demophil ha scritto:
Stampare un dvd costa dai 700 ai 1000 euro per una confezione normale (non in digipack o amaray). I diritti costano da un migliao di euro a svariate decine di migliaia di euro, dipende dal titolo... Restaurare un video costa un'esagerazione...
La realizzazione di interviste o extra esclusivi comporta un'aggiunta di altre migliaia di euro. Sottotitolazione professionale va dai 10 ai 20 euro/minuto...
Mi domando allora come facciano a sopravvivere label come la Rhv, la Rarovideo, la Flamingo, visto che, solo paragonandole alla Golem, inseriscono praticamente sempre l'audio originale, i sottotitoli e molto spesso degli extra, magari non sempre abbondanti, ma sempre interessanti e realizzati ad hoc per le loro edizioni (senza contare i booklet di Rhv e Rarovideo) e quindi hanno costi decisamente più alti di Golem e A & R (d'accordo è vero bisognerebbe analizzare quanto costano i diritti dei film che pubblicano rispetto a quelli pubblicati da Golem, A & R etc.) e comunque (a parte forse i Rarovideo), dopo pochi mesi dall'uscita anche i titoli di queste case si trovano quasi sempre sotto i 10 euro.
La mia è una domanda sincera, perchè, guardando il catalogo di queste case, non mi pare abbiano dei titoli che possano avere una quota di mercato molto maggiore dei titoli pubblicati da A & R e Golem (lascia il tempo che trova, ma, prendendo come riferimento amazon, non ho mai visto titoli di queste case ai primissimi posti di vendita, mentre succede con diversi titoli di A & R e Golem).
demophil ha scritto:Facendo i conti, labels tipo Golem o Sinister non possono permettersi il lusso di rimasterizzare i film o aggiungere extra esclusivi dato che alla fine il numero di copie vendute non ce la farebbe a coprire le spese
D'accordo, però almeno la Sinister fino a prova contraria ha sempre inserito (magari ogni tanto alla bell'è meglio

) i sottotitoli nei suoi dvd, e anche la Sinister non è che abbia dei blockbuster nel suo catalogo, la tipologia di film che ha pubblicato è più o meno la stessa della Golem (sci-fi e horror di serie B, noir etc.), per cui si presume anche il bacino di utenza grosso modo sia lo stesso, e quindi le vendite..
demophil ha scritto: Al 70%-75% degli acquirenti interessa avere il film in Italiano e basta (dati di fatto) invece di avere uno schifosissimo file AVI o MPEG scaricato dalla rete. Il restante 25-30% si lamenta di mancanza di extra, sottotitoli, lingue originali, ma alla fine si tratta di un numero cosi' esiguo di acquirenti (molto meno di un centinaio) che non fanno testo.
Sono molto felice di far parte di quel 25-30%, nonostante tutto sommato guardi i film in dvd più nel nostro idioma che in lingua originale, ma per me è una questione di completezza e di quel qualcosa di minimo in più che un dvd mi deve offrire, se la situazione del mercato in Italia non permette ad alcune case neanche di inserire i sottotitoli nelle loro uscite certo mi spiace sinceramente per loro, ma io 10 euro, e spesso anche 12 o 13 (prezzo medio dei dvd A & R non on-line) non sono disposto a darglieli, risparmio e la pizza invece di farla mangiare a loro la mangio io
demophil ha scritto:Purtroppo la situazione in Italia e' cosi' in male affare che non vedo altre alternative migliori. Ci sono ancora cosi' tanti film rimasti inediti in Italia che se ci aspettassimo edizioni perfette, legali e da label serie, forse nel 2075 riusciremo ad avere tutto. E io di aspettare altri 2-5-10 anni per avere un solo titolo che mi interessa, in dvd con traccia italiana, sinceramente non mi va.
Ecco io invece sono un pesce fuor d'acqua che aspetterebbe anche il 2075 per avere edizioni semplicemente DECENTI e nulla più, legali e da label serie (magari senza problemi di compressione, di conversione NTSC-PAL con conseguente scattosità del video, di sottotitoli sfasati rispetto al parlato, di formati errati dovuti non al master di origine ma ad evidenti errori in fase di encoding e authoring, anche il PRETENDERE tutto questo comporta costi maggiori?! O magari solo un pò di maggiore attenzione, un semplice controllo che tutto sia andato bene in fase di produzione e un minor menefreghismo e pressappochismo di chi poi immette i prodotti sul mercato?!)
demophil ha scritto:E non sono i 60-80 collezionisti pignoli che criticano l'assenza di extra, lingua originale o sottotitoli a cambiare le cifre di vendite. 60-80 acquirenti in meno non cambiano quasi niente in termini di vendite/guadagni.
Ci sono case (ancora: Rarovideo, Flamingo, Rhv..) che evidentemente hanno uguale considerazione di questi 60-80 collezionisti pignoli nonostante non gli cambino le vendite, e poi francamente, a me di dare soldi a label che mi considerano un "pignolo" perchè mi piacerebbe poter seguire un film in lingua originale capendo ciò che gli attori dicono non mi va proprio

, tanto a loro non frega nulla, vendono lo stesso, e io aspetto il 2098 felice e sereno
