Non contate su di noi [Penny Video]

Ecco il primo lavoro in "doppia risoluzione" della Penny Video/Shockproof per la collana Chiaroscuro.
Collaborazione con la Cineteca Nazionale per il recupero di questo tanto importante quanto sfortunato film di Sergio Nuti.
Confezione contenente sia la versione Blu-Ray che quella DVD oltre che un prezioso booklet. Ho preso degli screenshots a caso confrontandoli nelle due versioni, mi scuso se la selezione è casuale ma già far tutto questo mi è costato una barca di tempo. Il DVD è di ottima fattura al punto che in alcuni momenti la differenza col BD è quasi impercettibile, ma questa è una probabile conseguenza anche delle diverse fonti utilizzate per la realizzazione della stampa, tant'è che alcune parti del film sembrano essere meglio definite di altre, complici magari anche gli strumenti di ripresa usati all'epoca. Ovviamente il DVD è in 25fps mentre il BD è a 24, in entrambi i casi video fluidissimo.


Link Amazon
Link DVD-Store.it
Link IBS.it
Link La Feltrinelli













Versione Blu-Ray:
Video:
Durata: 1:57:12
Codifica: H264 - MPEG-4 AVC
Rosoluzione: 1920x1080
Fotogrammi al secondo: 24
Color Primaries: ITU-R BT.709
Funzione di trasferimento del colore: ITU-R BT.709
Spazio dei colori: intervallo ITU-R BT.709

Audio: Italiano, Inglese, Tedesco
Codifica: DTS Audio
Canali: Stereo
Campionamento 48000Hz
Bit per campione: 16

Sottotitoli: Inglese, Tedesco

Versione DVD:
DVD Doppio strato
Durata: 1:52:31

Video:
Codifica: MPEG-2
Impostazioni formato : BVOP
Impostazioni formato, BVOP : Si
Impostazioni formato, Matrix : Predefinito
Impostazioni formato, GOP : M=3, N=12
Modalità bitrate : Variabile
Bitrate medio > 6.600 kb/s
Bitrate massimo : 8.000 kb/s
Risoluzione: 720x576
Fotogrammi al secondo: 25
Standard : PAL
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.642

Audio: Italiano
Formato : AC-3
Nome commereciale : Dolby Digital
Modo muxing : DVD-Video
Durata : 19 min 55s
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 384 kb/s
Canali : 2 canali
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF)
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita

Sottotitoli: Inglese, Tedesco

Extra: Intervista a Manfredi Marzano e Marco Tullio Giordana; scena tagliata
Note: Libretto allegato di 24 pagine curato da Domenico Monetti e Luca Pallanch contenente anche varie recensioni della critica dell'epoca

Dagli extra:

Per chi fosse interessato all'acquisto, segnalo l'offerta davvero competitiva di dvd-store, che in questo momento sta scontando l'edizione a doppio disco del 30%.
Per chi invece non avesse problemi a spendere, ricordo che il disco BD (senza DVD) è disponibile anche nell'edizione mediabook distribuita dal nostro co-editore Cineploit.

Non so se è stato già fatto notare
http://www.fondazionecsc.it/news.jsp?ID ... reaNews=12

L’edizione in dvd di Non contate su di noi, il film di Sergio Nuti recentemente restaurato dal CSC-Cineteca Nazionale, vince il "Peter von Bagh DVD Awards” del Cinema Ritrovato

Cineteca Nazionale e Penny Video vincono il "Peter von Bagh DVD Awards” del Cinema Ritrovato

Una bellissima notizia per la Cineteca Nazionale. L'edizione in dvd di Non contate su di noi, il film di Sergio Nuti recentemente restaurato dal CSC-Cineteca Nazionale, ha vinto il premio Peter von Bagh nell'ambito della manifestazione "DVD Awards", che si tiene a Bologna all'interno del festival "Il cinema ritrovato". La giuria del premio, composta da Paolo Mereghetti, Lorenzo Codelli, Shivendra Singh Dungarpur, Philippe Garnier, Pamela Hutchinson e Miguel Marías ha assegnato per la prima volta questo prestigiosissimo riconoscimento a un film italiano. Il dvd - edito da Penny Video e Shockproof in collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale - è a cura di Simone Starace, Michele De Angelis e Patrizio Partino, e contiene nella sezione extra interviste curate da Domenico Monetti e Luca Pallanch e girate da Ferdinando Beltrano, Stefano Landini e Fabio Rosi. Il restauro è stato curato da Daniela Currò (conservatrice della Cineteca Nazionale) e da Maria Assunta Pimpinelli, con contributi tecnici di Antonio Commentucci, Christian Saccoccio e Alberto Guerri.
Non contate su di noi (1978) è un film anomalo nella storia del cinema italiano, ed è rimasto a lungo dimenticato. Precursore di Amore tossico e in genere di tutto il cinema di Claudio Caligari, è un viaggio nella tossicodipendenza ma anche nello spirito ribelle e libertario di una Roma anni '70 che non esiste più. Una sorta di "anti-Ecce Bombo", altrettanto rappresentativo di quel decennio.
Il premio è stato consegnato oggi, giovedì 27 giugno alle ore 11, nell'Auditorium Damslab di Bologna, alla presenza della nostra conservatrice Daniela Currò.

Senza falsa modestia, si tratta in assoluto del premio più importante al mondo per chi si occupa di restaurare e proporre in home video i film del passato. Inutile dire che siamo tutti felicissimi, anche perché io personalmente ho sempre considerato Peter von Bagh uno dei miei eroi. Quando quattro anni fa proposi qui sul forum l'idea di creare la Penny Video non mi sarei mai aspettato un riconoscimento del genere, per cui vi ringrazio a maggior ragione del supporto che non mi avete mai fatto mancare

Qui sotto una foto della premiazione, in compagnia di Paolo Mereghetti, la conservatrice Daniela Currò e Lulù Nuti, figlia del regista di Non contate su di noi.

complimenti!!

Per chi fosse eventualmente interessato, segnalo che al momento gli algoritmi di Amazon hanno messo in offerta a 15 euro l'edizione mediabook tedesca (solo BD, identico al disco italiano).

Appena finito di vedere, quindi appena tornato direttamente dagli anni 70. E' questa la sensazione principale, un'immersione nel quotidiano di in una certa generazione, in un Italia di fine anni 70, in particolare quella delle borgate romane. Molto belle le scene nel traffico dell'epoca. Vedendo il film oggi per la prima volta, i personaggi mi sono sembrati come dei fantasmi persi nel tempo (tra tutti il più toccante è sicuramente quello interpretato da Maurizio Rota). Una delle sequenze più belle del film è quella finale, con l'inquadratura che man mano si allontana dai protagonisti, fino a farli cadere nell'oblio. Una "penombra" (cito questa bella definizione che si legge nel libretto accluso), durata 40 anni. E l'opera di recupero e restauro di questo film è stato un pò come ripercorrere all'indietro quella strada. Per cui i miei complimenti a coloro che hanno speso tempo e denaro in questo progetto.

La qualità del bluray è il risultato della serietà e della passione che sicuramente c'è dietro questo progetto. A partire dal recupero e restauro dei materiali. Tenendo conto dei limiti del girato (16 mm e basso budget), la qualità audio/video è eccellente. Addirittura presenti sottotitoli in tedesco e inglese (immagino per rendere il prodotto esportabile all'estero, molto intelligente). Interessanti le interviste incluse negli extra e molto curato il booklet, dove praticamente c'è di tutto, intervista a Sergio Nuti, la critica dell'epoca, note sul restauro e altro.

Unico neo, almeno per me, la decisione di utilizzare una custodia formato DVD, ma va bene lo stesso.

Grazie del post, sono felice che tu abbia apprezzato questa edizione, che come puoi immaginare ci è costata anni di lavoro. Confermo fra l'altro che anche per me il film è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, essendo cresciuto in una borgata romana degli anni '80 ci ho ritrovato personaggi e atmosfere di quell'universo. Aggiungo che non a caso nelle ultime settimane, anche a seguito del dibattito su SanPa, il film è tornato alla ribalta proprio come documento inestimabile di quegli anni.

Saimo ha scritto: ↑giovedì 4 febbraio 2021, 10:11 Grazie del post, sono felice che tu abbia apprezzato questa edizione, che come puoi immaginare ci è costata anni di lavoro. Confermo fra l'altro che anche per me il film è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, essendo cresciuto in una borgata romana degli anni '80 ci ho ritrovato personaggi e atmosfere di quell'universo. Aggiungo che non a caso nelle ultime settimane, anche a seguito del dibattito su SanPa, il film è tornato alla ribalta proprio come documento inestimabile di quegli anni.

Una cosa su cui il film mi ha fatto riflettere è la distanza generazionale tra genitori e figli. Vedere il film è stato anche osservare quelli che erano i tempi giovanili dei miei genitori (escludendo la droga ovviamente). E faccio il confronto con la mia giovinezza, le differenze ovviamente sono tante, ma la distanza non così marcata tutto sommato. Poi invece penso ai genitori di quei ragazzi anni 70, ai loro vent'anni, vissuti negli anni 50 e penso che invece tra loro ci sia un abisso. Forse i boom economici allontanano le generazioni? No so.

Era giusto una riflessione

Grazie ragazzi per i vostri commenti. A volte bastano poche parole per dire molto su un film, e su un dvd.