sicuri che non sia il caso di usare ancora
quest'altro thread? Ad ogni modo, io scrivo la mia qui, poi se viene chiuso la ripeterò di là. Premesso che io il film l'avevo già visto a Napoli in lingua originale, all'anteprima del comicon, il 3 marzo. Ad ogni modo ieri sera ho visto l'anteprima al Warner Village Parco dei Medici (per la prima volta doppiato in italiano), ecco il resoconto senza spoiler:
Doppiaggio più che decente, ma comunque il bravo Lavia non mi piace quando carica il V "teatrale" nella primissima parte del film, Weaving fa un ottimo lavoro ed è divertente come deve essere, invece Lavia suona più ridicolo che divertente, però poi più avanti nel film si riscatta completamente e risulta, a mio avviso, una scelta migliore del doppiatore dell'agente Smith.
Anche la doppiatrice di Evey non è male, senz'altro più adatta al personaggio (più maturo, sia di età che di testa sin dall'inizio, rispetto al fumetto, in questa versione dei Wachowski), rispetto alla solita doppiatrice dei film di Star Wars, ma anche qui la performance della Portman è un po' svilita dalla voce italiana.
I miei amici che erano pure a Napoli a vedere la versione in lingua mi hanno detto che secondo loro la voce di Valerie è troppo scadente, io non ricordo com'era la voce originale, ma senz'altro la differenza potrebbe essere quella che mi ha portato, questa volta, a non commuovermi alla fine della lettera. In generale ho apprezzato di più la parte "cerebrale" del film, ho capito più dettagli del plot e ho apprezzato di più la tecnica, ma mi sono emozionato di meno, venerdi' se possibile andrò al Moderno a Roma a vedere la versione originale di nuovo, per capire quanto questa differente percezione sia dovuta al doppiaggio.
Un mio amico che era con me e lo ha visto per la prima volta (e non ha letto mai il fumetto ma è un cinefilo più affidabile e colto di me, e non è un "fan" dei Wachowski e di Matrix come me) lo ha trovato eccezionale, una delle cose migliori viste quest'anno (parole sue), mi ha fatto notare anche una citazione da "il buono, il brutto e il cattivo" (il finale del confronto con Creedy, i Wachowski citarono un classico western anche in Matrix se ricordate), fra le altre cose.
Avevo già scritto, credo (se non mi confondo con altri forum) una recensioncina senza spoiler dopo la mia visione a Napoli (nel thread qui sopra), ad ogni modo ripeterò qui alcune cose: la versione del fumetto è diversa, ma uguale allo stesso tempo. La stessa cosa posso dirla del finale. Il motivo non posso dirlo senza spoilerare, vi dico solo leggete ilf umetto, guardate il film, e capirete (o ne riparleremo)... Si tratta di un adattamento dei Wachowski, o meglio di una loro versione, adattata ai nostri tempi e che evidenzia delle tematiche che gli stanno più a cuore. In questo senso mi piace perchè non è una pura trasposizione di media, ma aggiunge qualcosa all'originale come contenuti e stile senza pretendere di sostituirlo (sono grandi fan di quel capoccione di Alan Moore), ma dando il loro contributo, omaggiando allo stesso tempo un'opera che amano.
La musica di Marianelli (candidato all'oscar, poi non vinto, per "Orgoglio e Pregiudizio", quest'anno) è a tratti favolosa, eccezionale, a tratti anonima ma mai fuori luogo. La fotografia è stupenda (il direttore della fotografia è morto a fine 2005 e il film è dedicato a lui). Gli attori sono superlativi (Portman al picco storico, secondo me). Alcuni personaggi secondo me sono sviluppati anche meglio che nel fumetto (Gordon e la ragazzina con gli occhiali), mentre altri per ovvie ragioni sono stati relegati in secondo piano, o totalmente rimossi (mancano tutte le mogli dei leader, e questi apparte Creedy e Sutler, il Susan del fumetto, e parzialmente Dascombe, sono portati ai minimi termini). Molte cose sono "spostate" nel film rispetto al fumetto (parte del monologo alla dama Giustizia è riportata nel dialogo iniziale con Evey, sul tetto del palazzo, la quinta di Beethoven suona quando V "va a trovare" Creedy, invece di Lilliman, la ragazzina con gli occhiali dice "bollocks" pure qui ma in un'altra situazione, e cose cosi'), altre sono lasciate identiche al loro posto (tutta la detenzione, la tortura e la liberazione di Evey, la lettera di Valerie, la sequenza iniziale di V ed Evey che si cambiano, eccetto che qui c'è la tv invece della radio), molto altro è stato aggiunto (e ne parleremo meglio quando l'avranno visto in molti) e altrettanto è stato tolto (niente Fate, quindi niente Susan ma invece Sutler, niente sequenza del treno, niente love affair fra Delia Surridge e Finch, niente scozzese nè le mogli dei leader come ho già detto, niente "trip" di Finch a Larkhill, o meglio lui ci va ma senza LSD e lo racconta tipo flashback) dato che trattasi di un film di 2 ore e dieci minuti più o meno e non una serie di dodici puntate da un'ora e mezza.
In definitiva questo è un gran bel film che non rovina il fumetto, e anzi, fa venir voglia di leggerlo se non l'avete fatto (ed è una cosa che consiglio vivamente a tutti, fumetto e film si completano senza annullarsi a vicenda), è una gran bella versione attualizzata e irruentemente emozionante, che vi consiglio di vedere in lingua originale magari sottotitolata se vi è possibile, dato che le performance degli attori principali meritano tantissimo (poi la traduzione italiana, seppure accurata, fa notare in più punti che il buon Tonino Accolla non ha minimamente aperto il fumetto in lingua italiana prima di cominciare a scrivere, ed è un peccato, sarebbe costato solo una mezza giornata in più).
