edizione più che buona questa della Mondo H.E. per la collana Colt Collection: ad una discreta qualità video si aggiunge una buona qualità dell'audio, presente sia nel mono d'origine, abbastanza pulito, che in una nuova traccia rimasterizzata in 5.1: buona anche questa, ma un po' superflua dato che l'home theatre è chiamato in causa si e no due o tre volte. Completa l'edizione un'interessante intervista a Sollima, che svela alcuni interessanti retroscena sulla scrittura del film e sul difficile rapporto tra i due attori protagonisti, in perenne conflitto per i metodi opposti di recitazione (Milian esuberante, Volonté preciso e metodico). Il dvd si presenta in un gradevole digipack, ma, allegato all'espresso è uscito anche in Amaray. Un'edizione non perfetta, ma che gli appassionati, anche per il basso prezzo, non possono farsi sfuggire.

Video: 6/7
Audio: 6/7
Extra: 6

SCREENSHOTS

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Film
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Ultima modifica di Dick Laurent il lunedì 4 febbraio 2008, 21:54, modificato 1 volta in totale.
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Invisible
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Messaggio da Invisible »

Ho inserito le rece di Mereghetti (tolta la parte iniziale in cui si spoilera e si rivela il finale del film) e quella di Stracult di Giusti.
Come è possibile che non esistano recensioni su questo film nel web? Forza, Dick, fai un piccolo sforzo e una ricerca a tappeto :-47 , io purtroppo adesso non ho il tempo per occuparmene personalmente...

Cmq, mi pare che dagli screenshot si evidenzi un certo rumore o compressione video... :think
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Dick Laurent
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Messaggio da Dick Laurent »

Invisible ha scritto:Come è possibile che non esistano recensioni su questo film nel web? Forza, Dick, fai un piccolo sforzo e una ricerca a tappeto
ti assicuro che in undici (o dodici?) pagine di google non ho trovato altro che schede del dvd o roba che non c'entrava una ceppa. L'unica rece che mi pareva decente era in tedesco (dico mi pareva perché il tedesco non lo so, chissà cosa c'era scritto :lollol). Hai qualche sito da consigliarmi o qualche dritta da darmi, altrimenti non so che fare!
Invisible ha scritto:mq, mi pare che dagli screenshot si evidenzi un certo rumore o compressione video..
sì, il video è leggermente pastoso anche se in genere durante il film la cosa non si nota troppo...la cosa è evidente soprattutto in scene un po' più scure della media, e qui ho colpa un po' anche io che ho voluto fare gli screen degli attori e ho lasciato perdere le panoramiche e i campi lunghi più luminosi. Comunque è una buona edizione, ripeto, alla fine la cosa non da molto fastidio.

:-9
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Messaggio da Invisible »

Dick Laurent ha scritto:
Invisible ha scritto:Come è possibile che non esistano recensioni su questo film nel web? Forza, Dick, fai un piccolo sforzo e una ricerca a tappeto
ti assicuro che in undici (o dodici?) pagine di google non ho trovato altro che schede del dvd o roba che non c'entrava una ceppa. L'unica rece che mi pareva decente era in tedesco (dico mi pareva perché il tedesco non lo so, chissà cosa c'era scritto :lollol). Hai qualche sito da consigliarmi o qualche dritta da darmi, altrimenti non so che fare!
Per esempio, il sito di Spaghetti Western: http://www.spaghettiwestern.altervista. ... faccia.htm anche se gli spoiler non mancano mai.
Vabbé, appena ho un po' di tempo in più cerco anch'io.
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Messaggio da Machina »

Purtroppo il sito Spaghetti western è utile solo per l'archivio. Solitamente infatti le recensioni sono piuttosto frettolose (e a volte anche con molti errori d'ortografia). Tra l'altro spesso e volentieri è difficile accedere al sito (problemi di spazio credo, boh).
:-21
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Saimo
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Re: Faccia a Faccia (1967) di Sergio Sollima

Messaggio da Saimo »

Dick Laurent ha scritto: Io e Steve Della Casa lo facemmo vedere in un incontro anni '70 a Bergamo ad alcuni critici, fra cui Adriano Aprà, che non lo apprezzarono molto. [...]
Stracult di Marco Giusti
E, al solito, io concordo con Aprà: uno spaghetti western ambizioso ma quantomai modesto, che soffre di questa sua contenutistica programmaticità, di questo suo voler per forza lanciare un "messaggio" :-12

Fra i western di Sollima, secondo me, gli è molto superiore La resa dei conti (pure edito in questa collana), dove la presa diretta sulla realtà sessantottesca si sposa invece con ben altro gusto per l'avventura e per il cinema (Sollima e Sergio Donati, da cinefili, strizzano addirittura l'occhio a von Stroheim:-)
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Re: Faccia a Faccia (1967) di Sergio Sollima

Messaggio da withnail »

Saimo ha scritto:
Dick Laurent ha scritto: Io e Steve Della Casa lo facemmo vedere in un incontro anni '70 a Bergamo ad alcuni critici, fra cui Adriano Aprà, che non lo apprezzarono molto. [...]
Stracult di Marco Giusti
E, al solito, io concordo con Aprà: uno spaghetti western ambizioso ma quantomai modesto, che soffre di questa sua contenutistica programmaticità, di questo suo voler per forza lanciare un "messaggio" :-12

Fra i western di Sollima, secondo me, gli è molto superiore La resa dei conti (pure edito in questa collana), dove la presa diretta sulla realtà sessantottesca si sposa invece con ben altro gusto per l'avventura e per il cinema (Sollima e Sergio Donati, da cinefili, strizzano addirittura l'occhio a von Stroheim:-)
Però Volontè è sempre Volontè, e la scena col discorso "tu studi storia ma mi sa che non sei stato molto attento a lezione" (o qualcosa del genere) è stupenda.

EDIT: ho trovato uno stralcio su wikipedia: "Un violento, sì, è un fuorilegge; cento sono una banda, centomila un esercito... Bisogna superare il confine della violenza individuale che è crimine, per arrivare a quella di massa che è storia!"
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Messaggio da Invisible »

Ragazzi, se date un voto al film, lo aggiungiamo al primo post... ;)
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Messaggio da Saimo »

Invisible ha scritto:Ragazzi, se date un voto al film, lo aggiungiamo al primo post... ;)
C'è qualche scala di valori comune da rispettare?
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Messaggio da Invisible »

Saimo ha scritto:
Invisible ha scritto:Ragazzi, se date un voto al film, lo aggiungiamo al primo post... ;)
C'è qualche scala di valori comune da rispettare?
Stiamo dando i voti in decimi, quindi teoricamente da "0" a "10".
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Messaggio da Machina »

"Un violento, sì, è un fuorilegge; cento sono una banda, centomila un esercito... Bisogna superare il confine della violenza individuale che è crimine, per arrivare a quella di massa che è storia!"
Oh mamma, forse ha ragione il Mereghetti quando a proposito di Vamos a matar companeros scrive: "Milian ha un basco da Che Guevara e ha delle uscite da rivoluzione culturale cinese che mettono i brividi". Il film comunque mi manca e, più che per i risvolti ideologici politici, direi che va visto per la coppia di attori.
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Messaggio da withnail »

Machina ha scritto:
"Un violento, sì, è un fuorilegge; cento sono una banda, centomila un esercito... Bisogna superare il confine della violenza individuale che è crimine, per arrivare a quella di massa che è storia!"
oh mamma... forse ha ragione il Mereghetti quando a proposito di Vamos a matar companeros scrive: "Milian ha un basco da Che Guevara e ha delle uscite da rivoluzione culturale cinese che mettono i brividi".
Secondo me più che un messaggio rivoluzionario la scena (interpretata da Volontè, che nel film, lo ricordo, interpreta non un contadino oppresso dai potenti o roba simile ma un professore tipo di Boston trasferitosi nel West per combattere la tubercolosi) è un invito alla riflessione sulla Storia e le sue possibili derive pericolose (e in un'epoca come la nostra in cui questa materia viene considerata forse la più importante tra quelle della scuola dell'OBBLIGO non è secondo me una cosa da poco, considerando anche che riflessioni di questo genere sono più uniche che rare).
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Messaggio da Machina »

Tieni presente che non ho visto il film, quindi ho preso la frase così com'è decontestualizzata. Certo ci sarebbe da dire anche che, purtroppo, non è che quella del professore (immagino qui attualizzato) sia una categoria ben poco politicizzata (rivoluzione, politica, ideologia in questi western sono sempre sinonimi), anzi (e ce ne ha dato prova anche Redford nel suo ultimo film). Comunque, per quanto riguarda la Storia (come scrivi tu, quella con s maiuscola. E' sempre molto pericoloso dire Storia, un po' come dire Verità, presa di Coscienza), farò sapere nonappena vedrò il film.
:-21
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Messaggio da withnail »

Ragioni di Stato Wallace. Tu hai studiato, e mi capisci. Senza odio. Con civiltà.
SPOILER

http://www.youtube.com/watch?v=FnNiqbtE-gM[/youtube]
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