
Bob, un reduce di guerra ricoverato presso un ospedale militare, viene a sapere che il suo amico Steve è in precarie condizioni di salute ed è oltretutto accusato di omicidio. Ma Bob, conoscendo bene Steve, non credendo che si possa essere macchiato di tale crimine, cercherà, con l'aiuto di un attraente infermiera, di provarne l'estraneità… Il poliedrico regista Vincent Sherman ha spaziato in numerosissimi generi cinematografici, dall'avventuroso al western, passando alla commedia o, come nel caso del film in oggetto, al noir. Diciamo subito che il difetto, se così lo possiamo chiamare, di Fuco Alle Spalle, risiede principalmente nel fatto di non creare la benché minima suspense. In tal senso solo la sequenza in cui Virginia Mayo penetra nello studio di un dottore per prelevare dei documenti, con la paura sempre più concreta di venir scoperta, ha quel briciolo di tensione in più; anche lo stesso finale, con lo scioglimento del mistero e la relativa scoperta del colpevole (invero abbastanza facile da individuare), scade abbastanza nel trash (chi ha visto il film dovrebbe conoscerne la ragione). Per il resto, ovverosia circa la quasi totalità, ci si deve sorbire interminabili dialoghi, che per carità, risultano abbastanza ricercati e non sfociano quasi mai nel cattivo gusto, ma proprio per questo eccesso di verbosità, lo spettatore tende progressivamente ad assopirsi, anche perché vi sono numerosi andirivieni temporali che non fanno altro che ingarbugliare ancor di più una vicenda già di per sé di non semplice intelligibilità (ma questo potrebbe anche essere un limite del tutto ascrivibile al sottoscritto, il quale magari si era bevuto qualche bicchierino di troppo). Detto questo la pellicola ha una sua dignità, la fotografia ad esempio mi è particolarmente piaciuta, con inquadrature talvolta squisitamente espressioniste. Film dunque piuttosto avaro di emozioni e tendente al tedio, ma comunque ben girato e con attori di tutto rispetto (cito Virginia Mayo, particolarmente deliziosa nei succinti abiti di infermiera).
Dvd della Golem di buonissima fattura. Il video in b/n risulta adeguatamente restaurato, non si avvertano pertanto difetti di rilevante importanza ed è oltretutto rispettoso dell’aspect ratio originale di 1.37:1. Le note dolenti arrivano dall’audio, in particolare da quello italiano (quello originale è abbastanza performante, nonostante un lieve fruscio in sottofondo), il quale, come ben sapete, non è d’epoca, ma viceversa recente e, benché vi siano delle voci più che dignitose, risultano alquanto inappropriate, per l’epoca. La pellicola ha una durata di 87’02’’ e non vi è alcun tipo di materiale extra. All'inizio è presente il logo della Warner.
