segnalo
La felicità (Schastye)(1934)di Aleksandr Medvedkin rarissimo film muto sovietico annunciata l'uscita l'11 nov.2009 dalle news di ermitage
http://www.ermitage.it/index.php?id=53& ... 869b862081
scheda dvdstore
Narra le vicissitudini di Khmyr, goffo contadino in cerca di una realizzazione economica e sociale. Vittima di un proprietario terriero e delle autorità militari e religiose pre-rivoluzionarie, una volta instaurato il regime comunista troverà la felicità lavorando in un kolkoze.
“Realizzato in un epoca in cui il genere era molto diffuso in Unione Sovietica, questa commedia risulta malgrado ciò unica per la sua ironia caustica e le sue geniali invenzioni messe al servizio del burlesco più delirante: situazioni bizzarre e satiriche, personaggi caricaturali, gestuale alla Chaplin del protagonista Kmyr; il tutto iscrivendosi nella linea di Gogol’ e di Meyerhold!” (dal dizionario dei film Larousse).
Questa favola didattica fu realizzata in un periodo di grande sforzo economico e sociale durante il quale Stalin cercava con ogni mezzo di razionalizzare la disastrata agricoltura sovietica. Per il suo personaggio principale, Khmyr, Medvedkin ha tratto ispirazione direttamente dai paesani russi incontrati nei viaggi del suo “cine-treno”, esperienza pedagogica unica il cui scopo era diffondere i principi del comunismo nelle campagne. In origine film di propaganda, La felicità fu però censurato dal potere fin dalla sua prima proiezione. La pellicola sarebbe arrivata in Europa occidentale solo negli anni Settanta e fortunosamente, come in una bottiglia gettata in mare da qualche anonimo appassionato, in una spedizione destinata alle cineteche straniere in mezzo ad altri film e senza etichetta, con la speranza che qualcuno un giorno ne avrebbe fatto qualche cosa. Agli occhi dello spettatore di oggi si offrono una poesia e una forza d’immagine rare.
note tratte da
cinema.tesionline.it/
sempre ermitage annuncia , che il dvd citato sopra conterrà anche "L'ultimo bolscevico" documentario del 1992 di Chris Marker note su
wikipedia chiaramente sonoro
Del titolo "La felicità" esiste una edizione di puntozero con un'altro titolo allegato
La febbre degli scacchi (Scakhmatnaya Goryachka)(1925) di Vsevolod Pudovkin
Nikolai Shpikovsky
scheda dvdstore film muto naturalmente
qui opinioni
della Ermitage altra uscita "
Joan the Woman" (1916)di Cecil B. De Mille con una doppia colonna musicale realizzata in collaborazione con il festival "Rimusicazioni" di Bolzano.
scheda dvdstore
In dicembre sarà la volta di un doppio Renoir, con l'inedito
Nanà (1926) di Jean Renoir restaurato da Arte
La vicenda è quella di una prostituta d'alto bordo (interpretata da un'ottima, violenta e patetica, Catherine Hessling: la Hessling era stata modella del padre, e sarà moglie di Jean Renoir), che diventa affresco ironico, impietoso, affascinante della Paris ototcentesca, di una società in decadenza, travolta dai suoi vizi. In "Nanà" sono già tutte le tematiche del futuro Renoir: "l'amore per lo spettacolo, la donna che si inganna nelle sue aspirazioni, l'attrice che cerca sè stessa, l'innamorato che muore a causa della sua sincerità, il politico sperduto, l'uomo creatore di spettacoli" (*F. Truffaut). Immagini perfette, di alto rigore stilistico, in cui si affacciano reminiscenze della pittura paterna.
note tratte da
www.girodivite.it
e poi "
La grande illusione", che conterrà la versione uscita censurata in Italia e la versione integrale francese restaurata con sottotitoli italiani. che già nel forumse ne è parlato
topic comunque questo rientra nei sonori
L'inizio del 2010 sarà invece dedicato a due capolavori del cinema scandinavo come
Il carretto fantasma (Körkarlen)(1921) di Victor Sjostrom
topic
Dall'omonimo romanzo (1912) di Selma Lagerlöf (1858-1940). Ubriacone e tubercolotico, David Holm muore la notte di Capodanno e, in conformità alla leggenda, dovrà fare il carrettiere della morte per tutto l'anno, ma, grazie all'intercessione di una sorella dell'Esercito della Salvezza moribonda che prende il suo posto, ritorna in vita e salva la moglie dal suicidio. Considerato un classico del cinema scandinavo, ebbe grande influenza sui molti registi del muto per il suo versante fantastico e il ricorso alla sovrimpressione. Su un impianto artificioso e irrazionale è un film ricco di contrappunti narrativi e stilistici, fondato su una superiore retorica. Rifatto 2 volte: Il carro fantasma (1939) di Julien Duvivier e Körkarlen (1958) di Arne Mattson.
tratto da mymovies
C'era un uomo (Terje Vigen) (1917) di Victor Sjostrom.
L’omonimo poema di Ibsen venne pubblicato nel 1862 e divenne molto popolare all’inizio del ventesimo secolo, quando i suoi toni nazionalistici accompagnarono la scissione fra Svezia e Norvegia. Dopo l’adattamento di Lourdes di Zola nel 1913 (Miraklet), Sjöström si confrontò per la seconda volta con un classico della letteratura e realizzò Terje Vigen, origine dell’età dell’oro del cinema svedese.
tratto da mymovies
Al momento opportuno provvederò a inserire nella lista