La baia dell'inferno (1955) di Frank Tuttle - A&R

Pellicole cult e film che hanno fatto la storia del cinema, dalla sua nascita al 1980.

Moderatori: ivs, giuphish, darkglobe, Invisible

Rispondi
zasor56
Utente
Utente
Messaggi: 812
Iscritto il: giovedì 8 marzo 2012, 23:04

La baia dell'inferno (1955) di Frank Tuttle - A&R

Messaggio da zasor56 »

"La baia dell'inferno" è un film del 1955 diretto da Frank Tuttle al termine della sua carriera e magnificamente interpretato da un cast di nomi che contribuiscono, ciascuno per la parte che gli compete, a creare un bel film tra il noir e il drammatico, con un inseguimento finale in motoscafo che anticipa certe scene alla 007 che verranno in anni successivi.

Il tema principale dell'uomo (in questo caso un poliziotto) accusato ingiustamente per un delitto che non ha commesso e che uscito di prigione vuole vendicarsi non è certo nuovo, ma la storia è raccontata con un ritmo ed un montaggio tale da appassionare comunque lo spettatore dall'inizio alla fine, senza un attimo di cedimento, grazie anche a prove di attori che sanno come interpretare il loro ruolo: Edward G. Robinson offre uno straordinario ritratto di boss malavitoso freddo e spietato che incute timore in ogni scena in cui recita, ma che sarà tradito proprio da questa sua incapacità a capire i sentimenti altrui. Bravi anche Paul Stewart e William Demarest in ruoli opposti ma complementari (ciascuno dei due è a sostegno dei principali antagonisti). Alan Ladd, il coprotagonista insieme a Robinson, qui poco più che quarantenne ma già imbolsito in viso, offre una recitazione di maniera secondo il suo stile forse un po' legnoso ma comunque dignitoso. Bravissime le figure femminili, a partire da una Joanne Dru bella e convincente, a una Fay Wray intensa e capace di lasciare il segno anche solo con l'espressione del viso, senza dimenticare Tina Carver in un ruolo piccolo ma incisivo. Nel film compare brevemente anche Jayne Mansfield.

Il DVD A&R (doppio strato per un totale di 5,51 gb) presenta il film nel suo corretto aspetto 2.55.1; la definizione si mantiene su un livello generalmente buono ma instabile, con alcuni momenti in cui l'immagine scende di qualità. I colori risultano qui un po' troppo carichi soprattutto nei rossi, con l'incarnato dei protagonisti quasi sempre paonazzo, un vero peccato. Il doppiaggio è quello originale, con un audio sempre chiaro e intelligibile in ogni istante, che si avvale delle splendide voci di Sibaldi, Capecchi, Dhia Cristiani, Locchi, Besesti, Rinaldi e la sempre sublime Lydia Simoneschi, una gioia per le orecchie e il cuore (ma in Italia capiremo mai sino in fondo quanto ha dato questa immensa attrice al cinema grazie alla sua voce e alla poliedricità della sua recitazione?)
Non ci sono battute mancanti nel doppiaggio italiano, che risulta completo in ogni sua parte. Mancano, purtroppo, i sottotitoli italiani e inglesi che avrebbero aumentato il valore di questo prodotto.
I want more life... father!
Rispondi