Il Codice da Vinci
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- Toniù
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Il Codice da Vinci
Visto oggi pomeriggio alle 16.15 al Med Maxicinema nella sala 1 (la miglior sala della Campania)
Sto scrivendo una recensione, intanto vi anticipo il voto: **** su 5
Non è un capolavoro, ma non delude di certo le aspettative!!!
EDIT
dopo la prima settimana di programmazione, se volessimo cominciare a tirare le somme direi che il DE Forum promuove pienamente il film...
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Sto scrivendo una recensione, intanto vi anticipo il voto: **** su 5
Non è un capolavoro, ma non delude di certo le aspettative!!!
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dopo la prima settimana di programmazione, se volessimo cominciare a tirare le somme direi che il DE Forum promuove pienamente il film...
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Ultima modifica di Toniù il lunedì 5 giugno 2006, 11:58, modificato 9 volte in totale.
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Re: Il Codice da Vinci
ecco, come volevasi dimostrare, già si vede quanto le critiche fossero esagerate. Perchè, anche ammesso che Toniù sia l'unico che l'ha apprezzato, dovrebbe essere pazzo per avergli dato 4 su 5 quando a Cannes lo avrebbero addirittura fischiato.Toniù81 ha scritto:Visto oggi pomeriggio alle 16.15 al Med Maxicinema nella sala 1 (la miglior sala della Campania)
Sto scrivendo una recensione, intanto vi anticipo il voto: **** su 5
Non è un capolavoro, ma non delude di certo le aspettative!!!
- Vito302
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Questa sera, dopo tanto parlare e borbottare su un libro che non mi ha mai trasmesso alcun interesse, sono andato al cinema più incuriosito per l'enorme hype cratosi che non per le aspettative, in quanto quest'ultime erano pari a zero.
Il film parte con una prima parte lenta e priva di carisma, il secondo tempo migliora un pò le cose ma non lesina situazioni ridicole (la botola "nascosta" sotto il tappeto mi ha fatto ridere a crepapelle, le colombe che distolgono l'attenzione dall'attentatore è fuori da ogni logica realista...). Il codice in verità, sino alla fine non riesce mai a decollare ma plana constantemente sulla mediocrità della trama seppur supportata da una buona regia e sulla presunta bravura degli attori, rovinati da un doppiaggio "internazionalizzato" e scandaloso (orribile la cadenza francese di Renò o principalmente della Tautou, - hanno rovinato la mia dea preferita).
Tom Hanks sottotono e un Paul Bettany che dopo "Gangstar N°1" ci delizia con un altra delle sue performance ai limiti dell'insana follia deviante.
Un film che se solo non fosse stato così osannato, sarebbe risultato anche passabile ma per come stanno le cose, non vale più di un qualsiasi altro thriller in circolazione, anzi tutt'altro.
Un film che segue l'onda prepotente del successo del libro (tra l'altro non riesco ancora a capire come possa aver fatto un simile successo solo un "buon" libro quando ci sono capolavori ancora inesplorati... vabbè, questo è un altro discorso.)
Il Codice Da Vinci è facilmente accostabile ad una torta andata a male, resa al di fuori appetitosa in quanto cosparsa di cioccolata calda e panna montata ma che una volta assaggiata, mette in chiaro tutto il suo retrogusto insipido e al tempo stesso amaro.
Forse mangiata prima e senza panna sarebbe stata tutta un'altra storia...
** 1/2
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Chi parte prevenuto....
Cmq, nonostante mi fossi aspettato di più dal film, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimeto, penso che si possa parlare di film gradevole, con attori in parte che vengono penalizzati da una regia scialba e poco creativa; per quanto riguarda il doppiaggio bisogna ricordarsi che gli attori francesi recitavano in lingua originale tutti con accento madrelingua, quindi secondo me è stata giusta la scelta di rendere tale accento anche nel doppiaggio.
Cmq, nonostante mi fossi aspettato di più dal film, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimeto, penso che si possa parlare di film gradevole, con attori in parte che vengono penalizzati da una regia scialba e poco creativa; per quanto riguarda il doppiaggio bisogna ricordarsi che gli attori francesi recitavano in lingua originale tutti con accento madrelingua, quindi secondo me è stata giusta la scelta di rendere tale accento anche nel doppiaggio.
Vito302 ha scritto:
Questa sera, dopo tanto parlare e borbottare su un libro che non mi ha mai trasmesso alcun interesse, sono andato al cinema più incuriosito per l'enorme hype cratosi che non per le aspettative, in quanto quest'ultime erano pari a zero.
Il film parte con una prima parte lenta e priva di carisma, il secondo tempo migliora un pò le cose ma non lesina situazioni ridicole (la botola "nascosta" sotto il tappeto mi ha fatto ridere a crepapelle, le colombe che distolgono l'attenzione dall'attentatore è fuori da ogni logica realista...). Il codice in verità, sino alla fine non riesce mai a decollare ma plana constantemente sulla mediocrità della trama seppur supportata da una buona regia e sulla presunta bravura degli attori, rovinati da un doppiaggio "internazionalizzato" e scandaloso (orribile la cadenza francese di Renò o principalmente della Tautou, - hanno rovinato la mia dea preferita).
Tom Hanks sottotono e un Paul Bettany che dopo "Gangstar N°1" ci delizia con un altra delle sue performance ai limiti dell'insana follia deviante.
Un film che se solo non fosse stato così osannato, sarebbe risultato anche passabile ma per come stanno le cose, non vale più di un qualsiasi altro thriller in circolazione, anzi tutt'altro.
Un film che segue l'onda prepotente del successo del libro (tra l'altro non riesco ancora a capire come possa aver fatto un simile successo solo un "buon" libro quando ci sono capolavori ancora inesplorati... vabbè, questo è un altro discorso.)
Il Codice Da Vinci è facilmente accostabile ad una torta andata a male, resa al di fuori appetitosa in quanto cosparsa di cioccolata calda e panna montata ma che una volta assaggiata, mette in chiaro tutto il suo retrogusto insipido e al tempo stesso amaro.
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Un libro, un romanzo, un thriller che oltre a far incassare cifre inimmaginabili a Dan Brown, (lo scrittore) ha suscitato i sospetti, le curiosità, le ire e la diffidenza di ogni tipo di associazione religiosa, insomma ne nacque un caso mondiale che ovviamente riuscì solamente ad accrescere la curiosità per il romanzo, che fu venduto in milioni di copie! Hollywood, e nel caso specifico la Sony, non si fece scappare la possibilità di comprare i diritti del romanzo e farne un film, un film che come programmato incasserà milioni di dollari, un vero e proprio "blockbuster".
Regia affidata a Ron Howard ed un cast stellare composto da Tom Hanks, Jean Reno, Alfred Molina, il giovane e promettente Paul Bettamy e l'immenso Ian McKellen che da il meglio di se con una interpretazione di spessore. Si oppone alla bravura di Ian McKellen, Audrey Tautou, poco espressiva e decisamente inferiore ai suoi colleghi, non riesce mai ad entrare nella drammaticità del film... sembra totalmente avulsa dal contesto.
Il cast è supportato da un thriller molto affascinante e da risvolti a sorpresa che spiazzano lo spettatore. Un famoso studioso americano di simbolismi viene accusato di aver ucciso il curatore del Louvre, grazie all'aiuto di una ragazza appena conosciuta riuscirà a scappare, ma dovranno risolvere uno dei misteri che più interroga l'umanità... Il mistero del Santo Graal
Le trasposizioni cinematografiche dei romanzi che hanno appassionato il pubblico sono sempre difficili; in questo caso la riproduzione è fedele e l'attinenza con il libro è molto buona, il film ha un buon ritmo e la storia affascina, ma probabilmente i fatti si susseguono troppo velocemente e nonostante le due ore e mezza di pellicola lo spettatore che non ha letto il libro potrebbe trovarsi un pò disorientato. Ron Howard ha però fatto un buon lavoro, sapendosi tenere lontano da tutte quelle polemiche che hanno circondato la preproduzione, e dando ai due protagonisti alcune battute, intuizioni e azioni che sdrammatizzano il tutto e rendono questo film... solamente un film, tutto quello che in fondo deve essere.
7 -
Regia affidata a Ron Howard ed un cast stellare composto da Tom Hanks, Jean Reno, Alfred Molina, il giovane e promettente Paul Bettamy e l'immenso Ian McKellen che da il meglio di se con una interpretazione di spessore. Si oppone alla bravura di Ian McKellen, Audrey Tautou, poco espressiva e decisamente inferiore ai suoi colleghi, non riesce mai ad entrare nella drammaticità del film... sembra totalmente avulsa dal contesto.
Il cast è supportato da un thriller molto affascinante e da risvolti a sorpresa che spiazzano lo spettatore. Un famoso studioso americano di simbolismi viene accusato di aver ucciso il curatore del Louvre, grazie all'aiuto di una ragazza appena conosciuta riuscirà a scappare, ma dovranno risolvere uno dei misteri che più interroga l'umanità... Il mistero del Santo Graal
Le trasposizioni cinematografiche dei romanzi che hanno appassionato il pubblico sono sempre difficili; in questo caso la riproduzione è fedele e l'attinenza con il libro è molto buona, il film ha un buon ritmo e la storia affascina, ma probabilmente i fatti si susseguono troppo velocemente e nonostante le due ore e mezza di pellicola lo spettatore che non ha letto il libro potrebbe trovarsi un pò disorientato. Ron Howard ha però fatto un buon lavoro, sapendosi tenere lontano da tutte quelle polemiche che hanno circondato la preproduzione, e dando ai due protagonisti alcune battute, intuizioni e azioni che sdrammatizzano il tutto e rendono questo film... solamente un film, tutto quello che in fondo deve essere.
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- Glorfindel
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dal Corrire della Sera
Record assoluto per il primo giorno di programmazione in Italia realizzato, come era prevedibile, dal Codice Da Vinci. Il film di Ron Howard, tratto dal best seller di dan Brown, ha incassato 2 milioni di euro. È la cifra più alta per un primo giorno di programmazione al box office italiano. Il film è proiettato in 910 sale.
Record assoluto per il primo giorno di programmazione in Italia realizzato, come era prevedibile, dal Codice Da Vinci. Il film di Ron Howard, tratto dal best seller di dan Brown, ha incassato 2 milioni di euro. È la cifra più alta per un primo giorno di programmazione al box office italiano. Il film è proiettato in 910 sale.
La mia collezione - 83 DVD -
“¿Qué es un fantasma?
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un instante de dolor, quizá
algo muerto que parece por momentos vivo aún,
un sentimiento, suspendido en el tiempo,
como una fotografía borrosa,
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"Quando l'Uomo Nero va a dormire controlla che non ci sia Chuck Norris nell'armadio"
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per Mereghetti non è un film poi così brutto.
per 2/3 è un dignitoso, e affascinante thriller. Poi il lato "mistico" prende il sopravvento e appesantisce il film, già lungo di suo.
javascript:mediacenter('http://mediacenter.corriere.it/MediaCen ... 03ba99c667');
per 2/3 è un dignitoso, e affascinante thriller. Poi il lato "mistico" prende il sopravvento e appesantisce il film, già lungo di suo.
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Sono d'accordo con lui. Per un bel pò è un gran bel film, poi si accartoccia un pò su se stesso.vegeta85 ha scritto:per Mereghetti non è un film poi così brutto.
per 2/3 è un dignitoso, e affascinante thriller. Poi il lato "mistico" prende il sopravvento e appesantisce il film, già lungo di suo.
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- Vito302
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Prevenuto, certo... mapperpiacere!raven10 ha scritto:Chi parte prevenuto....
Cmq, nonostante mi fossi aspettato di più dal film, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimeto, penso che si possa parlare di film gradevole, con attori in parte che vengono penalizzati da una regia scialba e poco creativa; per quanto riguarda il doppiaggio bisogna ricordarsi che gli attori francesi recitavano in lingua originale tutti con accento madrelingua, quindi secondo me è stata giusta la scelta di rendere tale accento anche nel doppiaggio.
Ridatemi Valentina Mari.
In verità ho preferito la regia a tutto il resto e mi deprime notare come una mezza calzetta di film come questo possa aver battuto il record d'incassi il primo giorno di programmazione in Italia.
Mannaggia a me e alla mia maledetta curiosità...
- vegeta85
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incassi da capogiro anche in patria, dove nel primo giorno di programmazione incassa 29 milioni di dollari (12° nella classifica All Time).
Probabile che superi gli 80 nel weekend (il budget è di 125).
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Appena visto, voto 7
2 ore e mezza che scorrono via senza problemi. Gli autori hanno fatto un buon lavoro non appesantendo troppo la trama con richiami e spiegazioni dei fatti storici che solo la carta stampata può permettersi ed il film non è mai pesante.
PS: peccato che per tutta la durata del film il mio vicino mi abbia costantemente disturbato... maledetto possessore del posto H 12


2 ore e mezza che scorrono via senza problemi. Gli autori hanno fatto un buon lavoro non appesantendo troppo la trama con richiami e spiegazioni dei fatti storici che solo la carta stampata può permettersi ed il film non è mai pesante.
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- Glorfindel
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- Iscritto il: martedì 20 gennaio 2004, 12:26
- Località: Firenze
di ritorno ora dal cinema.
il film non è di per sè male, sopratutto la prima parte, un thriller fatto da un buon (seppur modesto) mestierante come Howard.
è nel finale in inghilterra (rossin chappel [spero si scriva così]) che si perde qualcosina e c'è qualche scene ridicoletta (vedi schemi genealogici dietro hanks [messi lì per far capire meglio al pubblico] oppure le fotine sugli schedari o ancora quando il duetto esce dalla cripta e il priorato gli si raccoglie intorno [sembrano casalinghi e casalinghe] assieme alla nonna di Sophie...)
comunque per uno come me che ha letto il libro ed era molto incuriosito dalla trasposizione sono state 2 ore e mezza piacevoli, un thriller discreto che si fa guardare senza problemi...certo rimane da chiedersi cosa avrebbe fatto un'altro regista ma questa è un'altra storia...
voto : 6/7
p.s. spero che il terzo X-Men non segua la scia delle super-produzioni di questo mese (e di quest'anno)...vedi M:I:III e Da Vinci...
il film non è di per sè male, sopratutto la prima parte, un thriller fatto da un buon (seppur modesto) mestierante come Howard.
è nel finale in inghilterra (rossin chappel [spero si scriva così]) che si perde qualcosina e c'è qualche scene ridicoletta (vedi schemi genealogici dietro hanks [messi lì per far capire meglio al pubblico] oppure le fotine sugli schedari o ancora quando il duetto esce dalla cripta e il priorato gli si raccoglie intorno [sembrano casalinghi e casalinghe] assieme alla nonna di Sophie...)
comunque per uno come me che ha letto il libro ed era molto incuriosito dalla trasposizione sono state 2 ore e mezza piacevoli, un thriller discreto che si fa guardare senza problemi...certo rimane da chiedersi cosa avrebbe fatto un'altro regista ma questa è un'altra storia...
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p.s. spero che il terzo X-Men non segua la scia delle super-produzioni di questo mese (e di quest'anno)...vedi M:I:III e Da Vinci...
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- lorbull
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floyd ha scritto:Appena visto, voto 7
2 ore e mezza che scorrono via senza problemi. Gli autori hanno fatto un buon lavoro non appesantendo troppo la trama con richiami e spiegazioni dei fatti storici che solo la carta stampata può permettersi ed il film non è mai pesante.
PS: peccato che per tutta la durata del film il mio vicino mi abbia costantemente disturbato... maledetto possessore del posto H 12![]()

Ecco quindi chi si è sgranocchiato incessantemente popcorn e cipster oltre a scolarsi due pepsi gasatissime...
Se c'è chi deve lamentarsi quello non sei di certo tu...
Me lo domando invece per i possessori dei biglietti H10 H13 G11 G12


- hollywoodlady
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Visto ieri.
Sicuramente le stroncature dei critici e fischi in sala ricevuti a Cannes provenivano da persone alle quali non era piaciuto il libro (e che forse neanche si erano letti) e che quindi hanno visto il film condizionate da forti pre-concetti.
Howard ha privilegiato il lato thriller-poliziesco (quello da me preferito nel libro) rispetto a quello religioso-esoterico, penso per ripararsi da polemiche e conquistarsi una fetta maggiore del pubblico.
Il film scorre via in maniera piuttosto fluida, specie nella prima parte.
La parte finale mi sembra meno convincente e sembra quasi prendersi gioco del sotto-testo religioso che era stata la causa di tutte le morti viste precedentemente nel film.
Proprio al riguardo non mi ha convinto l'interpretazione di Audrey Tatou mentre ancora una volta bravissimo l'irriconoscibile Paul Bettany; ovviamente qui il giudizio è castrato dal doppiaggio.
Voto: 7+

Sicuramente le stroncature dei critici e fischi in sala ricevuti a Cannes provenivano da persone alle quali non era piaciuto il libro (e che forse neanche si erano letti) e che quindi hanno visto il film condizionate da forti pre-concetti.
Howard ha privilegiato il lato thriller-poliziesco (quello da me preferito nel libro) rispetto a quello religioso-esoterico, penso per ripararsi da polemiche e conquistarsi una fetta maggiore del pubblico.
Il film scorre via in maniera piuttosto fluida, specie nella prima parte.
La parte finale mi sembra meno convincente e sembra quasi prendersi gioco del sotto-testo religioso che era stata la causa di tutte le morti viste precedentemente nel film.
Proprio al riguardo non mi ha convinto l'interpretazione di Audrey Tatou mentre ancora una volta bravissimo l'irriconoscibile Paul Bettany; ovviamente qui il giudizio è castrato dal doppiaggio.
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- vegeta85
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Se non si chiamasse "Il Codice Da Vinci" e se dietro non ci fosse stato un enorme battage pubblicitario, con corollario di inutili polemiche (come si fa a prendere sul serio certe cose? suvvia) questo modesto thriller, probabilmente, sarebbe passato quasi inosservato.
Le stroncature ricevute in patria sono in effetti eccessive, ma è indubbio che il film è macchinoso in certi punti (i continui flashback nel passato degni delle ricreazioni storiche de "La Macchina Del Tempo"), didascalico in altri (perchè ogni concetto deve essere rispiegata due volte?) e si dilunga troppo nell'ultima parte.
E' altrettanto vero però che Howard dirige con mestiere e velocità, rilanciando sempre la tensione, e accumulando situazioni su situazioni con tale rapidità che non si guarda quasi mai l'orologio e non si fa caso alle inverosimilità della vicenda (molto divertenti certe idee come quella del mistero celato ne "L'Ultima Cena" di Leonardo).
Il thriller scorre così via, suntuoso e innocuo, tra prevedibili doppi e tripli giochi, colpi di scena, buoni che in realtà si scoprono essere cattivi e viceversa.
Il divertimento però latita (e vedrete che il successo in sala si spegnerà abbastanza in fretta), anche perchè manca la vena ironica e scanzonata che sorreggeva lo stupidissimo "Il Mistero Dei Templari", grande hit al box office, che si rifaceva palesemente al libro di Brown.
Thriller abbastanza cupo, a tratti violento, "Il Codice Da Vinci" è una caccia al tesoro di 150 minuti che in dirittura d'arrivo si prende un po' troppo sul serio, e che potrebbe scontentare più di uno spettatore.
Il super cast non fa faville, ma a brillare è il bravo Ian McKellen, ancora alle prese con un personaggio disposto a scendere a patti con la propria morale per raggiungere uno scopo superiore (vedi "X Men").
Voto: 6
Le stroncature ricevute in patria sono in effetti eccessive, ma è indubbio che il film è macchinoso in certi punti (i continui flashback nel passato degni delle ricreazioni storiche de "La Macchina Del Tempo"), didascalico in altri (perchè ogni concetto deve essere rispiegata due volte?) e si dilunga troppo nell'ultima parte.
E' altrettanto vero però che Howard dirige con mestiere e velocità, rilanciando sempre la tensione, e accumulando situazioni su situazioni con tale rapidità che non si guarda quasi mai l'orologio e non si fa caso alle inverosimilità della vicenda (molto divertenti certe idee come quella del mistero celato ne "L'Ultima Cena" di Leonardo).
Il thriller scorre così via, suntuoso e innocuo, tra prevedibili doppi e tripli giochi, colpi di scena, buoni che in realtà si scoprono essere cattivi e viceversa.
Il divertimento però latita (e vedrete che il successo in sala si spegnerà abbastanza in fretta), anche perchè manca la vena ironica e scanzonata che sorreggeva lo stupidissimo "Il Mistero Dei Templari", grande hit al box office, che si rifaceva palesemente al libro di Brown.
Thriller abbastanza cupo, a tratti violento, "Il Codice Da Vinci" è una caccia al tesoro di 150 minuti che in dirittura d'arrivo si prende un po' troppo sul serio, e che potrebbe scontentare più di uno spettatore.
Il super cast non fa faville, ma a brillare è il bravo Ian McKellen, ancora alle prese con un personaggio disposto a scendere a patti con la propria morale per raggiungere uno scopo superiore (vedi "X Men").
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all'uscita della sala, origliando un po' di commenti mi sembra di capire che un sacco di gente l'ha trovato veramente noioso e "complicato".Marv ha scritto:Dici? Io non ne sono convinto...staremo a vedere.vegeta85 ha scritto:Il divertimento però latita (e vedrete che il successo in sala si spegnerà abbastanza in fretta),
Non so bene che cosa si aspettassero, ma sono sicuro che il film, dopo una prima favolosa settimana, si sgonfierà in fretta. Soprattutto in america, dove il 26 esce il terzo X Men (che da noi sarà un sonoro flop).
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credo che in questo caso anche il passaparola(negativo) avrà poca influenza, c'è comunque tantissima gente ancora che andrà a vederlo perchè troppo curiosa. Soprattutto tra i giovani, non ce ne sarà uno che si lascerà sfuggire l'occasione di vedere al cinema il film di cui si è parlato tanto(e che è contro la chiesa, e che ha fatto il record il primo giorno ecc-. ecc.), poi magari all'uscita ne parleranno male, ma di sicuro lo andranno a vedere.vegeta85 ha scritto:all'uscita della sala, origliando un po' di commenti mi sembra di capire che un sacco di gente l'ha trovato veramente noioso e "complicato".Marv ha scritto:Dici? Io non ne sono convinto...staremo a vedere.vegeta85 ha scritto:Il divertimento però latita (e vedrete che il successo in sala si spegnerà abbastanza in fretta),
Non so bene che cosa si aspettassero, ma sono sicuro che il film, dopo una prima favolosa settimana, si sgonfierà in fretta. Soprattutto in america, dove il 26 esce il terzo X Men (che da noi sarà un sonoro flop).
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perchè da noi lo sono stati anche i primi due!Wulfgar ha scritto:e perche?vegeta85 ha scritto: il 26 esce il terzo X Men (che da noi sarà un sonoro flop).
negli USA i film dedicati agli X Men hanno incassato parecchio, ma nel resto del mondo, e soprattutto in Italia non hanno riscosso un successo clamoroso. Sono andati decisamente meglio i Fantastici 4 e i due Spider Man.
e vedrete che X Men 3 farà uguale: almeno 260-280 milioni di dollari solo in patria. Nel resto del mondo circa 200 (in italia arriverà, forse, ai 5 milioni di euro)
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