La polizia è sconfitta (1977) di Domenico Paolella

Pellicole cult e film che hanno fatto la storia del cinema, dalla sua nascita al 1980.

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Machina
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La polizia è sconfitta (1977) di Domenico Paolella

Messaggio da Machina »

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LA POLIZIA È SCONFITTA
Genere: Poliziesco
Anno: 1977
Durata: 92'
Regia: Domenico Paolella
Sceneggiatura: Dardano Sacchetti
Interpreti: Marcel Bozzuffi, Vittorio Mezzogiorno, Riccardo Salvini, Nello Pazzafini, Claudia Giannotti, Ivana Novack, Francesco Ferracini, Andrea Aureli, Pasquale Basile
Fotografia: Marcello Masciocchi
Musiche: Stelvio Cipriani
Produzione: P.A.C. produzione atlas
La scheda su IMDB


TRAMA
Nella città di Bologna, già vessata dal racket della droga, si diffonde una nuova piaga criminale: una banda di taglieggiatori prende di mira alcuni negozi, che vengono fatti saltare in aria. L'opinione pubblica è scossa e il commisario Grifi reagisce organizzando una squadra speciale contro il feroce Valli.


LA CRITICA UFFICIALE
Piccolo classico nel suo genere (con qualche cascame da giallo argentiano), pieno di situazioni archetipe [...] e una discreta tenuta spettacolare, anche se incapace di scavare nei personaggi o di tentare un minimo di sociologia. Ambietazione bolognese, e quindi ovvio inseguimento auto-moto su per i portici di San Luca. Sceneggiatura di Dardano Sacchetti (con citazioni di Frank Costello, faccia d'angelo) e del regista, musiche (modeste) di Stelvio Cipriani.
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IL MEREGHETTI

ALTRE RECENSIONI SUL WEB
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RECENSIONE DEL CURATORE DELLA SCHEDA
Questa volta tocca a Bologna. Preferisco ribaltare quanto scritto dal Mereghetti “una discreta tenuta spettacolare, anche se incapace di scavare nei personaggi o di tentare un minimo di sociologia”. I due protagonisti infatti sono ben scritti e Bozzuffi e Mezzogiorno perfetti: il delinquente è sempre a petto nudo con giubbotto bianco e con una faccia mai così stronza, il commissario non smette di crederci nonostante la sconfitta, almeno quella personale, sia dichiarata fin dal titolo.
Un inizio rampante con il montaggio che alterna le speranze della gente e l’inesorabile scorrere dei numeri del telefono (con stacchi sempre più ravvicinati), e un finale che mescola la furia del popolo (della borghesia per gli addetti ai lavori) con il senso di vuoto e impotenza della polizia, non sono però sufficienti per un titolo penalizzato dal basso costo, dalla regia convenzionale, da ralenti fastidiosi e musiche irritanti (dimenticatevi i motivetti del genere come Milano odia o Roma a mano armata) e da una spettacolarità che ce la mette tutta (l'elemento pulp delle motociclette) ma sa di ridicolo.
voto: 5,5

VOTI DEGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM
neverland 6
Invisible 6


DATI TECNICI DEL DVD
Produzione: Cecchi Gori
Distribuzione: Cecchi Gori
Codice Area: 2
Visto Censura: Per tutti
Tipo DVD: 9 - Singolo lato, doppio strato
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano per non udenti
Formato Video: 1,85:1 anamorfico
Tipo Confezione: Amaray
Extra: Biografie del regista e degli attori principali - La borghesia ha paura, intervista allo sceneggiatore Dardano Sacchetti

QUALITÀ DELL'EDIZIONE
Lasciate perdere il dvd della Cecchi Gori. Il video è irrimediabilmente rovinato da rumore, grana, graffi, qualche riga verticale (ad esempio al min. 4) e ricadute del colore (al min. 45 o al min. 52). Nel reparto extra, oltre alle solite ed inutili biografie, c'è però un'interessante intervista allo sceneggiatore Dardano Sacchetti (una ventina di minuti).

SCREENSHOTS

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Ultima modifica di Machina il martedì 5 febbraio 2008, 1:22, modificato 4 volte in totale.
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Messaggio da Invisible »

Ma nessuno ha visto questo film? Cmq, è difficile anche beccarlo in TV...
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Messaggio da neverland »

Azione e violenza con ritmi un pò rilassati rispetto ad altre pellicole del genere compensate da un finale spiazzante.

Voto: 6
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Re: La polizia è sconfitta (1977) di Domenico Paolella

Messaggio da Invisible »

Machina ha scritto:e musiche irritanti (dimenticatevi i motivetti del genere come Milano odia o Roma a mano armata)
Su questo non sono d'accordo... per me la colonna sonora di Cipriani è struggente (vedasi anche qui un accenno a Frank Costello... ;))

LA POLIZIA E' SCONFITTA
I negozianti bolognesi temono per la loro incolumità ma non hanno intenzione di pagare una lira ai taglieggiatori, pertanto soccombono al fuoco di fila del manigoldo Valli che adotta tattiche da guerriglia. Lo stato è obbligato a correre ai ripari, sguinzagliando brigate di centauri col distintivo addestrati. "In un paese in cui l'inflazione e la crisi economica hanno portato all'aumento di ogni tipo di reati, dai piccoli furti alle rapine, dalle insolvenze fraudolente all'omicidio, due cose non devono esistere nella polizia: paura e corruzione".
Tardo poliziottesco con Vittorio Mezzogiorno imprendibile pendaglio da forca, sfruttatore dinamitardo e assatanato. Domenico Paolella non lesina le acrobazie e l'azione, dota il film degli accessori richiesti, né è refrattario all'optional del sangue a sbocchi. Strada facendo, tuttavia, perde la bussola ed il senso della misura.
Bravo Nello PazzafiniIl Tunisino che protesta: "la legge è come la minchia, si allunga e si ritira, a seconda dei casi"). Magnifico il sound dell'encomiabile Stelvio Cipriani.

VOTO: 6
Ultima modifica di Invisible il sabato 8 dicembre 2007, 11:56, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Machina »

addirittura magnifico... Credo che il fatto che la musica non sia quella tipica del genere (vedi i due film che ho citato io), già si entra in un campo ancor più soggettivo. Comunque, sinceramente, non la ricordo proprio. Se avrò occasione gli darò un'altra ascoltata e ti farò sapere ;)
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Messaggio da Invisible »

A me Cipriani piace proprio perché riesce sempre ad "adattare" la composizione musicale, come se intuisse le "corde" giuste del film (vedi, ad esempio, Cani arrabbiati), senza essere ripetitivo, cioè senza legare a doppio filo la musica ad un determinato genere di film...
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Messaggio da Machina »

Che Stelvio Cipriani sia un buon musicista - seppure "costretto" a prendere parte a progetti tutt'altro che memorabili, come capitava ai più tra gli artigiani, siano registi, direttori della fotografia o musicisti, del cinema italiano di genere - non c'è dubbio. Lo dimostra anche qui con musiche, come le definisci tu, struggenti, con quella melodia di fondo che sembra ricreare il suono delle sirene della polizia (musica e sirene si sovrappongono nel finale). Musiche che però poco si amalgano con l'elemento spettacolare del film e, a mio parere, non lasciano il segno neppure nella fase drammatica con quell'andamento un po' monotono.
Poi ovviamente si va sul gusto personale. Ti faccio un esempio: Ortolani, altro grande musicista del cinema di genere e non solo, ha fatto un lavoro simpatico e tematicamente interessante in Ultimo minuto di Avati, trasformando in musica i cori da stadio. Sarà che il film è invecchiato piuttosto male, oggi comunque quelle musiche non mi convincono per niente. Tematicamente interessanti dunque, ma, per gusto personale, tutt'altro che riuscite.
:-21
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