Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
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Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
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IL CIGNO NERO
Un film di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder, Sebastian Stan, Christopher Gartin, Janet Montgomery, Toby Hemingway, Kristina Anapau, Ksenia Solo, Adriene Couvillion, Shaun O'Hagan, Marty Krzywonos, Marcia Jean Kurtz, Deborah Offner, Kurt Froman, Patrick Heusinger, Tim Lacatena, Beth Laufer, Matthew Nadu, Ivan Paric, Melanie Torres Titolo originale Black Swan. Thriller, durata 110 min. - USA 2010. - 20th Century Fox
Nina è una ballerina del New York City Ballet che sogna il ruolo della vita e un amore che spezzi l'incantesimo di un'adolescenza mai finita. Incalzata da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy. Coreografo appassionato e deciso a farne una fulgida stella, Leroy le assegna la parte della protagonista nella sua versione rinnovata del “Lago dei cigni”. Sul palcoscenico Nina sarà Odette, principessa trasformata in cigno dal sortilegio del mago Rothbard, da cui potrà scioglierla soltanto il giuramento di un eterno amore. Eterea e piena di grazia Nina incarna alla perfezione il candore del cigno bianco e con difficoltà il suo doppio nero e tenebroso, che in una superba variazione ingannerà il suo principe e la voterà al suicidio. La ricerca ossessiva del suo lato oscuro e della consapevolezza della propria sessualità la condurranno verso una tempesta emozionale e all'incontro con Lily, insidiosa rivale in nero. Dietro le quinte Nina si strugge e si predispone a ‘doppiare' il suo cigno bianco.
Due anni dopo l'incarnazione radicale trovata in The Wrestler e nel campione in disarmo di Mickey Rourke, il cinema di Darren Aronofsky mette in schermo una storia speculare. Fondato sullo stesso semplice “teorema”, salire su un ring o sulle tavole del palcoscenico per esistere, Black Swan coglie questa volta la protagonista al debutto con la vita e nel ruolo della vita. Per essere, la Nina della Portman sarà obbligata a prendere un ascensore per l'inferno e a battersi col suo doppio fino a contemplarlo e a raggiungere con lui la perfezione. In aiuto del regista newyorkese interviene il balletto per antonomasia, un classico del teatro di danza, sintesi perfetta di composizione coreografica e lunare poesia tardo romantica, di chiarezza formale e inquietanti simboli psicoanalitici, che contrappone un cigno bianco (Odette) a un cigno nero (Odile) tra arabesque e attitude, tra fremiti nervosi di braccia e straordinari movimenti del corpo. E proprio tale prospettiva presta il fianco ad avvitamenti mentali, fluttuazioni interiori e metamorfosi corporali che mancano il segno, ostentando le smisurate ambizioni filosofiche dell'autore.
I rapporti spaziali-geometrici tra i protagonisti e l'architettura viva e in movimento creata dal Corpo di Ballo, perfetta rifrazione e moltiplicazione di Odette, ispirano Black Swan e fondano la sua storia senza limiti e confini di genere. Dramma, mélo, thriller e horror si combinano sullo spazio scenico (ri)creato da Aronofsky e diviso in poli d'attrazione positivi e negativi che si annullano al centro nel momento dell'estasi amorosa di Odette e del suo principe, di Nina e del suo coreografo.
Anche questa volta il regista mette al centro della scena un corpo, una donna alle prese con l'altro da sé, ossessione e oggetto di venerazione con cui cercare una possibile integrazione. Ma se a Mickey Rourke, saturo di carne e livido di pugni in faccia, è riuscita l'impresa del volo sul nero dell'epilogo, Natalie Portman fallisce la parabola e la verità del corpo, ricalcando la gestualità cignesca e crollando a terra.
IL CIGNO NERO
Un film di Darren Aronofsky. Con Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder, Sebastian Stan, Christopher Gartin, Janet Montgomery, Toby Hemingway, Kristina Anapau, Ksenia Solo, Adriene Couvillion, Shaun O'Hagan, Marty Krzywonos, Marcia Jean Kurtz, Deborah Offner, Kurt Froman, Patrick Heusinger, Tim Lacatena, Beth Laufer, Matthew Nadu, Ivan Paric, Melanie Torres Titolo originale Black Swan. Thriller, durata 110 min. - USA 2010. - 20th Century Fox
Nina è una ballerina del New York City Ballet che sogna il ruolo della vita e un amore che spezzi l'incantesimo di un'adolescenza mai finita. Incalzata da una madre frustrata, si sottopone a un allenamento estenuante sotto lo sguardo esigente di Thomas Leroy. Coreografo appassionato e deciso a farne una fulgida stella, Leroy le assegna la parte della protagonista nella sua versione rinnovata del “Lago dei cigni”. Sul palcoscenico Nina sarà Odette, principessa trasformata in cigno dal sortilegio del mago Rothbard, da cui potrà scioglierla soltanto il giuramento di un eterno amore. Eterea e piena di grazia Nina incarna alla perfezione il candore del cigno bianco e con difficoltà il suo doppio nero e tenebroso, che in una superba variazione ingannerà il suo principe e la voterà al suicidio. La ricerca ossessiva del suo lato oscuro e della consapevolezza della propria sessualità la condurranno verso una tempesta emozionale e all'incontro con Lily, insidiosa rivale in nero. Dietro le quinte Nina si strugge e si predispone a ‘doppiare' il suo cigno bianco.
Due anni dopo l'incarnazione radicale trovata in The Wrestler e nel campione in disarmo di Mickey Rourke, il cinema di Darren Aronofsky mette in schermo una storia speculare. Fondato sullo stesso semplice “teorema”, salire su un ring o sulle tavole del palcoscenico per esistere, Black Swan coglie questa volta la protagonista al debutto con la vita e nel ruolo della vita. Per essere, la Nina della Portman sarà obbligata a prendere un ascensore per l'inferno e a battersi col suo doppio fino a contemplarlo e a raggiungere con lui la perfezione. In aiuto del regista newyorkese interviene il balletto per antonomasia, un classico del teatro di danza, sintesi perfetta di composizione coreografica e lunare poesia tardo romantica, di chiarezza formale e inquietanti simboli psicoanalitici, che contrappone un cigno bianco (Odette) a un cigno nero (Odile) tra arabesque e attitude, tra fremiti nervosi di braccia e straordinari movimenti del corpo. E proprio tale prospettiva presta il fianco ad avvitamenti mentali, fluttuazioni interiori e metamorfosi corporali che mancano il segno, ostentando le smisurate ambizioni filosofiche dell'autore.
I rapporti spaziali-geometrici tra i protagonisti e l'architettura viva e in movimento creata dal Corpo di Ballo, perfetta rifrazione e moltiplicazione di Odette, ispirano Black Swan e fondano la sua storia senza limiti e confini di genere. Dramma, mélo, thriller e horror si combinano sullo spazio scenico (ri)creato da Aronofsky e diviso in poli d'attrazione positivi e negativi che si annullano al centro nel momento dell'estasi amorosa di Odette e del suo principe, di Nina e del suo coreografo.
Anche questa volta il regista mette al centro della scena un corpo, una donna alle prese con l'altro da sé, ossessione e oggetto di venerazione con cui cercare una possibile integrazione. Ma se a Mickey Rourke, saturo di carne e livido di pugni in faccia, è riuscita l'impresa del volo sul nero dell'epilogo, Natalie Portman fallisce la parabola e la verità del corpo, ricalcando la gestualità cignesca e crollando a terra.
- Dr. Chandra
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Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
mi ritrovo, una volta tanto, nella recensione di comingsoon.it
un film di una pesantezza ripugnante, esplicito fino al puerile, peraltro girato anche con parecchia sciatteria (a parte che Cassel coreografo non convince nessuno, certe scene erano tremendamente sfocate, ho avuto sul momento il dubbio che si trattasse di un errore del proiezionista, poi mi è tornato in mente Pi: il teorema del delirio e il dubbio si è spostato....)
in più la Portman sapeva recitare meglio a dodici anni
bocciato!
un film di una pesantezza ripugnante, esplicito fino al puerile, peraltro girato anche con parecchia sciatteria (a parte che Cassel coreografo non convince nessuno, certe scene erano tremendamente sfocate, ho avuto sul momento il dubbio che si trattasse di un errore del proiezionista, poi mi è tornato in mente Pi: il teorema del delirio e il dubbio si è spostato....)
in più la Portman sapeva recitare meglio a dodici anni
bocciato!
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
ParliamoneDr. Chandra ha scritto:in più la Portman sapeva recitare meglio a dodici anni
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Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Per me è decisamente un ottimo film. E non ho trovato queste pessime recitazioni.
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Per me anche più che ottimo e la Portman è da Oscar!Countermanda ha scritto:Per me è decisamente un ottimo film. E non ho trovato queste pessime recitazioni.
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Visto ieri e sono molto soddisfatto, secondo me è un ottimo film.
La Portman è ottima, non era affatto facile questo ruolo di ragazza repressa alla ricerca del suo lato oscuro (e dunque della crescita e dell'abbandono dell'adolescenza).
La regia non la trovo affatto sciatta, e il suo modo di girare, può piacere o meno ma almeno è personale, certo all'inizio l'ho trovato un po' lento, difficile da capire dove volesse andare a parare, ma non è che un film lo si deve capire per forza entro i primi 20 minuti.
La Portman è ottima, non era affatto facile questo ruolo di ragazza repressa alla ricerca del suo lato oscuro (e dunque della crescita e dell'abbandono dell'adolescenza).
La regia non la trovo affatto sciatta, e il suo modo di girare, può piacere o meno ma almeno è personale, certo all'inizio l'ho trovato un po' lento, difficile da capire dove volesse andare a parare, ma non è che un film lo si deve capire per forza entro i primi 20 minuti.
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Il fatto è che tra le persone che conosco e su altri forum c'è chi si divide sul valore del film: chi dice che è ruffiano e pretenzioso, chi invece ne apprezza lo stile e come scava nel delirio di una persona apparentemente normale. Non l'ho trovato un capolavoro, ma sono uscito dalla sala col mal di pancia: è un film che mi ha preso a livello viscerale ed era da tempo che non succedeva una cosa del genere. Bravissima la Portman, ma è ottimo tutto il cast, in particolare la Hershey e non disdegnerei neanche i pochi minuti della Ryder.
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
concordoVic Vega ha scritto:Il fatto è che tra le persone che conosco e su altri forum c'è chi si divide sul valore del film: chi dice che è ruffiano e pretenzioso, chi invece ne apprezza lo stile e come scava nel delirio di una persona apparentemente normale. Non l'ho trovato un capolavoro, ma sono uscito dalla sala col mal di pancia: è un film che mi ha preso a livello viscerale ed era da tempo che non succedeva una cosa del genere. Bravissima la Portman, ma è ottimo tutto il cast, in particolare la Hershey e non disdegnerei neanche i pochi minuti della Ryder.
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
sì, anche io ho trovato la prima parte un po' pesante, ma dopo mi ha veramente conquistato. comunque i film di Aronofsky dividono sempre: o sono stupendi o sono schifezze. per me questo è un film molto bello poi visivamente credo che sia davvero affascinante. ecco se proprio vogliamo dirla tutta con le "visioni" ha un po' esagerato, ad un certo punto non capivo più se una scena era un'allucinazione o no (comunque qua almeno non c'è nessuna trottola che alla fine smette o non smette di girare ). sulle interpretazioni non mi sbilancio, avendolo visto doppiato al massimo posso parlare di Federica De Bortoli o Roberto PediciniDablas ha scritto:La regia non la trovo affatto sciatta, e il suo modo di girare, può piacere o meno ma almeno è personale, certo all'inizio l'ho trovato un po' lento, difficile da capire dove volesse andare a parare, ma non è che un film lo si deve capire per forza entro i primi 20 minuti.
P.S. Aronofsky è riuscito a farmi appassionare ad una storia sul wrestling e una sul balletto: una cosa più pallosa dell'altra
Parola di Roberto Carlino
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Errix ha scritto:P.S. Aronofsky è riuscito a farmi appassionare ad una storia sul wrestling e una sul balletto: una cosa più pallosa dell'altra
...............Non ttuto qelulo che è aprape e non ttuto qelulo che aprape è............ la clolzenioe di tldAo
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Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
La contrapposizione tra bene e male, incarnati dai due cigni protagonisti del celebre balletto e tra i diversi aspetti della personalità umana. Il tema del film di Darren Aronoksky non brilla certo per originalità ed anche l'andamento della vicenda è in qualche misura piuttosto prevedibile. Spicca tuttavia l'eleganza formale della rappresentazione e la capacità del regista di costruire la tensione con un crescendo che culmina nel bel finale. Ottima la prova di Natalie Portman che oscura letteralmente il resto del cast.
Voto 7
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Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Magnifico! Bellissimo film... Aronofsky è riuscito in pieno nell'intento di far "sentire" i due cigni (non solo quello nero) allo spettatore attraverso il personaggio di Nina. Non si capisce dove il film voglia arrivare, fino a quando non lo capisce la stessa Nina, segue poi un finale perfetto. Secondo me anche la prima parte, che può sembrare un pò lenta, in realtà è essenziale affinché il finale possa avere quell'intensità. Natalie Portman è bravissima, non riesco proprio a capire come si possa dire il contrario. Spero vinca l'Oscar.
Voto: 8,5
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Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Concordo molto con le recensioni e le opinioni di Vic vega ed Errix grosso modo è ciò che ho provato io.
- crash
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Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
Sarà che ho trovato nel film molti spunti Cronenberghiani.... Per me questo Cigno Nero è un Capolavoro!
Pienamente conquistato e strafelice per l'Oscar alla Portman!
Pienamente conquistato e strafelice per l'Oscar alla Portman!
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
rivisto ieri sera: guardarlo conoscendo già la storia mi ha fatto apprezzare ancora di più il film.
Parola di Roberto Carlino
Re: Il cigno nero (2010) di Darren Aronofsky
qualcuno ha mai visto il film Étoile del 1988 con Jennifer Connelly? da trama e locandina sembra ricordare molto il film di Aronofsky sono molto curioso
Parola di Roberto Carlino