Molto poco formidabili, gli anni Ottanta britannici. L'era della Thatcher, della guerra per le Falkland, delle fabbriche chiuse, della fine della sbornia punk. Ma anche l'epoca degli skinhead: movimento ribelle nato tra i giovani proletari delle periferie cittadine, che poi finisce per farsi affascinare dall'estrema destra. Xenofoba, nazionalista, e violenta. Come racconta uno dei film in concorso, di scena oggi alla Festa del cinema: This is England, regia di Shane Meadows.
Questa pellicola semiautobiografica - l'autore ha conosciuto da vicino, in gioventù, luci e ombre dell'universo skinhead - ha come protagonista assoluto Shaun (Thomas Turgoose), ragazzino che ha perso il padre alle Falkland. Preso in giro dai compagni di scuola, trova affetto e accoglienza in una banda capitanata da Woody (Joe Gilgun). Incarnazione del ribelle "buono": affettuoso, protettivo, seguace del nuovo look (scarpe DrMartens, capelli cortissimi, bretelle), grande amico del nero Milky (Andrew Shim).
Siamo nell'estate 1983. Tutto cambia, però, quando esce di galera un altro membro del gruppo, il più maturo Combo (Stephen Graham, visto anche nello scorsesiano "Gangs of New York"), duro e fuori di testa, deciso a portare gli skinhead vicino alle posizioni parafasciste, e razziste, del Fronte nazionale. Woody non lo segue, il piccolo Shaun - in cerca dell'onore perduto del papà - sì. Si troverà così ad assistere all'inevitabile esplosione di violenza, che cambierà per sempre il suo punto di vista.
Una vicenda forte, intensa, raccontata senza sconti. Ma anche senza pregiudizi anti-skin: anzi, con una certa dose di affetto - e quasi di nostalgia - verso la loro fase primitiva e antirazzista. Come spiega il regista, applauditissimo dalla platea di giornalisti: "La storia - racconta - è basata sui miei ricordi personali: allora ero un ragazzo dell'età di Shaun. E gli altri della banda che frequentavo avevano un amore enorme, da dare: non erano affatto xenofobi o nazisti, erano solo anti-Thatcher. E adoravano una musica 'nera' come il reggae, che loro preferivano al punk". Insomma, per lui pre-adolescente, l'incontro con gli skinhead fu folgorante: "Mi sembravano un esercito che marciava per le strade, mi davano la sensazione di essere protetto. Mia sorella usciva con uno di loro, era così carismatico... Poi, quando ho sbattuto la faccia contro il fatto che stavo diventando un criminale, ne sono uscito".
Un cammino reso, nel film, con grande efficacia. Grazie a un cast di attori bravissimi. E grazie anche alla fascinazione delle musiche scelte: sia quelle originali, composte da Ludovico Einaudi; sia quelle d'epoca. E c'è poi un terzo elemento vincente: il realismo dell'ambientazione, lo squallore delle periferie inglesi, a cui fa da contrappunto la retorica tronfia e aggressiva dei discorsi "bellici" della Thatcher (sentiti attraverso la radio o la tv). "La guerra alle Falkland - spiega oggi il produttore, Mark Herbert - era un po' come quella odierna in Iraq: tutti sapevano che non serve a nulla, che tanta gente moriva invano".
Meadows, invece, preferisce non buttarla in politica. E, nel parlare delle difficoltà dell'ambientazione anni Ottanta, si sofferma su dettagli più pratici: "La cosa più ardua - dice - è stata trovare zone con case senza doppi vetri, e senza antenne satellitari, in cui girare. Per non parlare delle auto dell'epoca: noleggiarle costa talmente tanto che abbiamo deciso di andare su e-Bay, comprarle quando ci servivano, per poi rivenderle... e devo dire che alla fine ne abbiamo ricavato anche un bel gruzzoletto!".
da repubblica.it
Spero non tardi ad uscire, intanto il TEASER trailer:
Il regista con Thomas Turgoose
[In arrivo] This is England di Shane Meadows
Moderatori: nocciolo, sandman, darkglobe, Invisible
Re: [In arrivo] This is England di Shane Meadows
finalmente uscirà anche in Italia: 26 agosto
meglio tardi che mai
meglio tardi che mai
Parola di Roberto Carlino
Re: [In arrivo] This is England di Shane Meadows
Si ma lasciate perdere e guardatevelo in V.O.. Come per tutti i film inglesi