La Bestia muore due volte (1958) di Hervé Bromberger - Sinister

Pellicole cult e film che hanno fatto la storia del cinema, dalla sua nascita al 1980.

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digital
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La Bestia muore due volte (1958) di Hervé Bromberger - Sinister

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Caduto per decenni nell'oblio, questo polar Francese torna in auge grazie alla Sinister che si è preoccupata di editarlo in dvd. Il video non presenta criticità di sorta, facendosi guardare con piacere, con una scala di grigi corretta e una buona definizione. L'audio consta del doppiaggio italiano e della traccia originale francese. Il nostro flusso si ascolta forte e chiaro, con un leggero fruscio per niente inficiante. Qualche riserva, semmai, per il doppiaggio, che non mi è parso d'epoca (ma potrei sbagliarmi). Il materiale extra si riduce a una galleria fotografica. Il film dura esattamente 1:40':45''. Il dvd "pesa" 4.93 gb.

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zasor56
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Re: La Bestia muore due volte (1958) di Hervé Bromberger - Sinister

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La bestia muore due volte (La bonne tisane, polar, Francia, 1958) di Hervé Bromberger
Edizione: dvd Sinister, 2018, dvd doppio strato (4,93 gb)
Audio: italiano, francese
Sottotitoli: italiano

Durata: 1h.40'.45''
Risoluzione: 720x576
Schermo: 1.33:1
Standard: PAL
Extra: galleria fotografica

Un gangster ritorna in patria dopo due anni di assenza in cui ha gestito i suoi affari a distanza. Ma il suo ritorno non fa piacere ai suoi uomini che, nel frattempo…

Mal riuscito polar francese che, pur avendo le potenzialità per essere un buon film, risulta alla fine annacquato dall’eccessiva commistione di generi che ne afflosciano la tensione narrativa: guardare questo film è infatti come guardare due pellicole diverse montate a scatti tra di loro: da una parte c’è il noir, dall’altra la commedia documentaristica sulla prima notte di lavoro di un’infermiera in un ospedale e la sua complicata relazione amorosa con il medico del reparto, che mal si amalgama con il resto. Aggiungiamo a tutto questo la vena umoristica (il gatto di un’altra infermiera, un medico donnaiolo e costantemente in vena di battute), e il “pastiche” è servito.

La qualità dell’immagine è discreta, anche se i neri sono spesso troppo affogati e coprono un po’ troppo la scena, facendo perdere molti dettagli e scurendo eccessivamente i volti.

L’audio italiano è chiaro ma pieno di buchi (con un paio di battute lasciate scoperte, ed un altro paio in italiano in cui si attivano i sottotitoli senza che ce ne sia bisogno), e si fa un po’ di fatica a leggere sottotitoli mal disposti per lunghezza e (a volte) brevissima durata sullo schermo. Non sono riuscito a capire se il doppiaggio è quello d’epoca oppure no.
Per finire, la locandina italiana, pur accattivante, ha poco a che fare con i personaggi del film. Per quanto mi riguarda, diciamo che si può vivere bene anche senza aver visto questo film.

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I want more life... father!
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