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Just Before Dawn
Ecco, questo è uno dei numerosi horror che non sono mai arrivati in Italia, nemmeno nel fiorente periodo delle vhs, ove, laddove non era disponibile il doppiaggio, ne facevano uno ex-novo. Ed è un peccato, poiché a mio avviso non avrebbe affatto sfigurato di fronte ai molti - discutibili - sequel di Venerdì 13 e nemmeno alle tante altre schifezze, uscite negli anni ottanta. Questo film è infatti girato mediamente meglio e può avvalersi di un buon cast, in tal senso il più meritevole è, a mio avviso, Gregg Henry, qui nel ruolo di un giovane, il quale, insieme ad altri, parte per l’Oregon, per godersi qualche giorno di sano relax, ma, una volta arrivato a destinazione, dovrà fare i conti con uno psicopatico che si diverte a massacrare, chiunque gli capiti a tiro. E’ proprio la figura dell’assassino l'anello debole di Just before dawn, poiché è decisamente ridicolo: fa degli strani versi, appare dal nulla con la sua enorme panza e pretende di fare paura? (mah!). Il regista Lieberman, autore di diverse pellicole di serie b (I carnivori venuti dalla savana, Videokiller) si cimenta nel più classico degli slasher, riuscendo a sfruttare bene l'incantevole location boschiva e dosando sapientemente lo splatter, che non è così copioso, come ci si sarebbe potuti aspettare. Il finale, con l'immancabile scontro tra i pochi superstiti e il killer, non mi ha pienamente convinto, ma alla fine risulta se non altro spiazzante. **!
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