Tutto finì alle sei (1955) di Stuart Heisler
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Tutto finì alle sei (1955) di Stuart Heisler
Edizione Golem
Noir a colori dei fifties editato dalla sempre più benemerita Golem, in un edizione abbastanza soddisfacente. Il video, che manco a dirlo proviene dalla Warner Archivie Collection, si presenta in un 2.35:1. La qualità non è proprio ottimale a causa di una compressione piuttosto evidente, che tuttavia non inficia più di tanto. Passando al versante audio, le tracce son naturalmente due: doppiaggio italiano e audio originale in lingua inglese. Il doppiaggio italiano, assolutamente intelligibile, è d'epoca e può vantare alcune delle migliori voci della gloriosa CDC (Cigoli su Palance e Capecchi su Lon Chaney, tanto per fare un esempio). Tutto fini' alle sei ha una durata di 104' 52'' e, all'inizio, vi è il logo della Warner. Niente extra, ovviamente.
Tutto finì alle sei (1955) di Stuart Heisler - Golem
Roy Earl (Jack Palance), un esperto rapinatore appena uscito di prigione, si lascia convincere da un boss suo amico (Lon Chaney Jr.) a fare un ultimo colpo svaligiando un resort di lusso. All’impresa collaborano due principianti (Lee Marvin e Earl Holliman) e si aggrega anche Marie (Shelley Winters), una ballerina che si è innamorata di Earl. Le cose prendono una brutta piega e Earl è costretto a rifugiarsi braccato dalla polizia sulle montagne della California, dove lo attenderà la morte.
Pregevole remake di “Una pallottola per Roy”, diretto nel 1955 da Stuart Heisler, stavolta a colori e in Cinemascope. Suggestive le riprese in esterni; ritmo narrativo sostenuto; particolarmente tesa la sequenza finale.
Rispetto all’originale, e all’interpretazione di Bogart, l’indagine psicologica è qui più accentuata e Palance, con i suoi tratti scolpiti e rugosi, conferisce al suo personaggio uno spessore di sofferta umanità. Anche gli spazi aperti e i paesaggi montani, che Earl si sofferma più volte ad osservare come rapito, finiscono col rivestire un carattere simbolico e suggerire quel desiderio di libertà e di rigenerazione che anima il protagonista.
Shelley Winters rende bene la figura della donna in cerca di una nuova vita che la riscatti da un passato mediocre e umiliante; l’altro personaggio femminile è quello di Velma (una graziosa Lori Nelson), la ragazza con un difetto fisico che Earl ama e per la quale compie un gesto di grande generosità illudendosi di esserne riamato.
Il film non è stato ancora pubblicato in blu-ray, neanche negli USA. In attesa che ciò avvenga, cosa fortemente auspicabile, bisogna accontentarsi di questa edizione della Golem che risale al 2013. La definizione è comunque buona e il doppiaggio d’epoca. Disponibile anche l’audio originale, ma senza sottotitoli (allora Golem non usava ancora metterli).
Re: Tutto finì alle sei (1955) di Stuart Heisler - Golem
Visto anch'io, è un film che merita molto. Personalmente non sono mai stato un grande fan di Jack Palance, e nemmeno di Shelley Winters, ma devo ammettere che in questo film sono entrambi davvero molto bravi e convincenti.
Poichè il dvd Golem è attualmente fuori catalogo, penso che qualcuno dovrebbe ristamparlo.
Poichè il dvd Golem è attualmente fuori catalogo, penso che qualcuno dovrebbe ristamparlo.
I want more life... father!
Re: Tutto finì alle sei (1955) di Stuart Heisler - A&R
Tutto finì alle sei (I died a thousand times, drammatico, Usa, 1955) – di Stuart Heisler
Edizione: dvd A&R, 15 luglio 2022, singolo strato (4,15 gb)
Audio: italiano, inglese
Sottotitoli: italiano, inglese
Durata: 1h.49'.15''
Schermo: 2.0:1
Standard: NTSC
Extra: trailer, poster e locandine.
Mi autocito accogliendo favorevolmente la pubblicazione da parte della A&R di questo splendido film che tutti dovrebbero vedere o, come nel mio caso, rivedere.zasor56 ha scritto: ↑domenica 13 settembre 2020, 21:54 Visto anch'io, è un film che merita molto. Personalmente non sono mai stato un grande fan di Jack Palance, e nemmeno di Shelley Winters, ma devo ammettere che in questo film sono entrambi davvero molto bravi e convincenti.
Poichè il dvd Golem è attualmente fuori catalogo, penso che qualcuno dovrebbe ristamparlo.
Sulla bontà del titolo è già stato detto. C’è solo da aggiungere che questa edizione targata A&R si differenzia da quella Golem (da tempo fuori catalogo) per la gradita presenza di sottotitoli in italiano – peraltro molto ben fatti – e in inglese, del tutto assenti in quella Golem. Molto, molto consigliato.
I want more life... father!